Annie

Recensione: "Per mano mia: Il Natale del Commissario Ricciardi" di Maurizio De Giovanni (Il Commissario Ricciardi #5)

10/30/2020

 

Per mano mia: Il Natale del Commissario Ricciardi
di Maurizio De Giovanni
Il Commissario Ricciardi #5
Einaudi
299 pagine
€ 14 (cartaceo) € 9,99 (ebook)

Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima di "Natale in casa Cupiello", dietro l'immagine di ordine e felicità imposta dal regime fascista infieriscono povertà e disperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia di Mergellina sono rinvenuti i cadaveri di un funzionario della Milizia, Emanuele Garofalo, e di sua moglie Costanza. La donna è stata sgozzata con un solo colpo di lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60 coltellate. Colpi inferti con forza diversa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché era a scuola. La statuina di san Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, Ricciardi, che ha l'amaro dono di vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli dicono granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade di Napoli per arrivare alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo di ombre, brigadiere Raffaele Maione, che in questo romanzo conquista un deciso ruolo di comprimario. E insidiato nella sua solitudine da una altrettanto inaspettata rivalità tra due giovani donne che più diverse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguardia della Milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge Ricciardi e Maione in spire sempre più strette.

LA MIA OPINIONE 

A Napoli il Natale sta per arrivare. Le strade si riempiono dei profumi della tradizione, ma sotto questa felicità apparente e l'aria di festa si nascondono storie drammatiche.
Nella loro bellissima casa a Mergellina vengono rinvenuti i cadaveri di Emanuele Garofalo, funzionario della Milizia, e di sua moglie Costanza, uccisi entrambi con grande brutalità. Ma nemmeno gli spettri dei due coniugi sembrano poter aiutare Ricciardi nella soluzione del caso: entrambi hanno parole che sembrano non essere collegate al delitto. 
Proprio per questa ragione questa volta il Commissario dovrà affidarsi al cuo intuito e soprattutto all'analisi della scena del crimine, che ha un elemento insolito: solo una delle statuine del presepe di casa Garofalo è stata rotta, quella di San Giuseppe.
Insieme a Raffaele Maione, brigadiere e suo braccio destro, Ricciardi è chiamato a risolvere un duplice omicidio che cela moltissime ombre e che ci offre una panoramica sull'organizzazione della Milizia fascista, ma anche sulla povertà e sulla miseria nascoste sotto la facciata di ordine e ricchezza imposta dal Regime.

Il pregio più grande di questa serie di romanzi che ha come protagonista il Commissario Ricciardi è che non perde mai fascino. Alcuni personaggi, alcuni autori, arrivano ad avere un rapporto complicato con la serialità, ma non è questo il caso.
De Giovanni sa bene come costruire le sue storie ed in questo caso ha saputo non solo imbastire un giallo con molti elementi, in cui i sospettati per il duplice omicidio sono diversi, ma anche dare rilevanza al brigadiere Maione, che da personaggio secondario diventa comprimario. Conoscevamo già parte della sua storia personale, ma in questo volume ne conosciamo il lato più sensibile, affettuoso e determinato.
Oltre ad aggiungere sfaccettature ai personaggi che giù conosciamo, l'autore ancora una volta mette in scena personaggi ambigui e complessi per ci che riguarda l'omicidio, dalle vittime ai sospettati. Ciascuno di loro ha storie e moventi profondi, sanguigni quasi. 
Ed infine, come sempre, devo menzionare l'ambientazione: De Giovanni ha uno straordinario talento per descrivere atmosfere e luoghi di Napoli regalando ai lettori una full immersion negli anni Trenta, un autentico viaggio nel tempo alla scoperta di un periodo storico molto complesso. 

Ancora una volta devo dire che leggere questa serie si sta rivelando un'ottima scelta. Me ne sto innamorando sempre di più.





Delitto a bordo del Giava in navigazione per la Cina

RECENSIONE: "Delitto a bordo del Giava - In navigazione per la Cina

10/27/2020


 Titolo: Delitto a bordo del Giava

Autore: Shanmei

Genere: Gialli storici- Mistery

Pagine: 91 pagine

Formato: Ebook-Cartaceo

Prezzo: Ebook EU 4,99-Cartaceo EU 9,99

 

 Descrizione: 

