La ragazza che non sapeva piangere

Recensione: "La ragazza che non sapeva piangere" di Massimiliano Gizzi

9/29/2021

 

Titolo: La ragazza che non sapeva piangere

Autore: Massimiliano Gizzi

Edizioni: Nero Press Edizioni

Genere: Thriller psicologico

Formato: Cartaceo

Prezzo: Eu 13


Sinossi:

Carotina ha diciassette anni e un carattere irascibile. Ciccio è il suo migliore amico da quando erano bambini, è obeso e ha una dipendenza da cannabis e pornografia. Claudio è il suo ragazzo, ha quasi vent'anni, praticante semiprofessionista di Mix Martial Arts. Per vincere la noia delle lunghe giornate estive in una sperduta vallata abruzzese, i tre decidono di ripetere nella vita reale la scena di un film che hanno visto: si mascherano in modo inquietante e si introducono nella casa di un noto fotografo della zona. Nessuno di loro può immaginare che l'uomo è uno spietato serial killer con il potere di vedere nel buio e una bambina di otto anni che gli parla nella testa.


Recensione:

Carotina, Ciccio e Claudio sono tre giovani annoiati che decidono di dare una “svolta” alla loro vacanza in una località sperduta del centro Italia. Ma quella che per i tre ragazzi è una semplice bravata, si trasformerà in un vero e proprio incubo.

La ragazza che non sapeva piangere è un thriller psicologico davvero ben articolato, in tutte le sue parti. I personaggi sono descritti sapientemente attraverso aneddoti e pensieri degli stessi, tanto da sembrare di vederli in carne ed ossa. 

Il libro inizia raccontando la vita dei tre personaggi principali, i loro segreti, le loro paure e debolezze. Ho particolarmente apprezzato le citazioni tratte dai film, che caratterizzano il personaggio di Carotina, forse il più riuscito tra quelli descritti. 

Ad un certo punto le descrizioni cedono il posto alla paura, che rimarrà con il lettore fino alla fine. Quello che doveva essere un diversivo, uno scherzo, trascinerà i nostri protagonisti nel buio più totale, a lottare per la sopravvivenza. L’atmosfera che si respira per tutto il tempo è decisamente dark, cupa e ricca di colpi di scena.

Attraverso dei flashback l’autore introduce la tematica della malattia mentale, che ci condurrà nei meandri più oscuri della mente umana.


Devo prenderli tutti. Io sono silenziosissima quando gioco. Mio fratello no, lui fa un po’ rumore. Io cammino bassa bassa come un gatto, qualche volta striscio con i gomiti e le ginocchia. Sono velocissima. E sono furba”.


Via via che si sfogliano le pagine, il ritmo si fa sempre più incalzante, in un susseguirsi di eventi che porteranno il lettore a scoprire la verità. Una piacevole lettura per gli amanti del brivido! 

 

 


Breve trattato sulla stupidità umana

C'è post@ per noi... #450

9/26/2021



Buongiorno e buona Domenica a tutti, è arrivato l'autunno, la mia stagione preferita.

I libri che vi propongo oggi sembrano molto promettenti, ma ce n'è uno in particolare che mi pare molto interessante, e chi mi conosce può immaginare quale sia.

E voi cosa ne pensate? Quale vi attira di più?


   

Titolo: “Plant Asterion”

Autrice: Martina Spuri

Editore: Nativi Digitali Edizioni

Data di uscita: 6 ottobre 2021

Genere: Fantascienza distopica

Collana: “Fantasy”

Prezzo Ebook: 4.99€ (offerta di lancio 3.99€)

Formato: ebook (epub, mobi, pdf) e cartaceo su Amazon

Lunghezza: 308 pagine

Link per acquisto e altre info: https://bit.ly/plantaster

Sinossi

«Noi siamo figli senza padre, adottati da un Plant che non ha la forza di sostenerci e di amarci. Per loro, le nostre vite non hanno importanza. Le nostre paure, le nostre gioie, i nostri amori. Niente ha importanza.»

