Cinzia Leone

Recensione TI RUBO LA VITA di Cinzia Leone

2/26/2019

Buongiorno lettori!

Oggi tocca a me parlarvi di un bel libro rigorosamente made in Italy e ho deciso di parlarvi di una delle mie ultime letture, Ti rubo la vita di Cinzia Leone.




Ti rubo la vita
di Cinzia Leone
Mondadori | Scrittori italiani e stranieri | 615 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €20,00
12 febbraio 2019 | scheda Mondadori


Vite rubate. Come quella di Miriam, moglie di un turco musulmano che nel 1936 decide di sostituirsi al mercante ebreo con cui è in affari, costringendo anche lei a cambiare nome e religione. A rubare la vita a Giuditta nel 1938 sono le leggi razziali: cacciata dalla scuola, con il padre in prigione e i fascisti alle calcagna, può essere tradita, venduta e comprata; deve imparare a nascondersi ovunque, persino in un ospedale e in un bordello. Nel 1991, a rubare la vita a Esther è invece un misterioso pretendente che le propone un matrimonio combinato, regolato da un contratto perfetto... Ebree per forza, in fuga o a metà, Miriam, Giuditta ed Esther sono donne capaci di difendere la propria identità dalle scabrose insidie degli uomini e della Storia. Strappando i giorni alla ferocia dei tempi, imparano ad amare e a scegliere il proprio destino. Una saga familiare piena di inganni e segreti che si dipana da Istanbul ad Ancona, da Giaffa a Basilea, da Roma a Miami, dalla Turchia di Atatürk all'Italia di fine Novecento, passando attraverso la Seconda guerra mondiale e le persecuzioni antisemite, con un finale a sorpresa. Un caleidoscopio di luoghi straordinari, tre protagoniste indimenticabili e una folla di personaggi che bucano la pagina e creano un universo romanzesco da cui è impossibile staccarsi. Cinzia Leone ha scritto un romanzo unico, generoso e appassionante, di alta qualità letteraria e innervato da un intreccio che fugge in volata, rapendo l'immaginazione del lettore. Un libro che, nella gioia della narrazione, riflette sulla storia, l'identità, la tolleranza.


La mia recensione.
Non è facile parlare di questo libro, perchè si legge bene, tutto di un fiato e le 600 pagine che lo compongono non si sentono. Tuttavia tutte le vicende narrate sono fortemente intrecciate tra loro e bisogna stare attenti a non rivelare troppo. 

Partiamo dal fatto che è diviso in tre parti, tre grandi capitoli dedicati a tre donne tra loro diverse, lontane ma anche vicine. Miriam, Giuditta e Esther non si sono mai incontrate e mai lo faranno, vivranno in luoghi diversi, in momenti diversi, eppure le loro esistenze sono in qualche modo unite dal titolo di questo libro, da quella vita rubata che determinerà le loro esistenze. Miriam nasce musulmana ma per volontà del marito è costretta a cambiare la propria identità e a diventare a forza ebrea. Giuditta, che ebrea ci nasce e lo è, si vede defraudata della propria esistenza e della propria gioventù dalle leggi razziali, da quel maledetto Mussolini che la costringerà prima a lasciare la scuola, poi ad abbandonare Ancona e quindi a fuggire e rintanarsi come un topolino in fuga. Infine Esther, che nel 1991 è per metà ebrea e per metà cristiana, divorziata e sola; riceve però un'insolita proposta di matrimonio che le farà rivalutare il suo rapporto con gli uomini, con la religione e con se stessa.

Cinzia Leone ci propone una vera e propria saga familiare, con radici lontane, nel tempo e nello spazio e che ci porta a viaggiare per il Mediterraneo. Ma le vere protagoniste solo loro, le donne, le tre figure centrali, ma anche quelle in cui si sono imbattute nel corso delle loro vite. Donne che in un modo o nell'altro sono state defraudate della propria esistenza, del proprio cuore e del proprio essere. 

La mole del romanzo vi farà titubare, vi intimorirà, ma fin dalle prime pagine vi scoprirete all'interno una storia appassionante, a volte cupa, in cui il senso di perdita e di impotenza vi farà quasi male al cuore, una storia che però non vi abbandonerà neanche per un secondo e vi trasporterà dal caldo opprimente di Giaffa, al vortice caotico di Instabul, al terrore che aleggiava per l'Italia intera. Cinzia Leone ha impresso un ritmo incalzante, descrittivo quanto basta ma comunque veloce, tanto da lasciarti quasi soffocata dalla voglia di sapere di più, di andare avanti, di capire i collegamenti. 

Non mi sento di dare un voto pieno per due motivi. In primo luogo il primo grande capitolo, dedicato a Miriam, è in realtà incentrato sul marito Ibrahim/Avrahàm, un uomo che si scopre presto gretto ed egoista, che mette avanti il denaro e la propria rivalsa personale e pone in un secondo piano la famiglia. Miriam è presente in tutto il capitolo, prima con il suo carattere forte e la sua tenacia, poi attraverso la figlia, e ancora attraverso quel rigurgito di coscienza che Ibrahim avrà sul finale. Tuttavia mi sarei aspettata di vederla più in scena, di sentirla ancora più presente.
Secondo appunto riguarda la parte dedicata a Giuditta. Una storia bella, intensa, di rinuncia e paura, di fughe e ricongiungimenti eppure... c'era un'aria di già letto. È, diciamo, un parte più debole rispetto alle altre due, sicuramente più incalzanti e sorprendenti. 