Napoli, 1900, il tenente piemontese Luigi Bianchi, facente parte del Secondo Contingente Italiano inviato per sedare la rivolta dei Boxer, è finalmente a bordo del piroscafo Giava alla volta della Cina. Il viaggio però non si preannuncia affatto tranquillo: sabotaggi, tempeste, epidemie e… un delitto. Nel locale caldaie viene infatti trovato il corpo senza vita di un clandestino di cui nessuno sembra conoscere l’identità. Chi è? Cosa ci faceva a bordo? E soprattutto c’è un assassino tra i componenti dell’equipaggio? Magari intenzionato a uccidere ancora? Al tenente Bianchi, aiutato dal tenente medico Maurizio Valente e dal sergente marchigiano Vincenzo Bertelli, verrà dato l’incarico di indagare sul delitto ma ben presto l’indagine si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza perché sarà chiaro che qualcuno non vuole assolutamente che il Giava arrivi in Cina. In piena Belle Époque, un viaggio a ritroso nel tempo in un mondo perduto ma di cui giungono gli echi fino a noi. "Delitto a bordo del Giava" narra il viaggio sulla nave che porterà il tenente Bianchi in Cina, e la sua prima vera indagine precedente a quella narrata ne "Un gioco di pazienza".

Prima novella di una serie di mystery storici coloniali con ambientazione cinese. Avventura, intrighi, giochi di spie, suspence e delitti su uno sfondo esotico, con un buon e accurato contesto storico che copre l’arco temporale cha va dal 1900 al 1905.

 

 

Recensione

 Il tenente Luigi Bianchi parte per una missione in Cina. Siamo nell’Italia del 1900, e di li a pochi giorni, re Umberto verrà assassinato. A partecipare alla missione di salvataggio dei  prigionieri in Cina, parte il Secondo Contingente Italiano. Ma quasi da subito il tenente intuisce che qualcosa a bordo del piroscafo, non va. Iniziano strani sabotaggi e un uomo viene trovato morto, dando inizio ad un vero e proprio mistero che ricorda vagamente un giallo alla Agatha Christie. Ambientato ai primi del secolo scorso, ogni cosa profuma di passato: dalle pietanze che i passeggeri del Giava gustano, agli spaccati di vita dell’epoca. 

"Un cameriere arrivò alle sue spalle con un vassoio decorato con uova in salsa verde e ghirigori di maionese, che assaggiandola si stupì fosse ancora fresca e con il giusto punto di sale e limone".

Il tenente Bianchi, piemontese delle Langhe, e il tenente medico Maurizio Valenti, prenderanno in mano il caso, cercando di capire da diversi indizi, chi è il clandestino rinvenuto a bordo e cosa significa quell’anello al suo dito. Il romanzo si presenta come un racconto mistery, ma non mancano le descrizioni delle città che il Giava toccherà durante il lungo viaggio verso la Cina. Da Porto Said a Singapore, passando per Aden nello Yemen, e infine la Cina. Molto preparata l’autrice, sia sullo spaccato storico in cui è ambientato il libro, che nella descrizione dei personaggi, che ho trovato davvero piacevole. Ho apprezzato molto anche il finale di questa novella, che vi catapulterà in un’epoca diversa, dal sapore nostalgico di un’Italia passata. 

"Aveva abiti civili, di foggia alquanto antiquata. E un anello con zaffiro su una minuscola foglia di acanto. Un segno, un simbolo di qualche confraternita. Una pozza di sangue violaceo si allargava sotto di lui e impiastricciava il pavimento. Un forte odore ferroso e dolciastro impregnava l'aria".

 



 

 

c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #399

10/25/2020


Buona domenica lettori!
Cambiato l'orario? Bravi! Ora prendete anche carta e penna e iniziate a segnare qualche uscita interessante.


I SEGRETI DELLA CASA DI VIA DE LORENZI
di Francesca Letizia Piccione
Io me lo leggo | 153 pagine
ebook €0,99 | cartaceo €13,00
20 luglio 2020 | scheda Amazon


Una casa maledetta, misteriosa, animata da inquietanti presenze, in una Sicilia devastata dalle atrocità della guerra. Tra le sue mura si celano indicibili segreti.Una giovane tormentata da continue e sconvolgenti visioni, alla ricerca di verità nascoste.Un amore proibito, travolgente, capace da solo di sfidare anche la morte.Un Romanzo avvincente, appassionante, capace di tenerti con il fiato sospeso fino alla fine.Tratto liberamente da una storia vera.I segreti della casa di via De Lorenzi, vincitore del 2° premio al XIII Premio Letterario Vittorio Alfieri.



THE LITTLE LADY
di Naomi Bonasia
Io me lo leggo | 144 pagine
ebook €0,99 | cartaceo €13,00
21 luglio 2020 | scheda Amazon


Londra 1840. Rebecca e Georgiana hanno solo sedici anni, ma il loro destino appare già segnato. Una è fuoco e fiamme, l'altra dolcezza e compassione. Nessuna delle due desidera la vita che i genitori vogliono imporre loro.In un'epoca in cui essere se stessi è un delitto l'amicizia tra due donne può rappresentare la strada per la libertà.