La vita artificiale degli abitanti del Plant Asterion, una struttura verticale dove sopravvive ciò che resta dell'umanità dopo una catastrofe climatica, viene sconvolta da un attentato. 

Da quel giorno Pascal, avvocato, riservata ma curiosa, e suo fratello Stan, al servizio delle forze dell'ordine ma irriverente e ostinato, si trovano ogni giorno a mettere più in discussione la loro vita di routine in quella "società perfetta"; nel frattempo, il ripetersi degli attacchi terroristici squarcia sempre più il velo che protegge i misteri dietro il Plant Asterion, chi lo controlla spietatamente, chi vi oppone resistenza e chi vuole sovvertire l'ordine costituito a costo di  sacrificare ogni cosa…

Cupo, inquietante, carico di suspense e colpi di scena, il romanzo d'esordio di Martina Spuri appassionerà i lettori di fantascienza distopica, ma troverà pane per i suoi denti anche chi cerca un thriller coinvolgente con un messaggio di fondo netto e coraggioso.

L’autrice

Martina Spuri ha trentuno anni e vive in campagna. Ha quattro cani, un gatto, un salice piangente e coltiva un rapporto complicato con le domeniche. Laureata in giurisprudenza, si è specializzata in diritto sanitario e della privacy. Nel 2018 ha scritto una silloge poetica dal titolo "Appesi nell'abbraccio delle strade" edito Edizione La Gru, che tratta il tema dell'accettazione dei propri difetti. Plant Asterion è il suo primo romanzo.



Titolo: Breve trattato sulla stupidità umana

Autore: Ricardo Moreno Castillo

Editore: Graphe.it edizioni

Pagine: 76

Prezzo: 9 euro

Data di uscita: 26 settembre 2021


Che cos'è la stupidità e come si manifesta? Come possiamo evitare quella degli altri e (ancor più) quella che, in percentuali variabili, alberga in ognuno di noi? Il tema dell’insipienza umana – della sua natura, del rapporto che intrattiene con la cattiveria e l’infelicità – si dipana in questo breve saggio dall’impianto gustosamente filosofico: l'autore espone le proprie considerazioni con un andamento che occhieggia ai trattati di qualche secolo fa, con grazia e buona scrittura, e con argomentazioni sostenute dalle massime dei pensatori di tutte le epoche. Universale nei concetti ma non priva di attenzione ai dilemmi del mondo contemporaneo, questa lettura ha il potere di suscitare il dubbio (buon segno!) e incoraggiarci al più robusto degli antidoti all’idiozia: la cultura.




 

Ci sono anche altri pirla nel mondo, ma come riconoscerli?

I pirla non sanno di esserlo

(Eugenio Montale) 



L'autore:

Ricardo Moreno Castillo laureato in matematica e dottore in filosofia con specializzazione in storia della scienza, è stato docente di scuola superiore fino al pensionamento e professore associato nella facoltà di matematica dell'Universidad Complutense. Ha scritto saggi sulla matematica e la sua storia, sul pensiero e la filosofia, sull'educazione e ha pubblicato un romanzo.



Titolo: FANTASME  da Messalina e Giorgiana Masi, dove e come incontrarle

Autore: Cludio Marrucci 

Illustratrice: Carmela Parissi

Editore: Fefè Editore

Pagine: 262

Costo: € 16 

Data di uscita: 27 Settembre 2021 

Edizione: brossura con illustrazioni. 

 

Le “Fantasme” sono donne vittime della storia che nonostante la loro morte non si rassegnano a lasciare il presente. 

Innocue o rancorose, sono anime che vagano in cerca di giustizia o attendono che il dolore per un amore spezzato si trasformi in gioia, legate al luogo (il castello, la città, il maniero, il palazzo, il borgo) dove hanno dimorato in vita e nel quale ritornano. 80 casi in tutt'Italia, tra i 10 e i 60 anni: serve, imperatrici, borghesi, brigantesse e partigiane, che bramano di comunicare con i viventi.

