Alice Basso

Recensione: "Il grido della rosa" di Alice Basso (Anita #2)

11/30/2021


 Il grido della rosa
di Alice Basso

Anita #2
Garzanti
30 pagine
€ 16,90 cartaceo | € 9,99 ebook

TRAMA
Torino, 1935. Mancano poche settimane all'uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell'Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l'è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.

LA MIA OPINIONE

Dopo la lettura de Il morso della vipera , non potevo che tuffarmi a capofitto anche nella lettura di questa seconda avventura di Anita.
Dopo il suo arrivo un po' per caso, un po' per fortuna nella redazione di Saturnalia e la soluzione di un primo caso, la nostra dattilografa non potrebbe essere più entusiasta del suo lavoro. Certo, sa fin troppo bene che la sua è una situazione temporanea, perchè allo scadere dei sei mesi, come promesso, dovrà smettere di lavorare e sposare il suo fidanzato storico, Corrado. 
Ma per il momento Anita cerca di non pensarci e piuttosto cerc di godersi le giornate in redazione, passate a battere a macchina i racconti tradotti da Sebastiano Satta Ascona, suo partner in crime non solo in redazione, ama che come detective. Perché la verità è che Anita e Sebastiano insieme sono una forza, tra di loro c'è una chimica palpabile.
In questa storia ci immergiamo in un universo tutto al femminile. Proprio quando Anita suggerisce a Sebastiano di inziare a tradurre più racconti con delle donne come protagoniste, i due si ritrovano davanti agli occhi un caso che ha proprio una donna come vittima. Gioia, una giovane ragazza madre viene trovata ai piedi del cancello di una villa, dove si stava tenendo una festa per celebrare l'adozione del suo bambino. A prima vista sembrerebbe proprio che la donna stesse cercando di intrufolarsi alla festa e che sia accidentalmente caduta, ma questa ipotesi non convince né Anita, né Candida, che è una delle dame che si occupa delle ragazze nel centro in cui vengono ospitate, nè tantomeno Sebastiano, che era presente alla festa insieme alla fidanzata.
Ed è così che Anita inizia ad indagare sulla vita di Gioia, cercando di capire come fosse finita all' ONMI, l'Opera Nazionale per la Maternità e l'Infanzia e chi fossero le persone intorno a lei. Questo la porta i  luoghi che una brava ragazza non dovrebbe mai visitare, ma per lei ormai è impossibile resistere al richiamo della verità. 
E poi c'è pur sempre Sebastiano ad aiutarla, no?

Come vi accennavo all' inizio di questa recensione, una volta iniziata questa serie non ho saputo resistere al secondo volume - e probabilmente avrei letto di corsa anche il terzo, se fosse già stato pubblicato.
Anita è una protagonista che mi piace molto, soprattutto perché è fuori da ogni schema. Proprio lei, che pensa di avere solo la bellezza e di poter essere solo moglie e madre all'inizio di questa storia, si rivela una giovane donna piena di curiosità e ambizioniche dal suo mestiere - e quindi dalla letteratura - impara tantissimo. E quello che impara non riguarda soltanto le indagini, perché prima di tutto è vero che diventa una brava detective applicando quello che i suoi eroi ed eroine letterarie le insegnano, ma impara anche ad avere ispirazionia sognare l'indipendenza e una vita diversa dal modello imposto.

Nel complesso ho trovato anche questo secondo volume una lettura molto piacevole, che scorre velocemente perché davvero godibile ma che allo stesso tempo tocca un tema importantissimo, ovvero le condizioni di vita delle donne nel Ventennio. In particolare si sofferma sulla vita delle ragazze madri e delle prostitute, donne che vivono ai margini della società e che raramente possono ottenere giustizia.

E adesso, una volta terminato questo romanzo tutto al femminile non resta che aspettare il terzo volume delle avventure di Anita, no?




c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #459

11/28/2021

Buona domenica lettori, rieccoci con le nostre segnalazioni domenicali sempre rigorosamente made in Italy.






Titolo: Dove siamo stati bene

Autrice: Edelweiss Ripoli

Editore: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Bohèmien

Pagine: 238

Data di uscita: 29/11/2021

Sinossi: Nella storia individuale, il passato che conta è quello che si mantiene nel presente. Dove siamo stati bene è tuttavia un romanzo sul passato immemorabile, e su ciò che impedisce di pensarlo come semplice rovescio del dritto, come mero contrario del passato di cui si ha memoria. Per elaborare la sua infanzia e raggiungere il suo statuto identitario, Lorenzo ha bisogno di ripercorrere non solo i primi anni di vita di Sofia, sua sorella maggiore, ma anche la giovinezza dei suoi genitori, Alessandra e Matteo. Perché questi fratelli, seppur nati dagli stessi genitori, hanno a che fare con differenti genitorialità.

Edelweiss Ripoli, con una scrittura delicata ma potente, mostra il cuore più irriducibile delle dinamiche relazionali: risalendo fino ai nonni, Lorenzo traccia una genealogia fatta di immaturità affettiva e di improvvisi slanci di tenerezza, di instabilità dei ruoli e di scariche di tensione emotiva talvolta brutali, di rigidità e inibizione, di sbalzi termici tra l’interno e l’esterno e di meccanismi di compenso il più delle volte maldestri. E al lettore non resta che abbracciare, insieme ai personaggi, il paradosso della dipendenza affettiva di una famiglia anaffettiva.

Biografia: Edelweiss Ripoli (Roma, 1982), è una farmacista. Vive a Rende, Cosenza. Ha pubblicato alcuni racconti brevi e lunghi e, nel 2017, il suo primo romanzo, Libere, per l’Erudita Editore. Dal 2020 collabora con la rivista Risme.

 

Titolo: Il canto degli angeli

Autore: Valeria Nitto

Editore: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Bohemien

Pagine: 252

Data di uscita: 29/11/2021

Sinossi: Dalila ha un dono: riesce a vedere gli angeli. Di luce e di tenebra. Scopre questa capacità in un momento di ira incontrollabile, seduta sui gradini di una chiesa. A tirarla fuori da un vortice di disperazione una luce che le intima di tornare a casa. Quale casa? A Roma, dove non è riuscita a costruirsi un futuro, o a Siracusa, dove non torna da tanto tempo? Un evento drammatico scombussola la sua vita. Un giorno doloroso come gli altri diventa inizio di qualcosa di nuovo: incontra un ragazzo dal passato tormentato che tenta con tutte le sue forze di salvare. Ma a tutto c’è un prezzo…

Biografia: Valeria Nitto (Siracusa, 1982). Impiegata, moglie e madre, scrive da sempre. Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie come La raccolta dei 365 racconti horror per un anno e Il magazzino dei mondi, Delos Books. Ha collaborato con la rivista locale MAG magazine, trattando di cultura popolare. Ha pubblicato i romanzi: I sogni di Barbara – L’uomo dal volto fracassato, La sacerdotessa della luna, Le nove vergini e La maledizione di Atropo. Ha partecipato a vari premi letterari arrivando finalista al Premio Giovane Holden della città di Viareggio, sezione narrativa inedita. Ha ricevuto il Premio Aretusa D’Argento in qualità di autrice siracusana. L’opera Il canto degli angeli è stata segnalata alla XIII edizione del Premio Città di Castello.