Ti rubo la vita resta un romanzo molto bello, scritto con cura e amore, che vi farà viaggiare con la mente e conoscere il cuore di una religione, le sfaccettature di quel popolo eletto che per secoli è stato scacciato e intimorito; in tutto questo Miriam, Giuditta e Esther lotteranno con le unghie e con i denti per restare loro stesse, per imprimere anche solo tramite una parola o un vago ricordo il proprio essere nelle generazioni future. Come a chiudere un cerchio durato decenni riusciranno in un modo difficile da immaginare a riappropriarsi della loro vita, ad averla vinta su chi ha cercato di farla propria. 

Voto


Alla prossima


Alfonso Fasano

C'è post@ per noi.. #310

2/24/2019

Buona domenica :)
Per voi abbiamo quattro fantastiche segnalazioni, prendete carta e penna e non lasciatevi sfuggire nessuna di queste storie!










Tutta colpa di un dolce - Federica Giulia Giordano


Titolo: Tutta colpa di un dolce
Autore: Federica Giulia Giordano
Editore: Butterfly Edizioni
Collana: Love self
Genere: Romance contemporaneo
Prezzo: 1,99 € 
Data di uscita: 15 gennaio 2019


Sinossi:

Lemon Green è una giovane pasticcera che ama preparare dolci e vivere a Sherbetlake, una piccola cittadina dove tutti si conoscono. La sua vita tranquilla viene scombussolata dall'incontro, o meglio scontro, con Noah Jones, il figlio minore della famiglia più ricca della città. Lui, affascinante, sicuro di sé ma soprattutto prepotente, maleducato e scontroso, è uno snob pieno di sé e non le fa di certo una buona impressione. Il suo obiettivo è stargli il più lontano possibile... Ma il destino li obbligherà a lavorare fianco a fianco a un progetto comune. Lemon scoprirà così che quel ragazzo fastidioso dagli occhi magnetici è più di quello che mostra e allora saranno guai...


L'amore non ha ragione - Angela Iezzi


Titolo: L'amore non ha ragione
Autore: Angela Iezzi
Editore: Butterfly Edizioni
Collana: Digital emotions
Genere: Romance contemporaneo
Prezzo: 3,99 € ebook / 16,00 € cartaceo 
Data di uscita: ebook 22 gennaio 2019 - cartaceo 14 febbraio 2019

Sinossi:

Faith ha diciotto anni e una caratteristica particolare: un quoziente intellettivo di 187. Nonostante il suo genio, è pessima nelle relazioni interpersonali, piuttosto rigida, cinica ed estremamente razionale. Vive di certezze e vuole avere il controllo su ogni cosa, emozioni comprese. Killian è il ragazzo più popolare di Yale e il suo giro di amicizie e frequentazioni è talmente ampio da renderlo una celebrità al campus. Affascinante, determinato, trasandato, sicuro di sé e attento osservatore, non è abituato a sentirsi contraddire. Per lui è facile catturare l'attenzione di qualsiasi ragazza, tranne lei, la secchiona che se ne sta sempre sulle sue, indecifrabile e inavvicinabile. Le loro strade, agli antipodi, sono destinate a incrociarsi nell'aula dell’unico corso che seguono insieme. Il loro primo incontro? Un disastro, i due non si sopportano. Così diversi da odiarsi al primo sguardo, non fanno altro che punzecchiarsi a ogni occasione. Ma, per quanto si possano calcolare le distanze ed evitare i sentimenti, l'amore, illogico e inspiegabile, è sempre in grado di sorprendere.



Fùtbol alla valenciana - Alfonso Fasano 


            Autore: Alfonso Fasano
            Titolo: Fútbol alla valenciana
            Editore: Flauners Edizioni 
Pagine: 136
Prezzo: € 13
Uscita: 31 dicembre 2018


Sinossi: A Valencia il fútbol è un’estensione della vita: per la comunità il calcio costituisce un mezzo per affermare la propria identità e rendersi riconoscibile agli occhi del mondo. Questo modo di vivere una passione non si esprime in un’ideologia esasperata e radicale, come in altre zone della Spagna, ma in un sostegno incondizionato alle due squadre della città. Fare un viaggio nella storia e nell’oggi del Valencia Club de Fútbol permette di conoscere la cultura e la grandezza di un brand sportivo riconoscibile nel mondo, eppure ammantato da una sensazione di perenne incompiutezza. È il racconto di un popolo fiero, per cui il sentimiento valencianista e i trofei alzati al cielo dai giocatori in maglia blanca y negra sono un transfer per sentirsi vicino ai sostenitori del Real Madrid, del Barcellona e dell’Atletico Madrid, anche dal punto di vista politico e sociale. La scoperta dell’altra realtà calcistica della città, il Levante, espande tale modo di vivere l’appar­tenenza: i tifosi granotas arrivano dalle zone costiere della città, sostengono una squadra stori­camente subalterna rispetto al Valencia, eppure sono orgogliosi di rappresentare e alimentare un’istituzione significativa


L'autore: 
Alfonso Fasano, appassionato di calcio e giornalista, scrive per Rivista 11 e Il Napolista.




Internet ha ucciso il rock - Giancarlo Caracciolo


Autore: Giancarlo Caracciolo
Titolo: Internet ha ucciso il rock
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Data di pubblicazione: 31 dicembre 2018
Pagine: 268
Prezzo: € 15


Sinossi: Lizzy è un’adolescente di Liverpool che rifugge dalle oppressioni della famiglia per cer­care di incontrare il suo amore platonico, Paul McCartney. Jack ha il compito di trovare nei pressi di Woodstock un terreno grande abbastanza da ospitare il festival del secolo. Tyler vive nella Seattle degli anni Novanta e sogna di sfondare con la sua band per aiutare economicamente la sua famiglia. Vivono in tempi e luoghi diversi, ognuno con le proprie battaglie da combattere e i propri sogni da rincorrere ma tutti con la stessa passione: la musica. Alternando momenti narra­tivi ad altri di carattere divulgativo, undici fotografie di altrettante epoche storiche raccontano come i progressi tecnologici influenzino la musica e come questa a sua volta influenzi la società. Quello che resta è la portata rivoluzionaria del rock in tutte le sue declinazioni, la sua capacità di stravolgere un destino. E l’inesorabile affievolimento della sua fiamma nell’era digitale.