Per queste donne è stato coniato un nuovo appellativo: fantasme. E Fantasme s’intitola il libro di Claudio Marrucci e Carmela Parissi. Donne che attraversano l'Italia, da nord a sud, dal passato al presente, come recita il sottotitolo: “da Messalina a Giorgiana Masi, dove e come incontrarle”.   I fantasmi, affermano i due autori, «sono anime inquiete che tornano o restano nei luoghi terreni del loro supplizio. Spesso per una vendetta impossibile o per una paura che continua o per un amore mai terminato nonostante tutto. Vittime che restano vittime oltre la loro vita terrena, vittime che nella gran parte dei casi erano e sono donne. Oltre al nuovo nome, ci è sembrato giusto indagarle».

I due autori hanno contato più di un migliaio di “fantasme” in tutta Italia. Questo libro ne riporta ottanta, delle quali venticinque sono state immortalate dalle illustrazioni di Carmela Parissi, mentre Claudio Marucci ne ha romanzato la storia. 

«Fantasme antiche e moderne, buone o cattive, fantasme che tornano, fantasme evocate e fantasme infestanti: tante, troppe - scrive nella prefazione Carmela Parissi - per poter dare a ognuna lo spazio di un racconto esauriente. La decisione di selezionarne alcune e lasciarne altre all’oblio mi attanagliava la mente. Un'opera di cesoia che non volevo e non potevo compiere. Eppure le necessarie costrizioni di tempo e di spazio insite nella narrazione dovevano a tutti i costi trovare un epilogo». Alcune di queste “fantasme” sono note in tutta Italia, come Beatrice Cenci o la Baronessa di Carini; altre, come Filomena di Dolceacqua e Bianca Maria Aloisia, sono conosciute perlopiù̀ localmente; ci sono quelle legate a personaggi illustri, come ad esempio Lucrezia Borgia, Artemisia Gentileschi o la Contessa Lara, e le fanciulle decedute in tenera età, che non si rassegnavano a lasciare questa terra (per questo definite “dame bianche”), come Biancamaria Martinengo, Azzurrina o Igea da Agrigento; infine, di alcune di loro, come  Gaia Lavinia Volumnia, Angelica de Falconibus e Carlina, è nota solo la leggenda, mentre altre, come Isabella de’ Medici, Violante Carroz, Anna Carafa della Stadera,  appartenevano a nobili casate rinascimentali dalla storia ben consolidata. Si tratta in particolare di “fantasme” greche, etrusche, romane, “vichinghe”, cattoliche, ebree, libertine, serve, imperatrici, nobildonne, borghesi, brigantesse, regine, partigiane e studentesse. “Fantasme” che coprono un arco di tempo che va dalla Magna Grecia fino agli anni di piombo. Per questo, il libro è anche una storia d’Italia “al femminile”. Ogni “fantasma” è legata a un luogo particolare: al castello, al palazzo, alla chiesa o al borgo. E in ogni regione d'Italia ne è presente almeno una, tanto da suggerire itinerari alternativi alla ricerca del brivido paranormale. Oltre a quella romanzata, c’è una parte del libro, per così dire, informativa: per le venticinque “fantasme” trattate, Marcucci ha realizzato cinque schede: Nel ricordo degli uomini in cui riporta la versione della loro storia tramandata dal potere maschile; Sussulti, fremiti, brividi dove ricorda le leggende delle loro apparizioni; Il luogo infestato in cui descrive i luoghi dove hanno vissuto o dove appaiono; Per evocare la fantasma dove dà indicazioni per farle apparire con l'aiuto di una ricetta tipica del posto; Sulle tracce delle fantasma in cui dà i riferimenti per recarsi sul luogo infestato.      

Claudio Marrucci: scrittore, traduttore da spagnolo e inglese, poeta. Ha pubblicato il romanzo Ammettiamo che l’albero parli (Fahrenheit 451), la silloge poetica Miles-poesia in presa diretta (Fusibilialibri), il libro di critica letteraria Antonio Veneziani (Coniglio Editore).


