c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #404

11/29/2020

Buona domenica lettori, rieccoci con le nostre segnalazioni all'insegna del tricolore.






Titolo: Virus Zombie

Autore: Ettore Spatola

Editore: Armando Editore

Pagine: 574

Sinossi: New York. Lucas sta tornando dal lavoro, quando, davanti agli schermi di Best Buy, resta come ipnotizzato guardando un servizio televisivo di dubbia certezza. Un giovane reporter sta documentando un anomalo attacco a morsi in un piccolo villaggio africano. Ancora confuso, Lucas raggiunge gli amici per un happy hour su un noto roof-top della città. Adesso è distratto dal ricordo di quelle immagini mosse, ma chiare ai suoi occhi, e non riesce a rilassarsi.

Conosce una ragazza e con lei scambia qualche parola con la promessa di ritrovarsi.

I giorni che verranno lo porteranno a dubitare delle certezze sulle quali ha costruito la sua esistenza, mentre un virus sconosciuto sembra impadronirsi del mondo, trasformando le persone in esseri aggressivi e privi di memoria.

Biografia: Disegnatore, accanito lettore e scrittore, Ettore è stato insegnante di Matematica alla Scuola d’Italia di New York e voce radiofonica per un programma dalla Grande Mela. Oggi è architetto in uno studio di Midtown Manhattan e scrive part-time per un quotidiano italiano edito negli Stati Uniti, “America Oggi”, per il quale dedica articoli e interviste a italiani che hanno avuto la forza e la caparbietà di imporsi all’estero.

Sognatore, viaggiatore, Ettore ama vivere la vita a pieni polmoni, senza filtri.



Titolo: Cartagine oltre il mito. Prima e dopo il 146 a.C

Autore: Giovanni Distefano

Editore: Oltre edizioni

Pagine: 400

Sinossi: La cultura materiale, la vita quotidiana, episodi della vita urbana e della vita religiosa di Cartagine prima e dopo il 146 a.C., anno della distruzione della città che fu signora del mediterraneo e capitale dell’Africa romana, sono i protagonisti dei saggi di questo libro che vanno oltre i luoghi comuni del mito.

 Alcuni saggi sono dedicati alle grandi cisterne della città e all'approvvigionamento idrico della Colonia al tempo dell'imperatore Adriano, all'edilizia privata con le case e le botteghe dei cartaginesi nel “quartiere delle ville romane” e le grandi domus urbane dell’aristocrazia. Della città, prima e dopo l'arrivo dei Vandali nel 439, sono presentati l'opera ciclopica di un muro difensivo dei quartieri urbani e una bardatura di età bizantina di un cavallo.

Biografia: Giovanni Distefano è archeologo, già Direttore del parco archeologico di Camarina, Docente di archeologia del mediterraneo tardoantico all’Università della Calabria e Docente all’Università di Roma Tor Vergata. Dirige missioni archeologiche a Cartagine, a Malta e a Roma. Ha pubblicato Camarina per Novecento, Il Ripostiglio di bronzi di Castelluccio per Giunti editore, Il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa per Electa, Camarina, Cento anni di paesaggio storico e Caucana per Sellerio, Cartagine romana e tardoantica per Fabrizio Serra editore, Schiavi e padroni nella Sicilia romana e Potere e consenso dai Severi a Costantino per Sicilia punto L.

 


Titolo:
L’albero

Autori: Roberto Besana – Pietro Greco

Editore: Töpffer edizioni

Pagine: 152

Sinossi: Ci guardano, attori inconsapevoli del nostro benessere, dello sviluppo sociale; il loro legno ci protegge dalle intemperie, ci riscaldano da migliaia di anni, rinfrescano le nostre estati, offrono il piacere del paesaggio, danno colore alle nostre città, in gruppo diventano la casa di migliaia di specie viventi, rendono abitabile il Pianeta in cui viviamo. Sono gli alberi, continua meraviglia per chi ha la sensibilità di ascoltarli, di abbracciarli. Questo volume, attraverso 64 fotografie con un dialogo ininterrotto tra un fotografo ed uno scrittore, facendo rivivere e parlare poeti, scrittori, artisti, scienziati, vuole rendere onore alla loro essenziale primaria posizione nell’ecosistema.

Biografie: Pietro Greco giornalista scientifico e scrittore. Accademico Corrispondente delle Classi di Discipline umanistiche e scientifiche dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Socio onorario dell’Associazione Alumni Federico II di Napoli, Socio fondatore della Fondazione IDIS-Città della Scienza di Napoli. Caporedattore de “Il Bo Live”, giornale on line dell'Università di Padova. Ha pubblicato oltre 40 monografie inquadrabili nell’ambito della cultura scientifica, alcune specificamente dedicate all’arte: L'astro narrante (Springer); L’universo a dondolo (Springer), Galileo, l’artista toscano (Springer).

Roberto Besana, un lungo passato da manager editoriale, opera nello sviluppo e realizzazione di progetti culturali, con mostre, convegni e pubblicazioni. È attivo nella diffusione della conoscenza e del rispetto dell’ambiente. Le sue immagini sono principalmente “all’aria aperta” dove lo portano i passi; i temi legati a natura, ambiente e paesaggio sono i principali filoni della sua ricerca. Suoi lavori fotografici sono presenti in libri e quotidiani, siti web e riviste. Al suo all'attivo vari riconoscimenti, mostre personali e collettive.

