il giorno più bello della mia vita io non c'ero

Recensione: " IL GIORNO PIU' BELLO DELLA MIA VITA, IO NON C'ERO" di Simone Bargiotti

11/30/2016

Titolo: Il giorno più bello della mia vita io non c'ero
Autore: Simone Bargiotti
Editore: I libri di Emil
Genere: Narrativa contemporanea/biografia

Sinossi:
Questo libro non è un romanzo. È la storia di una psicoterapia, ed è dedicata a tutti i medici e professori- alcuni con tanto di cattedra universitaria che si credono Dio e non hanno capito nulla di quello che è successo. Perché un ragazzo di ventiquattro anni a un certo punto sta male? Cosa è davvero successo nella sua vita? Quanto c'è di vero? Nulla, hanno fatto presto a sentenziare questi signori, liquidando il tutto come "non vero". E invece un fondo di verità esiste. Un perché. Una causa.





Recensione:
“Sì, vivi la tua storia.
Hai già sofferto abbastanza”.
Strano concetto del
“soffrire abbastanza”.
Dopo neanche due mesi sono stato ricoverato.


Questo libro è una sorta di viaggio autobiografico che, tenta di analizzare nel profondo quella che è stata la vita di un giovane (ora uomo), partendo da dettagli basilari della sua esistenza, quali ad esempio, il rapporto con la madre. Tra lui e sua madre si era creato un corto circuito: andavano
sempre meno d’accordo, tutto quello che faceva era sbagliato a priori, aveva deluso le sue forti aspirazioni.
In alcuni punti, la descrizione di questo legame madre/figlio è quasi tragicomica:

“La vita è dura!” “La vita è una fatica tremenda!”addirittura: “Tu fai una gran fatica a vivere, pensa se ce la dai su quanto, ci guadagni!” Eh sì, credo che mia madre avesse davvero bisogno di parlare con qualcuno, e anche bravo.


In un giorno del 2000 in cui ho provato a ricucire un po’ i rapporti, sperando che per una volta mia madre dimostrasse interesse alle cose che faccio, le ho letto alcune pagine di Nietzsche, “Sull’utilità e il danno della storia per la vita”. Il suo commento è stato pressapoco: “Che assurdità scrivere un libro sul proprio passato! Ci sono proprio dei cretini che non hanno niente da fare!”

Il lettore sarà coinvolto, pagina dopo pagina, nel viaggio interiore di questo giovane uomo, dei suoi dolori passati, dei suoi primi traumi d’amore. Mi ha toccato da vicino il grido d’aiuto espresso dall’autore, in merito al mancato e totale impegno da parte della madre di porre rimedio al problema esistenziale del figlio.
L’autore ha tentato, per l’intero romanzo, di ricostruire i fatti cercando di pensare che probabilmente allora anche lei avesse i suoi problemi. Ma se davvero vuoi bene a un figlio vai a fondo della questione e ti prendi anche le tue responsabilità, questa è una delle verità espresse da questo libro. Capirete quindi, il senso della frase “quando succedono queste cose, le madri innocenti si dicono colpevoli, le madri colpevoli si proclamano innocenti?”

Il legame d’amore/odio con una madre ingombrante, a tratti ingiusta (lascia che il fratello scelga il suo percorso di studi preferito, mentre costringe lui a una facoltà che non ama affatto) è il cardine attorno a cui si sviluppa l’intera vicenda. Il punto focale è che, se al protagonista fosse stata data la possibilità di fare il Liceo Classico e poi Scienze della Comunicazione, sicuramente la parola felicità avrebbe maggiormente riempito la sua esistenza.


L’obiettivo di questo giovane uomo è stato quello di mettere nero su bianco tutta la sua vita, al solo scopo di raccontare la sua completa riabilitazione, dopo gli attacchi di panico e la paura (non motivata) di impazzire, di perdere la struttura mentale. Gli è stato detto da anni che non può accadere, almeno non in un giorno o in una settimana, come abbiamo visto nel corso della sua storia c’è tutta una serie di segnali, non è, come dice il mio bravo analista, un ictus cerebrale, non è improvviso.


“A volte mi sento davvero un soldato sulle frontiere dello spirito. L’attacco di panico, una cosa sconvolgente che può prendermi in qualsiasi momento, magari proprio in quelli più delicati. Perché il problema più dell’attacco in se, è l’ansia anticipatoria e il conseguente evitamento. L’ansia che mi prende prima, e che poi mi porta ad evitare le situazioni da cui non ho vie di fuga.”


Un libro intenso, che con tutta probabilità potrà aiutare i lettori che abbiano vissuto (o stiano vivendo tuttora) quella sensazione tanto complessa, definita come il mal di vivere. Alla fine, un libro come questo potrebbe dar loro lo stimolo necessario per compiere il grande salto, e perché no prendere quell’aereo per la California (lo stesso tanto agognato dall’autore).





 Alla prossima e buona lettura, come sempre.




Eliza

Recensione: I FIORI RUBATI. LA SECONDA INDAGINE DEL COMMISSARIO LIVIA di Silvestra Sorbera

11/28/2016

Buongiorno lettori!
Iniziamo la nuova settimana con una nuova recensione. Oggi vi parlo di I fiori rubati. La seconda indagine del commissario Livia di Silvestra Sorbera.



Titolo: I fiori rubati. La seconda indagine del commissario Livia
Autore: Silvestra Sorbera
Editore: LazyBOOK
Pagine: 79
Prezzo: €2,99 (ebook)


Trama: Due bambine scomparse, una strana signora che ama le margherite e il passato che torna dolorosamente nella vita del commissario Livia. Il lettore, seguendo la protagonista alle prese con il rapimento di due bambine di otto anni, entrerà nella sua vita, nella sua famiglia e scoprirà quanto curiosamente, a volte, gli eventi si intreccino.