Carmela Parissi: sue le 25 immagini a tutta pagina delle FANTASME. Graphic designer/illustrator per l'advertising commerciale, illustratrice scientifica e naturalistica, disegnatrice di reperti archeologici, illustratrice d'arte, con clienti nel pubblico e nel privato.



Titolo: Il Club San Gallo

Autore: Giuseppe Romito 

Editore: Fides Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Le Parole

Pagine: 154

Prezzo: € 14,00 

Codice Ean: 9791280063243

Data di uscita: 13/9/2021



 

«La verità è un concetto e, in quanto tale, quella assoluta non esiste. Esiste quella convenzionale ed è su questo principio che si è basato da più di vent’anni il Club San Gallo»


Parigi. Un funzionario di Palazzo Chigi viene trovato morto a Montmartre, sgozzato nelle vicinanze dell’hotel dove alloggia. Il critico d’arte e aspirante politico Anselmo Caputo, migliore amico della vittima sin dall’infanzia, appresa la notizia decide all’istante di partire per la Francia, abbandonando di punto in bianco la campagna elettorale per le Regionali in Puglia. Da quel momento, Caputo si ritroverà sua malgrado coinvolto in un intrigo che si svolge tra la capitale francese e Roma, nel tentativo di scoprire i legami del suo amico e della moglie Agnese con un complotto internazionale che mescola Arte e Storia, il Vaticano con i suoi equilibri politici e i piani segreti di un club di cardinali che, se portati alla luce, sconvolgerebbero il mondo intero. 

L'autore

Giuseppe Romito (Bari, 1976), dopo gli studi di ragioneria scopre una passione per le materie umanistiche, che coltiva leggendo soprattutto saggi di filosofia e romanzi storici. Imprenditore nel settore dei trasporti, si dedica alla scrittura per diletto. Nel 2012 pubblica, per Il Rovescio Editore, il saggio Dalla ragione all’eccesso. Con Les Flâneurs Edizioni si cimenta per la prima volta nel genere narrativo, pubblicando il racconto passionale Nostos. Nel suo blog, limperdonabile. info, scrive di cultura, politica e attualità, interessi rispecchiati anche dal romanzo Club San Gallo.



Titolo: Prima di andare e altri racconti

Autrice: Giulia Calfapietro

Genere: Narrativa

Editore: Les Flâneurs Edizioni

Collana: Bohémien 

Pagine: 192

Prezzo: € 15,00 

Codice Ean: 9791254510148

Data di uscita: 20/9/2021


 

«Il potere che ti dà un libro è enorme. Vivi tante vite e se una di esse non ti piace puoi cambiare senza problemi»

Le storie di Prima di andare e altri racconti si collocano in un orizzonte narrativo costantemente in bilico tra la dimensione onirica e la fedele rappresentazione di una realtà a tratti anche cruda. Un universo variegato e complesso, sempre dominato da sentimenti ed emozioni. L’amore per la vita rappresenta il cuore della raccolta e viene indagato anche nel suo capovolgimento, la tensione verso l’altrove. La scrittura si caratterizza per le contaminazioni poetiche, attraverso cui l’autrice crea una “sintassi delle emozioni” che accarezza il cuore e la mente del lettore, traghettandolo in un viaggio alla riscoperta dei moti più intimi dell’animo umano.

Biografia:

Giulia Calfapietro (Acquaviva delle Fonti), insegna Letteratura inglese al liceo linguistico “don Lorenzo Milani”. Laureata in Letteratura, arte, musica e spettacolo. Presidente dell’associazione culturale sul territorio “A casa di Giacinto”, ha avuto l’opportunità di collaborare con scrittori, musicisti e attori di ogni tipo. Ha pubblicato diverse raccolte in versi fra le quali La voce di dentro (primo premio assoluto 2017 Citta di Milano – Emozioni poetiche), Mitiracconto (2017) e Il cuore in saldo (2020). Scrive per il mensile pugliese La voce del Paese e fa parte della redazione letteraria della rivista poetica internazionale Le Muse. Ha da poco ultimato la traduzione e l’editing in lingua inglese del romanzo E adesso parlo di Maria Teresa Liuzzo per la Clint Eastwood production (USA).