 

Titolo: Nulla di certo

Autore: Vito Parisi

Editore: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Maigret

Pagine: 154

Data di uscita: 29/11/2021

Sinossi: Settimio Speciale detto “il Cane”, vedovo, è commissario di polizia in un piccolo centro di provincia. Ottimo conoscitore della natura umana, trascorre il tempo a destreggiarsi tra delinquenti più o meno comuni, strambi personaggi e i potenti del luogo. Alla fine di ogni giornata però, invece di tornare subito nella sua casa vuota, vaga tra i vicoli del borgo antico, nella segreta speranza che qualcuno dei suoi nemici decida di farlo fuori.

Fino alla sera in cui, in uno slargo che non ha mai visto, incontra un misterioso figuro col volto nascosto da una nuvola di fumo. Costui gli offre uno strano patto: in cambio di un indefinito “atto di disobbedienza”, avrà la possibilità di rivedere la moglie defunta. La

surreale richiesta sembra legata a una torbida vicenda che vede coinvolti alcuni dei personaggi più influenti della zona, dei quadri rubati, un orfanotrofio femminile e la visione di tre bambine che piangono.

L’autore: Vito Parisi nasce a Bitonto, dove immagina di vivere, nel 1956. Per quarantadue anni usa il mestiere di elettricista (dal livello più basso fino a quello manageriale) per realizzare il suo progetto più importante: crescere quattro figli. Nel frattempo legge una marea di libri e scrive nei ritagli di tempo. Esordisce con Libero di Scrivere Edizioni, per cui pubblica La guerra dei castori e dei salmoni (2001), scritto a quattro mani con Alessandro Cinelli e adottato come libro di narrativa in diversi licei della provincia di Cosenza, e alcuni racconti inseriti in varie antologie. Nel 2019 e nel 2020 pubblica i romanzi Cafè du Reviens (Fucine Editoriali) e Novanta giorni (Gli Elefanti Edizioni).

 

Titolo: RICETTE CRUDELI/istruzioni per una dieta dadaista

Autore: Maurizio Semplice

Editore: Fefè Editore

Pagine: 118

Data di uscita: 18/11/2021

Sinossi: Volevo scrivere un libro intelligente allora ho pensato a delle ricette particolari. RICETTE SBAGLIATE, dagli esiti REPELLENTI E PARADOSSALI, ispirate da alcune SCIAGURE CULINARIE avvenute in famiglia che mi hanno tolto l'appetito. E le ho illustrate con piccole orrende foto, lista degli ingredienti e istruzioni per la preparazione. IL GRANDE PROF. MIGLIACCIO, prima di andarsene, in prefazione definì la raccolta:  “Un grido disperato, un’invocazione per il ritorno alla semplicità”

22 RICETTE SBAGLIATE dagli esiti REPELLENTI E PARADOSSALI, ispirate da alcune SCIAGURE CULINARIE illustrate con piccole orrende foto, lista degli ingredienti e istruzioni per la preparazione.

«Sembra che il mondo viva di ricette per diete di tutti i tipi, dalla iperproteica alla vegana, dalle dimagranti alle ipercaloriche; alcune poi, stranamente, anche per soggetti normopeso: insomma, è tutto un fiorire di ricette. Televisione, radio, quotidiani, settimanali, mensili, pubblicazioni appositamente create, pietanze regionali, nazionali, etniche, comunali, familiari e via di seguito, c’è di tutto e anche un po’ di più. Maurizio Semplice, autore di questo libro, rifiuta tutto ciò ed esprime con ironia una protesta artistica: nelle sue creazioni c’è una buona cattiveria, che è un valido ossimoro nell’assurdità delle sue ricette; mette in evidenza la ripetitività in un’apparente discontinuità in tutte queste pubblicazioni che ci propinano cose antiche e belle alterate e mistificate da una falsa modernità». Così scrive il prof. Migliaccio nell'introduzione a Ricette crudeli.

Biografie:

MAURIZIO SEMPLICE Vive a Roma, per Fefè Editore ha pubblicato il romanzo biografico Memorie di un Brontosauro. Ha scritto racconti, poesie e romanzi brevi (il Ventaglio, Giorgio Lucas Editore, Nuovi Argomenti, Terra-il manifesto) ed e-book (Arcobalena edizioni). Si dedica a lavori di pittura, illustrazione grafica e arte concettuale.

PIETRO ANTONIO MIGLIACCIO Scomparso nel 2019, è stato uno dei maggiori nutrizionisti italiani di livello internazionale. Primo grande divulgatore scientifico del settore, è stato volto amato della tv. nuova edizione ampliata e rinfrescata “Un grido disperato, un’invocazione per il ritorno alla semplicità”.


Titolo: Via d’uscita - racconti fantastici

Autore: Valentino Poppi

Editore: Acheron Books

Pagine: 138

Uscita: Ottobre 2021

Sinossi: Via d’uscita è un’antologia di undici racconti, fantastici e di fantascienza.

Sono storie che spesso partono dal quotidiano, ma in cui ben presto la realtà viene contaminata dall’elemento fantastico, in modi inattesi e sorprendenti: perché l’insolito, l’imponderabile, il magico sono dietro l’angolo, e possiamo trovarli, inaspettati, in qualsiasi momento della vita.

“Questo tipo di storie ti lascia il dubbio che prima o poi qualcosa di simile possa succedere anche a te”, spiega l’autore nell’intervista che chiude il libro, e questo filo rosso unisce molti racconti.

Ma non solo: l’antologia include anche storie strettamente di genere, ad esempio “Questioni d’onore”, racconto di fantascienza finalista al premio Urania Short, bandito da Mondadori nel 2018.

Molti dei protagonisti dei racconti sono in cerca di una via d’uscita: da una prigione, da un incubo, dal loro quotidiano, da un labirinto, da un inseguitore o… da un semplice scocciatore. E questo, oltre a spiegare il senso del titolo del libro, crea un legame con i lettori/ lettrici: perché leggere narrativa è (anche) un modo per isolarsi dal mondo e allontanarsi dalla realtà, specie quando si sceglie di leggere un racconto fantastico.

Biografia: Valentino Poppi nato nel 1968 a Bologna, dove vive, è ingegnere elettronico e lavora nel settore delle telecomunicazioni. Numerosi racconti di Valentino Poppi sono già usciti su riviste e antologie (e molti di tali racconti sono stati anche premiati in concorsi letterari); inoltre, il suo romanzo di fantascienza “Vizi e tentazioni” è stato finalista al premio Urania Mondadori nel 2018 (e poi pubblicato da Robin Edizioni).

 

Titolo: Ho cambiato le parole

Autrice: Rita Francese

Editore: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Bohèmien

Pagine: 204

Data di uscita: 29/11/2021

Sinossi: Conforto e rabbia, amore e odio, fiducia e bugie. La famiglia è croce e delizia, ma può anche diventare la nostra prigione. È quello che accade a Willy, una fascinosa ragazza piemontese dalla vita ricca di interessi e prospettive internazionali, quando incontra Matteo, un bel giovane meridionale taciturno e seducente. Irresistibile. Senza conoscere nulla di lui e della sua famiglia, Willy segue Matteo nel pittoresco paesino della Campania in cui lui vive. È incosciente. Accecata dall’amore, è convinta che la sua vita sarà meravigliosa, ma ben presto dovrà scontrarsi con la dura realtà della famiglia Giordano.

Guidati da Paola, una “dei” Giordano, viaggeremo nel loro tempo a ritroso, dal primo dopoguerra fino ai giorni nostri, in una storia di genitori, figli, nonni, fratelli e sorelle, gelosie, tradimenti, dolori e bugie ma anche gioie. Una girandola di emozioni e intensità in un cerchio che non riesce mai a chiudersi.