La mia recensione.
In un mondo letterario oramai popolato da commissari, questori, vice questori oggi come oggi non è facile affrontare il genere. Ancor più se il commissario è donna come in questo caso. A noi lettori, strane creature come siamo, piacciono i "Montalbano" tutto spirito e poesia, gli "Schiavone" rudi, bruschi e affascinanti e via dicendo. Insomma, abbiamo un'idea abbastanza precisa di quello che vogliamo da un libro che parli di indagini, gialli, omicidi. Quando però ci vengono cambiate le carte in tavola e troviamo Livia (nome non casuale per gli amanti di Camilleri) ci facciamo sospetti e attenti. In questo caso infatti, ammettiamolo, siamo anche un po' rompiscatole e facciamo le pulci al romanzo in questione. Io ho accettato di leggere questo breve romanzo proprio per questo motivo, confrontarmi con la lettura di un romanzo di questo genere con una donna protagonista. Ultimamente sto leggendo tanti romanzi di questo tipo e volevo capire se il trovarmi davanti ad un commissario donna avrebbe aggiunto o tolto qualcosa alla mia esperienza di lettura.
Lo so, ora siete curiosi di vedere cosa rispondo a questo dubbio. Ho trovato questo in romanzo  un racconto molto intimo, forse troppo. Leggendo la prefazione si capisce che in Livia e nel romanzo ingenerare c'è molto dell'autrice, dal suo amore per la divisa, alla gioia di raccontare, ma anche anche aspetti molto più personali e delicati. Ho trovato in tutto ciò sia un punto a favore che uno a sfavore. Livia è un personaggio molto complesso, di quelli, passatami il termine, a cipolla, ha uno strato esterno, duro e coriaceo, dettato dal suo ruolo istituzionale, da quella divisa dietro la quale a volte un po' si nasconde; ma al suo interno è una donna lacerata, fragile, che vorrebbe avere qualcuno accanto che la aiutasse a raccoglie i cocci ma che, contemporaneamente, ha paura di avvicinarsi ancora a questo qualcuno. In Livia c'è molto dell'autrice, se ho capito bene. Ma qui sta anche la debolezza del romanzo: il giallo, la parte più misteriosa del racconto, finisce quasi in secondo piano rispetto al personaggio e ne esce indebolita. La sparizione delle due bambine, questi famosi fiori, incuriosire, attira inizialmente il lettore, per poi perdersi e risolversi in maniera frettolosa lasciando per altro diversi dubbi. Possibile che a due genitori, a cui viene rapita l'unica figlia, non venga in mente di condividere con la polizia un particolare così importante? Possibile che due commissariati non così distanti non diramino segnalazione del rapimento di una bambina e che quindi non comunichino tra loro? Insomma, in diversi punti ho trovato al storia poco concreta e troppo attenta alla sua protagonista.

Voto
...e mezzo!


Alla prossima


c'è posta per noi

C'è post@ per noi #191

11/27/2016

Buona domenica lettori!
Oggi vi diamo il buongiorno con un nuovo appuntamento di C'è posta per noi! Vediamo quali segnalazioni abbiamo trovato nella nostra casella di posta...


Titolo: Mamma, papà... Oggi vi racconto una storia
Autore: Manuela Monti
Editore: Intrecci Edizioni
Pagine: 65
Prezzo: €8,00 (cartaceo)


Trama: Il libro raccoglie tre racconti ambientati nel mondo animale. Leggendo le storie sarà impossibile non farsi coinvolgere dalle avventure dei personaggi e condividere con loro emozioni, desideri, paure… scoprendo che ogni problema offre una soluzione. I racconti, rivolti ai bambini, sono molto indicati anche per gli adulti che, talvolta, si portano dietro problematiche antiche non risolte. Osservare le situazioni descritte con gli occhi e gli strumenti che oggi l’adulto ha ma che da piccolo non possedeva, consente al letto- re di rivisitare antiche sofferenze, immedesimandosi nei personaggi, ed elaborando ciò che non ha potuto risolvere un tempo.Ogni racconto si conclude con una guida alla riflessione attraverso la quale sarà facile comprendere il messaggio che il testo vuole trasmettere. I pensieri e le azioni dei personaggi indicheranno la strada. Sarà poi possibile, per il lettore, avvicinarsi alle vicende dei protagonisti aggiungendo i propri punti di vista, le proprie emozioni, esperienze e i modi di vedere le situazioni, all’interno dello “spazio per te”.

L'autrice: MANUELA MONTI, psicologa/psicoterapeuta, ha conseguito una prima specializzazione ad orientamento sistemico-relazionale con particolare applicazione alla consulenza familiare e una seconda ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Esercita come libero professionista e spesso è impegnata in corsi di formazione per docenti e genitori. Dal 1983 è docente nella scuola primaria. Ha pubblicato Piccole storie (Albatros, 2013), L’orso Bu e altri racconti (Armando, 2014).



Titolo: La speranza dei vinti
Autore: Michele Rampazzo
Editore: Intrecci Edizioni
Pagine: 274
Prezzo: €15,00 (cartaceo)

Trama: Cosa fareste se l’apocalisse vi sorprendesse in terra straniera, lontano da tutti e da tutto ciò che conoscete? Giorgio, giovane scrittore a Londra per lavoro, si risveglia in un incubo. Il suo agente gli ha lasciato un biglietto, è corso in aeroporto, chiamerà appena troverà un volo; ma intanto le reti telefoniche sono mute, i trasporti bloccati, le sirene suonano impazzite e strani individui si aggirano per le strade. Figure non proprio vive, sinistre, claudicanti. Zombie. Un’epidemia tanto violenta che girare senza mascherina significa contagio assicurato. E mentre i pochissimi sopravvissuti si accalcano in cerca di spiegazioni e imperversa la legge marziale, Giorgio sfugge ai controlli dell’esercito e decide d’intraprendere la sua personale odissea attraverso l’Europa per tornare da Alessia, rimasta a casa, in Italia. Lungo il tragitto, sarà testimone degli orrori causati dall’epidemia, lotterà per la propria vita e per le persone che incontrerà, con cui legherà a doppio filo le sue aspettative e le sue paure. Soprattutto, non perderà mai di vista il suo proposito: tornare a casa, dove risiedono le sue speranze più grandi.

L'autore: MICHELE RAMPAZZO studia Strategia della Comunicazione all’Università di Padova. Ingordo di storie e grande appassionato di letteratura e cinema, a 24 anni ha già scritto 8 romanzi, di cui “La speranza dei vinti” è il primo pubblicato. (Giura che presto ne seguiranno degli altri.)



Titolo: Le mie tre vite. Ridere, Piangere, Ricominciare
Autore: Massimo Boldi
Editore: Piemme
Pagine: 298
Prezzo: €9,99 (ebook); €17,50 (cartaceo)

Trama: La perdita del padre a diciotto anni ha segnato la sua prima vita. La scomparsa della moglie, che gli fu accanto per trent'anni, la fine della seconda. Ora vive la sua "terza vita" e ha una voglia matta di raccontare a tutti dove si trova la forza per ripartire sempre. È una confessione a cuore aperto, un viaggio intimo e personale, che il grande comico milanese ha scelto di fare in compagnia della figlia più giovane, Marta. Si viene così trascinati dentro una girandola variopinta di incontri, di successi, di episodi esilaranti legati alla carriera, ma soprattutto di ricordi affettuosi, di battaglie vinte, come quella sulla balbuzie, di gioie e dolori familiari. È un'esistenza narrata attraverso passaggi cruciali, da cui stilla una preziosa eredità di saggezza, un tesoro di insegnamenti per affrontare con ironia, leggerezza e abbandono le prove del quotidiano: "Tutto quello che mi è accaduto è stato un miracolo, un sogno diventato realtà. Perché un giorno si può ridere. Un altro si può piangere. Ma tutti i giorni bisogna ricominciare".



