Ero tutta corpo, esattamente come mi avevano voluta.
Trama
Elena di Sparta è, comunque, una lettura interessante, che può però trarre in inganno coloro che si aspettano di immergersi nella Grecia omerica. Chiarito che è proprio questo l’aspetto messo in secondo piano da Minutilli e scesi a patti con la mancanza di una suddivisione in capitoli, è un romanzo che mi ha coinvolto e che consiglio.
"Avete già indossato i giubbotti?""No, alcuni non ce l'hanno, eravamo a cena... Non vogliono mettere a terra le scialuppe... ci sono tanti bambini a bordo... potete sensibilizzare la Concordia e dirgli di tirare giù le scialuppe? 'sta nave se sta a piega sempre de più! Non ci reggiamo più in piedi, non ci reggiamo più in piedi! Non vogliono calare le scialuppe!"
Quando Kate si trasforma in una Sirena e la loro casa viene invasa da Immortali venuti da Atlantide, Sabine fa la conoscenza del Capitano Conrad.
Quell’uomo non parlava: comunicava ordini. Chiaro. Preciso. Glaciale. Ma Sabine quasi non lo ascoltò, concentrata solo sul suo volto. ‘È un fico pazzesco’.
Conrad, il Capitano della Stirpe degli Abissi, si trova suo malgrado a dover soggiornare sulla terraferma, in attesa dell’ultima gara della Sfida, una gara da cui dipende l’incoronazione del prossimo Re del Mare.
Tenere a bada le Sirene su cui deve vegliare, non è un compito facile, soprattutto quando Sabine, un’umana frivola e spudorata, si elegge loro madrina e fa conoscere loro tutti gli svaghi che la terraferma può offrire, a partire da scorribande serali per locali ‘a caccia dell’umano più sexy’.
Recensioni
Questo romanzo è il sequel del "Il dono del mare" , è autoconclusivo e quindi si può leggere tranquillamente anche se consiglio la lettura del primo per una visione più completa del tutto.
Dopo la storia d’amore fra Kate e Nick, è la volta di Sabine, migliore amica di Kate, e di Conrad. Non vedevo l'ora di leggere di Sabine, è stato un personaggio che mi aveva incuriosito parecchio nel libro precedente. E' difficile non notarla e non amarla con il suo carattere spumeggiante. Ancora più difficile non notare il bel tenebroso Conrad. E' una coppia che si completa: Conrad chiuso, rigido, feroce ma che sotto nasconde un cuore puro, Sabine è la libertà fatta a persona, ha una gioia di vivere che contagia chi le sta intorno. Le loro scene e i loro dialoghi sono ironici e spassosi, è proprio un piacere leggerli.
Rispetto al primo libro ho trovato uno stile di scrittura migliore, rimanendo sempre semplice, scorrevole ma intrigante e coinvolgente. Risulta semplice immedesimarsi nei personaggi, anche grazie a questo stile di scrittura. L'autrice, inoltre, ha dato il tempo ai sentimenti di svilupparsi e crescere di intensità, non si passa dall'incontrarsi ad un innamoramento repentino, ma si ha un crescere di sentimenti e questo ha contribuito a dare credibilità e dolcezza alla storia.
Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la caratterizzazione del mondo marino, che rispetto al primo romanzo, viene approfondito maggiormente.
Devo dire che, ancora una volta, Laura Fiamenghi mi ha stupito e coinvolto con le sue storie meravigliose. Spero di leggere qualche altra sua opera.
Spero che questa recensione vi sia piaciuta^^
Irina di Angelo Pettofrezza
«Inavvertitamente, quella donna si faceva strada nel cuore di Michael, rivelandogli la propria indole: tanto timida e ansiosa all’inizio, quanto spensierata e gioviale ora, quando erano insieme.