L'autore: 
Giancarlo Caracciolo è nato a Taranto nel 1987. Ha conseguito il diploma di perito in­formatico nel 2006, anno in cui ha iniziato a dedicarsi alla scrittura prima per hobby, su un por­tale web trattante musica, editoria e cinema, poi in ambito professionale, collaborando con al­cune organizzazioni sindacali. Convinto del legame tra la coltivazione della personalità tramite l’accrescimento del proprio patrimonio culturale e il percorso che si intraprende nella vita, è un appassionato collezionista di dischi e al momento ne possiede oltre centocinquanta, principal­mente di musica rock.




Alla prossima puntata ^^


La Fenice di Fuoco

RECENSIONE: "La fenice di Fuoco" di Valentina Marcone

2/22/2019




 Titolo: La Fenice di Fuoco
 Autore: Valentina Marcone
 Edizioni: Nativi Digitali Edizioni
 Genere: Fantasy/ Paranormal Romance
 Formato: Ebook/Cartaceo
 Pagine: 265








Sinossi:
Sono pronta a tutto. Ho vissuto il peggio. Sono preparata a qualsiasi cosa. Ormai non mi fa paura più niente. Quante volte lo diciamo per convincerci di essere forti abbastanza da affrontare qualsiasi situazione? Tutte stronzate. Non mi sono mai reputata un mostro, nonostante insieme alla maggiore età avessi ricevuto il kit in regalo zanne-ali-artigli dalle mie cari madri Furie a cui negli anni si sono aggiunti vari addon come lo sguardo che uccide, le grida spaccatimpani e le torture mentali, ho sempre lottato con tutte le mie forze per restare umana. Avevo lottato contro l'abbandono, il tradimento, le menzogne, combattevo tutti i giorni con l'odio, la rabbia e la sete di vendetta che mi scorrevano nelle vene. Avevo sempre vinto, ero sempre riuscita ad aggrapparmi alle cose buone, alla speranza, all'amore, ero convinta di poter affrontare qualsiasi sfida. Poi la vita, o Dio, o il diavolo o qualche altra somma divinità malvagia che si diverte a guardarci dal suo trono come se fossimo dei piccoli topi da torturare, ci schianta addosso la peggiore delle tragedie. Avevo rifiutato per tutta la vita il fatto di essere un mostro. Fino ad ora.
Con "La Fenice di Fuoco", la saga della Furia Deva è giunta infine al suo capitolo conclusivo. Per l'occasione, Valentina Marcone ha dato il meglio di sé: preparatevi a dialoghi appassionanti, atmosfere cupe, rivelazioni scioccanti e battaglie memorabili!

Ero rimasta parecchio tempo a fissare le fiamme che mi avvolgevano le mani e mi era bastato concentrarmi su di esse per capire che non mi serviva chissà cosa per poterle controllare, erano parte di me, sentivo il calore sotto tutta la pelle e potevo spostarle a mio piacimento. 



Recensione:
Siamo arrivati al gran finale della saga che racconta le singolari vicende dei vampiri Sincore e la Furia Deva.
Sarà perché è la parte conclusiva, ma mi ha lasciato senza fiato proprio come il primo capitolo.
Siamo di nuovo in Canada, casa della famiglia Sincore, ma con un nuovo membro acquisito: la simpatica vampira salernitana Paine, adottata dal clan, colei che è riuscita nell'impresa di far capitolare il più serio dei fratelli, il fratello maggiore Michele.
Deva e la sua famiglia dovranno affrontare la più terribile delle creature mitologiche: Lilith, in continua lotta con le Furie e per farlo dovranno escogitare un piano in grado di permettere a Deva, la prescelta, colei che è destinata a sconfiggerla per sempre, di riuscire nell'impresa.
La nostra giovane Furia imparerà ache in questo capitolo delle novità riguardo ai suoi poteri, che si riveleranno di notevole importanza per la grande battaglia che sta per intraprendere. 
Personalmente questo è uno dei libri della saga che più ho amato, soprattutto l'ultima parte, che preparatevi, vi farà commuovere non poco!
Come sempre l'autrice ha saputo mescolare miti e leggende millenarie con descrizioni di vita quotidiana ed elementi attuali a storici personaggi leggendari, che vi faranno sorridere e inorridire nello stesso tempo, ma una cosa è certa: vi toglieranno il fiato,  e il finale non  sarà da meno...Preparatevi a salutare Deva e gli affascinanti vampiri con colpi di scena all'ultimo respiro!











Fabiola

Recensione: Silvia, di Valeria Mancini

2/19/2019

Titolo: Silvia

Autore: Valeria Mancini

Editore: Les Flâneurs Edizioni

Collana: Bohemien

Anno edizione: 2019

In commercio dal: 3 gennaio 2019

Pagine: Brossura

Sinossi:


In un antico palazzo, un uomo trova dei diari abbandonati scritti tra il 1958 e il 1960, appartenuti a una ragazza di nome Silvia. Lasciandosi trasportare dalla curiosità e dal desiderio di ricavare indizi utili a ritrovare la legittima proprietaria, l'uomo inizierà a leggerli, entrando nella vita della loro autrice. Scoprirà così l'amore di Silvia per Davide, affascinante ragazzo che si è trasferito nella cittadina della protagonista con la sua famiglia, sotto lo sguardo diffidente della gente del posto. Tra passione e ostacoli, la loro relazione si svilupperà pagina dopo pagina. Ma cosa è successo alla ragazza dopo il 1960? È ancora possibile rintracciarla per restituirle i diari? Sono queste le domande che spingono l'uomo nella sua ricerca per trovare una persona che - forse - potrebbe avere la risposta.