Titolo: Vietato leggere all'Inferno
Autore: Roberto Gerilli
Editore: Speechless Books
Pagine: 412
Prezzo: ebook gratuito; €15,00 (cartaceo)

Trama: Mi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Ho trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici, quando la lettura era ancora legale. Ho iniziato per scherzo con L’isola del tesoro e non ho più smesso. Leggere è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima prima di andare a dormire. Sono talmente assuefatto da conoscere il significato di parole come paradosso, pennivendolo e opulenza. Insomma, uno sniffa-inchiostro senza speranza. Vivo vicino ad Ancona, lavoro come inserviente in un discount di bricolage e arrotondo spacciando romanzi alla gente della zona. La mia vita non è un granché, ma mi ci trovo. Il problema è che vorrei avere più soldi, per questo accetto di aiutare Eleonora. La ragazza è brava, ma così folle da voler cambiare il mondo dell’editoria da sola. Per seguirla mi tocca coinvolgere amici discutibili e incontrare gente che preferirebbe vedermi morto (il Bibliotecario ti dice niente?). Meno male che ho dalla mia Caterina, una camgirl con un secondo lavoro ancora meno presentabile del primo, però non sono sicuro mi possa salvare il culo, stavolta. Se ne esco vivo, giuro che smetto di leggere. Forse. Vietato leggere all’inferno racconta la mia storia. Non insegna qualcosa che vale la pena conoscere, non ci sono buoni sentimenti o altre cazzate ma per sballarsi con gli amici è perfetto. Provalo, e fammi sapere se funziona.

Alla prossima




Ancella (Monia)

Recensione: "IL LIBRO DEL SAPERE (NELLE TERRE DI AURION #1)" di Luca Azzolini

11/25/2016

Buongiorno, lettori!
Rieccomi qui a parlarvi di una mia lettura. Come alcuni di voi sanno, sono un'amante della letteratura per bambini e ragazzi, storie che racchiudono una magia altrimenti introvabile, e spesso e volentieri mi immergo in mondi immaginari al fianco di protagonisti molto molto giovani. E questa è una di quelle volte! Voglio parlarvi, infatti, del primo volume di una bellissima saga per ragazzi tutta italiana: Nelle Terre di Aurion di Luca Azzolini. Il volume introduttivo, Il libro del sapere, fa capo a ben sette romanzi ricchi di avventura, fantasia e magia. Se volete saperne di più, continuate a leggere!

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Titolo: Il libro del sapere (Nelle Terre di Aurion #1) 
Autore: Luca Azzolini
Editore: Piemme
Collana: Il Battello a Vapore
Prezzo: € 9.60 (cartaceo)
Pagine: 192 p.
Genere: Fantasy, Avventura  (Romanzo)
Anno di pubblicazione: 2014

Trama
L'oscuro Principe della Notte ha preso possesso delle Terre di Aurion. Il regno potrà essere liberato solo recuperando sette magici talismani protetti da mostruose e terribili creature... Il giovane Dorian è cresciuto in una fattoria all'oscuro delle sue vere origini, finché il destino non lo ha messo di fronte a una grande responsabilità: riconquistare il trono che il Principe della Notte ha sottratto ai suoi antenati. Accompagnato da Ravi, un Guerriero del Cielo, il suo pericoloso viaggio comincia dalla regione dei Laghi Nebbiosi, dove si trova il primo dei talismani perduti: il Libro del Sapere.

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La mia recensione

Ho adocchiato questo splendido libro per ragazzi qualche tempo fa sul sito Il Battello a Vapore e da allora ho sempre avuto una gran voglia di iniziare l’avventura che la sinossi presagiva, quindi quando ho avuto l’occasione di farlo non ho atteso un istante in più. Ho afferrato il romanzo, mi sono seduta e ho cominciato a sfogliare le pagine con grande curiosità. Sapevo che la storia intessuta da Luca Azzolini mi avrebbe trasportato in una realtà piena di magia e azione e la parte più irrazionale di me non vedeva l’ora di entrarci!
La storia è ambientata in un mondo dai tratti tipici di un medioevo fantasy, Aurion, un regno costituito da sette terre unite sotto un’unica bandiera, un tempo luogo di luce e gioia, di giustizia e lealtà, di amore e speranza. Ora, purtroppo, in seguito all’avvento del Principe della Notte, restano solo desolazione, oscurità e nebbia e terribili e malvagie creature si aggirano in quelle lande, portando terrore e distruzione. L’unico che può cambiare le cose è l’erede al trono di Aurion, il discendente del primo sovrano, il solo a poter riunire i Sette Talismani perduti e poter donare ad Aurion l’antico splendore. Quando Dorian scopre che il predestinato è proprio lui, dopo un momento di confusione e di esitazione, decide di andare incontro al suo dovere e parte con i suoi più fidati amici alla ricerca degli oggetti che potranno conferirgli il potere necessario per sconfiggere il nemico. Il primo talismano da ritrovare è il Libro del Sapere, nascosto nella regione dei Laghi Nebbiosi, e tra boschi infernali, mostri da sconfiggere e streghe malefiche non sarà un viaggio facile...
È il primo libro che leggo di questo autore e il suo modus narrandi mi è piaciuto molto; possiede la capacità di raccontare con semplicità senza tralasciare dettagli e descrizioni, contribuendo a creare una prosa attenta e minuziosamente curata. Non c’è fretta o confusione e ogni capitolo risulta piacevole e, anche se il target a cui si rivolge è giovanissimo, la storia resta coinvolgente anche per un adulto perché priva di banalità o soluzioni semplicistiche.
Il personaggio che conosciamo meglio è Dorian, il coraggioso e istintivo protagonista, ma non è certo l’unico a calcare la scena, anzi, c’è una bella carrellata di caratteri interessanti a cui affezionarsi: Mayra, la migliore amica, strega alle prime armi; Ravi, forte Guerriero del Cielo, padre della bambina, sempre pronto a sacrificarsi per il bene comune; Aura e Lerion, i genitori di Dorian, che nascondono un passato che stupirà il figlio; Baba, la maga più potente e saggia di Aurion; e, infine, Honor e Kiki, gli amici pelosi migliori del mondo. Mi piace che il protagonista abbia bisogno dell’aiuto di tutti loro per compiere la sua missione perché questo rende più credibile l’intreccio e regala un approccio più umano all’intera serie, permettendo a ogni bambino di immedesimarsi in lui.
La trama di base è veramente affascinante e con lo scorrere dei capitoli si fa sempre più avvincente e ricca di sorprese. Un senso di epicità percorre l’intera narrazione e conferisce al racconto un tono spesso più serio di quanto ci si aspetterebbe, condito da momenti drammatici e intensi ma anche da altri più spensierati. Alla fine del volume, già si vorrebbe iniziare il seguito perché la fantasia dell’autore è spigliata e dopo gli avvenimenti finali ci si chiede che altro avrà in serbo per il lettore. Insomma, è una bella avventura dove magia e buoni sentimenti spadroneggiano, ma anche dove le paure e le debolezze umane non vengono celate ma affrontate, e questo è un fattore inestimabile in un libro per questa fascia d’età.
Consiglio la lettura a tutti i bambini e a coloro che cresciuti non lo sono poi tanto! Il mondo di Aurion vi incanterà e i suoi personaggi vi faranno buona compagnia per tutto il viaggio. Fidatevi, non ve ne pentirete!




c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #190

11/23/2016

Buongiorno lettori e buon Mercoledì!
Oggi torna il C'è post@ di metà settimana con tante proposte di lettura interessanti per voi.
Pronti a scoprirle?