Editore: Les Flâneurs edizioni - 22 dicembre 2021
Pagine: 128
Prezzo: € 13,00
Trama
Le vite di Michael e Irina scorrono parallele. Sembrerebbe che i due siano destinati a non incontrarsi mai, pur condividendo gli stessi spazi e percorrendo, quasi ogni giorno, il medesimo tragitto per tornare a casa. Finché un banale incidente invertirà il corso degli eventi regalando a entrambi, tra luci e ombre, gioie e sofferenze, un risveglio inatteso dagli esiti imprevedibili. Così l’introverso e maturo Michael, ferito nel profondo da un doloroso lutto e restio ad allacciare nuove relazioni, si lascerà avviluppare dai modi, ora sfuggenti ora espliciti, di una donna inquieta dal passato travagliato, riscoprendo finalmente la gioia di vivere. E così Irina cercherà di ritagliarsi, strappandolo alla monotonia della sua quotidianità, qualche sprazzo di una felicità fatta di appuntamenti innocenti, di caffè sorseggiati con lentezza, di passeggiate irrinunciabili, di conversazioni filosofiche, di complicità tra anime affini che provano a sottrarsi alla tirannia della realtà. Un amore destinato a mutare nel profondo l’esistenza dei protagonisti che troveranno, l’uno nell’altra, uno specchio in cui osservare, riflessa, l’ombra dei propri sogni infranti.
Angelo Pettofrezza nasce a Copertino nel 1947. Trascorre l’infanzia a Campobasso, raggiunge poi i genitori emigrati a Bad Godesberg. Interprete per diverse sedi diplomatico-consolari italiane in Germania e Svizzera, dal 2007 ritorna in Salento e si dedica alla scrittura. Nel 2005 pubblica Jugendschwächen, una raccolta di poesie in tedesco e nel 2006 Sogni di gioventù. Traduce in tedesco la biografia di San Giuseppe da Copertino (O.F.M. Conv., 2006). Suoi romanzi escono per l’editore Lupo (Gast-Arbeiter-Intervista a un emigrante, 2010; Il Cowboy di Calabria, 2013; Erna Dassal, 2015) e per Les Flâneurs edizioni (L’interprete, 2018). Alcuni suoi racconti sono inseriti in antologie.
A domani di Vincenzo Lamanna
«Mi trovai davanti a enormi e freddi blocchi di cemento alti fino a dieci o dodici piani mai ristrutturati, cupi, grigi, umidi, scrostati. Veri e propri alveari umani, deturpati da un mare di parabole che riversano nelle case il sogno europeo, balconi ricoperti da tende dai colori più disparati»
Editore: Les Flâneurs edizioni - 20 dicembre 2021
Pagine: 170
Prezzo: € 14,00
Trama
Lorenzo è un fotografo freelance con la passione per le storie. Da sempre gli bastano un trolley e la fidata Leica per intraprendere un viaggio da cui trae sempre un insegnamento. Nel 2017 gli si presenta l’occasione di partire per la Bulgaria e raggiungere Plovdiv, la città delle sette colline, nominata capitale europea della cultura assieme a Matera per il 2019. Fra i vicoli del quartiere popolare di Trakia si imbatte in Yordanka, una donna bulgara che da subito gli apre la porta di casa sua e gli insegna a leggere i volti della gente che incontrano, a capire le loro storie e a rispettare una cultura profondamente diversa da quella italiana. In un viaggio di formazione, Lorenzo entra in contatto con una realtà che lo cambia nel profondo e gli fa vedere con occhi nuovi cose che ha sempre dato per scontato.
Vincenzo Lamanna è nato in Puglia il 12 febbraio 1972, dove ha vissuto fino al 1994. Dopo la fine degli studi è diventato fotografo freelance ed è un cittadino del mondo, pronto a tenere traccia dei suoi spostamenti grazie a una Leica e a un taccuino che porta sempre con sé. A domani è il suo primo romanzo ed è nato dal viaggio che più lo ha colpito.
