Amaranth

Recensione: IL MARE NON ASPETTA. VIAGGIO EMOTIVO IN NORVEGIA di Valentina Fortichiari

6/19/2024

Titolo: Il mare non aspetta. Viaggio emotivo in Norvegia
Autorǝ: Valentina Fortichiari
Editore: Oligo - 10 maggio 2024
Pagine: 112
Prezzo: cartaceo - € 13,00

Trama
In questo nuovo racconto emozionante e poetico, ambientato in Norvegia, tra Olso e le Isole Lofoten, Valentina Fortichiari torna a unire la predilezione per il grande Nord con la passione per l’elemento acquatico (l’autrice è stata agonista, insegnante di nuoto, e tuttora è nuotatrice). Con una scrittura sobria, suggestiva, la narrazione è centrata sul rapporto sentimentale tra padre e figlia, fatto di nuotate condivise, ricordi, momenti indimenticabili (la magia dell’aurora boreale). Sullo sfondo, il lavoro sulla scrittura e la frequentazione di personaggi (in parte riconoscibili), protagonisti della cultura degli ultimi anni, sono frutto dell’esperienza in parte autobiografica dell’autrice che al mondo delle case editrici ha dedicato e dedica gran parte della propria esistenza.

***

Il mare non aspetta è il dispiegamento del rapporto tra Arya, la protagonista e voce narrante, e il padre, ormai anziano e malato. È anche la storia dell’inspiegabile abbandono da parte della madre. L’evento, che lascia un trauma irrisolto e moltiplicato dal trasferimento della migliore amica di Arya anni dopo, rende ancora più importante il legame tra padre e figlia.

Nel racconto di Arya la madre diventa una figura eterea, irraggiungibile e inspiegabile.

Nella breve foliazione si condensano molti aspetti della vita della protagonista, ma nel complesso e senza che costituisca un difetto, Il mare non aspetta è un romanzo senza trama.

I pensieri e i ricordi di Arya si rincorrono, apparentemente disordinati, per delineare la sua vita e la sua persona, tra passato e presente: una bambina con la passione per il nuoto e una donna ancora innamorata del mare e affezionata al padre.

La centralità rivestita dal mare, non a caso presente anche nel titolo, invita a riflettere sull’ambientazione del romanzo: non solo genericamente sulla Norvegia, seppure delineata con ampie e suggestive pennellate da Fortichiari, ma sugli scenari principali.

Esclusa la casa natìa, l’appartamento dove Arya ancora vive e che, d’altra parte, occupa uno spazio limitato e non vissuto, i luoghi del romanzo sono tre: la casa del padre, la casa editrice e il mare.

Il padre vive su una delle isole Lofoten, in una casa che lo rispecchia negli interessi e nelle abitudini e dove la protagonista assapora la stessa serenità che avrebbe tra le braccia paterne.

In questa prospettiva la casa paterna acquista un valore maggiore e più significativo di quella di famiglia.

Il rapporto tra Arya e il padre, però, si dispiega in mare, quando nuotano insieme o osservano le bracciate e i talloni l’unǝ dell’altrǝ.

 

Nuotare insieme è come dargli il braccio in una lunga camminata, solo che in acqua non abbiamo peso, fluttiamo e tutto è più facile, leggero, inconsistente.

 

I pensieri non restano a riva come afferma la protagonista. Come i corpi dei nuotatori, diventano invece più leggeri e facili e li abbracciano svolgendosi bracciata dopo bracciata.

Al mare rimanda anche l’ufficio di Arya che, non a caso, è stato ribattezzato “la prua della nave”. Nella casa editrice il rapporto che viene raccontato è quello con l’editore Magnus Spangrud, mentore e figura importantissima nel tracciare i binari professionali della protagonista.
Confesso che mi soffermo volentieri sulla casa editrice perché, amando le riflessioni su scrittura ed editoria, mi è difficile non apprezzare aneddoti e riferimenti.

 

«Mi limito a lavorare sulle parole, sulla scrittura di altri, papà. È come forgiare metalli, dare forma a qualcosa che a volte ha bisogno di un’armonia che non c’è. E che io intravedo. So come aiutare gli altri a mettere ordine nei pensieri, a volte nei personaggi. Come dare un’ombra di trucco a un pallore che ha bisogno di luce e di colore. Ho fatto qualcosa di buono anche nelle traduzioni. È come scrivere, sai? O meglio, è una forma di scrittura, una riscrittura che parte dalla creazione di altri, ci entra in punta di piedi, la assimila, nella cadenza, nella trama, nelle suggestioni, in ogni vibrazione, e la riformula in una lingua differente».