L'ombra del castigo e L'ultimo giro di Jacques Oscar Lufuluabo

Titolo: L'ombra del castigo
Autore: Jacques Oscar Lufuluabo
Editore: Autopubblicato
Pagine: 270
Prezzo: € 3,99 (ebook) € 9,30 (cartaceo)

TRAMA
In uno scenario in cui le vite dei protagonisti non mostrano alcun legame apparente, emergono verità nascoste che annodano l'uno agli altri. Le vesti ipocrite indossate da ciascuno di loro, vanno lentamente a dissiparsi con l'omicidio di una giovane psicologa, mostrando le meschinità che li rendono al contempo vittime e artefici di indicibili misfatti. Due sorelle, una coppia di amanti, un matrimonio fasullo, generano un mix esplosivo in cui l'amore è travolto dall'odio. Una storia tragica e vitale dove passione, tradimento, ricatto e vendetta, portano al limite la vita dei personaggi. Il tutto denso di ipocrisie che risulteranno la miccia esplosiva di eventi drammatici.
A seguire le indagini sarà il commissario Nardi, che per far luce sul caso si vedrà costretto a sua volta a fare i conti col passato.

Titolo: L'ultimo giro
Autore: Jacques Oscar Lufuluabo
Editore: Autopubblicato
Pagine: 20
Prezzo: Gratuito

TRAMA
Quella di Giorgio è una vita distrutta. Disoccupato da anni, privo ormai di ogni autostima, vive all’ombra della moglie, suo ultimo riferimento col mondo. Incolpare lei, per sfuggire ai rimpianti, è il solo modo di affrontare un’esistenza insignificante. Ma il dolore non si può ignorare per sempre. Spinto agli estremi, Giorgio dovrà presto guardarsi allo specchio e far fronte a eventi tragici dai quali non potrà più tornare indietro.





Hermanos di E. Pozzoli ed A. Bogani 

Titolo: Hermanos
Autore: E. Pozzoli e A. Bogani
Editore: Inspired Digital Publishing
Pagine: 243
Prezzo: € 1,99 (ebook)

TRAMA
America, fine dell’ottocento. Un pistolero eccellente poco riflessivo e molto esuberante, uno stratega infallibile e di poche parole, un ex-soldato americano pavido e pigro ed un medico senza le giuste qualifiche alla ricerca della propria strada, si ritrovano in fuga dall’Arizona verso il Messico.
Ricercati con l’accusa di furto di un carico d’oro sia dall’esercito Americano che da quello Messicano e con la certezza della fucilazione in caso di cattura, si vedono costretti a mettersi sulle tracce dei veri responsabili che li hanno volontariamente cacciati in quella spiacevole situazione.
Una volta scoperta la reale destinazione dei lingotti e dei veri ladri, il gruppo apparentemente improvvisato avrà ancora il coraggio di cercare vendetta per la falsa accusa e di provare ad impossessarsi dell’oro?

Pocofuturo di Sergio Beducci

Titolo: Pocofuturo
Autore: Sergio Beducci
Editore: Antonio Tombolini Editore
Genere: Raccolta
Pagine: 70
Prezzo: € 4.99

TRAMA
Pocofuturo è composto da quattordici racconti, brevi e meno brevi. Ritratti di adolescenti messi di fronte alla malattia, alla sofferenza o semplicemente refrattari a uniformarsi alle regole che qualcuno ha deciso per loro. Vite di giovani e meno giovani presi tra solitudine e incapacità di immaginare per sé o per il mondo un futuro credibile o anche solo accettabile.
Il titolo alla raccolta, Pocofuturo, è stato scelto perché in qualche modo il futuro si è contratto, ha perso di significato, è scivolato verso un futuro prossimo, un presente dilatato, atemporale. Pochi sogni, nessun ideale da realizzare: ognuno chiuso nel proprio angusto mondo, spesso intriso di rimpianto, di rancore.
Le uniche figure che conservano umanità, capacità di emozionarsi, energia vitale, sembrano essere i giovani marginali, le ragazze in fuga, i bambini che anche di fronte alla morte sono capaci di reagire, affrontandola.
Così, tra le pieghe di un’esistenza che sembra cristallizzata nell’inerzia e nell’apatia, può apparire d’improvviso una possibilità nuova, una speranza, persino l’amore.
Un libro pieno di gatti con nomi strani, di cani che si chiamano Platone, ma anche di adolescenti che del filosofo e della sua allegoria della caverna, sono affascinati.
Un racconto presenta un identico inizio per uno svolgimento e un finale completamente diverso, quasi fosse l’uno la cover o il remix dell’altro, come si usa tra i musicisti e i dj.



Amaranth

Recensione: GLITCH (WIRED #1) di Mirya

11/21/2016

Titolo: Glitch (Wired #1)
Autore: Mirya
Editore: autopubblicato
Prima edizione: 1 novembre 2015
Pagine: 548
Prezzo: ebook - € 2,99; cartaceo - € 17,47 

Trama
A partire dalla generazione 3.0, gli esseri umani si sono abituati a essere quasi sempre connessi al web, tramite il portale installato nella nuca. Ma alcuni di loro sono davvero sempre connessi, e possono accedere a un’altra realtà virtuale, in cui si trova la loro altra anima.
Considerati pericolosi dal resto dell’umanità, i Wired vivono nascosti e sono educati in scuole nascoste, dove imparano a gestire i loro poteri e i loro Alter.
Leanne non sapeva di essere una Wired impura, finché non ha percepito la sua Alter.
Caleb ha sempre saputo di essere un Wired puro, nato e cresciuto per onorare il DNA della sua famiglia.
Il loro odio dura da più di quattro anni.
Il loro amore è appena iniziato.

E tutto il Mondo Connesso scommette contro di loro. 

***



A partire da quella che viene definita generazione 3.0, le persone si connettono al web attraverso il portale installato sulla nuca, a contatto con il midollo spinale. In alcuni soggetti, i Wired, però, il portale si fuse con il DNA, generando l'Alter, una personalità virtuale. 