 

Titolo: Chi ha rubato Pecos Bill?

Autore: Giuseppe Fiori

Editore: Oltre edizioni

Pagine: 146

Sinossi: Un giallo di Giuseppe Fiori, nome di punta del romanzo poliziesco italiano, anche per l'accoppiata storica con Luigi Calcerano, insieme al quale ci sono stati dati non pochi titoli di successo. Anche il protagonista di questo romanzo, il commissario della polizia fluviale sul Tevere, Omar (anagramma di Roma) Martini, è figlio loro. Ma qui esce dalla penna del solo Fiori, che ci offre un personaggio tipicamente romano, titolare di un commissariato scalcagnato e dimenticato sull'isola Tiberina e che ci trascina in un'avventura che ha per protagonista niente meno che Pecos Bill, il cowboy in sella a un cavallo bianco e che per arma usa solo il lazo, ormai oggetto di ricco antiquariato. Un collezionista ha di questo mitico fumetto tutti i preziosissimi fascicoli che gli vengono rubati. Al commissario Omar Martini il compito di ritrovare l'intera collezione. Avventure e risate caratterizzano questo singolare Giallo Oltre.

Biografia: Giuseppe Fiori ha diviso la sua attività amministrativa al Ministero dell’Istruzione (da ultimo come direttore generale del personale della scuola) con quella di narratore e saggista su tematiche amministrative ed educative, l’opera più recente è Scuola in frammenti (Anicia 2020) . Ha scritto libri per bambini e ragazzi: La  leggenda dell’Acanpesce (Le Monnier 2002) da cui è stato tratto, per il teatro, Il mostro gentile nel 2015, Celestino e Ribò (Manni 2003), Frittelle d’acqua (Manni 2006), I sogni di re straccione (Laterza 2006), Phantomas (Manni 2010) e Il bambino a cui succedono cose impossibili (ilmiolibro.it 2012). E’ anche autore in coppia con Luigi Calcerano di romanzi e racconti polizieschi, tra i quali le prime storie del commissariato di polizia fluviale poi raccolte in Uomo di vetro uomo di piombo (Valore Scuola, 2002), della Guida alla lettura di Agatha Christie (Oscar Mondadori 1990), del saggio Teoria e pratica del giallo (Edizioni Conoscenza 2009) e di due storie apocrife di Sherlock Holmes: S.H. a Roma e Due pistole per un regicidio (Delos). Le sue ultime opere edite da Manni sono: La conversazione sparita (2013), la raccolta di racconti Il cocomero a primavera (2015), La memoria spezzata  (2017) e Il pasticciaccio del commissario Martini (2019).

 

 



Il pane sotto la neve

Recensione: Il pane sotto la neve - Vanessa Navicelli

11/27/2020


Titolo: Il pane sotto la neve 
Autrice: Vanessa Navicelli
Editore: Createspace Independent Pub 
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 24 Novembre 2017
Pagine: 254
Prezzo: 9,99€ (cartaceo) 

Sinossi: 
Una coppia giovane, due figlie, un paesino, degli amici, tante difficoltà e la voglia di farcela.
Sembra una storia di oggi. Invece... è ambientata nella prima metà del Novecento.

“Torniamo all’antico, sarà un progresso!” diceva Giuseppe Verdi.
Ed ecco allora un romanzo che ci ricorda le nostre radici. Chi siamo e quanto ci è costato arrivare fin qua.

Il pane sotto la neve Ã¨ un romanzo di narrativa popolare, ambientato “da qualche parte sulle colline dell’Emilia, al confine con la Lombardia, dove la provincia di Piacenza abbraccia la provincia di Pavia.”
È la saga di una famiglia contadina dai primi del ’900 fino alla primavera del 1945.
Si racconta della prima guerra mondiale, della fatica del lavoro in campagna, delle figlie che crescono e si fidanzano. Dell’arrivo della seconda guerra mondiale, della Resistenza. E dei nipoti: chi parte soldato, chi diventa partigiano.
Un mondo e una felicità fatti di piccole grandi cose. Tra politica e apparizioni della Madonna, canzoni degli alpini e orgoglio partigiano, la musica di Verdi e le passeggiate lungo il Po, innamoramenti inattesi e le gare ciclistiche di Bartali e Coppi, le recite di Natale in parrocchia e un bicchiere di vino all’osteria.

Un romanzo sulla famiglia e per tutta la famiglia.
Un romanzo “trasversale”, che si rivolge sia agli adulti che ai ragazzi.

Il linguaggio è semplice ed essenziale, come lo è la gente di cui si racconta.
Molte cose sono vere. Molte altre sono verosimili.
Ci sono parti drammatiche e parti umoristiche. Come nella vita.

Questo romanzo è il primo della Saga della Serenella.
La serenella (o lillà) è un fiore semplice e profumatissimo. È il mondo contadino, la famiglia, la primavera dell’anima. È il simbolo di ciò che è buono e vero. Di un mondo pulito e schietto.

Ma tutto questo lo potrete capire, veramente, solo leggendo le storie della gente nata là, sulle colline al confine tra Emilia e Lombardia, nella terra dove cresce la serenella.

