Amaranth

Recensione: LA MALEDIZIONE DI ARIANNA di Sara A. Benatti

7/24/2024



Titolo: La maledizione di Arianna
Autorə: Sara A. Benatti
Prima edizione: Sperling&f;Kupfer - 23 gennaio 2024
Pagine: 336
Prezzo: cartaceo - € 17,90; ebook - € 9,99

Trama
Arianna, figlia del crudele Minosse, sovrano di Creta, è stata da sempre considerata solo un oggetto senza volontà, una merce da vendere al miglior offerente, non ha mai avuto la possibilità di scegliere il proprio destino. Per questo, quando il bellissimo Teseo, giunto a rinegoziare i termini della sottomissione di Atene, sembra interessarsi a lei, gli propone di aiutarla a fuggire portando con sé la madre Pasifae e le sorelle minori, per salvarle dagli abusi paterni. Ma i due vengono scoperti e rinchiusi nel labirinto presidiato dal mostruoso minotauro. In questa vasta struttura sotterranea, ricca di passaggi segreti e piani nascosti, che si snoda sotto l’isola e che nessuno sa quanto davvero sia estesa, Teseo rivelerà la sua natura più brutale, mentre gli ostaggi ateniesi verranno decimati a poco a poco. Arianna potrà contare solo su sé stessa e sull’aiuto di altre donne coraggiose come lei per ottenere la libertà, fuori dal labirinto, di essere la persona che vuole essere davvero.

***

Ogni storia si conclude ma ne genera mille altre.


La maledizione di Arianna ha le sue radici nel mito, nell’orrore rappresentato dal Labirinto di Cnosso, ma Benatti riposiziona le luci sulla scena: ci mostra le macchie di Teseo e la forza di Arianna e di Dares, che la tradizione ci tramanda come deboli, due vittime tra le tante senza nome. Sono loro i protagonisti del romanzo, ma non sono gli unici eroi della storia: Benatti dà spessore anche a coloro che di solito vengono dimenticati lasciandone traccia nella memoria delǝ lettorǝ.
Benatti infonde uno sguardo moderno al mito, lo arricchisce di tematiche attuali e spunti di riflessione.
Il retelling di Benatti mette ordine tra le carte: Teseo non è l’eroe e Arianna è Aridela, la luminosa, forte abbastanza da essere luce per sé stessa e trovare da sola la via d’uscita dal labirinto. 
La suddivisione in tre parti del romano è funzionale al posizionamento del focus: la prima è dedicata ad Arianna, alla sua vita prima del Labirinto; la seconda a Dares, dal momento dell’estrazione del coccio con il suo nome all’arrivo a Creta; la terza è invece intitolata Il labirinto. E il labirinto, in effetti, è tutto, assorbe ogni concetto di spazio e tempo. Nel labirinto di Benatti si è destinati a perdersi e a ritrovarsi: si deve passare per il buio, come in un percorso di rinascita e disvelamento.
Ho apprezzato molto la ricostruzione che Benatti fa del labirinto, proponendo una configurazione articolata e ingegnosa, degna del primo degli architetti.
La vera sorpresa, però, è stata trovarmi a leggere con facilità una storia densa, amara e scura ma non cupa e di certo non scontata. Confesso che mi sono abbandonata al racconto al punto da essere presa in contropiede o arrivare troppo tardi alle giuste intuizioni.
Particolare la scelta di non sfruttare l’intervento degli dèi per sciogliere le tensioni e salvare i protagonisti: seppure siano presenti e non relegati al ruolo di spettatori, gli dèi non scrivono la storia; sono presenze, sono occasioni. Ogni scelta appartiene all’essere umano.
La maledizione di Arianna ha un impianto narrativo solido, che beneficia di uno stile coinvolgente e di una scrittura decisa. Un romanzo che non puoi perderti se ami i retelling mitologici o se cerchi una storia non scontata e avvincente.



Letto e recensito per Le Belle Recensioni

Alessio Filisdeo

C'è post@ per noi... #562

7/21/2024

Bentrovatǝ! Come ogni domenica è arrivato l'appuntamento con le segnalazioni delle uscite più recenti: sei prontǝ a prenderne nota?