Recensione

Buongiorno a tutti, oggi sono qui a recensire il primo romanzo di Valeria Mancini.
Ho scelto di leggerlo perché mi sono sempre piaciute le storie che affiancano diversi momenti temporali, in particolare amo i racconti che trattano di vecchie case con stanze polverose ricche di ricordi, di soffitte da esplorare e di vite vissute da ricordare.

Silvia comincia con la presentazione del lettore dei diari: un uomo del quale sappiamo poco, che sinceramente immaginavo sarebbe stato uno dei personaggi principali della storia e che invece ci dona soltanto la cornice per raccontarci la vita di Silvia. Il nostro uomo trova degli scatoloni contenenti i diari di Silvia e altri suoi effetti personali in una stanza murata nella porzione di villa che ha acquistato per viverci, da qui parte quindi la lettura dei segreti e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di Silvia.

La storia comincia quando lei inizia a scrivere sul suo diario e tramite questo iniziamo a conoscerla meglio: la sua famiglia ha un negozio che vende e produce abiti di sartoria, nel quale anche Silvia lavora. Ciò che movimenterà la vita dell’intero paese sarà l’arrivo di una ricca famiglia che andrà a stare in una bella villa. Silvia vivrà quindi una storia d’amore con Davide: uno dei due figli, un ragazzo galante ed educato, che pare non avere difetti, almeno all’inizio del racconto e soprattutto agli occhi di Silvia.

Il libro è scritto bene, lo stile è scorrevole e la storia diventa sempre più appassionante pagina dopo pagina. La struttura del diario la rende però un pochino dispersiva, perché come spesso accade coi diari, a volte vengono registrati eventi non molto interessanti ai fini della trama finale. 
Per essere un diario, è comunque molto romanzato, cosa che leggendo mi ha lasciata con qualche dubbio, all’inizio, ma che è stata giustificata nel finale, oltre che durante il racconto dal fatto che Silvia fosse un’appassionata di lettura e un’aspirante giornalista.

Devo dire che avrei apprezzato molto di più un po’ di indagine sugli scatoloni, una ricerca più profonda degli indizi da parte del protagonista del presente,  e che il finale, che ho apprezzato per molti versi, lascia con qualche domanda a cui avrei voluto trovare risposta, in ogni caso per essere il romanzo d’esordio di questa autrice, credo sia stato una buona prova, so già che io la terrò d’occhio, per conoscere i suoi futuri progetti.

Consiglio questo libro a chi ama le storie romantiche ambientate in periodi più romantici rispetto al nostro presente.




 tre cuori e mezzo

c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #309

2/17/2019

Buona domenica lettori!
Come ogni domenica vi proponiamo qualche segnalazione giunta nella nostra casella di posta.



Il maso
di Claudia Vazzoler
La Sirena Edizioni | Viaggi | 62 pagine
ebook €0,99
27 dicembre 2018 | scheda Amazon


Nella remota Val d’Ultimo, il maso della famiglia Weirer diventa il fulcro di vite in viaggio che si incrociano e si raccontano.Accogliente dimora per gli ospiti di passaggio che desiderano trascorrere alcuni giorni tra le montagne in un luogo incontaminato. Una variegata e casuale assemblea di persone eterogenee che ritroveranno tra quelle montagne l’equilibrio perduto, le risposte alle domande della vita e, perché no, l’amore.



Fuoco a Milano
di Juri Casati
La Sirena Edizioni | Immersioni 
ebook €0,99
30 novembre 2018 | scheda Amazon


Milano, quartiere Isola. Chiamati per un incendio in un appartamento, i vigili del fuoco scoprono all’interno il cadavere semicarbonizzato di una donna. È però ben visibile ancora un coltello piantato nella sua schiena. Tragica fatalità o tentativo maldestro di dissimulare un omicidio? A questa domanda cercheranno di rispondere l’ispettore Castelli e il consulente, Domenico Menna che dovranno districarsi tra le esigenze della squadra investigativa dei vigili del fuoco, della Scientifica e del giudice di turno in un incalzante lavoro di indagine e analisi.


Osceno veneziano. Volume 1
di Giorgio Baffo
Dark Room Book | Erotico poetico | 236 pagine
ebook €1,99
18 agosto 2016 | scheda Amazon


Nelle poesie del magistrato e poeta settecentesco Giorgio Baffo rivive la Venezia passionale e licenziosa della tradizione Casanoviana. E proprio Giacomo Casanova nelle sue “Memorie” lo definisce “sublime genio, poeta nel più lubrico di tutti i generi, ma grande e unico”.
Le liriche di Giorgio Baffo, tutte scritte in dialetto veneziano ma perfettamente comprensibili nel loro senso letterario, raccontano senza censure e in maniera del tutto esplicita le avventure e dei desideri dell'autore, ma anche le sue idee sulla politica, l'amministrazione cittadina, i personaggi più o meno noti della società veneziana, sovrani, papi, alte cariche dell'amministrazione o del clero. Baffo crea così uno spaccato della società che, al di là della formalità elegante e signorile delle corti, serba angoli di autentica carnalità. Eppure in queste poesie non c'è violenza o perversione, solo il gusto puro e vivo per il sesso, visto con gli occhi di un uomo che quel mondo vuole viverlo fino in fondo, assaporandolo con pienezza.