“La libertà, per ora, riposa sotto la neve.
Ma arriverà la primavera… e non sarà solo il grano a germogliare.”



Recensione

Per puro caso mi sono imbattuta in questa lettura, non ne avevo mai sentito parlare ma leggendo la trama sono rimasta piacevolmente colpita da iniziare immediatamente questa storia. E' stato come amore a prima vista, una sorta di attrazione che mi impediva di lasciare il libro. Devo dire che, quando ho questa sensazione, non me ne pento e si rivela una lettura meravigliosa.
"Il pane sotto la neve" non è stata un'eccezione a questa mia assurda teoria ma si è dimostrato un libro meraviglioso. E' stato capace sia di farmi ridere ma anche di farmi commuovere ed è una cosa abbastanza difficile. 

Veniamo catapultati indietro nel tempo, durante entrambe le guerre mondiali, e siamo testimoni delle difficoltà che i nostri protagonisti affrontano. Difficoltà che vengono superate con dignità, coraggio e senza mai perdersi d'animo. 

L'autrice è stata brava nel saper descrivere e affrontare periodi cosi difficili, talmente brava che mi sembrava di esser dentro la storia, mi sembrava di sentire proprio il profumo del pane. 

E' una lettura che vi consiglio caldamente, lasciatevi incantare da "il pane sotto la neve". 














B. Sidoti e M. Balducci

Recensione: OLTRE IL MURO - BENIAMIMO SIDOTI e MARIANNA BALDUCCI

11/24/2020

 

Titolo: Oltre il muro

Autore: Beniamino Sidoti

Illustratrice: Marianna Balducci

Editore: Terra Nuova Edizioni

Collana: Terra Nuova dei Piccoli

Pagine: 40


Sinossi: Un muro separa due gruppi di bambini. Non si sono mai visti, non si conoscono. Ma sanno che oltre quel muro c’è qualcun altro. E allora cercano di superarlo: con i cappelli, con gli aquiloni, con una corda… e poi con le parole.

Una storia che parla di come si può cominciare a comunicare.

E di come si possono superare i muri, di tutti i generi.

Recensione: 

Libricino particolare, formato insolito, si sfoglia infatti come un calendario e guardandolo in orizzontale.

Dei bambini si trovano davanti un alto muro ed iniziano a farsi domande su cosa ci sia dietro. Via via la curiosità cresce e con essa l'ingegno. I bambini, da entrambi i lati, cercano quindi di comunicare visivamente in qualche modo. Prima ci sono i cappelli, poi gli aquiloni, quindi la corda ed infine la carta.

Come tasselli, si scopre via via la verità e si impara a condividere.

Il messaggio è abbastanza chiaro, se si vuole si riesce a comunicare , nonostante differenze ed ostacoli. Tutto è possibile.

3 cuori e mezzo



Annibale Gagliani

C'è post@ per noi... #403

11/22/2020

   

Buona domenica,
oggi vi presentiamo 4 romanzi da non perdere!













Come vivere in tre comode rate - Stefano Labbia





Titolo:
 Come vivere in tre comode rate
Autore: Stefano Labbia
Casa Editrice: Black Robot publishing
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 2020
Pagine: 103
Prezzo: 26,00 € (cartaceo)

Sinossi: 

È passato del tempo dagli ultimi eventi che hanno sconvolto, cambiato, modificato (talvolta in peggio...), tolto e dato, diviso ed unito i protagonisti di "Piccole Vite Infelici". Caio Sano, Rossella, Marco Marcello e gli altri hanno ancora tanto da dire e da dare. Vivono, sognano, amano, tra Roma e Londra, con la bocca amara, con il sudore della fronte e con la speranza in tasca al posto dei soldi. Segreti, dubbi, domande semplici e complicate. Senza risposta per lo più. Un oscuro balletto di vite, di anime, trascinate dalla corrente marina, salata e amara, in cui navigano, sol per finire poi in apnea nel mare dei sogni e delle frustrazioni umane proprie dell'uomo (e della donna!) del nuovo millennio, sempre più insicuro di tutto. Anche di vivere. Pardon... di Vivere. Di vivere una vita che vaga la pena esser vissuta. Anche a rate.



Il cinema delle meraviglie. Le storie del Marvel Cinematic Universe - Michele Pinto, Alex Zaum





Titolo: 
Il cinema delle meraviglie. Le storie del Marvel Cinematic Universe
Autore: Michele Pinto, Alex Zaum
Casa Editrice: DOTS edizioni
Genere: Saggio, saggistica divulgativa
Data di pubblicazione:  Ottobre 2020
Pagine: 184
Prezzo: 14,00€ (cartaceo)

Sinossi:

C’è chi ha aspettato religiosamente l’uscita di ogni film dell’Universo
Marvel, chi ha compulsato numerose ore di spettacolo per recuperare 
tutti gli episodi precedenti e poter vedere al cinema Endgame, chi considera l’amore per i supereroi un piacere colpevole e chi lo trasforma in un costume da cosplayer, chi confonde Marvel e DC e chi si schiera nettamente. Gli eroi in costume, nati sui fumetti e resi noti su scala globale grazie agli adattamenti cinematografici, sono parte dell’immaginario collettivo, costituiscono un pantheon di divinità contemporanee.
l’immaginario dell’umanità Ã¨ da sempre plasmato dalle storie. La storia del Marvel Cinematic Universe dalle sue origini fumettistiche al successo del botteghino, una analisi delle storie dei personaggi 
dei supereroi protagonisti di un franchise di successo mondiale.