SANCTA SANCTORUM
LE RELIQUIE DEI MARTIRI
di Gilbert Gallo
Les Flaneurs Edizioni | 228 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €15,00
10 luglio 2020 | scheda Amazon 


Sabino è un adolescente come tanti. È ribelle, pieno di vita e appassionato di musica rap. Tuttavia, la realtà in cui vive non ha nulla d'ordinario: nelle città d'Italia, infatti, si aggirano i santi della tradizione cristiana, novelli supereroi nella lotta contro il male. Sono stata riportati in vita dal Pontefice, il misterioso giovane che ha liberato il mondo dalla minaccia degli Oscuri, creature diaboliche e assetate di sangue. Alla vigilia di Halloween, Sabino scopre in soffitta un vecchio lenzuolo. Si tratta della Sacra Sindone, nascosta da suo zio Alex per conto di una società segreta. I suoi membri sono convinti che il pontefice, ossessionato dalla purezza morale, progetti di scatenare l'Apocalisse. Per questo motivo, sono stati creati tre guerrieri formidabili, pronti a difendere il genere umano da questa follia: i Martiri. Saranno proprio loro a salvare il ragazzo, arrestato per ricettazione di reliquie e condannato a bruciare sul rogo, come i peggiori eretici. Sabino, in fuga dai santi, dovrà intraprendere un pericoloso viaggio in compagnia dei suoi nuovi amici, per scoprire che il confine fra il bene e il male è più sottile di quanto sembri.


LE AVVENTURE DI TEO E RICOTTA
LA NONNA SCOMPARSA
di Claudia Villani e Federica Baroni
Les Flaneurs Edizioni | 162 pagine
cartaceo €13,00
16 luglio 2020 | scheda Amazon


A undici anni non è facile cambiare continuamente casa, scuola e amici. Lo sa bene Teo, appena giunto nell'ennesima, nuova città. Per fortuna non è solo: al suo fianco c'è il suo cane, il fedele Ricotta, un amico assolutamente unico, in tutti i sensi. Ma ogni città ha i suoi segreti, e quella in cui Teo si è trasferito sembra custodirne uno molto grande: la nonna della sua nuova amica Rossana è scomparsa, e altri adulti cominciano a comportarsi in maniera strana. Riusciranno Teo e Ricotta a risolvere il mistero? Età di lettura: da 8 anni.

Alla prossima








E' una vita che ti sto aspettando

RECENSIONE: E' una vita che ti sto aspettando - Jenny Leotta

10/21/2020

 

Titolo: Ãˆ una vita che ti sto aspettando
Autore: Jenny Leotta
Editore: Autopubblicato
Pagine: 202
Prezzo: € 13 (cartaceo) € 4,99 (ebook)



Sinossi:
Si può essere «colpiti» da un colpo di fulmine alla tenera età di sette anni? Può un amore andare momentaneamente in letargo, e al momento giusto risvegliarsi più forte di prima? Può bastare uno sguardo per innamorarsi per... sempre? Jennifer e Giordano hanno ventuno anni e non si vedono da tanto tempo. Ma che accadrebbe se il destino decidesse di metterli, di nuovo, nella stessa strada? Lei ha sofferto tanto, a detta sua anche troppo, e non intende assolutamente ricascarci; lui in passato prestava attenzione ad altro e non la vedeva nemmeno. O forse faceva finta di non vederla? Adesso però è arrivato il suo momento di innamorarsi di lei e di dover fare in modo che lei si innamori, di nuovo, di lui. Può l'amore resistere al tempo, alle gelosie e alle incomprensioni? I due ragazzi sono ancora in tempo per essere felici insieme o hanno già avuto la loro occasione e hanno perso il loro treno?




Recensione


Quando ho iniziato la lettura di "E' una vita che ti sto aspettando" avevo il bisogno di una lettura leggera capace di farmi staccare dalla realtà. Devo dire che questa storia è stata capace di farmi passare delle ore in totale relax.

Jennifer e Giordano sono i protagonisti di questo libro. La loro è una storia un po' particolare: si sono conosciuti quando entrambi avevano 7 anni poi si sono persi di vista per rincontrarsi all'Università a 21 anni. Se per Jennifer l'interesse per Giordano è nato fin da subito, quindi fin da quando aveva 7 anni, per Giordano l'interesse scaturisce quando si rincontrano e Jennifer è adulta. 

La caratteristica principale di "E' una vita che ti aspetto" è la semplicità della storia. Nonostante la semplicità è stata in grado di tenere il lettore attaccato alle pagine, infatti mi sono ritrovata a girare l'ultima in un soffio. 
I protagonisti sono stati in grado di trasmettere emozioni, soprattutto grazie alla doppia narrazione che ci permette di scoprire la profondità dei personaggi descritti. 