 

Come accennato, Il mare non aspetta non contempla lo svolgersi di una vicenda o a risoluzione psicologica di personaggi. Sono le pagine di una vita, il racconto di un rapporto personale.

Il mare non aspetta si legge con facilità: non perché breve, ma perché capace di tenere l’attenzione.

Se non è detto che una lettura debba lasciare qualcosa per essere piacevole, forse questa non lo ha fatto con me o più semplicemente è ancora troppo presto per riconoscerlo. Tuttavia, mi ha sorpreso la scrittura di Fortechiari, priva di barocchismi, ma ugualmente suggestiva e appassionata.





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C'è post@ per noi... #558

6/16/2024


 

Buona domenica!

Siete pronti per una nuova scorta di letture da godervi durante l'estate?Allora non perdetevi le nostre proposte Made in Italy!








Titolo: Donne contra demoni - Trilogia della Torre n. 3

 Autore: Cosimo Argentina

 Edizioni: CN

 Genere: Narrativa/fantascienza

 Pagine: 240

 Prezzo: EU 18


Sinossi:

  In un futuro lontano, gli esseri umani non abitano più la terra. In un pianeta abitato da umani, mutanti, reietti dello spazio ed entità maligne incontreremo tre donne, i cui destini sono legati tra loro. Due sono pazienti rinchiuse in un oscuro ospedale, che in verità è un centro per esperimenti, da cui fuggono grazie all’aiuto di un’infermiera. Dopo avere incontrato telepati, precognitivi, uomini intrappolati in un mondo contaminato dalle radiazioni, scopriranno di essere coinvolte in qualcosa di molto più grande: la lotta tra il Bene e il Male. L’epilogo sarà sconvolgente.



Titolo: Il paesaggio della Gioconda fra misteri e suggestioni

Autore: Silvano Vinceti

Edizioni: Armando Editore

Genere: Saggistica

Pagine: 176

Prezzo: EU 14


Descrizione:

 
Il libro "Il paesaggio della Gioconda" racconta l'affascinante ricerca condotta da Silvano Vinceti che porta all'identificazione del paesaggio raffigurato alle spalle della celebre opera di Leonardo da Vinci. Grazie a studi approfonditi e all'analisi dettagliata del dipinto, l'Autore giunge alla conclusione che il paesaggio potrebbe essere ispirato da una catena montuosa e un piccolo specchio d'acqua situati nel territorio del comune di Moncenisio. Attraverso una narrazione coinvolgente e ricca di dettagli storici e artistici, il libro traccia il percorso seguito da Vinceti nella sua ricerca, svelando al lettore nuove prospettive sul capolavoro di Leonardo. Grazie a questa scoperta, si apre uno scenario affascinante che permette di approfondire la conoscenza dell'opera e dell'artista, offrendo una nuova chiave di lettura del famoso dipinto e della sua incredibile complessità. Un libro che appassionerà gli amanti dell'arte e della storia, portando alla luce nuove prospettive e stimolando la curiosità e l'immaginazione.
 


Titolo: Gerusalemme ancora

Autrice: Sandra Manzella 

Prefazioni: Mons. Marco Busca, vescovo di Mantova

S.B. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini

Edizioni: Oligo

Pagine: 308

Prezzo: EU 20


Descrizione:

 Gerusalemme, luogo dove le tre religioni monoteiste si incrociano nel territorio in cui Dio si è rivelato: eretz, Terra Promessa, non solo adamah, terra, suolo. L’ Autrice, tramite una scrittura quasi “visiva”, conduce alla scoperta di siti celeberrimi e di angoli nascosti, oltre i confini politici (visibili) e culturali (invisibili): nella gioia delle feste e nella quotidianità sofferta e irrisolta, a Gerusalemme si torna e si ritorna anche per trovare se stessi. Il libro raccoglie poi testimonianze inedite di chi abita nella città santa, di chi la cerca, di chi la sceglie: imprenditori, gente comune, religiosi, volontari. E non mancano segni di pace, dalle ricamatrici di Ramallah alla straordinaria esperienza di Neve Shalom/Wahat Al-Salam.