Toscana Interiore - Filippo Brancoli Pantera









Titolo: 
Toscana Interiore

Autore: Filippo Brancoli Pantera
Casa Editrice: NPS Edizioni
Genere: Libro fotografico
Data di pubblicazione: 2019
Pagine: 102
Prezzo: 25,00€

Sinossi: 

 “Toscana Interiore” è molto più di un connubio tra scrittura di viaggio e un libro di fotografia. È una ricerca pura dell’origine di noi stessi. Dove l’autore stesso si è dovuto prima ricercare, per poi poter raccontare un Paesaggio che non ammicca, ma narra.

Filippo Brancoli Pantera toglie alla Toscana la sua bellezza da cartolina e va a scavare radici, ad annusare piante, a scontornare rocce e pietre, a ritrarre cartelli, insegne, strade, che se ne stanno lì, come i nostri nonni, a indicarci la via. A risalire colline per scoprire un altro paesaggio, un altro lato di ciò che siamo.

Filippo Brancoli Pantera ci racconta di foglie scavando sotto la terra per indagare, in realtà, le nostre Storie. Perché ha capito quanto il Paesaggio sia in realtà il nostro DNA meno indagato, ma talmente potente da raccontarci una verità storica: ricerchiamo il viaggio perché non abbiamo mai smesso di essere cacciatori-raccoglitori nomadi, nemmeno quando siamo diventati agricoltori. I nostri viaggi sono quindi la scusa ufficiale per saziare un istinto che ci appartiene da sempre. E il Paesaggio ce lo racconta.






Lettere a una figlia in grembo - Annibale Gagliani






Titolo:
 Lettere a una figlia in grembo
Autore: Annibale Gagliani
Casa Editrice: Les Flaneurs Edizioni
Genere: Poesie
Pagine: 110
Prezzo: 10,00€


Sinossi: 

Quaranta lettere in versi a una figlia, una per ogni settimana di gravidanza. L’aurorale confronto tra padre e feto prima della nascita, in un tempo ancora incontaminato, al riparo dal male che sopraggiungerà puntuale. La scrittura come unica forma di confessione per un giovane uomo che mostra le proprie fragilità e paure ma anche la soffocante emozione d’immaginare le sue sembianze, la comprensione che una donna nasce donna e non lo diventa, la commozione nel pensare alle fasi della sua crescita. Nelle dolorose missive l’ammissione di non poter essere perfetto ma anche la promessa di non tradire mai. Il viaggio termina con uno scritto in cui il padre racconta la notte della nascita e i giorni seguenti, nei quali si entra in una gabbia priva di tempo, apribile soltanto da un’unica chiave: l’unione vibrante e compatta tra genitori.




Spero di aver attirato la vostra attenzione!
Buone letture^^


Chiara Rodeghiero

Recensione: Se i conti tornano i racconti rattornano, di Chiara Rodeghiero

11/20/2020


 

Titolo: Se i conti tornano i racconti rattornano

Autore: Chiara Rodeghiero

Editore: Self publishing

Lunghezza: 71 pagine

Genere: Antologia di racconti

Prezzo: cartaceo 10,40 €, ebook 

Acquistabile su Amazon e con Kindle unlimited

Estratto:

"La donna senza passato
rideva rideva
e non parlava mai di sè
perché non avendo
un passato
non aveva nulla
da raccontare"

Edito la prima volta nel 2016, da oggi è disponibile sui circuiti Amazon!

Una raccolta di 12 racconti fantastici, imprevedibili e surreali, tra cui: "Jan Lenuòt", "La Voce", "Annalia","Scuola di Caduta per foglie", "O la borsa o la vita", "Il tagliatore di ombelichi".



Recensione:

Se i conti tornano i racconti rattornano Ã¨ un'antologia di racconti molto originali che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine. 

Anche solo dal titolo potrete intuire che non si tratti di storie convenzionali, infatti questi racconti non si danno limiti, mescolando elementi del mondo che conosciamo con altri spesso ai limiti del nonsense. Sono delle fiabe per adulti che attraverso le metafore che l'autrice usa ci portano a sorridere e a volte anche a riflettere sul mondo che abbiamo intorno e su noi stessi.

Credo che l'originalità sia la forza di questa raccolta, insieme allo stile dell'autrice, scorrevole e frizzante, che vi spingerà a continuare a leggere chiedendovi: e adesso che cosa potrà ancora capitare?

Se dovessi trovare un aggettivo per descrivere questo libro penserei alla parola strano. È originale e si capisce che il libro è stato costruito dall'autrice in totale libertà, perché non ha regole. Ogni storia a modo suo è spiazzante e originale, e ha poco a che vedere con le precedenti, sia per la forma che per l'ambientazione.

Già dal secondo racconto Jan Lenuòt capiamo che il mondo nel quale le storie sono ambientate prende spunto dal nostro, ma vi si discosta parecchio. Jan è un ex nuotatore olimpionico che, stanco della routine nella quale si è accontentato di vivere, sceglie di impegnarsi per studiare una nuova disciplina tutt'altro che convenzionale, con risultati impressionanti.