Tanatofobia di D. M. Goja

Titolo: Tanatofobia
AutorǝD. M. Goja
Editore: autopubblicato - nuova edizione
Pagine: 225
Prezzo: cartaceo - € 13,00; ebook - € 3,50

Trama
Lia è una giovane tirocinante infermiera che si trova a vivere le provanti esperienze del lavoro in reparto ospedaliero. Lì incontrerà Ghiuri, il vecchio becchino, apparentemente sgarbato e alienato dal resto del personale. Tra i due, col tempo e grazie agli incontri fuori dall’ospedale, sulle sponde di un lago che sembra in grado di placare i tormenti dell’anima, si instaurerà un legame di complicità tra generazioni diversi, e gli inquietanti segreti celati da Ghiuri verranno alla luce.


Daniela Goja, laureata in scienze infermieristiche, ha da sempre coltivato la passione per la lettura e la scrittura. Tanatofobia è la sua opera prima.

Gli intrusi di Isacco Turina



TitoloGli intrusi
AutorǝIsacco Turina
Editore: Graphe.it- 26 giugno 2024
Pagine: 314
Prezzo: cartaceo - € 16,50

Trama
Chi sono gli intrusi? Coloro che si infilano in uno spiraglio alla ricerca di qualcosa, o sfuggono al proprio mondo rifugiandosi in un altro, da altri costruito; coloro che nella fuga da un’esistenza angusta si arrampicano dentro una trappola di cui non si vedono i confini. Esseri umani che, a differenza degli dèi, «quando possono cercano di farsi del male». A tessere questi cinque lunghi racconti è il filo di una scrittura acuta e contemporanea quanto la sensazione che ci lasciano: un disagio sottile che riconosciamo di aver già sperimentato in prima persona, da svegli oppure in sogno, entrando in case altrui e a volte rimanendoci, come ospiti invitati o, appunto, come intrusi. Scoprendo infine, come scrive Levinas, che «nessuno è a casa propria»

Nato a Villafranca di Verona nel 1976, Isacco Turina è ricercatore in sociologia presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato due saggi di ricerca sul cattolicesimo (I nuovi eremiti, 2007 e Chiesa e biopolitica, 2013), le raccolte di poesia I destini minori (2017) e Non come luce (2021) e il volume di racconti Elogio delle merci (2018).

Tokyo Vampires 1987 di Alessio Filisdeo


«Quanti ce ne sono? Trentacinque?» ammiccò ai corpi spezzati e dilaniati: «E guardati,
nemmeno un graffio. Billy-kun, mi riveli il tuo segreto?»
Il gaijin si voltò, spinse i Ray-Ban sulla punta del naso e sogghignò: «Sono un vampiro.»

TitoloTokyo Vampires 1987
AutorǝAlessio Filisdeo
Editore: Nativi Digitali Edizioni - 11 luglio 2024
Pagine: 300
Prezzo: cartaceo - € 20,00; ebook - € 4,99

Trama

Giappone, 1987. Billy, al soldo della yakuza di Kyoto, è uno dei migliori killer presenti sulla piazza. Alcuni pensano che sia uno psicopatico dal grilletto facile, altri che sia soltanto fortunato. Nessuno immagina che la sua passione per il sangue nasconda in realtà lo smodato bisogno di nutrimento proprio di ogni vampiro. Inviato a Tokyo per un lavoretto ad alto rischio, Billy si ritroverà invischiato in una storia molto più grande di lui: un'antica faida tra creature immortali capaci di fargli rivalutare la sua posizione all'interno della catena alimentare.
 
Dallo skyline di Shibuya alle insegne al neon di Kabukicho, fino alle pagode delle grandi fortezze del periodo Edo, mentre i punk dalle creste fluorescenti, armati di boombox e coltelli a scatto, inondano le strade di violenza: bentornati nei favolosi anni '80! 
Con uno stile sfacciatamente pulp e un umorismo tagliente come una katana, in Tokyo Vampires 1987 Alessio Filisdeo ci svela la genesi del vampiro Nik in un viaggio attraverso la cultura pop nipponica, dove la notte non ha mai fine e la morte non è che l'inizio, perché non c’è “Nessun riposo per i cattivi ragazzi”.