Ma l’amore è infinito, e riesce sempre a “cambiare le parole”.

Biografia: Rita Francese (Salerno, 1964). Docente di Informatica presso l’Università degli Studi di Salerno, esordisce come autrice con La madre di Ettore (2013). Per Les Flâneurs Edizioni ha curato Basta, vado a dormire!, una antologia corale di racconti che raccoglie le esperienze di chi quotidianamente si confronta col mondo dello spettro autistico. Sempre con Les Flâneurs pubblica, nel 2019, Anche la strega cattiva è buona, basato sui dialoghi “filosofici” col figlio Oreste e sulle loro esperienze di vita.



La casa delle anime dannate

RECENSIONE: “La casa delle anime dannate” di Michael Laimo

11/26/2021


  

Titolo: La Casa delle Anime Dannate
Autore: Michael Laimo
Edizioni: Nero Press Edizioni
Genere: horror esoterico 
Formato: Cartaceo
Prezzo: €14

Trama:

Nell'agosto del 1988 nella proprietà dei Conroy, a Wellfield, nel Maine, il pastore Benjamin stermina la sua famiglia, dopo aver messo in atto un arcano rituale. Nell'agosto del 2005 Johnny Petrie, un giovane studente di Manhattan, riceve una lettera inaspettata da un avvocato di Wellfield. Il legale lo informa che, ormai maggiorenne, è divenuto proprietario della casa e delle terre dei Conroy, di cui risulta essere l'ultimo discendente. Johnny scopre così che quelli che ha sempre creduto essere i suoi genitori in realtà non lo sono e, desideroso di indagare sulle sue vere origini, coglie l'occasione per fuggire dalla vita monotona e dalla rigida educazione religiosa a cui è stato costretto. E' l'inizio della sua discesa nell'incubo. L'eredità che lo aspetta, infatti, non è costituita soltanto dalla casa e dai terreni, ma anche - e soprattutto - dalla maledizione che vi grava sopra. E che sta aspettando proprio lui, l'ultimo dei Conroy. 

Recensione:
La vita del diciottenne Johnny viene sconvolta quando una lettera lo informa che è l’erede della famiglia Conroy, i cui membri sono deceduti in circostanze misteriose. Chi è davvero Johnny Petrie e soprattutto, Mary e Ed, sono davvero i suoi genitori?
Il romanzo si sviluppa su due binari temporali differenti, il 2005, anno in cui Johnny riceve la lettera e il 1988, anno in cui una terribile serie di sciagure si abbatte su Benjamin Conroy e la sua famiglia. Il pastore Benjamin Conroy, nelle folle ricerca della vita eterna, uccide i figli e la moglie. 
Un antico rituale porterà i Conroy alla rovina, e Johnny, unico discendente della famiglia dovrà affrontare le verità oscure riguardanti il padre e cosa lo ha condotto alla morte, rivelandosi come l’unico in grado di far cessare la maledizione che tanti anni prima si è abbattuta sui Conroy. L’autore ha costruito con abilità un horror esoterico davvero intrigante, che stupirà il lettore. Il ritmo è incalzante, non potrete fare a meno di andare avanti nella lettura, soprattutto nei punti più “spaventosi” e allo stesso tempo, commoventi. Antichi rituali  egizi si fonderanno alla religione cattolica, rendendo quest’opera un perfetto mix da leggere tutto d’un fiato. 


 








10 buoni motivi per leggere un racconto

10 Buoni motivi per leggere un racconto

11/23/2021

La settimana scorsa, una conoscente che consideravo una lettrice accanita, mi ha detto queste parole:
“Io non leggo i racconti, preferisco i libri veri” 

Al momento sono rimasta a bocca aperta, pensando al libro che avevo in borsa, che per puro caso era Ti Con Zero, una raccolta di racconti di Italo Calvino. Ho tirato fuori il volume, ingiallito e consumato dagli anni passati sulla libreria, una delle mie prime letture, e ho cominciato a spiegarle perché, per me, i racconti e le antologie sono sempre state letture importanti.

A volere cercare esempi nel passato, si trovano tantissimi autori che si sono dedicati ai racconti, a partire dal Decameron, che forse è uno degli esempi più conosciuti.
In Italia c'è stato Benni, con il suo Bar sotto il mare, o Camilleri, mentre andando all'estero se si pensa alle racconte di genere horror come si fa a non pensare a Lovecraft o a Poe e ai loro piccoli capolavori del terrore?

Anche tra i libri che ho recensito su questo blog, nel corso degli anni, ci sono varie raccolte, l'ultima risale a pochi mesi fa, era Brividi, ma vi anticipo già che anche la mia prossima recensione avrà proprio una antologia come oggetto.

Ecco i miei 10 buoni motivi per leggere un racconto:


1. Perché sono un buon mezzo per riavvicinarsi alla lettura quotidiana 

A volte non leggiamo perché non abbiamo tempo, io stessa in passato avevo perso i miei ritmi quotidiani, alla sera non riuscivo a tenere gli occhi aperti per più di tre minuti e mi ero allontanata dalla lettura. Ricordo le mezze giornate libere a pensare che non aveva senso iniziare un libro che avrei finito chissà quando, presa com'ero dai mattoni dell'università e dagli impegni. Proprio in quel periodo mi è stata regalata una raccolta di King (Cuori in Atlantide).
Un racconto può essere un modo più rilassante per ricominciare a leggere una volta ogni tanto, senza avere la paura di dimenticare una storia complessa, senza pressioni: un po' alla volta.



2. Perché sono un valido intervallo tra un romanzo e l’altro (o tra due capitoli dello stesso romanzo)

Avete i vostri generi letterari preferiti, no? Tutti li abbiamo. Solo che a volte è bello cambiare. Tra due romanzi densi di emozioni, magari anche un po' pesanti, non viene voglia anche a voi di fare una piccola pausa?

Io in genere alterno almeno due libri, non sono capace di leggerne uno alla volta.

Ultimamente mi trovo bene ad alternare racconti e romanzi, ma nei momenti più stressanti preferisco proprio i primi, infatti, ecco il motivo numero tre...


3. I racconti sono più rilassanti

A volte leggo storie davvero pesanti, lo riconosco: guerre, morti e tradimenti, che mi spappolano il cuore tra le pagine dei libri, ho pianto tante lacrime che ormai non le conto neanche più.

Tra i libri che mi hanno ridotta a brandelli ricordo Anna Karenina, che credo abbia avuto questo effetto su gran parte dei lettori, ma anche tra gli ultimi letti La città dei Vivi, di Nicola Lagioia, un resoconto crudele e fin troppo vero della società.

E chi riuscirebbe a rilassarsi con quel genere di libri? Io no, io sto sveglia a pensare, o vado avanti a leggere per sperare di superare il dolore insieme ai protagonisti, quando possibile.

Proprio per staccare, in quei momenti mi rivolgo con amore alle antologie di racconti, che ho sparse per casa (ma anche nei supporti virtuali) e che mi rendono più facile cambiare aria e vivere una storia diversa, che si conclude in fretta.

4. Quando sono scritti bene, i racconti sono storie complete, molto più di un romanzo

Certo, in trecento pagine si dicono molte più cose che in dieci, questo è ovvio.