I Wired sono sempre connessi e hanno accesso a Gaia, un universo alternativo da cui vengono gli Alter. Mentre i Wired che hanno subito la mutazione spontaneamente, tramandandola ai figli, sono chiamati Gold, quelli come Leanne che hanno sviluppato l'Alter, pur provenendo da famiglie di Sconnessi, sono i Glitch. I Beta, invece, discendono da persone in cui l'Alter è emerso solo in seguito a esperimenti che hanno portato a diversi effetti collaterali. 
I Gold credono nella propria superiorità genetica e disprezzano i Glitch e i Beta.
Per questo motivo Leanne sa che non dovrebbe aprire il pacchetto che ha trovato sulla sua postazione, alla fine della lezione di Particelle. La carta che lo avvolge ha i colori simbolo dei Gold, il bianco e il nero. E, anche se ha imparato a sue spese che non ci si può fidare, Leanne dimentica ogni prudenza e si lascia vincere dalla curiosità che, in fondo, è una delle sfaccettature della sua intelligenza. 
Nel pacchetto c'è una piccola fiala di vetro con un'etichetta attaccata: questo è ciò che hai bevuto stamattina a colazione. È succo di melograno, il suo preferito, ma Leanne sa che devono averci aggiunto un nanofluido e, provenendo dai Gold, non può avere certo effetti positivi. 
Quando dalle sue analisi non riesce a trarre alcuna informazione utile, capisce di essere costretta a rivolgersi a Webster, l'unico studente più bravo di lei in Particelle e, soprattutto, a capo dei Gold della scuola. La sua vita nelle mani di una persona che la disprezza e la odia apertamente. 

Il riflesso negli occhi di lui. Il riflesso negli occhi di lui. Il riflesso egli occhi di lui.
Lei, riflessa negli occhi di lui.

A partire da quella che viene definita generazione 3.0, le persone si connettono al web attraverso il portale installato sulla nuca, a contatto con il midollo spinale. In alcuni soggetti, i Wired, però, il portale si fuse con il DNA, generando l'Alter, una personalità virtuale. 
I Wired sono sempre connessi e hanno accesso a Gaia, un universo alternativo da cui vengono gli Alter. Mentre i Wired che hanno subito la mutazione spontaneamente, tramandandola ai figli, sono chiamati Gold, quelli come Leanne che hanno sviluppato l'Alter, pur provenendo da famiglie di Sconnessi, sono i Glitch. I Beta, invece, discendono da persone in cui l'Alter è emerso solo in seguito a esperimenti che hanno portato a diversi effetti collaterali. 
I Gold credono nella propria superiorità genetica e disprezzano i Glitch e i Beta.
Per questo motivo Leanne sa che non dovrebbe aprire il pacchetto che ha trovato sulla sua postazione, alla fine della lezione di Particelle. La carta che lo avvolge ha i colori simbolo dei Gold, il bianco e il nero. E, anche se ha imparato a sue spese che non ci si può fidare, Leanne dimentica ogni prudenza e si lascia vincere dalla curiosità che, in fondo, è una delle sfaccettature della sua intelligenza. 
Nel pacchetto c'è una piccola fiala di vetro con un'etichetta attaccata: questo è ciò che hai bevuto stamattina a colazione. È succo di melograno, il suo preferito, ma Leanne sa che devono averci aggiunto un nanofluido e, provenendo dai Gold, non può avere certo effetti positivi. 
Quando dalle sue analisi non riesce a trarre alcuna informazione utile, capisce di essere costretta a rivolgersi a Webster, l'unico studente più bravo di lei in Particelle e, soprattutto, a capo dei Gold della scuola. La sua vita nelle mani di una persona che la disprezza e la odia apertamente. 

Il riflesso negli occhi di lui. Il riflesso negli occhi di lui. Il riflesso egli occhi di lui.
Lei, riflessa negli occhi di lui.

Leggere Glitch significa entrare in un'altra dimensione, in cui meccanismi, regole, amici e nemici sono tutti da scoprire. E allora non rimane che affidarsi alle pagine per superare lo smarrimento, lasciando che la nuova realtà si componga di elementi che diventano sempre più familiari. 
Focalizzata su Leanne, la narrazione aiuta il lettore ad ambientarsi a Upgrade, la scuola per Wired situata nel parco di Villa Borghese, e in un futuro diviso tra Mondo Connesso e Mondo Sconnesso. 
La stessa Leanne, seppure sia ormai al quinto anno della scuola, non ha ancora compreso del tutto che cosa significhi essere Wired e, soprattutto, deve ancora accettarlo. Il lettore viene così accompagnato nel percorso di crescita della protagonista e impara a fare i conti con la minaccia che Zero Uno rappresenta per il Mondo. D'altra parte, come si ha modo di apprendere subito, Leanne e i suoi amici hanno dovuto affrontare Zero Uno e i suoi Domini più di una volta nell'arco di quei cinque anni, mettendo a rischio la propria vita. 
Il punto di forza di Glitch, nonché uno degli aspetti che mi hanno entusiasmata maggiormente, è l'intreccio che considero davvero geniale. I capitoli si alternano tra presente e passato, permettendo al lettore di ripercorrere gli anni scolastici precedenti. Singolare è la scelta dei tempi verbali: il presente, gli eventi più recenti, trovano voce nel passato remoto, mentre i ricordi di Leanne sono narrati al presente. 
Il tempo si ripiega così su se stesso: il passato ritorna non solo nella narrazione alternata, ma nei ricordi di Leanne e cambia più volte alla luce di rivelazioni e sentimenti nuovi. Questo particolare dipanarsi del tempo permette di cogliere aspetti diversi e di guardare con occhi nuovi ciascun episodio e, in fondo, è quanto accadrà alla stessa protagonista. 
L'avvicendarsi di presente e passato non crea confusione nel lettore e, anzi, è una mano tesa che aiuta il lettore a mettere insieme i tasselli e a conoscere meglio non solo la protagonista, ma anche i suoi amici e i suoi nemici. 
In un'altra storia Leanne non sarebbe mai la protagonista: non è lei il rivale scelto da Zero Uno. In un'altra storia l'eroe sarebbe Adam, ma Mirya ha messo al centro della narrazione la sua migliore amica, la ragazza più intelligente della scuola. Il fatto che Glitch fosse la storia di Leanne, di un personaggio che in altre circostanze non ne sarebbe stato il perno e che, invece, è interessante e sfaccettato, diviso tra ragione, lealtà e sentimento, è stato il colpo fatale e me ne sono innamorata. 
In realtà mi sono innamorata prima di Caleb Webster, ma so già che devo mettermi in coda. Webster è uno di quei personaggi che si odiano, che si segnano a colpo sicuro nella lista dei nemici e che, durante la lettura, si guardano in tralice. Solo che, molto prima che sia possibile accorgersene, ti hanno conquistato e un po', come succede a Leanne, ne diventi dipendente. 

Webster non avrebbe mai permesso a qualcun altro di intrappolarlo in una ragnatela. Il Ragno era lui.