Mandy
di Morgana Lux
La Sirena Edizioni | 17 pagine
ebook €1,03
21 settembre 2016 | scheda Amazon


Roma, 1937.
Guido, un giovane botanico, trova nell'antico erbario della nonna un rimedio per guarire da una forma di daltonismo che lo affligge dall'infanzia. Per realizzare il suo desiderio gli serve una pianta di Mandragora. Lui la trova e la custodisce nel suo giardino, in attesa che venga il momento di poter eseguire la formula. Ma la presenza di quella pianta alimenta ossessioni e visioni inquietanti fino a un inatteso epilogo.


Alla prossima


Argentum di Chiara Bianca D'Oria

Recensione: Argentum - Chiara Bianca D'Oria

2/13/2019





TitoloArgentum (St. Jillian Saga #3)
Autore: Chiara Bianca D'Oria
Editore: Autopubblicato - 16 aprile 2017
Pagine: 349
Prezzo: ebook- € 2,99

Trama

"La verità è che più passa il tempo e più ti affezioni alla vita. E la morte... la morte diventa sempre più spaventosa.” 

Sono passati sei mesi da quando i Cacciatori della vecchia generazione hanno posato le armi e affidato il Destino dell'umanità a due giovani ragazzi. 
Sono passati solo sei mesi e Dorian e Chrissie hanno già perso tutto. 
In questo penultimo capitolo della St. Jillian Saga, i nostri protagonisti scopriranno che combattere una guerra non è mai semplice, ma può diventare impossibile se non si ha motivo per farlo. 
Quando il passato ritorna e il futuro è ancora troppo lontano, basta poco più di un desiderio per cambiare la sorte. E mentre la stabilità si ricostruisce con fatica, un nuovo tradimento potrebbe distruggere tutto. 
Perché il Destino ama giocare e vincere, ma forse è giunto il momento di pareggiare i conti.


Recensione:


Prima di iniziare volevo scusarmi con l'autrice per l'immenso ritardo di questa recensione, non era mia intenzione accumularlo ma è stato un periodo un po' frenetico che ha causato un rallentamento nelle letture e di conseguenza questo ritardo vergognoso. Mi scuso ancora! 

Argentum è il terzo libro della St. Jillian Saga, siamo, quindi, ad un libro dalla fine di questa intrigante storia. 
E' una saga che mi ha stupido fin dal suo primo libro, sono stata catturata dalle vicende che si sono create e questo ha fatto in modo che divorassi tutte le pagine in poco tempo.

In questo nuovo capitolo vediamo i nostri amati protagonisti perdere tutto, anche il lume della ragione e la propria identità, capiranno che combattere una guerra non è un gioco da ragazzi. Dorian e Chrissie devono trovare la forza e la volontà di combattere nonostante tutto quello che è successo, soprattutto perchè ci sono delle vite che aspettano di essere salvate.
Argentum è un libro molto buio, nel senso che è costellato da sofferenza, tanta confusione, perdite, mancanze e soprattutto tradimenti.
I tradimenti sono quelli che più fanno male, quelli che non riesci a capire. 

Ogni sentimento che è presente in questa storia arriva come una pugnalata al cuore e soffri insieme ai protagonisti. E' stato veramente difficile vedere quei personaggi, che nel corso dei due precedenti libri hai imparato ad amare, stare cosi male. Allo stesso tempo è stato bello ed emozionante vederli mettere insieme i pezzi e rialzarsi, combattere per le persone che non ci sono più e fare di tutto per le persone in cui la vita è appesa ad un filo. Mi hanno reso molto orgogliosa.

Ancora una volta St. Jillian Saga non mi ha deluso ma è stata in grado di lasciarmi emozioni molto intense anche se molto dolorose. 

Vi consiglio di leggere non solo quest'ultimo libro ma l'intera saga perchè merita veramente; sono dei libri che non scadono mai nel banale ma sono veramente originali.
Il finale di Argentum lascia parecchi dubbi, per questo e soprattutto per scoprire il finale di questa fantastica storia non vedo l'ora di leggere il capitolo conclusivo, spero che questo avvenga presto!!






Fatemi sapere cosa pensate di Argentum ^^



c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #308

2/10/2019


Buongiorno, Lettori! 

Sono davvero contenta di presentarvi questi titoli e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate: io sono incuriosita da due proposte in particolare, ma vorrei il vostro consiglio.
Siete pronti a segnarvi le novità?







Novelle in granuli di sale. Sulle orme dei padri smarriti di Piero Fabris


Titolo
: Novelle in granuli di sale. Sulle orme dei padri smarriti 
Autore: Piero Fabris
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 31 dicembre 2018
Pagine: 108
Prezzo: € 10

Trama
Tra i vicoli della città vecchia e i tavolini di un caffè, fra le rive del mare e le camerate di una casa famiglia, fra le stanze di una vita agiata e le stradelle di un paese di provincia, i protagonisti delle storie di Pietro Fabris – a metà fra cronaca e finzione – si muovono fra le onde del mare in burrasca in attesa di venti nuovi. Inseguendo figure paterne scomparse, evanescenti, complesse o semplicemente egoiste e distratte, questi figli cercano di addomesticare i loro tormenti alla ricerca della verità e del senso della propria esistenza, provando a nuotare controcorrente, conservando i ricordi sotto il sale o abbandonandosi al flusso delle acque calme. 