Mi è difficile scegliere il mio preferito, ma credo che Scuola di caduta per foglie meriti una menzione: la protagonista del racconto è una noce spezzata che cerca di ritrovare la propria altra metà e del viaggio delle due metà in questa ricerca.

Tra le storie che ho preferito vorrei citare anche Annalia, che racconta la vita ricca di una donna in carriera; e La borsa o la vita, forse una delle storie più particolari, che parla di uno spirito con una faccenda in sospeso da sistemare per potere finalmente avere pace.

Consiglio questo libro a chi ama i racconti e i mondi fantastici nei quali tutto è possibile, ma anche a chi ha voglia di sognare e di divertirsi un po' leggendo qualcosa di originale, pungente e fuori dagli schemi.








Eliza

Recensione: GLI INSOSPETTABILI di Sarah Savioli

11/17/2020



GLI INSOSPETTABILI
di Sarah Savioli
Feltrinelli | I Narratori | 240 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,00
2 luglio 2020 | scheda Amazon


Anna ha quarant'anni, un bimbo, un marito, un gatto, un ficus, e con tutti loro ama chiacchierare vivacemente. La sua vita scorre infatti come ogni altra, se non fosse che, a seguito del formarsi di un piccolo ematoma cerebrale, Anna può comunicare con piante e animali. La sua straordinaria capacità, oltre a offrirle un nuovo sguardo sul mondo, le regala un inaspettato impiego: diventa collaboratrice della squadra del burbero investigatore privato Cantoni, con cui battibecca in continuazione, insieme a quel "quintale d'uomo" di Tonino e all'alano arlecchino Otto, goloso di dolci e incline alla flatulenza. Mentre, sul luogo del delitto, Cantoni e Tonino interrogano parenti e vicini di casa, ecco che Anna di soppiatto parla con il cane della dirimpettaia, con le piante del giardino accanto, con un piccione aspirante suicida, con due vecchie sorelle tartarughe un po' rimbambite... Grazie ai suoi insospettabili informatori, Anna cerca una possibile risposta per la madre di Armando, un trentaquattrenne ex tossicodipendente "precipitato" dalla palazzina in cui viveva. L'ambiente della droga è il punto di partenza di un'indagine che - tra rivelazioni inattese, dialoghi con le più disparate creature sul senso del vivere, un figlio di quattro anni estremamente fantasioso nelle domande e una sorella in perenne crisi sentimentale - Anna, insieme a Cantoni e a Tonino, vede complicarsi in molteplici piste. Come "tante tessere di un puzzle, ma di puzzle tutti diversi fra loro".


La mia recensione.
Anna sembra essere la donna modello: moglie, mamma di un bimbo dolce e amorevole, un gatto, un ficus, le recite a scuola del piccolo Luca, un lavoro. Ma se guardiamo con un po' più di attenzione la vedremo chiacchierare con l'altezzoso micio di casa, Banzai, o ascoltare le grida di richiesta d'acqua della povera piantina assetata. Anna nasconde infatti un segreto: dopo un'incidente può parlare con piante e animali; abilità o super potere che sia, questo l'ha portata a lavorare per Cantoni, investigatore privato. L'agenzia non naviga in buone acque, eppure il lavoro non manca. Armando, un ex tossico dipendente è volato giù dalla finestra di casa sua e la madre chiede a Cantoni di scoprire chi sia stato. Tra asinelli rivoluzionari, piccioni aspiranti suicidi e cani sporcaccioni, Anna cerca non solo di scoprire chi abbia ucciso Armando ma anche di riabilitarne il nome. 

Sarah Savioli, al suo primo romanzo (ma sospetto ci sarà un seguito), è riuscita a portare lo straordinario nell'ordinario e a rendere supereroe un donna dalla vita semplice e comune. Anna non sfrutta la sua dote ma la usa a fin di bene perchè, come il buon nonno di Peter Parker diceva, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. E Anna questo lo sa. E non deve essere facile parlare con passerotti, cavalli, cani o piantine appese ai davanzali, ognuno con il proprio carattere e ognuno con le proprie fissazioni. Troppo divertente scoprire che i cavalli fanno fitness e sono degli emeriti str.... poco collaborativi, ma non potrete non intenerirvi davanti alla gioia del buon Otto, l'alano arlecchino dell'agenzia investigativa, che non vede l'ora di uscire e fare un po' di moto. 

Tante piccole voci, a volte un po' fastidiose, che hanno il pregio di creare un perfetto romanzo di intrattenimento, che ti fa ridere e staccare la spina. Il giallo che c'è alla base è intrigante e ben congegnato, ma soprattutto è bene integrato con le vicende personali di Anna. Eh si, perchè oltre che con flora e fauna locale, Anna deve vedersela con un marito amorevole ma soprattutto con un quattrenne che oggi è convinto di essere un pinguino e domani uno struzzo, che a socializzare con i suoi coetanei manco ci pensa e che potrebbe avere la brillante idea di chiedere ai nonni un megafono in regalo. 
Ora apro la parentesi strega cattiva, pronti? Io non amo i bambini nei romanzi, li trovo sempre poco interessanti o non così fondamentali. Che vi devo dire, sono una brutta persona. Quest'anno ha fatto eccezione il piccolo Amerigo di Il treno dei bambini di Viola Ardone. E una nuova eccezione la fa Luca nel libro di Sarah Savioli. Luca è un cosino dolcino a cui io stessa non riuscirei a negare nulla (beh forse il megafono si...). Ho adorato il rapporto tra Anna e il figlio, stretto, protettivo ma mai falso o illusorio. 