Alcune scene, alcune descrizioni sono state narrate troppo velocemente, infatti avrei preferito un maggior approfondimento soprattutto di episodi che, secondo me, erano importanti e interessanti. Questa "velocità" mi ha fatto storcere un po' il naso, in quanto, mi ha lasciato la sensazione che la storia fosse finita troppo bruscamente e che avesse ancora tanto da dare e da raccontare. Sono convinta che con qualche accortezza la storia potrebbe lasciare qualcosa in più al lettore. 


Tutto sommato il libro mi è piaciuto e mi sento di consigliarlo a tutte le lettrici che hanno bisogno di una pausa. 



3 cuori +
3 cuori +




Spero che questa recensione vi sia piaciuta! 





c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #398

10/18/2020

  

Buona domenica,
oggi vi presentiamo 4 romanzi da non perdere!












L'ultimo caduto - Gabriele Falco







Titolo:
 L'ultimo caduto
Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Narrativa di guerra
Data di pubblicazione: 2017
Pagine: 144
Prezzo: 6,49 € (cartaceo); 3,49€ (ebook)

Sinossi: 

La sera del 10 giugno 1940 la notizia che l’Italia è entrata in guerra fa riaffiorare in due anziani coniugi di un paesino friulano il ricordo degli eventi accaduti nel corso del conflitto del 1915-1918. L’uomo, uscito dalla guerra con la mente devastata, rivive il drammatico episodio che nel corso della seconda battaglia dell’Isonzo (18.luglio-3.agosto.1915) lo ha profondamente e irrimediabilmente segnato. La moglie, invece, per spiegare al nipotino il motivo per cui suo nonno è impazzito in guerra, narra gli eventi accaduti in quel periodo e in particolar modo nel 1915, anno in cui il territorio del paesino fu interessato dal passaggio di soldati provenienti da ogni parte d’Italia. L’esperienza da essi vissuta al fronte fu spaventosa e devastante e costò all’Italia 651.000 militari caduti, 589.000 vittime civili e 947.000 tra feriti, mutilati e invalidi. I costi maggiori della guerra, in termini di vite spezzate o rovinate, furono sostenuti dalle classi più umili e deboli. Alla luce di tali considerazioni si è costruita una storia che, al di là della narrazione di eventi legati alla sfera dell’immaginazione, vuole dare un’idea di ciò che è stato il primo conflitto mondiale per chi lo ha vissuto sulla propria pelle.




Il profumo di quei giorni - Gabriele Falco





Titolo:
Il profumo di quei giorni
Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione:  2020
Pagine: 169
Prezzo: 4,99€ (ebook); 15,60€ (cartaceo)

Sinossi:

In seguito al casuale ritrovamento del diario di quando era fanciullo, il maturo protagonista del romanzo torna a rivivere, con compiaciuto stupore e qualche vena di amarezza, quei giorni sereni e spensierati trascorsi all’interno di un contesto socio-culturale indimenticabile, in quell’arco temporale compreso tra l’infanzia e la preadolescenza. Luoghi, personaggi e situazioni che per anni erano rimasti sepolti nella sua mente, gli si riaffacciano, così, a tutto tondo, consentendogli di recuperare una parte importante di sé e del suo vissuto. E nel ripensare a quella bella, pulita e fresca stagione della sua vita gli sembra di avvertire ancora, nell’aria, il profumo di quei giorni.





L'ultimo maleficio - Gabriele Falco







Titolo: 
L'ultimo maleficio 

Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Horror
Data di pubblicazione: 2019
Pagine: 230
Prezzo: 15.60€

Sinossi: 

Il romanzo si sviluppa attorno all’idea che Bram Stoker, il celebre autore di Dracula, nell’ideare il suo personaggio si sia ispirato non solo al principe rumeno Vlad l’Impalatore, ma anche alla figura terribile e sanguinaria della contessa ungherese Elisabetta Bathory, la più crudele serial killer della storia. L’autore ha fatto suo quanto esposto in un saggio (Dracula era una donna) dal critico e studioso americano R. T. McNally. Immagina, pertanto, che uno studioso ungherese di storia locale invii a Bram Stoker delle lettere contenenti il memoriale che un parroco dell’allora cittadina di Csejthe (oggi ÄŒachtice, in Slovacchia) aveva scritto al suo vescovo, per informarlo di quanto era avvenuto nel castello in cui era stata murata viva la contessa dal 1611 al 1614, data della sua morte. Egli, ormai prossimo alla fine e in preda al rimorso, perché non aveva tenuto in debito conto gli avvertimenti che la Divina Provvidenza gli aveva fatto pervenire tramite una giovane sensitiva, rivela l’orrendo maleficio operato dalla contessa per trasformarsi in una creatura delle tenebre assetata di sangue. Significative appaiono le lettere che lo studioso ungherese invia allo scrittore irlandese, poiché in esse si può scorgere come quest’ultimo abbia potuto trovare spunti e ispirazione per la creazione del suo capolavoro di narrativa horror.