Sandra Manzella ci introduce in questo suo secondo libro su Gerusalemme con serietà e leggerezza, insieme pellegrina commossa e turista curiosa. Ha il piglio sicuro e l’attenzione minuziosa di chi conosce luoghi e persone, ma soprattutto di chi ama ciò che conosce e vuole renderne partecipi altri. Ampio è infatti lo spettro di interessi abbracciato: storici, archeologici, artistici, politici, religiosi. Per ciascuno di essi l’autrice si interroga, porta documenti, riferisce aneddoti, mostrandosi una buona conoscitrice della vita di Gerusalemme. […] È la complessità di Gerusalemme, il suo fascino irresistibile e contraddittorio a ritmare questa rapsodia, che – attraverso la forma autobiografica – facilita l’approccio del lettore anche quando l’intrecciarsi degli aspetti storici e dei dati archeologici documentaristici rende il testo più articolato e complesso. (S.B. Pierbattista Pizzaballa)

 


 

Titolo: Notte isterica

Autore: Miran Bax

Edizioni: Morellini 

Pagine: 160

Prezzo: EU 17


 

Descrizione:

 

L'isteria è un atto di eccitazione incontrollato e quello che è successo la notte del 10 dicembre 2011 è proprio questo. Un'escalation di azioni violente di decine di persone che si accaniscono contro baracche e roulotte dei nomadi senza sapere perché lo fanno e senza fermarsi fino a quando tutto è andato a fuoco.  

Il fatto: Torino 2011. Baracche e roulotte rom date alle fiamme: è finita così, con un campo nomadi incendiato, la fiaccolata organizzata a Torino per esprimere solidarietà alla ragazzina di 16 anni che ha denunciato di essere stata violentata da due zingari mentre stava facendo rientro a casa. Una violenza che, però, non è mai avvenuta: in serata, infatti, la presunta vittima dello stupro, davanti ai carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo piemontese, ha ammesso di essersi inventata tutto di sana pianta e ha confessato di aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo (circostanza confermata dagli esami medici effettuati). Una bugia da cui parte la storia che Miran Bax racconta.

Ispirato a un fatto di cronaca torinese che nel 2011 ha fortemente scosso l’opinione pubblica nazionale, questo romanzo si snoda attraverso i racconti in prima persona di quattro personaggi. Mara ha sedici anni, è innamorata di Giuseppe e racconta la tanto attesa “prima volta”. Quando confida al fratello Giacomo di essere stata stuprata da due zingari, lui e alcuni amici organizzano una fiaccolata di solidarietà, con l’idea di radere al suolo il campo nomadi. E mentre Debora, che ha assistito all’incendio dalla finestra di casa, deve fare i conti con la sua salute psichica, Steve, originario dell’Albania, mette in dubbio la sua appartenenza al gruppo e ne rinnega l’operato. Ma la voglia di andare via e di ricominciare è soffocata dalla paura di restare solo in un luogo in cui egli stesso è uno straniero. Notte isterica è una lucida analisi del mondo contemporaneo, spietato, razzista e sempre pronto a giudicare.





Questa non me la mangio di Silvia Petruzzelli

Recensione: QUESTA NON ME LA MANGIO - SILVIA PETRUZZELLI

6/12/2024


Titolo:
Questa non me la mangio

Autrice: Silvia Petruzzelli

Editore: Terra Nuova Edizioni

Genere: Salute naturale - Curarsi con il cibo

Collana: Salute

Pagine: 192

Pubblicazione: 04/2024

Sinossi: Un vero e proprio manuale di sopravvivenza alimentare, per imparare a riconoscere il cibo buono, sano e vivo. Con ricette e consigli pratici.

Recensione:

Ho percepito un po' di terrorismo psicologico, il cavallo di Troia in copertina è emblematico, arrivare alla nostra mente passando per il nostro stomaco.

All'interno del testo vi sono domande e risposte, bufale e miti da sfatare ma anche ricette che guardano alla cucina orientale.

Ho scoperto delle cose che non sapevo e non avevo mai sentito, qualche consiglio lo metterò sicuramente in atto.

Alcune informazioni per me son state sconcertanti, riconosco che c'è tanta ignoranza sul tema alimentazione e che siamo condizionati spesso dal marketing.

Infine vi sono delle ricchissime note bibliografiche, insomma, c'è da farsi una vera e propria cultura in merito al cibo.








c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #557

6/09/2024

Buona domenica lettori! Rieccoci con le nostre segnalazioni domenicali all'insegna del tricolore.