Gli insospettabili è una perfetta lettura se siete alla ricerca di un giallo divertente, di quelli non ti nascondono le brutture del mondo ma te le mostrano attraverso gli occhi di due tartarughe d'acqua (Tarta e Ruga... mi sento meno sola ora che so che anche altri danno nomi assurdi agli animali) e ti ci fanno ridere su. 

 Voto



Alla prossima



Alessio Del Debbio

C'è post@ per noi... #402

11/15/2020


Buona domenica lettori!
Se siete alla ricerca di qualche nuova lettura siete arrivati nel posto giusto al momento giusto. Ecco qualche segnalazione!


LA MECCANICA DELLE VITE POSSIBILI
di Maria Pia Michelini
NPS Edizioni | 130 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €10,00
29 giugno 2020 | scheda Amazon 


Dearborn (Michigan), 1966. Lilly torna a casa, in occasione del funerale di sua madre. Non ci metteva piede da quando aveva lasciato la famiglia, a quindici anni, per seguire il padre a Las Vegas. Per essere felice, per farsi una vita, quella che lì, in quella grigia cittadina di provincia, le pareva impossibile. I suoi fratelli sono rimasti gli stessi, la gente è rimasta la stessa, chiusa in una gabbia di restrizioni, che impedisce a tutti di vivere a pieno le proprie esistenze. Ma Lilly, da Las Vegas, porta con sé la vita e il calore di altre vite entrate nella sua, che l'hanno resa unica e incisiva ovunque metta piede. Una donna "pop art", uscita dalle tele di Warhol, per stravolgere il mondo con i suoi colori, la sua esuberanza, la sua continua battaglia per la felicità. Per sé e per gli altri. Riusciranno gli abitanti di Dearborn a tenere il passo?



MANUALE DI SVILUPPO PERSONALE
di Gennaro Ponzo
Fontana Editore | 136 pagine
ebook €4,89 | cartaceo €21,99
21 settembre 2017 | scheda Amazon


Immagina che un giorno ti svegli e non sopporti più il disordine che è nella tua stanza. Libri sul pavimento, la scrivania piena di carte ed oggetti che non servono, abiti dappertutto, mobili con la polvere. Insomma una situazione che non sostieni più...” Questo libro è nato con l’intento di offrire informazioni su come prendersi cura di Sè, del proprio sviluppo personale, ed aprirsi alla Consapevolezza attraverso una forma di educazione (termine che deriva dal latino e che significa tirare fuori) che si alimenta con la conoscenza e con la pratica quotidiana. Caduti i riferimenti di una vita segnata dalle istituzioni, dalla competizione e dal potere economico, oggi si va verso la creazione di un nuovo mondo, fondato su valori condivisi e sulla partecipazione. Sentirsi protagonista di tale cambiamento, significa assumersi la responsabilità (abilità di risposta), ed ampliare la propria consapevolezza come essere umano. Per fare ciò, è importante conoscersi e mettersi alla prova, cioè fare esperienza. Tutti gli argomenti inseriti in questo libro, sono il frutto di 25 anni di esperienza sulla consapevolezza, attraverso la pratica e lo studio quotidiano.



IL CORAGGIO DEL LUPO 
(#3 Il ciclo dei Guardiani del Sole)
di Barbara Repetto
Selfpublishing | 212 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €9,99
18 agosto 2020 | scheda Amazon


Il viaggio di Cederik continua.In questo terzo capitolo, il giovane guerriero riceve un considerevole aiuto proprio dallo stesso re che ha tentato di ucciderlo: un aiuto che potrebbe ribaltare le sorti della battaglia di Arienam.Ma l'erede al trono dei draghi sarà riuscito a fare ritorno alla Bianca Selva sano e salvo, in tempo per organizzare la ribellione?Cederik non ha modo di saperlo. Può solo confidare nella speranza e nella preghiera, e fare del suo meglio per mantenere la parola data; anche a costo di rinunciare ai propri desideri.Duelli all'ultimo sangue, rivolte, alleati inaspettati e pericoli lo attendono in questa nuova avventura ricca di colpi di scena, all'insegna dell'amicizia, della fede e del coraggio.Affilate bene le spade, vi serviranno!L'autrice:Barbara Repetto sogna di fare la scrittrice da quando, ad appena tre o quattro anni, batteva tasti a caso sulla macchina da scrivere del padre, chiedendo trepidante: “Allora, che cosa ho scritto?!”Nata e cresciuta a Genova, dove ancora oggi vive, serba nel cuore l’amore incondizionato per la sua città, unito a un interesse profondo per la psicologia e l’occulto. È amante delle passeggiate nei boschi, della musica celtica e dei castelli.



BERSERKR
di Alessio Del Debbio e illustrazioni di Lucrezia Galliero
Dark Zone | DZ Comics 
ebook €2,99 | cartaceo €14,90
11 ottobre 2017 | scheda Amazon


Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è finita, gli Accordi dell'89 sono stati firmati e la città è stata divisa in sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. All'interno della Ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione, incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le stirpi. Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali, iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il delicato equilibrio raggiunto. La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore il mantenimento della pace. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo spirito protettore della città, l'Orso di Berlino, che non attende altro che liberare la propria furia.