Piero Fabris, nato a Baudour (Belgio) nel 1965, è pittore e poeta. Appassionato di fiabe, miti, leggende e tradizioni popolari, trasferisce nella sua produzione artistica il frutto delle sue ricerche nel campo dei simboli. Ha pubblicato i racconti Gessetti per tratti incerti (1990) e Testapersa. Dialogo con Rosaluna (1991) e più recentemente: La Rosa dei venti e il segreto del Monterosso (2010); il romanzo La Masseria delle Cinquanta Lune (2012); la raccolta di poesie Pigmenti D’Arpa. Sistole e Diastole (2013). Nel 2014 ha dato alle stampe monologhi per il teatro e altri racconti, pubblicati col titolo Inchiostrati sulla Lama del Rasoio e il romanzo Voglio togliere l’acqua del mare. Nel 2016 ha pubblicato una nuova raccolta di poesie dal titolo Tasselli in macchia arsa e sfumature di contrasto. È autore inoltre del volume Fiabe in sassi e salsedine ovvero il Tavoliere di fiabe e cicoria (2017) e del testo teatrale Rosa Hrand… agio dedicato al poeta armeno Hrand Nazariantz. Per Les Flâneurs Edizioni ha curato il testo Chiara Samugheo. Un’amazzone della fotografia (aprile 2017).

Le cronache di Teseo di Davide Bottiglieri


Titolo: Le cronache di Teseo
Autore: Davide Bottiglieri
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 22 dicembre 2018
Pagine: 92
Prezzo: € 5 (Collana Petit)

Trama
Una serie di sei racconti brevi che descrivono il mitologico viaggio di Teseo da Trezene ad Atene e il celeberrimo episodio lo vede confrontarsi con il minotauro, il tutto riproposto in chiave fantasy. Elementi tipici e atipici del genere quali incantesimi, evocazioni, pozioni, creature fantastiche della mitologia greca, ebraica e del folklore italiano non alterano i connotati della struttura del mito greco: gli Dei, i loro capricci e i giochi di potere conservano sempre un ruolo predominante e il Fato continua a essere un’entità cui è inutile sottrarsi. Tuttavia, il protagonista presentato in questa raccolta ha necessità di maturare come uomo e come guerriero per ogni fatica superata ed è questo il suo più grande punto di forza, nonché ciò che gli permette di valicare i limiti del tempo e dello spazio.

Davide Bottiglieri (Salerno, 1992). Scrittore e poeta, vincitore del Premio Letteratura Italiana 2014 e del Premio Adriana Paulon (Sez. Giovani del Premio Internazionale “Un Solo Mondo”). Con la Les Flâneurs Edizioni pubblica nel 2016 una raccolta di racconti fantasy per ragazzi dal titolo Le Cronache di Teseo e, l’anno successivo, il suo romanzo d’esordio Omicidi in si minore, finalista – con altro titolo – del Concorso Lampi di Giallo 2016, vincitore del Premio Speciale della Giuria del Concorso Argentario 2018 e del Premio Autore del Premio Internazionale Holmes Awards 2018, finalista del Santucce Storm Festival 2018.

Fidati e affidati. Il mio cammino di Santiago di  Anna Läubli

Titolo: Fidati e affidati. Il mio cammino di Santiago
Autore: Anna Läubli
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 27 dicembre 2018
Pagine: 172
Prezzo: € 15

Trama
Il Cammino di Santiago… più di 800 chilometri da St. Jean Pied de Port, ai piedi dei Pirenei, per arrivare a Santiago di Compostela, alla tomba di San Giacomo. Da percorrere rigorosamente a piedi. In molti ogni anno lo intraprendono spinti dalle motivazioni più svariate: motivi religiosi, ricerca di sé o del senso della vita, voglia di mettere alla prova i propri limiti, semplice moda, desiderio di avventura… ogni pellegrino porta con sé la propria storia e ciò che lo ha spinto a compiere questo passo. Questo libro è il diario di viaggio, redatto giorno per giorno, di una donna che ha deciso di lasciarsi alle spalle per un mese la propria routine, la famiglia e le comodità della vita “civile” per vivere fino in fondo questa esperienza, oggi più che mai fuori dall’ordinario; un cammino alla scoperta non solo di spettacoli paesaggistici senza pari, meraviglie architettoniche e paesini dove il tempo sembra essersi fermato, ma anche di una dimensione di vita più umana e autentica, del tutto svincolata dalla frenesia e dagli egoismi della società moderna. Un racconto ricco di significato, e al tempo stesso una guida pratica piena di preziose informazioni per tutti i futuri pellegrini.

Anna Läubli (1961) è nata a Locarno in Svizzera e cresciuta a Brissago. Quando si è sposata ha abitato per 32 anni a Cannobio, sempre sulle rive del Lago Maggiore dove ha cresciuto i suoi due figli Marco e Paolo. Attualmente risiede nuovamente a Locarno e oltre ad amare tutto ciò che conduce al camminare e alla natura, ama pure l’ONG Emergency di cui è volontaria da alcuni decenni.

Narrazioni fantastiche di Francesco Melis


Titolo: Narrazioni fantastiche 
Autore: Francesco Melis 
Editore: Santelli Editore - 16 gennaio 2019
Pagine: 72
Prezzo: € 5,90 (cartaceo) ; € 2,99 (eBook) 

Trama
Narrazioni Fantastiche presenta l’antica arte del narrare come uno degli strumenti più importanti per la formazione dell’individuo, in quanto educare significa entrare in relazione ed è proprio per tramite della narrazione che può esplicitarsi la relazione stessa. 
La narrazione ha dunque la triplice funzione di stimolare la creatività e la fantasia, costruire spazi di accoglienza all’ascolto e alle emozioni e, infine, far veicolare messaggi positivi come quello di vivere con dignità, gioia e coraggio. 
Caronte della lettura è Gianni Rodari, massimo narratore e formatore italiano, vissuto a cavallo della seconda guerra mondiale e fonte d’ispirazione per molti insegnanti e formatori di oggi; come nel caso di Francesco Melis, che grazie ai suoi insegnamenti da anni si occupa di organizzare laboratori di scrittura creativa.