Titolo: Strappi musicali

Trama: Questo libro contiene 128 componimenti, che trattano svariati temi

Editore: Le Mezzelane casa editrice (Ancona)

Anno di pubblicazione: 2019

Genere: Poesia

Pagine: 150

Formati disponibili: Cartaceo, 14 euro, Ebook, 2,99 euro

 

Al paradiso ei tardo fu l’arrivo

di colui che perso tra le selve

servì Dio e le sue creature, e

spesso tra le incognite domande

smarrito fu il tempo tardivo


Con queste poesie l’autrice vuole raccontare il mondo che la circonda attraverso parole semplici ma accostate in modo originale, in grado di suggerire immagini capaci di emozionare il lettore.

Senza troppi preziosismi affronta vari temi, con lo scopo di “educare alla felicità”, far comprendere quanto la vita possa riservare e quante possibilità si possano creare con l’impegno e l’immaginazione.







Annie

Recensione: "Vecchie Conoscenze" di Antonio Manzini (Rocco Schiavone #10)

9/22/2021

 


Vecchie conoscenze 
di Antonio Manzini
Rocco Schiavone #10
Sellerio Editore
416 pagine
€ 9,99 (ebook) - € 15 (cartaceo)
Acquista su Amazon

Rocco Schiavone indaga sull’omicidio di una professoressa in pensione. E intanto l’ombra del passato si fa pressante: la pena per Sebastiano, l’amico fraterno che non ha mai smesso di dare la caccia a Enzo Baiocchi, che gli ha assassinato la moglie, lo rende inquieto e gli ruba il sonno. Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano; lo fa con una capacità di invenzione e con una passione per il personaggio, per tutti i personaggi, che difficilmente possiamo riscontrare in altri scrittori di oggi.

LA MIA OPINIONE
La serie di Rocco Schiavone è una delle mie preferite, non ne ho mai fatto mistero. Quando esce un nuovo romanzo dedicato al Vicequestore, non posso fare a meno di leggerlo subito, ma mai come questa volta uno dei romanzi della serie mi ha dato emozioni contrastanti.

Nella prima parte del romanzo si sviluppa il giallo di questo episodio: una professoressa in pensione, grande esperta di Leonardo da Vinci, viene trovata morta nel suo appartamento. Tra articoli accademici, ricerche e rivalità celate o meno, Schiavone non ha poi grandissime difficoltà a risolvere il caso.
Grande peso infatti in questo volume ha la vicenda personale del Vicequestore, che riempie invece l seconda parte e soprattutto il finale di questo libro.
Sebastiano infatti continua ad entrare e uscire dalla sua vita, mentre ancora è alla ricerca di Baiocchi per vendicare l'omicidio di Adele, ma allo stesso tempo Baiocchi non se ne sta con le mani in mano e fa le sue mosse. O forse sono le mosse che gli suggerisce qualcun altro?
Rocco deve muoversi dentro a quella che sembra una ragnatela di verità nascoste pur di riuscire a capire il ruolo che tutri rivestono dentro a questa storia.

Come vi avevo anticipato, questo romanzo mi ha dato sensazioni contrastanti. Da un lato il giallo era di semplice soluzione, quasi banale. Per quanto fosse interessante lo spaccato sugli studi della professoressa uccisa e sulle rivalità negli ambienti accademici, la soluzione era scontata, quindi non me sono rimasta poi così colpita.
Dall'altro sono stata contenta invece di leggere sviluppi importanti, anzi, cruciali nella vicenda privata di Schiavone.
In questo romanzo infatti vanno a posto tasselli importantissimi del puzzle che riguarda il suo passato, tanto che viene quasi da chiedersi se questo possa essere l'ultimo libro con protagonista il vicequestore.