È difficile approvare i metodi di Webster, abituato a strisciare e calcolare per raggiungere i propri scopi. Eppure è avvolto in un'aurea di mistero e fascino cui è impossibile resistere. A poco a poco, poi, si inizia a intravedere qualcosa di diverso in lui e, allora, tutto prende una piega diversa. 
Come mi capita spesso quando un romanzo mi conquista, vorrei soffermarmi su ogni particolare, ma sarebbe decisamente ingiusto. Ci tengo solo a esprimere il mio affetto per gli amici di Leanne: Adam, Felicity, Gregory, Edelweiss e Ben. Mi sono affezionata a tutti loro e ai loro Alter: come Leanne e Webster, sono personaggi altrettanto ben caratterizzati, hanno un'indole personale tanto ben definita da rendere reale e fondamentale la loro presenza. 
Ho apprezzato la crescita che ciascun personaggio compie nel corso della narrazione: tutti si trovano costretti ad affrontare e riconoscere il male, a fare affidamento sugli altri e a mettere in dubbio le proprie convinzioni

E che forse ognuno ha un modo diverso di trovare doppia armonia. Ognuno ha un modo diverso di ridere e non tutti hanno bisogno di farlo con le labbra o con una battuta: ad alcuni basta la generosità delle emozioni e il respiro del cuore.

Lo stile di Mirya è ricercato, ma rimane sempre scorrevole e mantiene viva l'attenzione del lettore, invitandolo alla riflessione. 
Glitch apre le porte a un mondo magico, iper-tecnologico e futuristico che offre al lettore una storia che ha un sapore noto, piacevolmente familiare, eppure rimane qualcosa di incredibilmente nuovo.
Glitch è il miglior ritorno al futuro della magia che potessi immaginare.




c'è posta per noi

C'è post@ per noi #189

11/20/2016

Buona domenica, Lettori!
Spero che stiate godendovi una giornata di riposo, coperte calde, cioccolata e perché no? Buoni libri.
E se la vostra prossima lettura si trovasse tra quelli che vi sto per proporre? Non siete curiosi?







L'Acchiappamale. Dolcetto o Scherzetto? di L.D.Blooms


Titolo: L'Acchiappamale. Dolcetto o Scherzetto?
Autore: L.D.Blooms
Editore: autopubblicato
Pagine: 180
Prezzo: ebook - € 0,99

Trama
Neve Bryce è una ragazzina introversa e sognatrice con una passione sfrenata per le cose oscure e spaventose, il naso sempre ficcato in un libro di Stephen King o Anne Rice, la testa piena di atmosfere alla Tim Burton e il brutto vizio di fare scherzi paurosi a tutti. 
Il divorzio dei suoi genitori ha segnato una svolta spiacevole nella sua vita e in quella di suo fratello Nathan e di sua sorella Naomi, ma è stato il trasferimento nella minuscola e uggiosa Blushdove a divenire la fatidica goccia che fa traboccare il vaso.
Lontana dalla sua dorata vita a Los Angeles e dall'affetto del padre, Neve inizia a ribellarsi contro l’autorità materna e tra ragni, vermi e pipistrelli finti, porta il concetto di scherzo truculento ad un nuovo livello.
Nella cosiddetta Settimana delle Streghe, quella che precede la vigilia di Ognissanti, Neve riceverà un dono che la cambierà per sempre – un dono che esiste in ogni luogo e nessun luogo allo stesso tempo – e finirà con l’incontrare faccia a faccia le sue paure peggiori. 
Fra streghe, demoni, zombie, vampiri e ogni altro mostro mai vissuto dentro e fuori dalla sua immaginazione, Neve passerà una lunga notte di Halloween che non potrà mai essere dimenticata.
L’Acchiappamale, un dark fantasy halloweeniano, in cui ogni cosa può essere reale e la frase Dolcetto o Scherzetto assume una nuova dimensione.


Otherside di A.V. Stone


Titolo: Otherside
Autore: A.V. Stone
Editore: autopubblicato
Pagine: 322
Prezzo: € 1,78

Trama
E se esistessero altre dimensioni oltre alla terra? E se per amore decidessimo di opporci al nostro destino? E se la passione contasse più della nostra anima? 
La vita di Kitty Holden scorre nella normalità: c’è la scuola, le amiche di sempre, il fratello che ama profondamente e gli alti e bassi con Ryan, il suo fidanzato. Una sera, però, si imbatte in un enigmatico ragazzo di nome Gabriel. Lei giura di non averlo mai incontrato prima, mentre lui dimostra di conoscerla. Nel cuore di Kitty si accende la curiosità e poi l’attrazione per quello sguardo pieno di fascino e privo di pace che è una porta sbarrata sul mondo… eppure lei ha l’impressione di scovarci dentro quelle risposte di cui ha bisogno per calmare le inquietudini con le quali è cresciuta. Ma quando Gabriel le confessa una spaventosa rivelazione sul suo conto, qualunque idea avesse Kitty di come funzioni la vita, la morte, l’amore, il destino e l’intera realtà in cui vive, viene totalmente capovolta. Il fatto che esistano persone che di umano hanno solo l’aspetto non è che la punta dell’iceberg, la verità è ben peggiore: il legame che ha intrecciato con Gabriel è quanto di più sbagliato possa esistere nell'universo. 
Nel frattempo, un altro ragazzo, Aiden, compare in città col suo bagaglio di segreti, un pessimo carattere, due splendidi occhi azzurri, impenetrabili e gelidi, e con tutte le intenzioni di uccidere Gabriel e trascinare Kitty nell'abisso. 


Nocturnal Nocturne (Dark Watchers Saga) di Violet Nightfall

Titolo: Nocturnal Nocturne
Serie: Dark Watchers SAGA
Volume serie: #03 di #04
Autore: Violet Nightfall
Pagine: 308
Prezzo: € 2,99

Trama
A quattro anni dalle vicende che distrussero la Scintillante - Ithil - immortali e umani condividono il suolo mortale, in un'esistenza che può essere considerata pacifica. Ma sotto questa apparente tranquillità si nasconde una nuova minaccia che porta il nome di Aimaraios.
Thanatos, ormai distrutto dalla perdita dell'amata Chanel, e i suoi compagni, guidati dagli arcangeli che li salvarono durante la precedente battaglia contro Amaranto, combattono incessantemente per evitare che il futuro delle nuove generazioni si trasformi in una spirale di morte e distruzione. A loro si unirà una nuova compagna, Astrid, una notturna che vive tra gli uomini da centinaia di anni. In un susseguirsi di battaglie mozzafiato e rivelazioni sconvolgenti, i nostri eroi dovranno fare i conti con il passato e la promessa di un'apocalisse imminente.
Con questo nuovo episodio DarkWatchers si tinge di nero; personaggi ormai disillusi e schiacciati dalla sorte, vecchie domande che trovano finalmente risposta e nuovi quesiti da sbrogliare, i quali porteranno a un crescendo di avvenimenti dai risvolti agghiaccianti.

