Le si leggano dunque, soprattutto,
come testimonianze: non solo un prezioso insieme di riferimenti per lo studioso
dell’opera di Fenoglio, ansioso di verificare date e ipotesi critiche, ma
sprazzi di vita che ci mettono in contatto con un uomo e la sua sfuggente
personalità, la sua etica austera, il suo assiduo lavoro di scrittore.
Luca Bufano
Le lettere, come le pagine dei diari, fanno parte di una scrittura privata, intima e certamente non pensata per la pubblicazione. Eppure, le raccolte delle corrispondenze sono strumenti fondamentali per lǝ studiosǝ e schiudono l’uscio del mondo interiore dell’autorǝ al lettorǝ appassionatǝ.
È opportuno leggere la corrispondenza privata, le confidenze, le esternazioni più intime di una persona? Ho letto numerose lettere per i miei studi (ricordo le divertenti lettere che Calvino indirizzava ad alcuni amici durante i primi anni universitari), ma per la prima volta ho letto un corpus esteso per puro diletto e mi è sorto il dubbio di compiere un’invadenza.
Sebbene molti dei racconti e degli scritti privati di
Fenoglio siano divenuti parte di quello che Bufano definisce Fondo Tanaro e nel
letto del Tanaro giacciano, le lettere raccolte e pubblicate abbracciano un
periodo piuttosto significativo della vita di Fenoglio: dai primi anni
universitari alla chiamata alle armi, dai primi contatti con gli editori alle
sofferte corrispondenze che lo dividevano tra Einaudi e Garzanti, fino ai
biglietti scritti in ospedale ai suoi affetti.
Le coordinate fornite dal curatore attraverso l’introduzione,
le note ai testi e le appendici sono fondamentali per comprendere la portata
della testimonianza offerta dalla raccolta e per orientare la lettura che
richiede una conoscenza almeno parziale delle opere fenogliane.
Senza questo volume la mia frequentazione di Fenoglio
scrittore probabilmente sarebbe rimasta circoscritta a La paga del sabato, I
ventitré giorni della città di Alba, Una questione privata (entrambi
letti più e più volte) e La favola delle due galline. Titoli più o meno
noti a cui avevo già pianificato di aggiungere Il partigiano Johnny.
Leggendo ho sentito l’impulso di riprendere Una questione
privata, leggere Primavera di bellezza, colmare un vuoto imperdonabile
nella mia libreria: Una crociera agli antipodi e altri racconti fantastici.
E quindi compenso all'invadenza nella corrispondenza privata di Fenoglio è l'espansione del desiderio di leggere e della conoscenza dello scrittore e dell'uomo.
Nella stessa lettera, senza troppo dispiacere, confessa anche
di aver cestinato 22 capitoli già scritti di una storia in favore di quella di
Milton che lo appassionava di più. Mi struggo all’idea di quante sue
pagine siano andate perse.
Le lettere, le interviste e gli articoli in appendice
restituiscono un ritratto emozionante e vivo di Fenoglio e forse mi posso
perdonare per questa incursione nel suo privato. Al lettorǝ appassionatǝ piacerà
la prospettiva che queste pagine offrono e verrà voglia, ne sono certa, di
tornare presto a leggere i racconti fenogliani.
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