Nel complesso, posso dire che sicuramente questo non è certamente il mio romanzo preferito della serie, ma allo stesso tempo pone alcuni elementi che sono indispensabili per capire fino in fondo la vicenda che riguarda il passato del Vicequestore.
Se siete dei fan della serie, è ovvio, questo romanzo è assolutamente imperdibile.


c’è posta per noi

C’è post@ per noi... #449

9/19/2021

Buona domenica, Lettori!
Anche oggi ho una proposta di nuove letture, tra cui due romanzi molto interessanti. 







Io sono Khalid di Silvia Golfera


“Se nasco un’altra volta, col cavolo che scelgo una famiglia dove
c’è sempre da litigare e non puoi mai goderti un po’ di pace.
Non capisco come ho fatto a farmi fregare in questo modo.”

Titolo: Io sono Khalid
Autrice: Silvia Golfera
Editore: Giazira - 13 settembre 2021
Pagine: 126
Prezzo: € 12,99 

Trama
Khalid ha tredici anni e vive a Milano con la madre e i fratelli. Suo padre ha perso il lavoro ed è rientrato a Casablanca a gestire un negozietto di famiglia. I soldi in casa sono pochi e Khalid si arrabatta per procurarsi i suoi videogiochi preferiti. Ma la sua speciale vocazione è quella di mettersi nei guai: a scuola, con gli amici, in famiglia. Per fortuna c’è Silvana, una donna sola che stringe con lui una stravagante e benefica alleanza. Eppure, nemmeno lei potrà aiutarlo quando, per conquistare una compagna di scuola, deciderà di intraprendere una pericolosa missione. Riuscirà Khalid a salvarsi?

Silvia Golfera insegna lettere al Collège international di Ferney Voltaire. Si è occupata di cultura ebraica e russa collaborando con alcune riviste specializzate (Rassegna mensile di Israel, Shalom, Gariwo). Nel 2011 pubblica il romanzo La solitudine dell'animale (Discanti), cui segue nel 2013 Tutto il tempo che occorre (Lindau). Nel 2014, per EL Einaudi, pubblica il romanzo per ragazzi C’è posto per tutti. Io sono Khalid, ha vinto da inedito nel 2019 il Premio Righini Ricci, di letteratura per ragazzi.
 

Socialtotalitarismo di Silvio Maresca


Titolo: Socialtotalitarismo 
Autore: Silvio Maresca
Editore: Armando Editore
Pagine: 310
Prezzo: € 28,00 

Gli enormi e dispotici monopoli privati che dominano la scena digitale, in primis Facebook e Google, hanno acquisito una dimensione, un potere, una pervasività, una tale disponibilità di informazioni personali su miliardi di utenti da delineare un vero e proprio neo-totalitarismo. Nel “Socialtotalitarismo”, le piattaforme online chiudono la visuale di ciascuno sui saperi, sulle ideologie, sul branco che meglio si conformano alle sue preferenze e pregiudizi, producendo tribalizzazione, radicalizzazione, sfaldamento di ogni “verità”, razionalità e coesione sociale. Se l’Occidente si destasse dal sonno della ragione democratica che ha portato a questa rapidissima conquista del mondo da parte di una manciata di padroni privati potrebbe esplorare delle vie d'uscita: una nuova e vigorosa politica antitrust; il divieto di raccolta e trattamento di informazioni personali che non siano espressamente fornite dall’utente; il riconoscimento della natura di bene comune del web e delle sue principali infrastrutture e funzioni; l'imposizione di un “design etico” delle piattaforme online, che vieti ogni manipolazione, induzione di dipendenza, e moderi i “contagi emotivi”. Il Digital Act, in discussione nella UE, è un’epocale salto di qualità nei tentativi di regolare democraticamente il capitalismo digitale. Ma è debole la decisione UE di non contrastare il diritto alla raccolta e trattamento di illimitate informazioni personali, e la rinuncia all'introduzione di limiti antitrust forti.

Silvio Maresca (1961) è un imprenditore pescarese, dal 1987 amministratore di Bluserena S.p.A., compagnia alberghiera leader in Italia con 4.000 camere in hotel 4 e 5 stelle. Amministratore delegato dal 2004 della CARLO MARESCA SPA, operante nei settori immobiliare e delle energie rinnovabili. Ha fondato la piattaforma di dibattito pubblico Pro\Versi. Ha dato vita a progetti a sostegno dei migranti, che hanno ricevuto riconoscimenti dell’UNHCR. È fondatore del progetto YAG, per la promozione di giovani artisti italiani e stranieri.