Titolo:
La fortezza del Kalimegdan

L’autore: Stefano Terra

Editore: Gammarò/Oltre edizioni

Pagine: 214

Uscita: 20 maggio

Sinossi: La fortezza del Kalimegdan di Stefano Terra, romanzo originariamente uscito per l’editore Bompiani nel lontano 1956, è imperniato sulla ricerca, da parte di un giornalista, Ferrero, di un uomo, Giovanni Brua, scomparso nel pieno della Seconda guerra mondiale, ma della cui morte non si hanno notizie certe. A ingaggiarlo nella ricerca è la moglie Anna, la quale ha il sospetto che il marito sia ancora vivo. Ferrero, chiaramente alter ego dell’autore, legato alla donna dal ricordo di un amore giovanile, inviato speciale di un quotidiano torinese, sempre in giro per il mondo, in particolare nei Balcani e in Medioriente, al momento rinuncia, ma poi, di fronte alla prospettiva di fare il topo di redazione, che detesta, accetta. Si propone così come inviato a un altro quotidiano, con la scommessa di prendere idee seguendo proprio le tracce del Brua da quando, ufficiale dell’esercito italiano in Albania, oppositore del fascismo e di quella guerra assurda al fianco dei tedeschi, dopo l’8 settembre si era dato alla macchia. Le tracce di Brua porteranno Ferrero nei luoghi che hanno visto lo stesso Terra passare, prima come fuoriuscito e poi come giornalista. E anche le avventure saranno le stesse vissute dallo scrittore. Naturalmente, si viaggia molto con Terra, in questo romanzo: Grecia, Egitto, Palestina, Serbia, appunto, e lo si fa nel bel mezzo della Storia con la S maiuscola. Per altro, attraverso questa si scopre il complesso lavoro dei giornalisti, necessario a quei tempi per raccogliere, scrivere e, soprattutto, inviare le corrispondenze ai propri giornali in patria. Non era come oggi, dove tutto è più semplice con un pc o uno smartphone: allora bisognava trovare un telefono, e non era facile, contenderlo ai colleghi per dettare il “pezzo” ai dimafonisti o agli stenografi, oppure scrivere il pezzo con la macchina da scrivere su fogli di carta da infilare in una busta e, solo se non ci fosse una certa urgenza spedirlo per posta al giornale (i pezzi di colore, i reportage, avevano questa procedura, al contrario di quelle che dovevano essere le “ultime notizie”, che erano sempre quelle di uno o due giorni prima, comunque non in tempo reale come adesso).

La fortezza del Kalimegdan (anche se sarebbe stato più esatto chiamarla del Kalemegdan), che dà il titolo al romanzo di Stefano Terra si trova a Belgrado o, meglio, a Stari Grad, un comune facente parte dell’area metropolitana della capitale serba. Costituisce una sorta di cittadella, nucleo storico dell’antica Belgrado, circondata da imponenti mura risalenti al 535 per opera dell’Imperatore Giustiniano I, e da un parco, posto in cima alla collina della Šumadija, a 125 metri di altezza, affacciata sulla cosiddetta ‘Grande isola della guerra’ (Veliko ratno ostrvo) posta alla confluenza della Sava e del Danubio. Aver dato questo titolo al romanzo è stato un vezzo di Stefano Terra che credeva nel potere evocativo dei nomi delle persone e dei luoghi nei titoli dei suoi romanzi. Da qui Alessandra, Le Porte di Ferro, Albergo Minerva, Il principe di Capodistria e, dunque, anche La fortezza del Kalimegdan. Aveva in testa anche un romanzo, che non è mai stato scritto e del quale aveva, però, già il titolo: Il fiume Giordano. E questo vezzo lo usava anche se l’appiglio con la storia che raccontava era assai tenue o, come nel caso de La fortezza del Kalimegdan, ha solo un valore metaforico relativo alla città di Belgrado, dove l’avvincente storia che lo scrittore racconta ha il suo epilogo. (dalla prefazione di Diego Zandel)

Biografia:

"Sono nato nel '17 a Torino. Provavano i motori degli idrovolanti in grandi capannoni vicino al Po. Dal fronte mio padre mandava lettere dannunziane a mia madre che non le capiva e doveva cucire in casa le asole un tanto la dozzina. Negli anni Trenta eravamo alcuni ragazzi avventurieri fra i libri rubati nelle biblioteche o stanati nei depositi per il macero. Cesare Pavese e Ginzburg più anziani e seri ci consideravano delle teste accese pericolose. Uno studente lituano ci traduceva Trotzski. Delle ragazze ebree che avevano fatto il liceo, (quello vero, che per noi irregolari pareva un tempio misterioso) ci prestavano dei libri rilegati che sapevano di chanel: Dedalus, Oblomov, I demoni. Andavamo a vedere i film di Carné alle due del pomeriggio per essere soli. Anni di manifesti rivoluzionari, riunioni segrete, amori di tutta una vita, casti come la cospirazione. Dopo tanti complotti facemmo scoppiare una bomba di carta durante un'adunata oceanica. Qualcuno di Giustizia e Libertà venne dalla Francia per un incontro segreto. La guerra ci disperse. Mobilitato per l'Albania, riuscii nel '41 a raggiungere gli antifascisti al Cairo. Collaborai a Masses. New Leader pubblicava Morte di Italiani, i miei primi racconti, e poi usciva il mio romanzo, La generazione che non perdona, mentre Rommel si attestava a El Alamein e nel cortile dell’ambasciata britannica si bruciavano i cifrari. Scomparso Enzo Sereni, liquidato il Politecnico di Vittorini, espatriai nel dopoguerra come giornalista. Parigi e poi, per 25 anni, Balcani e Levante: interviste, guerriglie, pronunciamenti. Liquidavo. Liquidavo ogni giorno la vita con un pezzo per il giornale. Alcuni anni fa, di colpo, ho ricominciato a scrivere abbandonando il mestiere. E ho scritto La fortezza del Kalimegdan e, dopo qualche anno, Calda come la colomba. Vivo in una casa dell'Attica con eucalipti, vigna adagiata sull'argilla, gatti dalla testa piccola e le volpi all'imbrunire."



Titolo:
Perché fermare i nuovi OGM

Autori: Francesco Paniè e Stefano Mori

Editore: Terra Nuova edizioni

Uscita: Maggio 2024

Sinossi: «Con la falsa pretesa che si tratti di biotecnologie meno invasive, un blocco di interessi consolidati tenta di far passare una supposta equivalenza tra prodotti di laboratorio e piante coltivate nei campi» scrivono Francesco Paniè e Stefano Mori nel libro “Perché fermare i nuovi OGM”, novità editoriale di Terra Nuova edizione.

Il libro arriva proprio appena dopo il primo trapianto in Italia (in provincia di Pavia, il 13 maggio) di un campo con riso NGT, le cosiddette New Genomic Techniques, cioè i nuovi OGM.

“Perché fermare i nuovi OGM” guida alla comprensione di ciò che sta accadendo, è un accurato di inchiesa e analisi che svela retroscena, pericoli e interessi.

Dopo il fallimento degli Ogm di prima generazione, raccontato nel primo capitolo, «si tenta oggi di aggiornare la narrazione, promettendo nuovi Ogm indistinguibili (a detta delle lobby) dai prodotti dell’agricoltura contadina, e che si vorrebbe quindi far arrivare sulle nostre tavole senza più valutazione del rischio, né tracciabilità né etichettatura, oggi obbligatorie per legge» spiegano gli autori.

Il secondo capitolo smonta ogni pezzo «di questa grande menzogna, che ha lo scopo di radere al suolo il principio di precauzione, realizzando appieno il sogno di imprese multinazionali, governi conniventi e biotecnologi in cerca di gloria e finanziamenti» si legge nell’introduzione del volume. Il terzo capitolo è dedicato «a raccontare l’evoluzione che le scienze della vita stanno attraversando, in un tentativo di estendere il dominio sui sistemi alimentari dichiarando l’uguaglianza tra natura e tecnica, tra biotecnologia e agroecologia, secondo una filosofia dell’indistinzione scippata ai movimenti sociali e reinterpretata in chiave estrattiva. Una “santa alleanza”, quella tra scienza e capitale, che vediamo espressa plasticamente nel sistema dei brevetti, il pilastro attorno al quale ruota la possibile deregulation dei nuovi Ogm».

Quarto e quinto capitolo analizzano «la storia, la filosofia e la modalità con cui il brevetto consente l’appropriazione e la privatizzazione della biodiversità agricola e del cibo. La strategia mira a trascinare i contadini sotto l’influenza di un’industria sementiera che, per sostenere la propria continua espansione, non si fa scrupoli a scaricare sulla collettività i rischi di tecnologie pericolose e imprevedibili».