La Bibbia del diavolo - Gabriele Falco





Titolo:
 La Bibbia del diavolo - La genesi
Autore: Gabriele Falco
Casa Editrice: Independently published
Genere: Horror
Data di pubblicazione:2018
Pagine: 416
Prezzo: 20,80€



Sinossi: 

Boemia (attuale Repubblica Ceca), anno del Signore 1229 circa: nel piccolo monastero benedettino di Podlàžice Herman, un monaco condannato a essere murato vivo nella propria cella a causa della sua empia condotta, per salvarsi la vita chiede di essere sottoposto a un singolare Giudizio di Dio
nel corso del quale tenterà di realizzare il più grande codice miniato che mai sia stato prodotto. Egli, inconsapevolmente suggestionato dal demonio, è convinto di poter raggiungere il suo obiettivo nello spazio di ventiquattro ore. Ma quando, nonostante le preghiere di aiuto rivolte a Dio, si rende conto che l’Onnipotente non arriverà in suo soccorso, si lascia indurre a invocare Satana in persona, a cui cede l’anima in cambio dell’opera compiuta. Nasce, così, il Codex Gigas, meglio conosciuto come la Bibbia del diavolo. Ma subito dopo Herman, pentito per quanto ha fatto e inorridito da ciò che gli è stato dato di scoprire intorno a quel testo, il quale nasconde tra le sue pagine una terrificante minaccia per l’umanità, invoca il perdono della Vergine e, ottenutolo, muore in pace; non senza avere, prima, fatto in modo che il libro maledetto perda gran parte del suo malefico
potere.
Ancora oggi la Bibbia del diavolo (così chiamata per via di un’immagine di Satana che riempie
un’intera pagina) da molti è considerata un’opera apportatrice di lutti e sciagure, e tante sono le
inquietanti storie nate attorno a essa. Si dice, ad esempio, che tutti coloro i quali ne sono venuti in
possesso siano finiti in disgrazia.
Il presente romanzo, accogliendo la suggestiva tradizione secondo cui la Bibbia del diavolo sarebbe
stata ispirata dal Maligno, ha ripercorso in chiave horror le tappe attraverso le quali il monaco noto
con il nome Herman Inclusus (Erman il recluso?) avrebbe creato il manoscritto più grande della
cristianità: 92 centimetri di altezza, 50 di larghezza, 22 di spessore e 75 chili di peso, per un totale
di 312 pagine (originariamente esse erano 320, ma 8 sono state misteriosamente rimosse. Cosa
contenevano?). Gli esperti hanno calcolato che per la sua realizzazione sono occorsi non meno di 20
anni e circa 160 pelli d’asino.
Oggi il manoscritto è custodito a Stoccolma, nella Biblioteca Nazionale di Svezia.

Biografia: 
Gabriele Falco, nato a Montebello di Bertona (PE) nel 1957, laureato in Lettere Moderne, insegna
Italiano e Storia in un Istituto Tecnico Statale. Vanta diverse collaborazioni con quotidiani, periodici e
riviste letterarie. Autore eclettico, spazia tra vari generi: dalla saggistica al racconto, al romanzo, alla
poesia.



Spero di aver attirato la vostra attenzione!
Buone letture^^


Amaranth

Recensione: "FASCETTE ONESTE. SE GLI EDITORI POTESSERO DIRE LA VERITÀ"

10/16/2020


Che fine fanno le fascette che abbracciano i libri? Un uso molto pratico è trasformarle in segnalibri: a me è capitato quando la frenesia di iniziare la lettura era tale da non poter aspettare di essere a casa e liberare il libro di tutti i suoi soprabiti. Scommetto, però, che molte sono andate perse, forse buttate per scelta o impossibilità di farle risalire al titolo a cui si riferivano.
Già, perché tra i mille romanzi-replica anche le fascette tendono a essere vaghe e ad assomigliarsi. C’è stato un tempo, non troppo lontano, in cui si potevano osservare delle eccezioni, ma questa è un’altra storia.



Titolo: Fascette oneste. Se gli editori potessero dire la verità 
Autore: Marco Cassini (a cura di)
Prima edizione: Italo Svevo - 16 gennaio 2020
Pagine: 90
Prezzo: brossura - € 11,00

Una placida domenica di settembre il mondo editoriale è stato investito da un'onda anomala: un twit mi ha suggerito l'idea balzana di immaginare cosa direbbero le fascette promozionali dei libri se, invece di essere roboanti promesse di marketing, fossero sincere descrizioni del contenuto dell'opera. Per qualche settimana in tanti si sono divertiti a giocare: questo libro («Il capolavoro che tutti aspettavamo!») raccoglie le migliori #fascetteoneste.