Appassionato di letteratura avventurosa fin da ragazzino, Alessio Filisdeo cresce fantasticando tra le pagine dei grandi classici di Salgari e le nuvolette dei comics americani.
Ben presto sente di voler scrivere le sue storie, di voler dar vita ai suoi personaggi, ma è solo grazie alla fortuita visione del film cult “Intervista col vampiro” che trova la sua reale vocazione narrativa: i famelici “dannati”.
Che si tratti di pulp metropolitano, weird gotico oppure horror vittoriano, i vampiri amorali e iperviolenti sono il suo marchio distintivo, e lui è lieto di diffondere il loro verbo!
Con Nativi Digitali Edizioni ha pubblicato nel 2015 il romanzo “Una notte di ordinaria follia” e il racconto “Le follie del vampiro Nik”, nel 2016 il romanzo “Il risveglio della cacciatrice”, nel 2017 il romanzo "Fairfax & Coldwin", nel 2018 il romanzo "Il vampiro che voleva salvare il mondo", nel 2019 il romanzo “Il vampiro che visse due volte”, nel 2021 il romanzo “Cranston & Crane”, nel 2024 il romanzo “Tokyo Vampires 1987”.
Con NPS Edizioni ha pubblicato nel 2019 il romanzo "Il mistero di Virginia Hayley". 
Con Dark Abyss Edizioni ha pubblicato nel 2023 “Il Monarca Pallido”.

Il figlio di Leonardo di Simone Valmori



TitoloIl figlio di Leonardo. Il segreto di Caterina Sforza torna a macchiarsi di sangue
AutorǝSimone Valmori
Editore: Mursia - 22 luglio 2024
Pagine: 288
Prezzo: cartaceo - € 18,00

Trama
Nella terra di Romagna, l’arte e il mistero si intrecciano intorno al furto di un dipinto raffigurante una donna fiera e combattiva. Si innesca così una caccia all’uomo che per puro caso coinvolge Giorgio, un brillante ingegnere dall’animo avventuroso, e Anna, guida museale con un passato inaspettato. Intrappolati entrambi in un labirinto di antichi codici da interpretare, dovranno affrontare una spietata organizzazione criminale. Al centro delle investigazioni, il commissario Caroli è determinato a spingersi oltre ogni limite nel disperato tentativo di salvarli. In un costante intreccio tra passato e presente, Leonardo Da Vinci e Caterina Sforza sono destinati a svelare il loro segreto più grande: un incredibile esperimento che salverà un’Italia dilaniata da guerre intestine e getterà le basi per nuovi diritti universali.

Simone Valmori nasce e vive a Forlì; laureato in Economia di internet, opera in ambito educativo come professionista del fundraising e della comunicazione. Impegnato nella valorizzazione del suo territorio, attualmente è presidente del Museo Interreligioso di Bertinoro e membro di numerose associazioni culturali. Grazie alle sue competenze storiche, ha al suo attivo l’allestimento di percorsi museali e diverse pubblicazioni, tra cui un gioco di ruolo educativo sulla Romagna Forum Livii: un’avventura alla conquista del Paradiso (2022) e il romanzo La macchina dei prodigi (2018).




I giorni di Alban di Guia Risari

Recensione: I GIORNI DI ALBAN - GUIA RISARI

7/17/2024


Titolo:
I giorni di Alban

Autrice: Guia Risari

Illustratrice: Francesca Gambatesa

Editore: Giunti

Età di lettura: dagli 8 anni

Sinossi: È un periodo difficile: i genitori di Milo non fanno altro che litigare. Per fortuna, Milo incontra Alban, un orsetto di peluche, che lo coinvolge in mille avventure. Così i due esplorano un villaggio di neve, viaggiano negli stivali da pioggia, nuotano in mare inseguiti da una piovra gigante… ma soprattutto conoscono Gilda. Gilda sembra una strega, ma è un’anziana signora che vive in una casetta diroccata. È lei a spiegare a Milo cos’è invecchiare e cosa sta succedendo ai suoi genitori.

Un racconto delicato e poetico, scritto in uno stile elegante e limpido, che intreccia realtà e fantasia. 

Recensione:

Milo è un bambino, di notte ha paura, vorrebbe tanto un amico e una notte la luna gli preannuncia l'arrivo di Alban.

Alban diventa il migliore amico di Milo anche se è solo un orsetto di peluche.

Con lui vive avventure di vario genere, tra fantasia e magia quasi. E' il potere dell'immaginazione di un bambino che può tutto e di più.

Milo sta affrontando una difficile situazione in casa, l'anziana signora Gilda gli spiega che crescendo si cambia e anche i rapporti cambiano. 

Dopo la burrasca tornerà il sereno, un messaggio di speranza e magari anche di aiuto e comprensione per i bimbi che vivono simili contesti.

Un racconto dolce amaro, intervallato da gradevoli illustrazioni, adatto ai bimbi ma che penso non dispiaccia anche agli adulti, visto che spesso abbiamo dimenticato la potenza dell'immaginazione.





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