Ma a volte la storia invece di andare dritta al punto, si srotola in una quantità indefinita di microstorie e di parti che, in fondo, non ci interessano poi così tanto. Invece i racconti sono condensati, spesso, in un unico evento significativo. Niente preamboli, niente lunghe conclusioni su come è finita la vita dei personaggi principali. Solo una storia, uno spaccato, un evento raccontato senza fornire troppi dettagli. Un po' di essenzialità non guasta ogni tanto, no?


5. Vanno dritti al punto

In un racconto i dettagli si perdono. Spesso ci si focalizza suun unico aspetto della vita del protagonista, a volte su un piccolo evento. Poi ci sono quelli che potremmo definire “a puntate”, come Rosso Malpelo, che trattano sempre dello stesso personaggio, ma di diversi aspetti della sua vita. Brevi storie indipendenti in grado essere lette in disordine.

Qualcuno potrebbe dire che in questo modo si perde la caratterizzazione dei personaggi, ma non è così, non sempre almeno. Ho letto romanzi che giravano intorno al punto senza arrivarci per pagine e pagine, aggiungendo di volta in volta un punto, un capello. Questo per me è abbastanza frustrante. 

A volte in poche righe, in un gesto e in una frase si può definire un protagonista, in una saga, come in un racconto.


6. Ci ricordano le storie della nostra infanzia

I racconti mi ricordano un po’ le fiabe che leggevo da bambina e mi riportano alla mia infanzia, quando chiedevo alla nonna l’ennesimo libro per il mio compleanno.

Uno dei primi che ho ricevuto era una antologia di Esopo. Ricordo ancora le illustrazioni e le favole che potevo leggere in dieci minuti, tutte con la loro bella morale alla fine. Da piccola le ricordavo quasi a memoria.

Un altro che mi è rimasto nel cuore, e che forse un giorno recensirò (sempre che sia ancora reperibile in giro) è Fiabe e Leggende delle Dolomiti. Credo sia stato quello il libro che mi ha avvicinata alle storie fantasy. Racconti di fate, di fantasmi e di creature leggendarie del folklore montano, al quale sono da sempre molto affezionata.

Tanto tanto tempo fa, in un paese piccolo piccolo, la mia nonna mi regalò una gigantesca antologia chiamata “fiabe dal mondo”. Erano 900 pagine di fiabe e favole. Ho ancora il volume, maltrattato dal tempo, consumato dalle mie letture e dai traslochi continui che si è fatto. Credo abbia perso la copertina dopo meno di sei mesi, perché era pesante e io avevo circa 7 anni. 

A quell'epoca ero una assidua frequentatrice della biblioteca, ma tra un libro e l'altro - avevo un debole per la collana degli istrici della Salani - pescavo una fiaba a caso e mi lasciavo sorprendere dalla gioia breve e intensa, dal mondo sempre diverso nel quale mi portava. Forse il mio amore per i racconti parte proprio da qui, e da questo riportarmi a momenti di lettura libera.


7. Perché scegli cosa, come e quanto

Hai solo 20 minuti di tempo perché sei in attesa del tuo turno dal medico? Oppure sei libero un’ora
mentre il gommista ti sistema la macchina? Ecco che anche se sono anni che non leggi, decidi che è un buon momento. Allora buttati: scegli un racconto e vivi una nuova avventura.


8. Sono simili a una puntata di una serie TV

Ok, lo so che c’è chi preferisce i film, e so anche che ormai vanno per la maggiore le serie TV con una lunga e complessa trama orizzontale che prosegue per dodici stagioni, ma alla lunga ci si stanca, no?
Leggere un racconto è come vedere puntata di Black Mirror, puramente verticale, o di Castle, che ha puntate singole di tutto rispetto.


9. Perché ci permettono di avvicinarci a generi o ad autori che non conosciamo

So che a qualcuno non piacciono i gialli, o che il fantasy diventa pesantino quando si ha a che fare con interi mondi sconosciuti. Alcune saghe hanno fatto la storia, ma non è molto facile avvicinarsi a un genere nuovo quando ci si trova di fronte otto libri da cinquecento pagine.
Sei incuriosito e vorresti provare qualcosa di nuovo? Magari non ti sei mai avvicinato a un romanzo di Ammaniti o Buzzati perché non eri sicuro che ti sarebbe piaciuto, forse iniziando da un racconto potresti scoprire qualcosa di nuovo senza impegnarti troppo.

10. Ci danno libertà

Spesso i racconti lasciano un finale aperto. Ok, lo so: qualcuno li detesta, qualcuno li sopporta, invece a me piacciono, perché nella mia testa decido io come va a finire, e la cosa mi piace. Ma in genere tutto ciò che non viene detto in un racconto mi dà uno spunto di libertà. E amo pensare di poter raccontare da me la storia che non mi è stata raccontata dall’autore.



E voi cosa pensate dei racconti? Vi piacciono o proprio non ne volete sapere? Ne siete stati alla larga fino a oggi, ma vi ho convinti a dare una piccola possibilità a quella antologia che vi guarda da anni dallo scaffale più alto e impolverato della libreria? 
Nel caso in cui abbiate altre motivazioni o non siate d'accordo, lasciate un commento, sono curiosa di conoscere altri punti di vista.




 

c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #458

11/21/2021

 

Buona domenica, lettori!
Siete pronti per scoprire i nostri consigli di lettura per questo fine settimana?

Titolo: L'ultima nota. Musica e musicisti nei lager nazisti
Autore: Roberto Franchini
Editore: Marietti 1820
Pagine: 328
Prezzo: € 24

TRAMA
Anche se può sembrare paradossale, i campi di sterminio nazisti avevano una loro colonna sonora. Ad Auschwitz, Terezin, Buchenwald e Dachau si faceva musica per molti motivi. Le SS imponevano ai prigionieri di accompagnare le torture, le marce verso il lavoro o le camere a gas con brani strumentali. Le piccole o grandi orcheste allestite nei lager servivano per intrattenere gli aguzzini nel fine settimana o per sostenere la propaganda nazista. Nei campi di sterminio si incontrarono musicisti di grande valore che riuscirono a produrre opere di notevole qualità. Sul sottile confine tra la vita e la morte, dove la musica è stata tormento e consolazione, ossessione e motivo di speranza, sono nate orchestre femminili e complessi jazz, monaci benedettini hanno composto canti religiosi, ebrei e rom hanno scritto, talvolta in luoghi improbabili come un obitorio, brani di ribellione e inni di speranza.



Titolo:  Tutto l'amore in gioco
Autore: Zopito Nobilio
Editore: Les Flaneurs
Pagine: 64
Prezzo: € 9,50 (cartaceo) € 4,99 (ebook)

TRAMA
Zopito, affermato ingegnere pescarese residente in pianta stabile a Roma, scopre a 47 anni di essere diventato ormai vecchio per giocare a calcio ma ancora troppo giovane per essere affetto da Mieloma Multiplo. Inizia così la sua partita solitaria contro la malattia sul campo del Policlinico Tor Vergata dove a sostenerlo dagli spalti del reparto troverà l’amata Cucci, gli amici di sempre e tutto il microcosmo ospedaliero. Perché è proprio quando la vita viene messa a repentaglio da un cane mordace che ti insegue che arriva il momento di correre più veloce di Carl Lewis.