Acrilico di Manuela Malchiodi
Editore: Nero Press - 18 novembre 2021
Pagine: 256
Prezzo: € 15,00
Trama
Durante una visita didattica sulle orme degli street artist, in una periferia cittadina, un gruppo di studenti di Antropologia scopre un murale maestoso ma allo stesso tempo sinistro, per i dettagli delittuosi che vi si scorgono. Poche ore dopo, in quello stesso luogo vengono ritrovati i resti di una donna brutalmente assassinata.
Pizze indemoniate e come mangiarle di Fernando CamilleriVito solleva un sopracciglio. «È la Primavera di Vivaldi». Accidenna, quanto è colto. I clienti appena usciti dalla Stanta corrono a rintanarsi all’interno del supermercato. A spaventarli è una pizza che avanza sull’asfalto nella nostra direzione. Si avvicina piano fischiettando il motivo, saltella, impenna, si inclina, mostra gli ingredienti separati in sezioni: si tratta della Quattro Stagioni. Titolo: Pizze indemoniate e come mangiarle Autore: Fernando CamilleriEditore: Nero Press - 18 novembre 2021 Pagine: 208 Prezzo: € 15,00 Trama Michela ama le pizze. Una non le basta, ne deve mangiare almeno tre al giorno, ma tre pizze sono una spesa proibiva per una cameriera diciottenne che vive da sola in un appartamento in affitto. Quando un suo cugino scienziato le regala del lievito capace di triplicare il volume di ogni panetto, il suo sogno sembra realizzarsi. Purtroppo non tutto va per il verso giusto: le pizze, grandi il triplo e buone il triplo, si rivelano possedute da demoni assetati di anime. |
Titolo: Nulla di certo
Autore: Vito Parisi
Edizioni: Les Flaneurs Edizioni
Genere: Mistery
Pagine: 144
Prezzo: €14
Trama:
Settimio Speciale detto “il Cane”, vedovo, è commissario di polizia in un piccolo centro di provincia. Ottimo conoscitore della natura umana, trascorre il tempo a destreggiarsi tra delinquenti più o meno comuni, strambi personaggi e i potenti del luogo. Alla fine di ogni giornata però, invece di tornare subito nella sua casa vuota, vaga tra i vicoli del borgo antico, nella segreta speranza che qualcuno dei suoi nemici decida di farlo fuori. Fino alla sera in cui, in uno slargo che non ha mai visto, incontra un misterioso figuro col volto nascosto da una nuvola di fumo. Costui gli offre uno strano patto: in cambio di un indefinito “atto di disobbedienza”, avrà la possibilità di rivedere la moglie defunta. La surreale richiesta sembra legata a una torbida vicenda che vede coinvolti alcuni dei personaggi più influenti della zona, dei quadri rubati, un orfanotrofio femminile e la visione di tre bambine che piangono.
Recensione:
Settimio Speciale è un uomo tormentato, che l’autore del romanzo ci descrive con due personalità ben distinte. Solo andando avanti con la lettura apparirà chiaro che Speciale e il commissario di polizia chiamato “Il Cane”, sono la stessa persona.
Smessi i panni dell’impavido commissario dai modi poco ortodossi con i criminali, Il Cane torna ad essere Speciale, vedovo senza pace, che vaga per i vicoli bui della cittadina di provincia nella quale vive, alla ricerca di qualcuno (o qualcosa) che metta fine ai suoi tormenti. Una sera, mentre sta percorrendo le solite strade buie per tornare a casa, Speciale si imbatte in una strana figura, che gli proporrà un patto, in cambio di rivedere Luisa, la moglie defunta. Speciale, che vive una solitaria vita, fatta di dormite sulla poltrona, il cui pasto principale consiste in un caffè e una brioche nel solito bar di Giacomino, accetta e inizia un’indagine che lo condurrà nei meandri più sordidi della criminalità della sua città. Il Cane si ritrova ad affrontare personaggi influenti collegati a vicende poco chiare e ancora una conta dimostrerà di possedere quell’intuito sopraffino nello scovare i criminali, che gli è valso il soprannome di “Cane”.