***


Settembre 2019. Marco Cassini lancia l’hashtag #FascettaOnesta su Twitter, veicolando una provocazione ma soprattutto un gioco accolto con entusiasmo dai lettori. In molti hanno dato il proprio contributo, formulando le frasi che si potrebbero trovare sulle fascette, se solo la corsa alle vendite non imponesse di falsare la realtà. 
Di successi annunciati prima ancora di essere riconosciuti tali ne sono piene le librerie, ma d’altra parte ho il sospetto che il lettore abituale sia ormai immune allo strillo della bandella e si soffermi a leggerla solo quando la lettura lo ha lasciato insoddisfatto.
Ecco, io immagino che Fascette oneste, che raccoglie una selezione dei testi ideati dai partecipanti, possa diventare il libro da consultare alla ricerca di ispirazione per vendicarsi di un capolavoro deludente ma promesso dalla fascetta.
Si potrebbe persino provare ad abbinare un libro per ciascuna fascetta: editori, pensateci, in fondo le trovate già pronte e alcune, lo ammetto, mi hanno persino incuriosita. Lo so, a volte emerge un po’ del mio gusto per l’orrido.
Fascette oneste - mi è sembrato che tanto Cassini quanto l’editore ne siano consapevoli - è un libro che, seguendo una tendenza comune al mondo dell’editoria, potrebbe diventare rapidamente volatile. Ma, in fondo, il #FascettaOnesta è virale e ormai dotato di vita propria. 
Tra gli spunti più interessanti c’è l’essenza del libro stesso, che sovverte la sua funzione canonica per avvolgere, non avvolto, le fascette. D’altra parte, l’editore non ha rinunciato a dargli un’esclusiva fascetta sovrimpressa. 
Se si ride tanto arrivando alle pagine clou della raccolta, c’è da apprezzare l’introduzione con cui Cassini racconta la simpatica e vagamente alcolica genesi della sua iniziativa e offre un excursus storico proprio sulla fascetta.
Testi brevi, divertenti e, a dirla tutta, forse anche troppo pungenti che, però, fanno venire il sospetto che rivelino davvero un po’ di verità. E a questo punto rimane da chiedersi: abbiamo ancora bisogno delle fascette?






AA.VV.

Recensione: Chiacchiere d'inchiostro, di chiacchiere letterarie

10/13/2020




Titolo: Chiacchiere d'inchiostro

Autori: Chiacchiere Letterarie, AA. VV.

Data di pubblicazione: 18 Settembre 2020 

Rivista letteraria

Prezzo: gratuita e scaricabile qui: Chiacchiere d'inchiostro



La recensione di oggi sarà un po' diversa dal solito! 

Infatti non mi occuperò di un libro, ma di Chiacchiere d'inchiostro: una rivista gratuita creata dal gruppo del blog di Chiacchiere letterarie in collaborazione con Bianconiglio - laboratorio creativo e disponibile cliccando sul link qui sopra.

Una rivista fresca, curata e ricca di contenuti, che si presenta subito bene grazie alla bellissima illustrazione in copertina di tangjiao990 che si accompagna con armonia alla grafica dell'intero numero.

Composta da racconti, da laboratori creativi sia di stile che di disegno e dagli articoli della redazione che offrono spunti di riflessione condivisibili o no, ma comunque tutt'altro che scontati per noi appassionati di libri e di letteratura.

Ho trovato molto interessanti i laboratori creativi, sia per l'idea di dare al lettore della rivista un ruolo attivo, che per la qualità degli esercizi proposti, che ho svolto anche io, anche quelli di disegno che all'inizio credevo avrei ignorato e che sono stata contenta di aver realizzato.

I racconti sono di buon livello e mi sono piaciuti tutti, a partire dal primo: La metamorfosi, di Giorgia Scalise, che si ispira al famosissimo romanzo di Kafka con una storia dall'ambientazione contemporanea e dalle idee accattivanti. 

Cento giorni di Coprifuoco di Alessandro Chiusi ci porta indietro nel tempo in un Sud America pericoloso nel quale i terroristi e l'esercito si fanno la guerra a spese della popolazione e anche soltanto il desiderio di un caffè zuccherato può essere letale. 

A volte però non serve cercare il pericolo, perché il vero mostro può essere anche più vicino, come nel terzo racconto che ci porta verso l'horror: Il mostro sotto il letto, di Massimiliano Albicini.

La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli, è un racconto veloce e originale che ricorda un po' una fiaba.