Titolo: Carne e sangue 
Autore: Nicola Manicardi
Editore: OLTRE Edizioni
Pagine: 80
Prezzo: € 14 

TRAMA
La poesia di Nicola Manicardi è implicata nell’accadere, compromessa con una fisicità del divenire. È fatta di carne e sangue. Le parole comprendono un vissuto che sta tutto nel disordine del magma. Il poeta non cerca nessuna enfasi, la sua poetica nel nudo nominare le cose è votata all’immanente. In questo libro sceglie la poesia – racconto per scavare a mani nude nel suo tempo, per decifrare le carte di un presente, inafferrabile e incomprensibile con i suoi incolmabili vuoti d’amore. Al poeta interessa mettere in evidenza il qui e ora di uno stare al mondo. Nella sua poesia quello che conta è impiccare la realtà. Nei racconti in versi Nicola Manicardi non si risparmia: passeggia per i viali della sua Modena perdendosi nel labirinto del giorno, mettendoci tutta la passione del narratore coinvolto che sceglie la poesia per raccontare con parole crude tutto il disagio di un’esistenza che va sempre vissuta, nonostante le piccole e le grandi apocalissi quotidiane. "Carne e sangue" è un libro in cui la vita si mescola con la poesia e la letteratura non si nasconde dietro nessuna metafora.


Titolo: Vampiri urbani
Autore: Paolo Lubinu
Editore: Catartica Edizioni
Pagine: 144
Prezzo: € 13,30

TRAMA
Essere un vampiro, un mostro, è l’unica vera chance di libertà rimasta al mondo, ma bisogna vivere a New Orleans per capirlo. New Orleans è il quartiere dei disagiati, degli immigrati, dei pazzi ed è molto probabile che sia nella tua città: qui potrai conoscere Denise, una mayasa buona che regala sogni paradisiaci ai tossici in overdose e alle prostitute o ai trans “che non ne possono più della vita e dei cazzi degli altri”. Potrai conoscere Eva, Signorina, Porcello e altri gentili antisociali che ti aiuteranno a cambiare, a trasformarti, a essere il geniale mostro che sei. Casomai fossi interessato, nel quartiere c’è una speciale agenzia funebre che offre funerali e sepolture anticipate a depressi cronici e sognatori molesti: perché bisogna lasciarsi seppellire almeno una volta per essere liberi. Perciò, se non credi tanto nell’ordine e nella vacua normalità sarai sempre il benvenuto. Altrimenti è meglio non mettere mai piede a New Orleans.



Cristina Cassar Scalia

Recensione IL TALENTO DEL CAPPELLANO di Cristina Cassar Scalia

11/17/2021


IL TALENTO DEL CAPPELLANO
(Vanina Guarrasi #5)
di Cristina Cassar Scalia
Einaudi | Sile Libero Big | 320 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
2 novembre 2021 | scheda Einaudi


Un cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete, il caso diventa ancora più spinoso. Comincia tutto in una notte di neve, sull'Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c'è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è più traccia. Ventiquattr'ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po' come nella vita di Vanina. L'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell'uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa.

La mia recensione
Non uno ma ben due cadaveri vengono trovati nel cimitero a pochi passi da casa del vicequestore Vanina Guarrasi. Durante le vacanze di Natale non ci voleva proprio, ma meglio questo che continuare i festeggiamenti a casa della madre a Palermo. In men che non si dica Vanina torna a Catania ed costretta, durante le indagini, anche ad arrampicarsi sulla muntagna innevata per venire a capo di un giallo intricato e subdolo. Non appena spunta fuori un indizio tutto il castello di ipotesi fatte fino a quel punto crolla inesorabilmente e scoprire chi ha ucciso la dottoressa Azzurra Leonardi e monsignor Antonino Murgo diventa sempre più complicato.

Che io sia appassionata ai gialli di Cristina Cassar Scalia è il segreto di Pulcinella, ma questo l'ho proprio adorato. Il caso di pluri omicidio è infatti di ardua soluzione e non scontato, ma neanche così complicato da non riuscire a seguirlo. Un mix perfetto di mistero e narrazione che ti fa leggere il romanzo in pochissimo tempo. La Scalia questa volta ci mette dentro un sacco di spunti interessanti, ipotesi tutte plausibili, indizi che ti solleticano, per poi spiazzarti con un finale che non ti saresti proprio aspettata.

A fare da contorno, e manco tanto contorno, a tutto ciò c'è la vita privata della Guarrasi e degli altri personaggi; primo fra tutti del commissario Patanè che arrivato tranquillo tranquillo nella vita del vicequestore della mobile di Catania è diventato un elemento importante e fondamentale della sua squadra e per cui è disposta addirittura ad accendere la sirena dell'auto di servizio. Cavolo Patanè, che colpo ci hai fatto prendere a tutti quanti!

In questa serie ho trovato un'atmosfera tutta particolare, che mi aiuta ogni volta ad immergermi nelle sue pagine, un misto di mistero, intuizione, ma anche ironia e realtà che mi ha colpito fin dal primo libro. 
Ma credo siano due i punti forti di questi libri. In primo luogo i personaggi, Vanina certo, ma anche quelli "secondari", dalla squadra mobile di Catania a Bettina, dall'amica Giuli all'anatomopatologo Calì, dai genitori della Guarrasi a Paolo. E poi l'ambientazione, una Catania che abbiamo visto e girato in lungo e in largo, in estate e in inverno, dai luoghi più nascosti e particolari alle pendici della muntagna che tutto domina e osserva. I colori, i sapori, i profumi, senza nascondersi dietro ad un dito e non vedere ciò che di marcio c'è.

Alla prossima


c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #457

11/14/2021

Buongiorno lettori! 
E buona domenica a tutti. Il tempo è un po' grigio quindi oggi la mia giornata sarà tutta libri, divano e copertina. E la vostra? Per le letture ecco qui intanto qualche segnalazione.

SONO TORNATO
(#3 trilogia del Potere)
di Rinaldo Boggiani
Mazzanti Libri | 160 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €20,00



Un fantasy avvincente che vuole anche essere un cavallo di Troia che porta in sé la miglior saggistica sul mistero del danaro.

Prefazione di Davide Colombo, IlSole24Ore

Postfazione di Fabrizio Tedeschi, Fondatore dell’Ufficio Insider Trading CONSOB.

“Il quadro della finanza mondiale è quello che state per leggere” (da F. Tedeschi, Gli intoccabili del quartierino).

Rinaldo Boggiani allievo dello storico del diritto italiano Italo Mereu, ha condiviso col Maestro la cattedra di Istituzioni di diritto pubblico alla LIUC (Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo di Castellanza) tra il 1991 e il 1995. Scoperto come scrittore da Giorgio Cortellessa, membro del Consiglio scientifico di Africana, Rivista di Studi Extraeuropei, si divide fra saggistica e narrativa.



CREATURE IMMONDE DA DIMENSIONI OSCURE
di Gabriele Piretti
Nero Press Edizioni | 236 pagine
ebook €2,99 



Diego Scapa è un trentenne di oggi: laureato in lettere, inghiottito dalla precarietà e senza prospettive. Collabora con un’agenzia di investigazione che lo chiama di rado. La sua vita monotona nel quartiere Tuscolano di Roma è improvvisamente interrotta quando gli viene commissionato un lavoro fuori dall’agenzia: seguire una ragazza per conto di un tassista che frequenta il suo stesso pub. Diego si rende subito conto che c’è qualcosa di strano, che la ragazza è in combutta con alcuni personaggi dall’aria sinistra. Il viaggio lo condurrà in un’avventura strampalata e surreale, alla scoperta di oscuri riti e bizzarre creature. Al suo fianco, l’amico Zollo, il drogatissimo Durace e il prete sudicione Lazzaro Fars, un ex accademico del Vaticano che si esprime come un camionista.