Man mano che il lettore si addentrerà nel romanzo, non potrà fare a meno di vagare con il protagonista attraverso i vicoli, come in un labirinto, alla ricerca de “Il Fumatore”, l’essere che ha proposto il patto a Speciale. Il libro è scandito da un ritmo abbastanza veloce e l’autore è stato bravo nel descrivere i luoghi che fanno da cornice al “viaggio” interiore del protagonista.
Titolo: Atelier. Storie prêt-à-porter
Curatori: M. Castegnaro Guidorizzi, T. De Palma
Autori: vari
Fuori collana
Editore: Les Flâneurs Edizioni (23 luglio 2021)
Copertina flessibile: 216 pagine
Illustratore: Giuseppe Inciardi
ISBN-13: 979-1254510056
Atelier è un'antologia di racconti dagli stili e dai temi eterogenei, accomunati dalla presenza di un capo di abbigliamento importante per la storia.
I temi trattati sono tanti: dal ricordo di un amico, che può essere tenuto vivo da un vecchio pigiama, alla violenza su una donna, che prende forma nel suo abito da sposa e nel giorno delle sue nozze.
In alcune storie i capi prendono vita e ci parlano, oppure esprimono i loro sentimenti, di solitudine o di amore.
Tra i punti di pregio della raccolta devo citare le illustrazioni di Giuseppe Inciardi, che arricchiscono i racconti e dimostrano l'impegno da parte dei curatori, nel creare un prodotto di qualità.
Ciascuna storia è scritta da un autore diverso, per questo i vari racconti hanno stili a volte molto differenti l'uno dall'altro.
Quasi tutti sono degni di nota, ma ho scelto di citare solo quelli che mi hanno colpita di più sia in originalità che per quanto riguardano le ambientazioni e le tematiche.
Inizio con Finalmente, di Urmila Chakraborty e Oriana Bassani, un racconto che parla di una ragazza ormai da tempo diventata una donna e del cappotto dei suoi sogni.
Il Pigiama, di Cristina Gentile, invece ci racconta uno dei sentimenti più forti: l'amicizia, che spesso sopravvive anni in forma di ricordo e di pensiero, nonostante la distanza.
Oppure ancora, Colorata d'autunno, di Emanuela Mezzadri, che si appoggia ai versi di Lucio Battisti per raccontare l'attesa e la solitudine.
Leggendo questi racconti mi sono fermata a pensare ai ricordi presenti nel mio armadio. A come un particolare paio di scarpe mi faccia ancora ripensare all'occasione per la quale le avevo acquistate e al potere che hanno alcuni capi di farci sentire bene con noi stessi, di coccolarci come le sciarpe morbide invernali. L'introduzione dell'antologia spiega bene che lo scopo di questi racconti è di portarci in un viaggio incentrato proprio sul senso profondo che alcuni capi possono assumere per noi, diventando parte della nostra storia personale, oppure riportando alla mente un nostro caro ormai lontano o defunto. Possono essere espressione dei nostri desideri o dei nostri sogni, oppure possono semplicemente avere una loro storia.
La citazione che apre l'introduzione è perfetta per spiegare cosa i curatori della raccolta abbiano cercato nei racconti:
«Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo.
Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo».
Virginia Woolf
Consiglio questa raccolta a chi, come me, ama le antologie, oppure a chi ama circondarsi di oggetti ai quali dare un significato, e non da prodotti usa e getta senza storia.
Grazie alla varietà di stili e di tematiche proposte, sono quasi certa che questa antologia sarà, almeno in parte, di vostro gradimento.
Autrice: Guia Risari
Illustratore: Andrea Calisi
Editore: Edizioni Corsare
Pagine: 12
Sinossi: Non esiste un bacio solo; ce ne sono milioni,
diversi come foglie, rapidi come rondini, unici come gocce di pioggia. Ci sono
baci inaspettati come arcobaleni. Baci prolungati come tramonti. Baci che
addormentano con una carezza. Baci che risvegliano con uno spruzzo di vento.