L'ultimo racconto è di una delle ideatrici della rivista: Denise Atzori. Il canto del buio ci porta nel fantasy, in un mondo dall'ambientazione onirica nel quale si combatte una lotta tra luce e buio


Chiacchiere d'inchiostro è una rivista dalla quale traspare la passione delle creatrici e dei collaboratori che fin dal primo numero hanno saputo creare contenuti e spunti interessanti, un progetto che credo abbia una buona possibilità di crescere ancora con i prossimi numeri.

Vi consiglio di leggerla, o almeno di scaricarla e di dare una possibilità a Chiacchiere d'inchiostro.









Annie

C'è post@ per noi...#397

10/11/2020


Buona domanica, carissimi lettori!
Anche oggi abbiamo per voi quattro nuove proposte di lettura, ovviamente tutte made in Italy.

Titolo: Il duetto dei gatti e altre musiche animali
Autore: Roberto Franchini
Editore: EDB
Pagine: 64
Prezzo: € 9,00

TRAMA

Cosa c'entrano gli animali con la musica? Due soprani che dialogano fra loro miagolando come gatti. Un brano che racconta la brevissima vita di una farfalla. Una sinfonia lenta e un po' buffa come i passi di un orso ballerino sono solo alcune delle storie che ti aiuteranno a scoprirlo. Dodici grandi compositori che hanno fatto la storia della musica raccontano in prima persona un celebre brano che negli anni della loro attività hanno dedicato a un animale o a un insetto. I racconti accompagnano i giovani lettori alla scoperta della musica classica in modo divertente. E, grazie al QRcode, si possono anche ascoltare i brani raccontati nel testo. Età di lettura: da 6 anni.


Titolo: Giuseppe Dossetti
Autore: Fabrizio Mandreoli
Editore: EDB
Pagine: 152
Prezzo: € 13,50

TRAMA
Professore universitario e partigiano, politico e giurista, monaco e padre della Costituzione, Giuseppe Dossetti (1913-1996) è stato uno dei protagonisti della scena pubblica del Novecento italiano. Questo libro ne ricostruisce con rigore la biografia, segnata in apparenza da improvvise cesure e cambi di rotta, ma in realtà percorsa da un'incessante e semplice ricerca di conformità al Vangelo dentro la complessità della storia. L'insegnamento universitario, l'esperienza partigiana, il contributo alla stesura della Carta costituzionale, difesa con vigore anche negli ultimi anni di vita, la militanza critica nella Democrazia cristiana e il ritiro dall'attività politica per fondare una comunità monastica disegnano un percorso ricco di scelte, di incontri e di amicizie (tra tutti, La Pira, Lazzati e il cardinale Lercaro). In fondo, Dossetti coltivava un solo desiderio: «Diffondere quella pace che è un bene universale, diffonderla non a parole, ma col silenzio e con i fatti, quelli più profondi, più duraturi e più umili, più puri da ogni clamore».

Titolo: Coppia di 2
Autore: Simone Palmanti
Editore: PubME
Pagine: 216
Prezzo: € 16,00 (cartaceo) € 1,99 (ebook)

TRAMA
Se il destino ti ha riservato il ruolo di un due di picche in una mano di poker, non puoi che prenderne atto.Ma se la vita ti fa incontrare un due di fiori, devi esserne contento: da soli non valete molto, ma insieme potete tentare di sfidare la fortuna. Se poi sapete bluffare...Questi due racconti parlano di una coppia di due, delle loro storie, delle loro debolezze e di un legame che, quanto più appare controverso, tanto più è forte.



Titolo: Questo grande amore è il mio vanto
Autore: Barbara Buttiglione
Editore: PubME
Pagine: 58
Prezzo: € 7,50 (cartaceo) € 1,99 (ebook)

TRAMA
Saggio.
Anche le nostre ‘ordinarie’ esistenze possono godere di un assaggio di Sublime, 
di una scomposta ma intensa visione di Bellezza: è sufficiente leggere i versi di P.B. Shelley,
i romanzi di Mary, le rime appassionate di Robert ed Elizabeth, le liriche sofferte e taglienti 
di Sylvia Plath e Ted Hughes. 
Pur essendo quasi come spiare dal buco della serratura di una porta che cela l’Infinito, 
ne sarà valsa davvero la pena.

Tre coppie di Poeti di lingua inglese, tra i più grandi. In che modo la loro relazione sentimentale 
ha influito sulla loro produzione poetica? Le loro vicende personali come si sono intrecciate 
al percorso professionale? Su queste dinamiche l’autrice indaga citando fonti bibliografiche, 
stralciando versi, dipingendo immagini di vite straordinarie legate ad opere dal valore universale 
ed eterno.


Per oggi è tutto!



Einaudi

RECENSIONE: IL TRENO DEI BAMBINI - VIOLA ARDONE

10/07/2020

 


IL TRENO DEI BAMBINI
di Viola Ardone
Einaudi | Stile Libero Big | 233 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €17,50
24 settembre 2019 | scheda Einaudi



È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere.