NOCTURNANOCURNE è il terzo volume di una quadrilogia così composta:

۞ Beautiful Sin - Part 01

۞ Beautiful Sin - Part 02

۞ NocturnalNocturne

۞ Apocalypse


BIO AUTORE: Sognatrice a tempo pieno, aspirante scrittrice e testarda artista. Amante della letteratura horror e fantasy, ha debuttato nel 2012 con un romanzo tenuto nel cassetto per anni, Beautiful Sin – Part 01 (ritirato dal mercato e poi ripubblicato con nuove correzioni assieme a Beautiful Sin - Part 02), primo di una quadrilogia intitolata DarkWatchers SAGA.
Alla fine del 2013 ha iniziato la pubblicazione di una serie di racconti horror/survivor a tematica zombie: Hellsgate Chronicles, che ora conta 3 capitoli, tutti disponibili (è in lavorazione l'ultimo della serie).
Nel 2014 arriva Agatha - l'amore che non muore, romanzo autoconclusivo nato come romance e tragicamente finito nel limbo dell'horror, ah ah! Sempre nel 2014 è uscita la ristampa di Beautiful Sin a cui faranno seguito gli altri della saga, mentre nel 2015 hanno visto la luce cHannibal (un Horror/Thriller) e Charillyon, un FableRomance // Racconto breve.
Nel 2016 è uscito un racconto breve, horror, a tema survivor: Zombie a Vista.
Attualmente sta finendo di editare NocturnalNocturne, il terzo della saga di DarkWatchers e i primi due capitoli della saga: The Lockheart, apparsi inizialmente su Wattpad.
Ha un romanzo romance M/M nel cassetto ma deve trovare la voglia di correggerlo, ah ah!

Laureata in archeologia, con tesi in egittologia, oltre alla scrittura - e alla storia ah ah - ama molto la grafica e l'illustrazione e ha collaborato con svariati autori autopubblicati e alcune CE nella realizzazione di cover e materiale promozionale. Vive a Venlo (Olanda) con il compagno (da ormai 13 anni) e un mostrillo (coniglietto nano): Mou.

Che ne pensate? C'è qualcosa che fa per voi?


A causa tua

Recensione: A CAUSA TUA - Samantha M. Swatt

11/18/2016


Titolo: A causa tua
Autore: Samatha M. Swatt
Editore: Autopubblicato
Anno Pubblicazione: 3 Ottobre 2016
Pagine: 430
Prezzo: € 2,99

Trama

Non puoi sfuggire al dolore,
devi affogare in esso.
Solo lottando potrai riemergere.

Per troppo tempo la vita di Lacey Clarkson è stata peggiore dell’inferno. Intrappolata in una spirale di inganni e umiliazioni, ha deciso di lasciare New York per rifugiarsi a Montpelier, nel Vermont. Nessuna pianificazione e pochi soldi in tasca. Una fuga in piena regola, per evadere dal peso di errori che non le danno tregua neppure di notte. Eppure la sfortuna sembra non abbandonarla un attimo, e quando una serie di avvenimenti la porta davanti alla cioccolateria gestita da una ragazza tutta pepe, Lacey non sa se può fidarsi. Arlette Johnson vive con i nonni e manda avanti l’attività di famiglia. Ed totalmente disinteressata al suo futuro universitario. Tuttavia, non esita un secondo ad accogliere la nuova arrivata e ad offrirle un lavoro. La vita, almeno per una volta, sembra aver regalato a Lacey un po' di respiro. Almeno fino a quando Arlette non le fa una proposta impossibile da rifiutare. E mentre i problemi di Lacey sono ancora in agguato dietro l’angolo, per nulla intenzionati a lasciarla in pace, altre complicazioni sembrano spuntare all’orizzonte. Ma questa volta hanno la forma di un ragazzo carino, testardo e sorprendentemente interessato a lei.
Dawson Parker è all’ultimo anno di college. Tipo alla mano, amico sincero e studente modello. E pare proprio non avere la minima intenzione di essere messo da parte. Malgrado i continui rifiuti di Lacey, è sempre pronto ad aiutarla e tirarle su il morale. Ma troppe domande continuano ad affollare i suoi pensieri. Qual è il segreto che si cela dietro agli occhi malinconici e spenti di quella sfuggente ragazza? Riuscirà, prima o poi, a sciogliere il gelo dentro cui si è barricata? La verità viene sempre a galla, questo Lacey lo sa bene. Ma quale sarà la reazione di Dawson, quando la scoprirà? Sarà in grado di comprenderla oppure la farà definitivamente affondare?

Recensione

Eccovi finalmente la recensione di "A causa tua". Pensavo di riuscirla a scriverla prima ma tra impegni universitari e tirocini vari, solo ora riesco a postarla. Spero che sia di vostro gradimento, come al solito aspetto le vostre opinioni. Ma veniamo al dunque^^

Ho avuto un rapporto molto altalenante con questo libro, in certi momenti l'adoravo mentre in altri l'odiavo; questo rapporto penso che sia dovuto alla protagonista. 
Lacey è la protagonista di "A causa tua", è scappata dalla sua vecchia vita per rifugiarsi nel Vermont. Una volta approdata a Montpelier conosce delle persone meravigliose come Arlette e i suoi nonni e in qualche modo inizia a pensare di poter essere di nuovo felice. Questa storia non è il solito New Adult ma parla di rinascita, è un percorso che tutti i personaggi di questo libro percorrono e affrontano. 

Arlette è il personaggio che più mi è piaciuto, è esplosiva nonostante le varie vicende che la fanno soffrire non si lascia scoraggiare ed ha sempre il sorriso sulle labbra. E' una ragazza davvero speciale, è paziente con Lacey e le lascia tutto lo spazio necessario ma sempre sostenendola. E' l'amica che tutte dovrebbero e vorrebbero avere. Il rapporto d'amicizia che nasce tra lei e Lacey è unico e profondo. 

Dawson è il ragazzo che riporta il cuore di Lacey a battere di nuovo. E' veramente un santo di ragazzo, è dolce, affettuoso, solare e sopratutto fa di tutto affinché Lacey torni a sorridere, ci sarà sempre per lei nonostante tutti i vari problemi della nostra protagonista; problemi che non sono pochi. 