Baci silenziosi come fruscii d’ali. E sonori come richiami. Baci che fanno
ridere come bollicine...
Autore: Gustavo Vitali
Editore: Autopubblicato
Pagine: 518
Sinossi: Il 16 aprile 1605 in una cadente casupola di
Venezia viene rinvenuto il cadavere di un nobile ridotto in miseria.
Sul luogo del delitto si precipita il protagonista,
Francesco Barbarigo, un aristocratico non privo della boria di casta e che
riveste la carica di Signore di Notte, sei magistrati e insieme capi della
polizia, sovraintendenti all’ordine pubblico in città.
Affiora presto la sua assoluta inadeguatezza, a partire
dalla mancanza di esperienza.
Altezzoso, pasticcione, goffo e perennemente indeciso sul da
farsi, si muove a casaccio, segue piste fantasiose, ma non ammette la propria
incompetenza, anzi, addirittura vorrebbe spargere una sicurezza dalla quale è
assai lontano. In verità si è arrogato il compito con superficialità e
presunzione e di questo non tarda a pentirsi.
Sull’onda dei suoi voli pindarici il Barbarigo non si fa
mancare nulla: indaga sul garzone che ha scoperto il cadavere e sulla serva
della vittima, per passare a una guardia erroneamente ritenuta corrotta, a un
mercante ebreo sospettato di usura, poi al mondo dell’azzardo e infine a un
pericoloso bandito al quale dà una lunga e infruttuosa caccia. Tutti sarebbero
gli assassini ideali perché hanno avuto rapporti con l’ammazzato, ma i fatti li
scagioneranno, rimettendolo ogni volta alla casella di partenza di un crudele
gioco dell’oca.
Nel contempo in soccorso dello sprovveduto arriva un
capitano delle guardie che ha tutta l’esperienza che a lui manca: Domenico
Stella, una sorta di alter ego. Svolge anche il ruolo tutt’altro che facile di
mitigare gli eccessi del Signore di Notte e instradarlo verso la meta senza
offendere il suo smisurato amor proprio.
Mentre le indagini non approdano da nessuna parte tra
agguati, nuovi delitti e quelli che riemergono dal passato, colpi di scena
giunti a sovvertire anche le poche certezze acquisite, la trama si infittisce
ulteriormente. Si scopre che nelle tasche della vittima, Nicolo Duodo, sono
passati molti soldi, ma non se ne conosce la provenienza e stranamente non
l’hanno neppure levato dalla miseria. Nel ripercorrere la sua carriera
politica, il racconto si sposta a Murano dove il Duodo ha ricoperto la carica
di reggente. Qui un’altra mano giunge in aiuto dei due investigatori: è quella
di Coriolano Benzon che ha sostituito il Duodo come podestà.
Tuttavia è Venezia a restare sullo sfondo, quasi fosse la
protagonista vera e muta.
Titolo: 24 dicembre
Autore: Cristiano Carriero
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Pagine: 198
Sinossi: Bari, prima vigilia di Natale del nuovo millennio.
Quattro amici, poco più che diciottenni, decidono di farsi una promessa:
ritrovarsi nello stesso posto il 24 dicembre di vent’anni dopo. Inizia da qui
il racconto di Ernesto, voce narrante di questo romanzo di formazione e
frustrazione, che ripercorre vent’anni di vita fatti di sogni, illusioni,
speranze e dolori. Un intreccio di destini, dedicato a Bari, la città
dell’attesa di cui la vigilia di Natale rappresenta forse l’espressione più alta,
rivolto a un’unica destinataria: la figlia Amaranta, insieme alla quale Ernesto
ripercorre la storia di un’intera generazione, alla ricerca del momento esatto
in cui si diventa adulti.
Biografia: Cristiano Carriero è giornalista, comunicatore,
imprenditore.