La mia recensione.
Ho tentennato un po' a leggere questo libro. Ho tentennato perchè temo sempre che il libri raccontati da bambini mi deludano. Non so perchè, ma è così. Una volta, però, iniziato il romanzo di Viola Ardone mi sono innamorata di Amerigo e del suo mondo. Amerigo vive nei Quartieri Spagnoli con la mamma Antonietta. A scuola non ci va perchè è bravo coi numeri ma le lettere lo confondono, quindi va in giro per la città a raccogliere pezze da rivendere. Siamo nel 1946 e l'Italia, da poco uscita dal secondo conflitto mondiale, ancora deve rimettersi in piedi e fame e povertà sono ovunque. Amerigo è un bambino come tanti nella Napoli del dopo guerra, con una mamma che a lui tiene ma che non sa dimostrare affetto, le coccole non sono arte sua. Mamma Antonietta coglie al volo un'opportunità per quel secondo figlio che ama ma a cui non ha nulla da dare. Il Partito Comunista organizza i treni della felicità, vagoni pieni di bambini dai 6 ai 12 anni provenienti dal Sud povero ma anche dalle grandi città ancora in ginocchio dopo il conflitto e diretti per lo più in Emilia Romagna, verso famiglie più agiate che si prenderanno cura di loro. E così Amerigo insieme agli amichetti Tommasino e Mariuccia parte per la provincia modenese dove troverà i Benvenuti e con loro passerà un anno indimenticabile, che gli cambierà totalmente la vita.

Il treno dei bambini è un racconto di rinunce e di occasioni, ma anche di amore. Un amore strano, non espresso, fatto di assenze. Un amore che porta Antonietta a lasciare andare l'unico figlio che le è rimasto con il rischio di non vederlo mai più. Perchè tanti bambini partiti per il nord non tornarono più alla loro vecchia vita, preferendo (a volte già in accordo con la famiglia di origine) restare lì, togliere una bocca da sfamare e avere una possibilità per il futuro. Amerigo è piccolo quando parte, e come gli altri non capisce cosa stia accadendo. Lui sa tante cose, per questo viene soprannominato Nobèl, ma questa del treno proprio non lo sa che cos'è. Li stanno portando in Russia! I comunisti gli taglieranno le mani! È con la paura dei suoi sette anni che affronta il lungo viaggio attraverso un'Italia fatta di macerie e povertà. E sempre con la paura di non essere accettato aspetta l'arrivo della sua nuova famiglia. Ed è con loro che scopre un nuovo mondo, non fatto solo di cose o soldi, ma fatto di attenzioni, abbracci, vitellini appena nati, amici da aiutare, persone da consolare e compleanni da festeggiare. Lui che non ha mai avuto nulla dalla vita e dalla madre, ora ha una famiglia.

Difficile non affezionarsi ad Amerigo, difficile non commuoversi davanti allo stupore del bimbo per una tavola imbandita per colazione o per le attenzioni che il nuovo babbo gli riserva. Con i suoi occhi curiosi e il suo spirito irriverente Amerigo ti entra fin dalle prime righe nel cuore. Lo accompagni a scoprire un mondo nuovo e così vedi con i suoi occhi anche sprazzi della Storia del nostro paese, i bombardamenti, l'occupazione e ora la lotta comunista ma anche la condizione femminile in un'Italia che ancora non sa che cos'è.

La parte finale del romanzo invece ti fa fare in salto nel tempo di quasi cinquant'anni. Ad un primo sguardo mi era sembrato un finale un po' strano, quasi scordato, rispetto al resto. In realtà, riflettendoci bene, chiude un cerchio e da un senso di pace al lettore che ha viaggiato con Amerigo e che con lui in qualche modo è cresciuto.

Viola Ardone ha creato in poche pagine, che si leggono in un soffio, un piccolo capolavoro, uno spaccato d'Italia visto con gli occhi di un bimbo di appena sette anni ma che sembra avere alle spalle già una vita intera. E con una lettura un poco più attenta non è difficile cogliere sfumature molto interessanti, come i simboli che accompagnano tutto il racconto. Il gioco delle scarpe che fa Amerigo, dando un punteggio a seconda del loro stato, è una vera e propria analisi sociologica ed economica; o ancora la piccola mela annurca che mamma Antonietta lascia al figlio come ultimo e unico dono prima di partire, tanto bella e perfetta che il bambino non avrà mai il coraggio di mangiarla lasciandola marcire sulla scrivania, è il simbolo di quell'amore materno mai del tutto concretizzato e lasciato lì a guastarsi.
Il tutto è raccontato proprio come lo farebbe un bambino, con leggerezza e stupore continui, rendendo in questo modo il racconto più intenso e intimo.

Voto

Alla prossima






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