CRANSTON & CRANE
di Alessio Filisdeo
Nativi Digitali Edizioni | 350 pagine
ebook €3,99
17 novembre 2021 | scheda Nativi Digitali Edizioni



Alle soglie del XXI secolo, Cranston e Crane, spietati vampiri amalgamatisi al tessuto sociale moderno, regnano incontrastati sulla città di New Orleans, spalleggiati dall’insolente signorina Varens.
Violenza, denaro e corruzione li hanno elevati dal ruolo di vili mercenari a quello di oscuri Principi statunitensi. Tuttavia il prezzo del potere è stata la libertà, l’asservimento a un mostro millenario i cui complotti minacciano ora di distruggere l’utopistica tirannia dei due non-morti.
E mentre il futuro bussa alle porte dei dannati, un vecchio nemico risorge in cerca di vendetta, pronto a reclamare le teste dei Bastardi di Delilah…

Dopo “Fairfax & Coldwin”, celebrazione del romanzo gotico, Alessio Filisdeo ritorna con “Cranston & Crane”, un grottesco carosello degli orrori fatto di subdole maledizioni, tenebrose creature immortali e sordide macchinazioni.
Abbassate le luci. Mettetevi comodi. La resa dei conti ha inizio.


TRA LE QUINTE DEL CINEMA
di Giustino Ferri
Oligo Editore | 50 pagine
cartaceo €12,00
25 novembre 2021 | scheda Amazon



La prima proiezione pubblica a pagamento di una pellicola dei fratelli Lumière avvenne a Parigi il 28 dicembre del 1895. Già nel marzo dell’anno successivo i due pionieri del cinema riuscirono a organizzare delle serate a Torino, Roma e Milano. Agli italiani la loro invenzione apparve subito come una incredibile meraviglia, ma anche un mondo nel quale poter impiegare il proprio ingegno e la propria originalità. Così, nel giro di pochi anni, anche nel Belpaese sorsero sale cinematografiche e case di produzione, come la Cines (Roma, 1905), la Itala Film (Torino, 1906) e la Partenope Film (Napoli, 1907). Fu un momento particolarmente fecondo per gli sviluppi della cinematografia e quando lo scrittore Giustino Ferri siglò (nel settembre del 1906) sulle pagine de “La lettura” allegata al “Corriere della Sera” il suo testo "Tra le quinte del cinema" fu probabilmente il primo critico a raccontare in presa diretta lo sviluppo e le suggestioni di quell’arte visiva che tanto stava stupendo il mondo.


LA LETTERA DEL VEGGENT A PAUL DEMENY
di Arthur Rimbaud
Oligo Ediotre | 66 pagine
cartaceo €12,00
25 novembre 2021



Questa lettera all'amico poeta Paul Demeny è un vero e proprio manifesto della poetica sviluppata dal giovane Rimbaud. All'interno del veloce scritto troviamo liriche che accompagnano passi in prosa che esplicitano la nuova concezione di poesia dell'autore, fatta di stravolgimenti dei canoni estetici ancora in voga nella Francia del XIX secolo. Come nota Bregola nella sua introduzione critica, Rimbaud si definisce un “ladro di fuoco”, asserendo come l'artista debba rubare la sacra ispirazione al modo di Prometeo. Difficile non notare un’antitesi tra il poeta rivoluzionario e idealista da un lato e l’uomo senza scrupoli dall'altro, il quale dopo grandi capolavori come Una stagione all’inferno, per il resto dei suoi giorni sarà venditore d'armi e (secondo alcuni) negriero in Africa. In questa nuova traduzione, Bregola rispetta il testo francese con una attenzione alle singole parole fin qui inedita, restituendoci così un piccolo capolavoro della letteratura mondiale.


PORTAMI AL MARE
di Nadia Boccacci
Les Flâneurs Edizioni | 144 pagine
ebook €8,99
15 novembre 2021 | scheda Amazon



Viola sognava una vita diversa. Le sarebbe piaciuto diventare una ginnasta e una scrittrice, in grado di volteggiare con la stessa abilità tra lo spazio e le parole, libera nel corpo e nello spirito; poi nella sua vita arriva Alberto… e tutto cambia. Dieci anni più tardi, dopo aver messo alla porta il padre di suo figlio, si ritrova da sola a raccogliere i cocci sparsi di una storia finita, con la consapevolezza di aver amato un uomo che forse non è mai esistito, diverso da quello che credeva. Sarà possibile per lei voltare pagina e riappropriarsi della propria esistenza? Mentre ancora si dibatte nel dubbio e nella delusione della sconfitta, ecco comparire Fabio, che profuma di buono, che ama il piccolo Luca come se fosse suo figlio, che le dedica versi d’amore, che la porta al mare. Viola si sente rinascere. Possibile che sia tutto reale e che quest’uomo assolutamente perfetto lo sia per davvero? Oppure dietro tanta luce si nasconde qualcosa di oscuro?

Alla prossima



Carmencita

Recensione: CARMENCITA - DIEGO CABRAS

11/10/2021

Titolo: Carmencita

Autore: Diego Cabras

Editore: Bookabook

Pagine: 104

Sinossi: Carmencita guarda dall'alto della sua età e del suo rapporto privilegiato con il padrone di casa tutti gli altri abitanti della cucina; è un po' bisbetica e fiera della propria carriera ormai decennale di caffettiera per il suo Fabrizio, che senza caffè non va da nessuna parte. Insieme a lui l'anziana ed efficiente moka ha girato il mondo, dalla cima dell'Everest al fondo del mare, e ha visto susseguirsi serate alcoliche tra amici e convivenze con insopportabili fidanzate. Ce le racconta dal suo punto di vista insolito... quello di una caffettiera innamorata.


Recensione: 

Il sottotitolo la dice lunga, questioni di punti di vista.

Avreste mai immaginato di calarvi nei panni di una caffettiera? Ebbene, questo è quanto fa l'autore.

Carmencita è una caffettiera storica, una signora un po' retrò, fedele al suo padrone Fabrizio e compagna fedele nelle varie vicissitudini della vita.

Vediamo così, coi suoi occhi, quello che accade per lo più in cucina, anche se non solo in quella di casa.

Le donne, gli amici, le cene luculliane, i viaggi. Carmencita e Fabrizio condividono tutto, lui non sa separarsene da quando ha provato il suo caffè e lei è felice di compiacerlo a partire dal primo caffè del mattino, la sua è una vera missione.

Simpatici i siparietti con gli altri elettrodomestici, si tratta di una piccola comunità in fondo.

Mi aspettavo qualcosina in più nel finale ma, nel complesso, una lettura simpatica e piacevole.




7 APRILE 1926: ATTENTATO AL DUCE

C'è post@ per noi... #456

11/07/2021



Buongiorno e buona domenica a tutti!
Sembra incredibile, ma ormai Natale è sempre più vicino e già si iniziano a vedere le luci fuori dai negozi e le decorazioni sono ormai in vendita quasi ovunque. Ecco perché tra questi libri, in uscita proprio in questi giorni, troverete anche qualcosa a tema natalizio.

E voi state aspettando l'arrivo del Natale o vi sentite più simili al Grinch?

In ogni caso, oggi ci sono segnalazioni per tutti i gusti, spero troverete qualche titolo interessante!