Giorni di primavera. Rapisardi e il caso di Stefano Russo. Centocelle 1970-1984

di Roberto Morassut



Titolo: Giorni di primavera. Rapisardi e il caso di Stefano Russo. Centocelle 1970-1984
Autrice: Roberto Morassut
Editore: Armando Editore
Pagine: 320
Prezzo: € 17,00

Trama
Giorni di Primavera è un romanzo “a chiave”, racconta un fatto di cronaca, accaduto nel 1970, nel quartiere romano di Centocelle. I personaggi sono di fantasia ma le vicende sono tratte da fatti veri, seppur con un certo margine di libertà narrativa. La storia fondamentale è inserita nella trama del protagonista, l’ispettore di polizia Alessandro Rapisardi, per il quale è possibile individuare alcuni tratti autobiografici dell'autore. Rapisardi è autore di un racconto verità che ricostruisce, in forma di romanzo, un caso di, cronaca irrisolto di cui si è occupato molti anni prima. Deve consegnare questo testo ad un medico, che fu medico-legale nell’ambito della stessa inchiesta ed è costretto a rileggerlo. Si affacciano, nel corso della rilettura, momenti nei quali Rapisardi ripercorre altri noti casi irrisolti di Roma per trarne una conclusione: la verità non esiste ma esiste la realtà come somma di eventi caotici e contraddittori che quasi mai producono giustizia. Nel finale scoprirà il vero obbiettivo e la vera identità di Antonio Grimaldi.

Roberto Morassut è nato a Roma nel 1963. È un uomo politico che, nel corso della sua esperienza, ha coltivato la passione della scrittura. È stato sottosegretario di Stato presso il Ministero per l’Ambiente. Attualmente è Vice presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati e Vice Presidente della Fondazione “Giacomo Matteotti”.

Il denaro non vale nulla finché non si spende di Roberto Tumbarello



Titolo: Il denaro non vale nulla finché non si spende
Autore: Roberto Tumbarello
Editore: Armando Editore
Pagine: 320
Prezzo: € 20,00

Il denaro non vale nulla è un libro di filosofia alla buona, in cui per renderlo comprensibile a chiunque e di facile lettura, al posto della teoria c’è l’aneddotica. Sempre divertente e anche commovente, è utile e istruttivo. Non è un saggio di critica al denaro né a chi ne possiede. Anzi, auspico che tutti ne abbiano in abbondanza e, comunque, in quantità sufficiente per vivere senza problemi. Raccomando di approfittare del denaro per godere il più possibile della vita. Tenere il denaro sotto il materasso è come non averne. Serve per acquistare beni che ci consentono una vita più comoda e più confortevole. Accumularne non è il fine migliore. Non bisogna amare il denaro ma la vita, che ci riserva tante emozioni che non costano nulla. Dopo aver letto il libro saprete quasi tutto su vantaggi e inconvenienti che riguardano il denaro. Capirete pure come custodirlo e investirlo, come proteggerlo da truffe e insidie, e come farne a meno quando non ce n’è.

Roberto Tumbarello, giornalista, laureato in Giurisprudenza, ha tre figli e sei nipoti. Per tanti anni portavoce in Italia del Consiglio d’Europa, è esperto in Comunicazione e Diritti umani. Al centro delle sue riflessioni c’è sempre la vita, di cui è pazzamente innamorato. Un amore che consiglia ai suoi lettori. Inviato speciale di quotidiani e settimanali a vasta tiratura nelle Americhe, in Africa, nel Sud Est asiatico e in Medio Oriente, ha chiuso la carriera come direttore del Giornale di Napoli e di Napoli Sera. Tra le sue ultime pubblicazioni Gesù era di destra o di sinistra? (2009), Si salvi chi può (2012), O la borsa o la vita (2014), Viaggio nella vita (2017).