«Che fare, dunque, di fronte a questo mostro silenzioso che trasforma in merce ogni forma di vita, azzannando ogni spazio di autonomia e sputandoci in faccia le scorie?» si chiedono gli autori.

Nel sesto e ultimo capitolo vengono descritte «sul fronte delle pratiche e su quello della lotta politica, le strade che portano verso direzioni emancipative» e che vedono i due co-autori impegnati nel Centro Internazionale Crocevia, che da decenni si batte per queste cause.

Si apre dunque una finestra di conoscenza sulle pratiche agroecologiche portate avanti dai contadini di cinque continenti e sulla loro battaglia per ottenere quadri normativi globali coerenti, tesi ad affermare i diritti collettivi a conservare, riutilizzare, scambiare e vendere le proprie sementi e a contrastare la brevettazione del vivente.

«Abbiamo voluto scrivere questo libro per dare una voce sul tema dei nuovi OGM a chi subirà le conseguenze più pesanti di queste tecnologie - spiega Stefano Mori, coordinatore del Centro Internazionale Crocevia - La mancanza di informazione sui nuovi OGM rischia di impedire alle persone di conoscere il peso di una possibile deregolamentazione di organismi geneticamente modificati che finirebbero nei loro piatti e nei campi degli agricoltori. Non possiamo permetterlo. Da decenni difendiamo l'agroecologia contadina e la sovranità alimentare e attraverso le loro voci abbiamo raccontato quali sono i problemi dei nuovi OGM e quali sono le soluzioni alle conseguenze dei cambiamenti climatici dall'ottica dei movimenti di tutto il mondo».

«Il libro tiene insieme diversi elementi - dettaglia Francesco Panié, responsabile della comunicazione di Crocevia - Intrecciamo il racconto dell'evoluzione storica nel campo della modificazione genetica, con un piano di analisi delle politiche e di denuncia delle relazioni tossiche tra multinazionali, istituzioni e scienziati. Ma oltre a sviluppare la critica, proviamo anche a offrire degli spunti per cercare altre strade, che portino verso l'agroecologia e i diritti dei contadini alle sementi, fermando la brevettazione del vivente e la contaminazione dei campi e dei corpi».

Gli autori:

Stefano Mori è coordinatore del Centro Internazionale Crocevia e del Segretariato del Comitato Internazionale di Pianificazione per la Sovranità Alimentare (IPC). Dottorando di ricerca in sociologia rurale all’Università della Calabria, si occupa di politiche agricole a livello globale e nazionale.

Francesco Paniè è giornalista ambientale e campaigner per il Centro Internazionale Crocevia. Si occupa di politiche agricole, del cibo, della biodiversità e di supporto ai movimenti sociali per la sovranità alimentare.


Titolo: Il sogno di Ralph

Autore: Luciana Volante

Illustratrice: Stefania Franchi

Editore: NPS Edizioni

Genere: Fantasy per ragazzi

Pagine: 190

Uscita: 20 maggio 2024

Sinossi: Ralph ha un sogno: diventare una delle renne che guidano la slitta di Babbo Natale, ma per ottenere il posto tanto desiderato dovrà stringere amicizia con un cucciolo d’uomo. Come farà, se non ne ha mai conosciuto uno?

Con l’aiuto di Trick, l’elfo magico, affronterà numerosi pericoli per aiutare la piccola Ingrid a ritrovare i suoi genitori, prigionieri del perfido Generale Work. La sua generosità andrà oltre ogni immaginazione, ma l’aiuto di tutti sarà fondamentale.

Una storia di avventura per comprendere come l’amicizia porti a risultati sorprendenti.

Biografie:

Luciana Volante, un’infanzia con la valigia sempre pronta, per approdare infine in Toscana. Bacchettata su grammatica e temi d’italiano, il risultato non poteva che essere quello di un agente di viaggio con il romanzo in tasca.

Momenti liberi che diventano sempre più rari essendo mamma a tempo pieno e vicepresidente

dell’associazione Nati per Scrivere. Condizioni tuttavia stimolanti per la fantasia che trovano spazio

nelle sue storie.

Ha scritto vari racconti, riuniti in antologie, il libro per bambini “Il pastore di alberi” e il romanzo

“Perla di mare”, entrambi editi da NPS Edizioni.

Stefania Franchi, nata il 23 dicembre del 1985, ama la musica, il cinema, la letteratura fantastica e il disegno, la sua più grande passione. Disegna fin da quando ha memoria, frequenta corsi di pittura e grafica.