Annie

Recensione: "L'amica geniale" di Elena Ferrante

2/08/2019

Titolo: L'amica geniale
Serie: L'amica geniale #1
Autore: Elena Ferrante
Editore: Edizioni E/O
Pagine: 400
Prezzo: € 18

TRAMA


TRAMA
La storia dell´amicizia di Lila ed Elena inizia tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana degli anni Cinquanta, tra una folla vivacissima di personaggi minori eppure indimenticabili. Prima bambine, poi adolescenti, infine donne: il loro legame si rafforza, si complica, si trasforma mentre Napoli e l´Italia cambiano, e grandi mutamenti stanno per irrompere nelle loro vite. Una narrazione fiume cui è bello abbandonarsi come a un viaggio, un romanzo che si vorrebbe non finisse mai.


LA MIA OPINIONE

Se seguite questo blog, sapete già che questa saga non è proprio vicina ai generi che leggo di solito. Eppure sapevo già che prima o poi questo romanzo -così come i tre volumi successivi, dei quali vi parlerò nelle prossime settimane- lo avrei letto. 
L'hype intorno a questo romanzo era veramente tanto negli ultimi tempi e così, dopo aver visto i primi due episodi della serie TV andata in onda su Rai 1 nel mese di Novembre, mi sono decisa a leggerlo.

Per la prima volta mi sono cimentata, in questo caso, nella lettura attraverso l'ascolto dell'audiolibro letto da Anna Bonaiuto, al quale ho comunque integrato la lettura sul Kindle.
L'esperienza con l'audiolibro devo dire che non è stata negativa, anzi: per me che soffro il mal d'auto e non riesco a leggere quando sono in macchina o in autobus è stata una piacevole scoperta.
Se quindi anche voi volete provare ad "ascoltare" un libro, vi consiglio di farlo attraverso Audible, il servizio Amazon dedicato agli audiolibri che potete provare gratis per un mese.

Ma torniamo al romanzo.
L'improvvisa scomparsa di Lila, l'amica di una vita, che più che sparita sembra essersi come volatilizzata, quasi costringe Elena, voce narrante e coprotagonista di questa storia, a fare ciò che aveva promesso non avrebbe mai fatto: scrivere di lei, anzi, di loro e della loro amicizia.
È così che ci ritroviamo nella Napoli degli anni Cinquanta, nella miseria del rione in cui Lila ed Elena sono nate ed hanno vissuto fino alla loro adolescenza.
La vita delle famiglie delle due bambine è da sempre complicata a causa della povertà, l'unica condizione che conoscono ma che ancora non pesa sulle loro spalle, almeno finché saranno alla scuola elementare.

Ecco, l'amicizia tra Elena e Lila nasce tra i banchi di scuola ed i giochi in cortile, dove prima si lanciano sguardi diffidenti, ma poi, poco alla volta, cominciano a legare.
Elena sin da subito è come incantata da Lila, una bambina di un'intelligenza brillante, ribelle, lunatica, testarda e a volte anche cattiva. La vede come un modello, a volte le sembra quasi irraggiungibile tanto è brava a destreggiarsi bene a scuola così come contro i maschi.
Le loro vite, però, cominciano a seguire strade diverse quando le scuole elementari finiscono: mentre ad Elena è concesso di continuare a studiare, nonostante la sua intelligenza e dedizione a Lila questa possibilità viene negata: le toccherà lavorare per aiutare la famiglia.
Ed è così che cominciamo a seguire le vicende delle due amiche che vite più diverse non potrebbero avere, una storia che attraversa gli anni, un legame che persiste anche quando sembra essersi spezzato per sempre.

Credo, dal profondo del mio cuore, che sia impossibile non appassionarsi alle vicende che vengono raccontate in questi romanzi. L'ho capito già subito dopo i primi capitoli che sarebbe stato difficile fermarsi con la lettura di questa serie, perché le vicende, anche se non vanno nella direzione che spera il lettore, sono scritte con una penna talmente vivace ma allo stesso tempo malinconica, esaustiva ma che incuriosisce, tanto che non si può fare a meno di proseguire la lettura.
Lo stile della Ferrante è trascinante da portare i lettori dentro alla storia, ai ricordi, ai personaggi.

Questo primo volume è stato una vera scoperta: appassionante dalla prima all'ultima pagina, ci permette di scoprire un'amicizia tutta al femminile tra due bambine, poi ragazze, molto simili per le condizioni in cui vivono, dato che la povertà ha segnato da sempre la vita di entrambe, così come la vita violenta nel rione, la fatica dell'obbedienza al volere della famiglia, ma sono anche differenti sotto altri aspetti, soprattutto a partire dal momento in cui le loro strade si dividono.
Viviamo il loro legame per la maggior parte del racconto dal punto di vista di Elena, e scopriamo sin da subito che si tratta di un rapporto particolare: Lila ha un grande ascendente su Lenù, in un rapporto che sembra a tratti una competizione più che un'amicizia, ma che allo stesso tempo spinge Elena a dare il meglio di sé in ogni situazione. È un rapporto complesso, che si espande e si ritrae contiuamente.

Nel complesso, questo romanzo è super promosso, su tutti i fronti. È una lettura consigliatissima, davvero, più di quanto io non possa esprimere in questa recensione.





