Titolo: Il presente è già passato
Autore: Federico Fabbri
Edizioni: Les Flaneurs Edizioni
Genere: Giallo
Pagine: 198
Descrizione:
«Ero riuscito non so come a resistere, ma il tempo mi era nemico e prima o poi avrebbe smesso di far muovere le lancette del mio cuore, e allora solo il buio avrebbe fatto da padrone. Il tanto agognato buio che ora mi mancava e che sarebbe diventato il mio unico compagno».
Dopo un’infanzia e un’adolescenza infelici, segnate da lutti ed emarginazione, Dario crede di avere finalmente diritto alla sua parte di gioia: si è appena laureato e ha rincontrato l’amore della sua vita. Proprio mentre i due cominciano a godersi l’estate e i primi passi della loro storia, però, Marika scompare nel nulla. Dario riesce a rintracciarla e a liberarla dai suoi aguzzini, per poi scappare con lei. Mentre la ragazza, traumatizzata, decide di curare le proprie ferite in una comune tra le colline dell’Umbria, soggiogata da un guru e lontano dall’ormai ex fidanzato, quest’ultimo dovrà invece affrontare la vendetta dei boss più pericolosi e impuniti della Romagna.
Recensione:
La vita di Dario è costellata da grandi dolori fin da adoloscente, prima a causa della morte della sorella Laura, poi di quella dei genitori. Ragazzo solitario, avido lettore, dotato di una fervida immaginazione, Dario cresce con l'adorata nonna, si laurea e torna nel paese natio, dove ormai non ha più nessuno ad attenderlo, a parte Marika, una sua compagna di scuola, della quale si innamora perdutamente. La loro storia va a gonfie vele, ma ecco che la vita pone nuovamente degli ostacoli sul cammino di Dario: una mattina il ragazzo si sveglia convinto di trovare la sua amata vicino a lui, ma Marika è sparita nel nulla.
"Ogni storia ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Io co-
noscevo solo l’inizio e la fine della mia storia con Marika,
era il pezzo intermedio che mi mancava. Dopo aver toccato il
fondo, decisi finalmente di provare a ricomporre quel puzzle"
Il romanzo a questo punto si tinge di giallo, o dovremmo dire, di nero, scandito da un ritmo veloce e accattivante, violento al punto da avvertire la sofferenza patita da Marika e dalle altre vittime di un gruppo di sadici assassini, che mi hanno ricordato i mostri del Circeo, per l'efferatezza dei crimini e la noncuranza con la quale commettono indicibili atrocità. Complimenti all'autore per l'abilità con cui ha descritto il dolore del passato, ma anche quello del futuro di Dario, lo sfortunato ma coraggioso protagonista di questo giallo all'italiana, al quale vi affezionerete dalle prime pagine.
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