C'è post@ per noi... #114

9/27/2015

Buona domenica amici lettori!
Mentre fate colazione scoprite insieme a noi qualche nuovo libro. Vediamo insieme che cosa ci è stato segnalato nella nostra casella email.








Ogni maledetta volta di Angela D'Angelo




Titolo: Ogni maledetta volta
Autore: Angela D'Angelo
Editore: Rizzoli
Collana: Youfeel
Pagine: 146
Prezzo: € 2,49 (ebook)
Data di pubblicazione: 10 luglio 2015


Trama
Sembrava solo un timeout, invece era la partita più difficile da vincere.
Edoardo De Santis, capitano della Stars Roma, non è un uomo facile: orgoglioso, prepotente e scontroso, affronta la vita con rabbia e una buona dose di arroganza. Finché un infortunio fa crollare le sue certezze e lo intrappola in una spirale di dolore e sfiducia nel futuro. L’aiuto che riceve inaspettatamente da Sophie Molinari, figlia del presidente della squadra, è la terapia migliore. Ma cosa nasconde quella donna dietro un sorriso che incanta e un corpo che farebbe impazzire chiunque? Edoardo sarà capace di accantonare l’orgoglio per lasciarsi aiutare? La sfida si gioca su un terreno insidioso, e mettere insieme i pezzi di un uomo distrutto potrebbe avere per Sophie un prezzo altissimo. Edoardo è l’unico che può salvare se stesso e capire davvero cosa vuole nella vita.
Dopo il successo di “A letto con il nemico”, questa è la storia ardente e appassionata che stavate aspettando.


Esterno giorno di Francesco Scirè e Il 7-Marco Settembre




Titolo: Esterno giorno
Autore: Francesco Scirè e Il 7-Marco Settembre
Editore: Edilet
Pagine: 102
Prezzo: € 12,00 (cartaceo)

Trama
Esterno, giorno non è semplicemente un libro fotografico, è il crocevia (di vaga risonanza cine-matografica) di impressioni sfuggenti, catturate da due flaneur dello sguardo e del pensiero; è il labile ma sfizioso resoconto dei molteplici incontri tra occasioni visive còlte da Scirè con imme-diatezza, senso della composizione, ironia e rara sensibilità nella città di Roma, già di per sè inesauribile serbatoio di storie, e il gioco letterario de il7 - Marco Settembre, di chiara impronta surreale, che, partendo dalla suggestione della singola immagine, si articola in rimandi variegati a territori mentali che vanno dalle citazioni culturali all’appunto esistenziale, alla battuta salace romanesca. Quello del fotografo e dell’artista sono stili giocosamente contrapposti che congiurano “al fine di produrre un sincretismo seduttivo, piacevolmente estraniante”. Con la brillante e profonda prefazione di Salvatore Insana.


Elucubrazioni a buffo di Il 7-Marco Settembre




Titolo: Elucubrazioni a buffo
Autore: Il 7-Marco Settembre
Editore: Edilet
Pagine: 170
Prezzo: € 14,00 (cartaceo)
Data di pubblicazione: giugno 2015

Trama
Questa elucubrata ed azzardata raccolta riunisce racconti elaborati in tempi diversi e di diversa ispirazione, i quali tutti insieme concorrono a delineare lo stile de il7 – Marco Settembre come una disposizione irrefrenabile a cavalcare il genere avantpop miscelando il grottesco e il surreale, e rivelando la tendenza, corrispondente ad una più profonda disposizione dello spirito, a temperare il pessimismo di fondo su uomini e cose con un senso ironico ed autoironico che filtra ogni situazione attraverso la lente deformante dell’assurdo e del non-sense. L’inclinazione a costruire vicende frutto di una visione “perturbata” conduce diverse volte ad una fantascienza in cui di scientifico non c’è nulla, ma che si presta come strategia testuale atta a mettere in scena bizzarrie di varia origine; pensiamo al pianeta esotico di “Rito sacrificale” e alla morale del racconto – contraria al gretto formalismo burocratico – ma anche al bislacco pantheon di “Ab origine”, e al personaggio della Sbletchen nel lungo e gustoso racconto d’apertura, “Visite inattese”. Sembra inoltre evidente una certa affezione dell’autore nei confronti dei freaks e dei perdenti, e spesso le circostanze narrate, per quanto comicamente paradossali, risultano aggravanti rispetto alla loro condizione. Anche “Lato” è vicenda ambientata nel futuro, e la satira verso il mondo editoriale di un dopodomani è agita con senso del ritmo ed effervescenza creativa. Non manca il resoconto soggettivo, sempre di marca surreale, di certe disaffezioni sentimentali (“T’hanno portata via”, “Petunia”), e l’omaggio a Roma, con la sbruffoneria popolaresca di “Dandysmo coatto”, brillante e densa parodia di certi salotti “bene”. “Femmine di castoro” si focalizza invece su rivalità tutte femminili, mentre “Far finta di niente” parte da uno strano dialogo in un contesto indefinito per poi, nel finale a sorpresa, rivelare lo scenario post-apocalittico e il residuo senso del rimestare ancora nelle vecchie ossessioni. Già, il senso: il racconto conclusivo, “La flemma”, è paradigmatico nel mostrare come, dentro al vortice cialtronesco, acidognolo e postmoderno delle trovate de il7, si annidi sempre un messaggio profondamente umanistico.


Alla prossima



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