Amaranth

Recensione: AMEDEO, JE T'AIME di Francesca Diotallevi

2/05/2019


Titolo: Amedeo, je t'aime
Autore: Francesca Diotallevi
Editore: Mondadori Electa - 15 settembre 2015
Pagine: 247
Prezzo: ebook - € 6,99; cartaceo - € 18,90

Trama
Parigi, 1917. Jeanne Hébuterne ha solo diciannove anni quando, a una festa di carnevale, incontra il pittore Amedeo Modigliani. Soprannominato Maudit, maledetto, Modigliani è conosciuto nel quartiere di Montparnasse per lo stile di vita dissoluto e il carattere impetuoso, oltre che per i malinconici ritratti dagli occhi privi di pupille che nessuno vuole comprare. Lei, timida aspirante pittrice con le ali tarpate da una rigida famiglia cattolica, non può fare a meno di sentirsi fatalmente attratta da quest'uomo bello e povero, che sembra vivere di sogni apparentemente irrealizzabili e affoga dolori e frustrazioni nell'alcol e nella droga. Per lui lascia ogni cosa, mettendo da parte le proprie aspirazioni, e si trasforma in una compagna fedele e devota, pronta a seguirlo ovunque, come un'ombra, anche oltre la soglia del nulla. Struggente e tormentata, la loro storia scardinerà ogni convenzione, indifferente a regole e tabù, obbedendo all'unica legge a cui non ci si può sottrarre: quella del cuore. Amore e morte si mescolano, in questo romanzo, alla passione che anima il cuore di un artista, al desiderio disperato di riuscire ad afferrare una scintilla di infinito.

***

Era un sabato sera, e un manto ghiacciato ricopriva Parigi.
Lui, che veniva dal caldo sole dell’Italia, si era spento nel più cupo e malinconico dei mesi,
in una città lontana, in una notte senza luna. Jeanne Hébuterne ha appena diciannove anni quando incontra Amedeo Modigliani e subito, nello scorgerlo sdraiato tra l’erba, nudo dalla vita in su, le vengono in mente tutti i racconti ascoltati su quell’uomo. Molti lo chiamano Maudit, maledetto, in un gioco con il più affettuoso diminutivo Modì: persino il fratello André l’ha messa in guardia da quell’italiano che eccede nel bere e attaccabrighe.
Ma Jeanne, complice l’invito di Modigliani a posare per lui, ne è affascinata e, tra le proteste delle amiche, si ritrova ad accettare.

C’era una corrente sotterranea tra di noi, un legame che ci univa, che non aveva a che fare solo con l’arte. Quando ero accanto a lui sentivo qualcosa. Qualcosa a cui ancora non sapevo dare un nome, ma sapevo che c’era.

Jeanne si innamora e per Amedeo, che la accoglie accanto a sé non solo come musa o amante ma al pari di una sposa, rinuncia a tutto. Si allontana dalla sua famiglia, mette in secondo piano la ricerca di un proprio stile artistico per sostenere l’uomo che ama.
Avvicinandosi a Modigliani, Jeanne si accosta con lui sull’abisso, là dove le stelle brillano più intensamente e dove bruciarsi è un attimo. Se avessi dovuto rinunciare a lui, non sarei sopravvissuta. Amedeo, je t’aime è uno di quei romanzi che iniziano dalla fine ma, pur rivelando sin dalla prima pagina il tragico destino della sua protagonista, non lasciano andare il lettore tale è il coinvolgimento.
Diotallevi dà voce a Jeanne Hébuterne, giovane artista parigina che visse accanto ad Amedeo Modigliani anni intensi, gli ultimi della loro vita. L’amore tra Hébuterne e Modigliani, avvelenato da una passione irrequieta, dalla reciproca necessità e dalla malattia che crea dipendenze e alimenta i demoni personali, è reso dalla penna dell’autrice poetico e struggente nella sua intensità.
La costruzione accurata di una voce narrante ferma, arricchita di sfumature psicologiche che rendono concreta e umana la protagonista, e i dettagli su cui si sofferma, dalla luce agli sguardi e ai rapporti interpersonali, contribuiscono all’illusione di leggere parole scritte direttamente da Jeanne. E allora sì, il romanzo valica il confine della finzione e rivela uno studio attento che dal movimentato e fremente circuito artistico della Parigi avanguardista passa alla vita di Hébuterne e Modigliani e ricostruisce la loro storia a partire dalle loro opere d’arte.
La sensibilità di Diotallevi riesce a comprendere e restituire la complessità di Jeanne e del suo rapporto con Modigliani. Nella sua dipendenza assoluta da quell’uomo affascinante come un dio, la giovane artista doveva sembrare quasi un’ombra agli occhi degli amici di Amedeo. Al lettore appare in tutta la sua fragilità e sorprendente forza, animata da un amore tanto tenace da spingerla a rinunciare a molto, non ultima l’approvazione della propria famiglia, pur di restare accanto a un uomo con cui spesso doveva scontrarsi.
Amedeo, je t’aime è un omaggio alla vita e all’opera di un grande artista italiano, Modigliani, ma soprattutto alla donna che lo ha sostenuto, ispirandolo e sorreggendolo nei momenti di debolezza. Se tanto dell’arte di Modì è rivelato attraverso gli occhi della protagonista, Diotallevi non dimentica di dare spazio anche alle opere di Hébuterne.
In Amedeo, je t’aime, dunque, c’è molto più di una storia d’amore e, sebbene le atmosfere cupe e tormentate non facciano di questo romanzo una lettura leggera, devo consigliarlo. 

 Non potevo esistere, senza di lui. In quel momento, più che mai, ne ebbi la certezza.
Respiravo col suo respiro. se fosse morto sarei morta con lui.
Mi sarei sbriciolata come polvere nel vento, dissolta come sale nell’oceano.



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