Elogio della Nonna - solidità solidarietà emancipazione, di Simonetta Robiony

Titolo: Elogio della Nonna/solidità solidarietà emancipazione

Autrice: Simonetta Robiony

Prefazione di Cristina Comencini

Editore: Fefè Editore

Pagine: 140 

Prezzo: € 13 

Data di uscita: 20 ottobre 2021

Simonetta Robiony è nata a Napoli e vissuta a Roma, fin da bambina, a casa dell’adorata nonna. Questo ELOGIO DELLA NONNA è nato a posteriori, dal confronto tra le infinite riflessioni sulla questione femminile fatte con il suo gruppo e la figura della nonna, donna autonoma, forte, decisa, indipendente, anche se all'epoca non poteva votare, né divorziare, né firmare col suo cognome da ragazza. Un incontro che ha prodotto un racconto di grande fascino letterario, storico e sociale.

«La nonna del libro, come altre di quella generazione, sono fiere della loro femminilità, hanno la sensazione chiara che essere donne è una grande fortuna, malgrado le proibizioni, malgrado la maggioranza non possa ancora lavorare, non voti, non venga riconosciuta. Credo che la mia generazione dovrebbe ricordarsene sempre e portare con sé, nelle nuove libertà acquisite, queste vite ricchissime di intelligenza, di ironia, di fatica e di bellezza» Dalla prefazione di Cristina Comencini

Un elogio della “nonna” che rappresenta un effettivo elogio della femminilità, della forza e della dignità di ogni donna. Un esempio anche e soprattutto per il nostro mondo in cui abbiamo conquistato tante libertà e la nostra vita all'apparenza sembra più facile. 

SIMONETTA ROBIONY Giornalista, ha collaborato con Rizzoli e con il quotidiano La Stampa di cui è stata firma storica per quarant’anni. Partecipò fin dall'inizio al movimento “Se Non Ora Quando?” curando le interviste per www.cheliberta.it. Ha collaborato con la Rai e con Maurizio Costanzo. Ha pubblicato Avevo 20 anni nel ’68 con All Around e Se non ora quando con Castelvecchi (insieme a Rita Cavallari).

CRISTINA COMENCINI Regista, sceneggiatrice, drammaturga e scrittrice tra le più popolari. Da sempre impegnata per diritti civili e parità di genere. Tra le fondatrici di “Se Non Ora Quando?”.



I vestiti che non metti più, di Luca Murano

Titolo: I vestiti che non metti più

Autore: Luca Murano

Edizione: Copertina flessibile

Pagine: 130

Genere: Narrativa contemporanea; raccolta di racconti

Capitoli: 23

Editore: Dialoghi (ottobre 2021)

ISBN-10: 889279132X

ISBN-13: 978-8892791329

Copyright © Utterson s.r.l.

Dialoghi - www.edizionidialoghi.it

Sinossi
Chi siamo quando nessuno ci osserva? Possiamo davvero sentirci al sicuro? È realmente plausibile, in tali circostanze, riuscire a indossare e sfoggiare la parte più limpida di noi stessi? I protagonisti dei racconti che compongono la presente silloge prendono vita tra le pagine col desiderio di rispondere a queste domande, compiendo azioni apparentemente insigni canti e che invece restituiscono alle storie autenticità e tutta la grazia che può nascondersi dietro le banalità, le paure, le sofferenze e le speranze di cui sono intrinseche le loro esistenze. Una raccolta di outfit dimenticabili, ma di reazioni e gesti indimenticabili perché radicati in profondità in ognuno di noi. Uomini e donne sull’orlo della perdizione, studenti squattrinati, scrittori precari, giocatori d’azzardo, genitori sciagurati e figli egoisti che, con ironia e disincanto, scavano a fondo nella loro interiorità solo per scoprirsi vulnerabili, fallibili e, proprio per questo, umani.

L'autore
Luca Murano nasce al nord (Lodi) da genitori del sud (Salerno) e attualmente vive al centro (Firenze). Oltre a curare il suo blog di scrittura, Vai come sai, negli anni ha pubblicato racconti su molte riviste letterarie, fra cui: 'tina, Risme, Malgrado le Mosche, Bomarscé, Spazinclusi, Streetbook Magazine, Blam!, Quaerere, Voce del Verbo, Rivista Waste, Inchiostro, Mirino, Downtobaker, CrunchEd, Grande Kalma, birò, E(i)sordi, il Fuco e The Bookish Explorer. Ha all’attivo due pubblicazioni, "Pasta fatta in casa - sfoglie di racconti tirate a mano" (Bookabook, 2018) e "I vestiti che non metti più" (Dialoghi, 2021). Suona il basso nei My Hard Reset. 




Streghe d'Italia, di AA VV - un progetto di recupero del folclore italiano a cura di Nati per Scrivere

Titolo: Streghe d’Italia

Autore: Autori vari

Editore: NPS Edizioni

Genere: antologia di racconti fantastici

Pagine: 228

Formato: cartaceo e digitale

Prezzo: 14 euro (cartaceo) / 2,99 euro

(digitale)

ISBN: 978-88-31910-446 (cartaceo) / 978-88-31910-

453 (ebook)

Uscita: 1 novembre 2021

Copertina di Vincenzo Pratticò

Disponibile su tutti gli store di libri e di ebook.

Amazon, Ordinabile sul sito NPS Edizioni

Estratto: 

Chiamatemi strega, chiamatemi come volete, da sempre ho il fuoco nell’anima, ho la vista e l’udito di un gatto. Parlo con le formiche e con gli alberi, ho la bellezza dentro, l’armonia e la luce del sole, la forza di una tigre. Mi odiate perché sono diversa, sono unica, ma ho il coraggio e la volontà di essere sempre me stessa.

L’Italia è popolata da numerose comunità di streghe, che in ogni regione assumono caratteristiche proprie: masche, basure, janare e molte altre. A volte appaiono come esperte guaritrici e studiose di erbe, conoscitrici di rimedi contro il malocchio, finendo bruciate in piazza, vittime di un clima di sospetto e di odio. In altre zone sono donne terribili e vendicative, spiriti inquieti da temere, evitare o da scacciare.  

«Con questo volume, abbiamo voluto raccontare alcune delle loro storie, spaziando lungo la penisola italiana, di ieri e di oggi» dichiara Alessio Del Debbio, presidente dell’associazione “Nati per scrivere” e curatore del volume. «“Streghe d’Italia” si inserisce nel più ampio progetto di recupero e valorizzazione del folclore nostrano che NPS Edizioni porta avanti con convinzione fin dagli esordi, segno distintivo della nostra linea editoriale. Dopo il trittico “Bestie d’Italia” (2019 e 2020), arrivano le “Streghe d’Italia”, e nel frattempo è già in lavorazione il volume sui “Fantasmi d’Italia”, previsto per l’autunno 2022». 

Il libro “Streghe d’Italia” contiene quattordici racconti di scrittori e scrittrici italiani, selezionate penne di qualità del fantastico contemporaneo: L’anatema della Dragunara, di Giuseppe Gallato; La vecchia del pozzo, di Marco Bertoli; La paglia del demonio, di Miriam Palombi; C’è una certa vecchia di nome Dipsas, di Alessandra Leonardi; Elektita, di Elena Mandolini; Amaranta, di Alessandro Ricci; Matteuccia di Ripabianca, di Daniela Tresconi; Lia, di Laura Rizzoglio; Il gatto nero, di Debora Parisi; Piazza Julia Carta, di Luciana Volante; Tieni acceso il lume, di Francesca Cappelli; Le tre Maddalene, di Micol Fusca; L’arco delle streghe, di Monica Serra; La rificolona, di Alessio Del Debbio. 