La sua passione per l’arte visiva ha avuto parecchie sfaccettature: dalla realizzazione di quadri e lavori artigianali, a caricature e disegni per partecipazioni matrimoniali, fino alle illustrazioni per libri.


Titolo: Le malattie autoimmuni

Autore: Paolo Giordo

Editore: Terra Nuova Edizioni

Genere: Salute naturale - Curarsi con il cibo

Collana: Salute

Pagine: 156

Pubblicazione: 05/2024

Sinossi: Le malattie autoimmuni costituiscono oggi un vero e proprio problema di salute pubblica, per la grande diffusione che stanno registrando. L’alimentazione e i giusti integratori possono fare moltissimo per la prevenzione e anche per affrontare la malattia quando si manifesta.

Ce lo spiega in questo libro il dottor Paolo Giordo, che in modo chiaro e puntuale fornisce informazioni preziose sui regimi alimentari da seguire, sull’impatto che gli alimenti hanno sulle differenti patologie autoimmuni e sul funzionamento del nostro sistema immunitario.

Giordo prende anche in esame le singole patologie, una per una, dedicando poi un’ampia trattazione anche all’importanza degli integratori vitaminici, dei minerali e dei funghi medicinali.

L'autore: Paolo Giordo, medico, specializzato in neurologia, omeopata ed esperto di nutrizione e alimentazione naturale, ha approfondito anche gli studi in fitoterapia, bioenergetica, medicina ayurvedica, psico-oncologia e terapia Gerson. È inoltre laureato in filosofia.




Gabriele Giuliani

RECENSIONE: "Le tre vie" di Gabriele Giuliani

6/05/2024

 

Titolo: Le tre vie

Autore: Gabriele Giuliani

Edizioni: Les Flaneurs 

Genere: Narrativa/Thriller

Pagine: 230 pagine

Prezzo: Eu 16,30

 

Descrizione:

 In alcune famiglie, la polvere nascosta sotto il tappeto è quella da sparo. Marta è una madre single, stanca e malinconica, che ha tentato di colmare i suoi vuoti con un matrimonio e due figli, e ora deve fare i conti con gli strascichi di un divorzio. Ludovico è un padre affettuoso e un marito felice, ma quella serenità l’ha conquistata con troppa fatica e ora convive col terrore di perderla. Rocco, cresciuto in una casa famiglia, è rimasto fedele ai valori con cui è stato educato e gestisce una cooperativa sociale, eppure è afflitto da un inspiegabile senso di insoddisfazione. I tre sono fratelli, ma non lo sanno, fino a quando la convocazione in uno studio notarile li informa dell’esistenza l’uno dell’altro. I tre decidono di provare insieme a ricostruire la memoria della madre, a partire da un prezioso medaglione ricevuto in eredità, ma finiscono presto col ritrovarsi imbrigliati nelle fitte trame di una setta esoterica. Riusciranno a salvarsi e a riprendere ognuno il proprio cammino? Un’avventura da lettura compulsiva che, tra fughe e inseguimenti, lotte e tradimenti, tratteggia la mappa di una Roma oscura, intrigante, stregonesca.

 Recensione:

Roma. Tre fratelli, Marta, Ludovico e Rocco. A più di 40 anni di età, nessuno di loro è a conoscenza dell'esistenza dell'altro: Marta è cresciuta in un orfanotrofio e nonostante si sia costruita una famiglia, divisa dall'imminente divorzio dal marito, vive con lo spettro della madre mai conosciuta. Ludovico ha finalmente trovato la serenità con la moglie Claudia e la figlia Ginevra, anch'egli senza mai sapere nulla dei suoi genitori, e infine Rocco, anche lui cresciuto in una casa famiglia, che si dedica ai più bisognosi in un centro di accoglienza. Tutti e tre conducono la loro vita nella città eterna, districandosi tra i problemi quotidiani, soldi, delusioni d'amore, lavoro. Finchè un giorno verranno convocati dal notaio Gardella, il quale comunicherà loro che sono fratelli e gli consegna un pacchetto. I tre, stupefatti dall'incredibile notizia appena ricevuta, aprono il pacco e ci trovano una singolare collana, che sembra emanare uno straordinario potere. 

