Movimenti è una silloge che raccoglie un centinaio di poesie, distribuite in cinque sezioni (Inquietudini, Distanze, Luce, Incontri, Forza).Costituisce l’ideale maturazione dell’ultima raccolta poetica, Eppure, per la continua ricerca di senso esistenziale; al contempo, vuole rappresentare i movimenti dell’anima, con le sue evoluzioni, le poliedricità, le sue sfumature espressive, le sue conquiste, i suoi orizzonti.Attraverso le molteplici inquietudini relazionali e le distanze, nell’incontro con se stessi e con il mondo in zone di luce interiore, tramite le esperienze con l’umano, si tenta di esprimere l’approdo consapevole adulto al punto di equilibrio ermeneutico, la Forza, come voce interiore che tutto può sanare, ricucire e ri-muovere.
Lily ha sedici anni, e un potere legato ai pianeti e alle stelle: a ogni eclissi viaggia nel futuro dove vede sempre lo stesso ragazzo, che sembra destinato a rovinarle la vita. Fino a quando l'universo li fa incontrare e tutto si complica. Oliver è bellissimo, gentile e la considera la ragazza dei suoi sogni, tanto che se la ragione sussurra a Lily di scappare, il cuore la attrae irrimediabilmente a lui. Ma che senso ha abbandonarsi all'amore quando sai già che ti renderà infelice?
Terrorizzata all'idea di soffrire, Lily allontanerà Oliver vietandosi di amarlo, e non fidandosi nemmeno quando lui le svelerà il suo segreto. Come può la loro storia essere scritta nelle stelle se l'universo la avverte che è sbagliata? Oppure è lei a sbagliarsi e ha il potere di cambiare il destino? Lily dovrà capire cosa vuole davvero: se proteggersi dalle emozioni e dalla vita stessa, oppure rischiare di saltare nel vuoto, accettando il prezzo del dolore per abbracciare la felicità.
Siamo a Napoli negli anni Sessanta. L’anziana Ida, in stato confusionale, scaraventa in strada ogni oggetto che le capita a tiro. Da quel momento la sorella Gilda è costretta ad assisterla anche se le due si detestano: il loro legame si è temprato in una vicinanza insostenibile, ma necessaria a entrambe. Fin da bambine hanno aspirato a una vita da artiste: Ida, affascinante e malinconica, ha una bellissima voce e un grande talento compositivo, Gilda, ambiziosa e combattiva, desidera fare l’attrice. Ma, pur appartenendo a una importante famiglia di editori musicali, sono ostacolate dalla mentalità bigotta e repressiva che le circonda. La loro vita inizia nella scintillante Napoli del primo ‘900 con le feste di Piedigrotta e il cinema di Elvira Notari, attraversa le due guerre e il ventennio fascista, fino ad arrivare agli anni del boom economico e alla modernità senz’anima.
Con la storia di due “sorelle geniali” vissute in un contesto storico in cui nascere donna era difficile e diventare una artista quasi impossibile, Mara Fortuna conferma la sua abilità nell’indagare l’animo femminile.
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