“Streghe d’Italia” è già disponibile in prevendita sul sito NPS Edizioni, il marchio editoriale dell’associazione “Nati per scrivere”, e sarà ordinabile in libreria e su tutti gli store di libri dal 1 novembre 2021. 

Presto inizierà il tour promozionale, che vedrà l’editore e i vari autori in giro per la penisola. Tra le tappe previste, la presentazione al festival “Lucca Città di Carta”, ad aprile 2022.  



La storia di Babbo Natale, di Davide Vezzoli 

Volume autoconclusivo

Autore: Davide Vezzoli

Titolo: La Storia di Babbo Natale

Genere: Libro illustrato per bambini

Editore: Black Wolf Edition & Publishing Ltd

Data di pubblicazione: Ottobre 2020

Prezzo: 10.95 (cartaceo Amazon)

Sinossi: Racconta la storia di Babbo Natale

Il libro è uscito in lingua italiana ed inglese.


La Storia di Babbo Natale | Facebook

"Babbo natale ed i suoi folletti si diedero un gran da fare e prepararono giocattoli per tutti i bambini del mondo."


L'autore

Davide Vezzoli nasce il 16 Dicembre del 1974 a Cernusco Sul Naviglio, in provincia di Milano.
Oltre ai canonici primi anni di scuola, appassionato di computer e videogiochi segue poi un percorso di studi tecnici.
Sviluppa la passione per la scrittura a 15 anni quando conosce Ade Capone, scrittore e creatore del fumetto Lazarus Ledd per Star Comics.
Negli anni a seguire scrive racconti e fumetti più per se stesso che per un'eventuale pubblicazione, secondo i suoi generi preferiti: L'horror, i supereroi e l'avventura.
Col passare degli anni riesce a ritagliare sempre più spazio da dedicare alla sua passione e nel 2014 incontra il giovane disegnatore Lorenzo Miola, con il quale realizza in totale autoproduzione il libro "La storia di Babbo Natale".
A seguire, influenzato da anni di lettura di comics americani, inizia la stesura del suo primo romanzo con protagonisti dei supereroi.
Nel 2018 entra a far parte della scuderia di autori della casa editrice scozzese Black Wolf Edition & Publishing Ltd., con la quale ha pubblicato una nuova edizione de "La Storia di Babbo Natale", sia in italiano che in ingelse e su disegni rinnovati di Lorenzo Miola ed il romanzo supereroistico Alter & Execraris, in uscita a Gennaio 2021.
Nel 2019 viene invitato a scrivere una breve storia per la rivista online "La cucina Italiana". Il racconto intitolato "La Cena", in puro stile horror, è disponibile per la lettura libera sul sito della rivista omonima.
Attualmente sta lavorando su una Graphic Novel horror con disegni di Vanessa Barbieri.




7 APRILE 1926: ATTENTATO AL DUCE - Violet Gibson, capace di intendere e di volere?


Titolo
: 7 APRILE 1926: Attentato al Duce

Sottotitolo: Violete Gibson, capace di intendere e di volere

Interventi Di: R. De Longis, G.P. Lombardo, G. Romano, G. Tessitore

A cura di: Giovanni Pietro Lombardo

Editore: Fefè Editore

Pagine: 260 

Prezzo: € 17

Data di uscita: 11 novembre 2021


 

Pubblicata per la prima volta la perizia psichiatrica completa con gli interventi di uno psicologo, una storica, un giurista, una regista
 
«Il giorno 7 aprile 1926, mentre il Capo del Governo S. E. Mussolini usciva dal Campidoglio,
dove aveva inaugurato il Congresso internazionale di Chirurgia, UNA DONNA GLI ESPLODEVA UN COLPO DI RIVOLTELLA ALLA FACCIA. S.E. Mussolini, come parte lesa, espose al Giudice il fatto in questi termini: “Ho sentito distintamente un colpo di arma da fuoco e immediatamente un fiotto di sangue mi è uscito dal naso; ho subito compreso che ero stato ferito, ma non ho potuto vedere la persona che ha sparato».


Era una pazza o una tirannicida l’irlandese che nell'aprile del ’26 per pochissimo non uccise Mussolini con un colpo di rivoltella? L'affissione di una targa commemorativa, a Dublino, sottolinea la nuova prospettiva con cui in Irlanda si guarda al personaggio di Violet Gibson, tentando dopo molti anni di restituirle onore.  Anche in Italia qualcosa si muove nell’interpretazione del caso e della persona. In questo libro un nuovo originale approccio è proposto dal gruppo formato da uno psicologo, una storica, una regista/saggista, un sociologo del diritto. E soprattutto si pubblica, per la prima volta nella storiografia internazionale relativa all'attentato, la perizia integrale della Gibson redatta da due psichiatri luminari dell'epoca.
GIOVANNI PIETRO LOMBARDO, Professore Ordinario di Storia delle scienze e delle tecniche psicologiche, f.r.
ROSANNA DE LONGIS, Già direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma.
GABRIELLA ROMANO, Regista e saggista, è autrice di Violet Gibson. La Donna che cercò di uccidere il Duce (2009).
GIOVANNI TESSITORE, Già professore associato di Sociologia del Diritto all'Università di Palermo.
 



Faccia - identità e deformità, di Antonio Marturano



Titolo: Faccia - identità e deformità

Autore: Antonio Marturano

Editore: Fefè Editore

Pagine: 130 

Prezzo: € 12

Collana diretta da Lucio Saviani

Data di uscita: 11 novembre 2021
 
 
La FACCIA “portatrice dell’Identità” è elemento sociale di fondamentale importanza. Connota il sé sia quando ci guardiamo allo specchio sia quando ci mostriamo agli altri. Poi c'è la malattia della FACCIA, la deformità: dagli antichi Greci all’Elephant Man, dai gueules cassées, i soldati sfregiati della Prima Guerra, a Guy de Gourmont, amico di Apollinaire. L'Autore è portatore della Sindrome di Treacher Collins, che colpisce cranio e faccia. 
In questo libro si tratta della faccia, non del volto: la faccia è una parte precisa, materiale, del nostro corpo, mentre il volto ha delle connotazioni più filosofiche, letterarie, perfino teologiche. La faccia è l'elemento distintivo di un individuo nell'ambito dei rapporti sociali, è la portatrice dell’identità personale, è la primissima parte del corpo che di un individuo appare e che un individuo propone al suo prossimo. Per questo fondamentale ruolo identitario, le varie forme di deformità facciale assumono estrema importanza, come elemento di esclusione sociale, nella storia e ancora oggi. L'Autore ne parla con cognizione di causa come portatore della Sindrome di Treacher Collins Franceschetti.
ANTONIO MARTURANO Vive e lavora a Roma. Docente di Antropologia Filosofica all'Università di Roma Due, già docente all'Università Cattolica di Roma, Università di Pisa, LUISS. Autore di diversi saggi, curatele e oltre un centinaio di articoli scientifici pubblicati e tradotti in diverse lingue. Con esperienze di insegnamento all’Università di Richmond (Usa), all'Università di Exeter (Uk), già membro del Comitato di Etica della Sanità Militare Italiana.


 






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