Alla prossima





Annie

Recensione: "Vipera" (Il commissario Ricciardi #6) - Maurizio De Giovanni

11/13/2020

 


Vipera
di Maurizio De Giovanni
Il Comissario Ricciardi #6
Einaudi 
291 pagine
€ 13 (cartaceo) € 8,99 (ebook)

TRAMA
Una nuova primavera si affaccia, e tenta uomini e donne con i suoi profumi, ma anche il male è nell'aria. Manca una settimana a Pasqua nella Napoli del 1932. Al Paradiso, esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, Vipera, la prostituta più famosa, è ritrovata morta, soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Chi l'ha uccisa, e perché? Ricciardi deve districarsi in un groviglio di sentimenti e motivazioni. Avidità, frustrazione, invidia, bigottismo. Amore. La scoperta di passioni insospettabili si accompagna alla rivelazione di una città molto diversa da come appare. Sotto i nostri occhi prendono forma, vivissimi e veri, illuminati da dettagli sorprendenti, sorretti da una genuina vocazione narrativa, i mercati, i vicoli, le strade, i mestieri, la rete rigogliosa dei commerci vecchi e nuovi, accanto alla vigliaccheria e al coraggio, alle violenze arroganti di chi pensa già di essere impunito per sempre perché indossa una camicia nera. Tanto che uno dei compagni di Ricciardi, il dottor Modo, vecchio estimatore di Vipera, finisce per cacciarsi in un guaio molto serio... E il romanzo, come non mai, sembra costruirsi da solo, sotto le mani abili di chi sa dosare e mescolare gli ingredienti più diversi, come accade nelle vere ricette del periodo pasquale di cui è insaporita la storia.

LA MIA OPINIONE

Ormai sempre più convinta di proseguire con la serie del Commissario Ricciardi, non appena terminato Per mano mia, mi sono buttata sul romanzo numero sei. È stata sicuramente un'ottima scelta, perchè me ne sono innamorata.

La primavera sta finalmente tornando a Napoli, ma insieme ad essa arriva anche un nuovo caso per Ricciardi, che stavolta deve indagare su un omicidio avvenuto al Paradiso, la casa di tollleranza più esclusiva della città. Vipera, la prostituta più bella e più rinomata è stata uccisa nella sua stanza, soffocata con un cuscino.
Il commissario questa volta deve destregiarsi tra moventi molto complessi, che vanno dalla passione, al denaro, all'amore. I personaggi coinvolti nell'indagine avrebbero avuto tutti motivazioni molto valide per uccidere Vipera.
Nel frattempo l'mbra del Regime incombe anche su Napoli, sempre più prepotente. Ne sa qualcosa il dottor Modo, che per le sue idee politiche non mancherà di avere problemi con le autorità.

Ad ogni romanzo che leggo di questa serie, credo di aver incontrato il più bello. Con Vipera penso che Maurizio De Giovanni abbia segnato il punto di svolta di questa serie, sia per i suoi protagonisti che per la costruzione del romanzo.
In questo volume tutti gli elementi sono impostati alla perfezione: il giallo, seppur non difficilissimo da risolvere, è arricchito dai moventi dei personaggi coinvolti.
Infine, non è possibile non manezionare l'ambientazione, ancora una volta costruita a regola d'arte: Napoli prende vita tra le pagine di questo romanzo, così come il periodo storio in cui è ambientata la storia. La politica del Regime si fa sempre più soffocante e questo si percepisce vivamente, in particolare per la vicenda che riguarda il dottor Modo, un umo che non ha paura di esprimere le sue idee, anche in pubblico, ma che in questo romanzo rischia davvero troppo. È proprio attraverso questa storyline che De Giovanni apre una finestra sul modo in cui il regime eliminava il dissenso.

Nel complesso, posso dire di essere rimasta molto soddifatta della lettura. Tra i romanzi della serie, sicuramente si colloca tra i migliori.






Amaranth

Recensione: "TIRO AL PICCIONE" di Giose Rimanelli

11/10/2020

Scomodo oggi come lo era settant’anni fa, Tiro al piccione appartiene alla letteratura dei vinti, un importante filone memorialistico che un senso di vergogna spinge a sommergere. Rimanelli, che trasse ispirazione dalla propria esperienza scrivendo il romanzo all’indomani della guerra, indossò la camicia nera e combatté per la Repubblica di Salò.
Come il suo protagonista, era meno che ventenne.