Ha pubblicato diversi saggi con Hoepli, per cui cura la
collana dedicata alla Comunicazione. È autore della raccolta di racconti Lutto
Libero e del romanzo Domani no. Insegna alla Scuola Holden e tiene per La
Content, di cui è fondatore, il corso di Storytelling e Scrittura insieme ad
Alessandra Minervini.
Ha vissuto un po’ ovunque, ma il 24 dicembre, qualsiasi cosa
accada, conosce un solo posto al mondo: Bari.
Titolo: Una storia tutta per sé - Raccontare se stessi per essere (più) felici
Autrice: Alessandra Minervini
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Pagine: 138
Sinossi: Una storia tutta per sé si rivolge a chi ama
raccontare (e raccontarsi), offre una guida a chi si appresta a muovere i primi
passi nel mondo della scrittura, in particolare autobiografica. Attraverso una
scrittura chiara e semplice, arricchita da esercizi narrativi ed esempio di
svolgimento, il volume guida il lettore nella ricerca della sua storia, per
permettergli di dar forma al desiderio di scrivere. Il libro raccoglie quesiti,
sussurra consigli, propone soluzioni: è il frutto dei percorsi intrapresi
durante gli otto anni di vita del laboratorio autobiografico “Una storia tutta
per sé”, oltre che della lunga esperienza di Alessandra Minervini nel campo
dell’editing e dell’insegnamento della scrittura. Ad accompagnare il percorso
di scrittura e di lettura, ci sono le “Verità eterne”, tramandate da alcune fra
le principali voci della scrittura del sé (Gabrielle Sidonie Colette, Annie
Ernaux e Cesare Pavese) e i preziosi “Rifornimenti” di tre scrittrici italiane:
Giulia Carcasi, Claudia Durastanti e Elena Varvello che ci accompagnano nel
backstage dell’universo della narrazione.
Biografia: Alessandra Minervini è nata a Bari, dove ora
vive. Si è diplomata alla Scuola Holden nel 2005 e da allora collabora come
consulente editoriale e docente nei corsi esterni. Lavora come editor
freelance, occupandosi principalmente di esordienti e scouting. Sui racconti
sono apparsi su riviste tra cui Colla, Effe, Cadillac. Ha pubblicato il suo
primo romanzo, Overlove (LiberAria, 2016), riconosciuto come tra gli esordi più
interessanti. Tiene laboratori di scrittura in tutta Italia, ma in particolare
nella sua città. Nella primavera 2020 ha pubblicato Bari, una guida (Odos
Edizioni).
Scrive di libri e di scrittrici su riviste online e
quotidiani.
Il suo sito è www.alessandraminervini.info
Titolo: Il caso Tricot
Autrice: Barbara Solinas
Editore: Emma Books
Collana: Mistery
Pagine: 90
Sinossi: Rosa Cipria è un commissario con un nome bizzarro, una sensibilità unica e un hobby... singolare. Dopo la morte dell’ingegner Netti, lei e la sua squadra dovranno avviare le indagini partendo da due indizi: una busta écru con un biglietto e una rosa lavorata a maglia.
Recensione:
Rosa Cipria, eh si nome bizzarro per chiunque e soprattutto per un commissario, è una donna che ha lasciato la città per una vita più tranquilla ed invece si è imbattuta in un caso spinoso che le ha cambiato la vita.
Tra gli esiti di quella vicenda, rientrano il secondo lavoro/hobby del commissario ed il suo compagno, uno stimato psicologo.
Il caso attuale è quello dell'Ingegner Netti, dapprima minacciato e poi assassinato. Tutto porta alla sua ex moglie, peccato che la donna sia già morta da tempo.
Chi sarà l'assassino? Lascio a voi scoprirlo.
Un noir con tinte fuxia, vi chiederete perché fuxia e non rosa, il motivo è perché vi sono qua e là riferimenti che virano più verso l'hot che il romance e, per mia fortuna, non erano troppi.
Una lettura gradevole, non del tutto prevedibile, direi un giallo di discreta qualità.