Marta, Rocco e Ludovico non sanno ancora che quella collana li catapulterà in un viaggio ai confini con la realta, attraversando le catacombe e i sotterranei di una Roma esoterica, e che verranno a conoscenza di fatti scioccanti sulle loro origini. Alla ricerca delle istruzioni lasciate ai fratelli dalla madre naturale, i tre dovranno affrontare con le loro famiglie, gli spietati membri di una setta assassina, che faranno vacillare le loro ordinarie esistenze per sempre.





Alfonso Tremontano Guerritore

C'è post@ per noi... #556

6/02/2024


Bentrovatɜ Lettorɜ! Inaguriamo il nuovo mese con la rubrica dedicata alle nuove uscite in libreria.





Guarda come una donna. Storia nelle storie a cura di Emerita Cretella e Michela Nacca



Titolo: Guarda come una donna. Storia nelle storie
Curatorɜ: Emerita Cretella e Michela Nacca
Editore: Armando Editore
Pagine: 240
Prezzo: € 16,00

Il saggio è caratterizzato da 17 storie di altrettante donne, amiche, impegnate in diversissimi ambiti professionali ma accomunate da un unico sentire e un obiettivo chiaro: attivare azioni che aiutino la politica, la cultura, gli organismi internazionali, la comunità accademica, l’arte, le istituzioni e la società tutta a raggiungere quella parità di genere che fino ad oggi ci è ancora negata. Il saggio che ne è derivato è frutto di riflessioni e azioni che rispecchiano le storie, le lotte e le speranze di donne che cercano insieme strade nuove per un cambiamento culturale, sociale e politico necessario a gettare le basi di una rivoluzione per una società finalmente del tutto paritaria.

Tutto il male che fai di Lino Zingarelli

Titolo: Tutto il male che fai
Autorǝ: Lino Zingarelli
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 16 maggio 2024
Pagine: 228
Prezzo: € 17,00

Trama
Quando Manuela ritorna a Roma dopo una vacanza tra il mare del Gargano e Foggia non immagina che la sua vita sta per cambiare per sempre.
L’amatissima nonna muore per mano di due balordi: il mondo sembra crollarle addosso. L’angoscia è amplificata dalla scoperta di una vecchia foto che la nonna custodiva gelosamente e che apre uno squarcio oscuro sul suo passato. Manuela, allora, decide di seguire l’istinto, spinta anche da una
misteriosa quanto inquietante bambola, inatteso dono della nonna della sua amica del cuore. Comincia, così, un avventuroso viaggio in cui coinvolge i suoi amici, e che la porterà nuovamente a Foggia dove misteriose tracce provenienti dal passato le faranno scoprire una città piena di misteri e di ferite
aperte svelandole una atroce verità. Una storia di dolore e di rinascita che lascia una certezza: il male, anche a distanza di anni, presenta sempre il conto.

Il Regno animale di Alfonso Tremontano Guerritore


Titolo: Il Regno animale
Autorǝ: Alfonso Tremontano Guerritore
Editore: Edizioni dell'Ippogrifo - 29 aprile 2024
Pagine:
Prezzo:

Trama
Totò e Nina sono i fantasmi di un sentimento perduto, simile a un castello o a un silenzio. Il ragazzo è a capo di una banda di strada, Nina regge le sorti del night “Butterfly”.
Entrambi sono creature legate alla natura, predestinate: uno comanda il rione degli Scavi, terra di malavita dalle mura antiche, l’altra regna nella Baia popolata dagli africani. I due si perdono e si ritrovano nel tempo, fin quando Totò va in carcere e Nina lo tradisce per Luis, uno del clan che da fratello gli diventa nemico, fino allo scontro finale.
La vendetta si consuma in un luogo altro, privo di tempo, oltre l’amore, nel mistero del Regno animale.

«Per superare i fatti, entrare nel sangue delle cose, guardare dentro gli uomini. I protagonisti sono malavitosi, ma funzionano come tutti gli uomini. Hanno un senso più grande. Un senso di natura. Da qui, il Regno animale».

Tiziano Terzani contro la guerra di Gloria Germani



Titolo: Tiziano Terzani contro la guerra
Autorǝ: Gloria Germani
Editore: Terra Nuova Edizioni - maggio 2024
Pagine: 256
Prezzo: € 16,50

Una riflessione che scava nella vita e nel pensiero di Tiziano Terzani, a vent'anni dalla sua morte. 
Quella di Terzani è stata una delle menti più lucide del movimento della nonviolenza; il suo importante contributo a una visione sociale e politica di pace e giustizia è da considerarsi inseparabile dal percorso interiore, che vissuto in prima persona.









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