«[…] Tu provi disgusto della guerra, delle azioni che commettete contro la gente, 
ma non riesci a capire come stanno le cose. Non riesci a vedere chiaro. […]»




Titolo: Tiro al piccione
Autore: Giose Rimanelli
Prima edizione: Mondadori - 1953
Pagine: 273
Prezzo: ebook - € 6,99


Trama
La prima stesura di Tiro al piccione è degli ultimi mesi del 1945. Giose Rimanelli, molisano di vent'anni, reduce dalla guerra civile in cui aveva militato per la Repubblica Sociale, e da cui era poi fuggito, era ancora troppo vicino ai fatti e ai misfatti che lo avevano tanto colpito. Continuò a rielaborare il testo che interessò i redattori della sede romana dell'Einaudi, Carlo Muscetta, Natalino Sapegno e Carlo Levi. In occasione di un viaggio a Roma all'inizio del 1950 (quello che sarebbe stato l'ultimo suo anno di vita), Cesare Pavese sentì parlare di quella storia di un giovane che aveva visto la Resistenza dalla parte sbagliata e successivamente lesse e apprezzò, pur tra riserve, il romanzo. Nel maggio del 1950 Pavese informò Rimanelli che Tiro al piccione sarebbe stato pubblicato. Quando Pavese si ammazzò, il romanzo era già in tipografia, se ne ebbero le prime bozze, ma non se ne fece più nulla. Su consiglio di Elio Vittorini, Tiro al piccione uscì nella «Medusa degli Italiani» di Mondadori invece che nei «Coralli» di Einaudi.
Il tema era per quei tempi arduo. Ma fu scelto per il film d'esordio di Giuliano Montaldo che a ventinove anni, nel 1961, portò sullo schermo le vicende di Marco Laudato, il protagonista problematico in cui Rimanelli si era almeno in parte ritratto e identificato.

***


Dopo lo sbarco degli americani in Sicilia, i tedeschi stanno abbandonando le posizioni nel Sud Italia. Marco, diciassettenne molisano, è ossessionato dalle camionette tedesche che passano sulla strada lasciando il paese. E così, una notte, senza averlo premeditato, si mette sulle loro tracce lasciandosi alle spalle la costrizione delle mura famigliari.
Marco si ritrova dapprima volontario nell'esercito tedesco, da cui riesce a fuggire senza trovare una vera libertà: diventa un soldato repubblichino. Ancora ragazzo e senza una preparazione, impara a tenere in mano un'arma per sparare prima di essere colpito.
Marco non sceglie di andare al fronte, quel fronte anomalo che si muove sui monti e tra le valli italiane; ci capita, quasi fossero gli eventi o altri a portarlo e lui stesso fosse una comparsa nella scena della vita.
Privo di ambizioni, incapace di immaginare un futuro, Marco vorrebbe lasciare l’esercito per vivere tranquillo, ma non ha scelta e vive in perdita, convinto come molti di essere arrivato al suo ultimo giorno.

«Vorrei rivestirmi per sempre coi panni civili,» dissi. 
«Con la divisa è come se fossi eternamente sporco».


Non c’è alcuna convinzione ideologica in Marco Laudato, che non va alla guerra spinto dal desiderio di riscattare la propria Patria o se stesso. Non è un eroe, non ha alcun ideale a cui aggrapparsi, se non la propria giovinezza.
La sua età diventa, nel romanzo, uno schermo che da un lato ha l’effetto di una giustificazione e dall’altro rende centrali le emozioni. Marco è un ragazzo, vive amori assoluti e stringe amicizie fraterne, che coinvolgono anche il lettore.
Per questo motivo ho più volte pensato che Rimanelli abbia calcato la mano sulla dimensione romanzesca, spostando l’attenzione dal discorso politico che, forse, poteva mettere in dubbio la genuinità del racconto e della professione antifascista.
Ho avuto l’impressione, inoltre, che sia stato necessario dare un tono retorico ai confronti ideologici con l’amico Elia e con il saggio Simone. L’esperienza autobiografica, forse, viene meno in questi passaggi ma è plausibile che abbiano avuto un ruolo importante nella rielaborazione degli eventi da parte dell’autore.
D’altra parte, se le prese di distanza dal fascismo apparivano e appaiono necessarie, Tiro al piccione non è soltanto la storia di un giovane soldato che visse la guerra «dalla parte sbagliata». È il punto di vista di una generazione priva di riferimenti e incosciente, che attraversa la guerra e vive il dopoguerra nella vergogna di aver vissuto senza aver scelto e potuto scegliere.
Il racconto della guerra è crudo e agghiacciante: attraverso le riflessioni e i violenti accessi di Marco, traspare l’impossibilità di dare un senso a quanto il protagonista vive. La sua unica consapevolezza sembra essere l’imminenza della morte e l’odio che impregna gli animi.
Il punto di vista di Rimanelli-Laudato, nella convenzionalità delle letture resistenziali, è senza dubbio anomalo e interessante, ma lo stile aspro e generalmente secco ha reso impegnativa la lettura. In particolare, ho faticato moltissimo a entrare in sintonia con il protagonista nella prima parte del romanzo, quando la scrittura sembra smarrirsi in ricordi che il lettore non può afferrare. La narrazione, comunque, entra nel vivo nella seconda parte, riuscendo a raggiungere toni drammaticamente poetici.
Spesso la lotta resistenziale assume un valore di consolatorio riscatto, ma romanzi come Tiro al piccione dovrebbero essere portati più spesso all’attenzione, non tanto per il valore letterario quanto per la possibilità di ampliare il quadro della testimonianza storica.


«Scusatemi tanto, non l’ho fatto apposta».
Ma quelli insisteranno; vorranno che io racconti e rida nelle barbarie,
perché ho visto il mondo e ho fatto la guerra. E io dovrò dire con molta vergogna:
«Scusatemi tanto, non so più ridere né raccontare».





la nostra newsletter nella tua email