E ora veniamo a Lacey. 
Quando la conosciamo è una ragazza che porta con se un sacco di tristezza, umiliazione e diffidenza verso il prossimo; quasi quasi non riusciva neanche a sorridere. Finchè non sono arrivata a scoprire la vera ragione di tutti i suoi problemi: mi chiedevo cosa fosse successo a questa ragazza, perchè si è buttata cosi giù, perchè ha perso completamente le speranze?
Una volta svelato tutto mi sono arrabbiata da morire, perchè è scappata e non ha lottato, io capisco che era davvero difficile ma c'è sempre un però. Diciamo che non sopporto troppo le protagoniste che si piangono addosso, che mollano e che scappano dai problemi invece che risolverli. 
Questo è stato il mio problema con il libro, adoro quelle protagoniste che nonostante i problemi riescono a rialzarsi, che combattono e con Lacey mi sono trovata davvero in difficoltà.Ma questo è un pensiero soggettivo. 
Il resto del libro mi è piaciuto davvero, devo ammettere che l'autrice ha fatto un ottimo lavoro con le descrizioni dei sentimenti, ho realmente avvertito gli attacchi di panico della protagonista, in qualche modo sono stata risucchiata dalla sofferenza e dalle altre emozioni che sono presenti in questa storia. 

Il punto negativo che ho messo in luce è un punto soggettivo e per questo non mi sento assolutamente di sconsigliare questo libro, anzi lo consiglio perchè è una storia veramente bella, poi magari a voi questa protagonista riuscirà a conquistarvi. 


3 cuori e mezzo


Cosa pensate di questa recensione?
Leggerete questo libro??
A presto^^

Daniela Quadri

Recensione: Le stelle di Srebrenica di Daniela Quadri

11/16/2016


Le stelle di Srebrenica di Daniela Quadri


Titolo: Le stelle di Srebrenica
Autore: Daniela Quadri
Editore: Leucotea Edizioni Project
Prima edizione: 2015
Pagine: 228
Prezzo: Brossura fresata - € 14,90; Ebook formato Kindle- € 5,99 

Trama

Le vite di due donne, Marta Valtorta giornalista free-lance in una piccola redazione brianzola e Elma Osmanovic profuga bosniaca, s’intrecciano, dapprima casualmente, per poi stringersi in un’amicizia profonda e solidale.
L’amore per Nadia, la figlia affetta da Sindrome di Down di Elma, permetterà ad entrambe di aprirsi e accogliersi reciprocamente, e spingerà Elma a narrare a Marta l’orribile morte della madre e del fratello nel giorno del massacro di Srebrenica, e la sua sconvolgente discesa nell’inferno di un bordello a Sarajevo.
Quando Nadia verrà rapita dal padre, astro nascente della malavita organizzata slava, sarà l’intervento decisivo di Tony Nardone, appuntato scelto dei Carabinieri dalla tipica simpatia partenopea, a salvare la bambina e arrestare il criminale.
Un’icona, inaspettato lascito ereditario della madre di Marta , la cui morte risveglia in lei la nostalgia per l’infanzia trascorsa nella cascina dell’Acquasecca nella campagna brianzola, porterà alla luce un enigma ancora più lontano.
Marta ripercorrerà le vicende umane di Gustavo, soldato italiano mandato a combattere nel Regno del Montenegro durante la Seconda Guerra Mondiale, e del suo incontro con un pope ortodosso a Sarajevo, attraverso il suo diario e le lettere scritte dal fronte orientale alla sua amata. La ricomposizione dell’icona nella sua forma originaria ricongiungerà il passato di Marta ed Elma, in un’integrazione perfetta delle loro storie, radici ed esperienze così, apparentemente, diverse e contrastanti.
La decisione di Marta di donare a Elma e Nadia gran parte del ricavato della vendita all’asta dell’icona darà una svolta alle loro esistenze, riscattando la crudeltà della guerra con un gesto concreto di altruismo, l’ultimo anello di una lunga catena di solidarietà eroica e quotidiana. Tra tocchi di rosa e sfumature di giallo, le avventure di Marta Valtorta, investigatrice per caso e atipica Miss Marple della Brianza, si concludono con un interrogativo e un nuovo mistero.

Recensione: 

Quando ho letto la trama, sono subito stata attratta da questo libro, perché i temi mi sembravano interessanti e sono stata contenta che le mie aspettative siano state soddisfatte.


Le protagoniste sono Elma e Marta: due donne che cercano di mantenere il controllo sulle proprie vite. Elma è nata a Srebrenica e ha vissuto la guerra in ex Jugoslavia. In Italia si è ritrovata a dover crescere da sola Nadia, una bambina dolcissima con la sindrome di Down. Uno dei temi principali del libro è proprio la difficoltà di doversi scontrare con persone che non capiscono che la diversità di Nadia non era qualcosa da correggere.

Marta, invece, è una giornalista freelance che ama scrivere, ha una madre malata di Alzheimer e un nipote a cui vuole molto bene. Si ritroverà a far parte della vita di Elma cercando uno scoop sul suo ex marito e trovandosi poi a scrivere sull'associazione CSD, che riunisce familiari e parenti di persone affette da sindrome di Down. Marta cercherà attraverso i suoi articoli di raccogliere dei fondi per questa associazione formata da volontari senza sede e troverà in Elma un'amica, diventando una zia per Nadia.
Tra i personaggi minori, ci sono il marito di Elma: un malavitoso ricercato in Europa, che nella sua fuga arriverà a usare sua figlia. E Nardone: un poliziotto gentile amico di Marta che ha chiaramente un debole per lei.

Oltre a questo presente, nel romanzo viene raccontata anche la storia di Elma durante la guerra, la storia della sua famiglia Mussulmana a Srebrenica, una città tristemente famosa a causa del genocidio che vi ebbe luogo ormai ventuno anni fa, quando ci fu il massacro di migliaia di musulmani bosniaci a opera delle truppe serbo-bosniache. Un capitolo terribile di una guerra lunga,violenta e segnata dalle pulizie etniche, durante la quale persino l'onu non fu in grado di aiutare a ristabilire la pace e l'accettazione delle diverse etnie (che, stando a quello che so, tuttora sono divise anche all'interno delle medesime città).


Oltre a questa guerra, l'autrice narra anche della seconda guerra mondiale, quando lo zio di Marta combatté all'inizio insieme ai nazisti e poi con i partigiani di Tito.


Questo libro tratta questi temi con una certa delicatezza, incentrandosi sui sentimenti e sul rapporto tra i vari personaggi, che si scopriranno legati già da tempo pur senza saperlo. Non manca qualche parte cruda, vi avviso, ma in una storia di guerra purtroppo è normale che ci si ritrovi ad avere a che fare con la morte e con la violenza fine a se stessa.


Ammetto che alcune scelte di trama non sono state di mio gusto (per esempio le motivazioni delle azioni del padre di Nadia non mi sono sembrate molto pratiche, visto che cercava di non farsi trovare), ma ho comunque apprezzato l'idea dell'autrice di basare questo libro sul senso della diversità, che non dovrebbe essere un ostacolo, ma un mezzo per arricchire le nostre vite, così come ho apprezzato il senso di speranza che viene da personaggi spesso in situazioni difficili


Le stelle di Srebrenica raccoglie in sé molti temi e potrebbe essere definito un giallo, così come un romanzo storico, per questo lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di articolato, che vada al di là del semplice romanzo leggero.




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