Umanizzare il movimento. Abitare la corporeità attraverso il Movimento Biologico

di Stefano Spaccapanico Proietti



TitoloUmanizzare il movimento. Abitare la corporeità attraverso il Movimento Biologico
Autore: Stefano Spaccapanico Proietti
Editore: Armando Editore
Pagine: 336
Prezzo: € 28,00

Tornare al corpo per tornare alla Vita. Tornare al corpo perché in Lui c’è la Vita. Tornare al corpo in Movimento perché è Lui che genera la Vita. Un viaggio alle radici del Movimento come processo ancestrale alla base della nostra esistenza Umana. Non un manuale o una raccolta di esercizi, piuttosto una guida, o meglio una luce per riappropriarsi dei saperi dell’Umano, natura prima del corpo che siamo. Saperi che dialogano, senza separazione, alla ricerca di un’operatività metodologica rigorosa ma aperta che delinei le strade per divenire la miglior versione di se stessi, attraverso il Movimento: perché ciò che siamo dipende, anche, da come ci muoviamo! Le neuroscienze incontrano la fenomenologia, la biomeccanica dialoga con la psicologia, la filosofia si applica alla sensorialità, l’espressività plasma la tecnica, la psicomotricità invade la performance, il respiro abilita il gesto, la voce suggella l’azione: corpo e mondo si tessono in un inevitabile intero. Il risultato è un compendio ontologico circolare, immaginifico e generativo. Unico nel suo genere.

Stefano Spaccapanico Proietti Ã¨ docente di "Teoria e Metodologia del Movimento Umano" e "Metodi e Didattica del Movimento Umano per l’Età Evolutiva" presso il corso di laurea in Scienze Motorie e Sportive dell’Università degli Studi di Perugia. È stato docente di "Progettazione e Conduzione dell'Esercizio Fisico nelle Patologie Ortopediche Clinicamente Stabilizzate ed Esercizio-Sensibili" al master di 1° Livello "Professionista in Attività Motorie per la Prevenzione, il Recupero e l’Ottimizzazione della Salute" dell’Università degli Studi di Perugia. Da anni si occupa di studio e ricerca nell'ambito delle molteplici dimensioni della motricità umana e dei suoi legami con la corporeità. Fondatore e Responsabile Scientifico di Movimento Biologico.

Pagine 336, Prezzo 28,00

Francesco. Papa di frontiera. Soglia di una cattolicità globale di Massimo Faggioli

Titolo: Francesco. Papa di frontiera. Soglia di una cattolicità globale
Autore: Massimo Faggioli
Editore: Armando Editore
Pagine: 192
Prezzo: € 20,00

Il concetto di soglia è chiave per comprendere il pontificato di Francesco: una reinterpretazione dei confini in quest'epoca di nuovi muri. È una soglia che mette in relazione e collega con l’alterità. Al cuore del progetto di Francesco, la soglia è un elemento centrale del pontifex, del costruttore di ponti, dal punto di vista geografico – nella sua attenzione a una nuova mappa del mondo globale nella crisi della globalizzazione - e dal punto di vista storico – nello sforzo di ricomporre chiesa e tradizione in modo non tradizionalista.

Massimo Faggioli Ã¨ professore ordinario nel dipartimento di teologia e scienze religiose di Villanova University (Philadelphia). Ha lavorato come ricercatore presso la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna dal 1996 al 2008, anno del trasferimento negli Stati Uniti. Fa parte della redazione della rivista «Il Regno» e collabora con varie riviste italiane tra cui «Jesus» e «il Mulino». È columnist per le riviste «Commonweal» e «La Croix International». I suoi libri e saggi sono stati tradotti e pubblicati in oltre dieci lingue. Tra le sue pubblicazioni in italiano: Breve storia dei movimenti cattolici (Carocci, 2008); Vera riforma. Liturgia ed ecclesiologia nel Vaticano II (EDB, 2013); Joe Biden e il cattolicesimo negli Stati Uniti (Morcelliana, 2021). Con Armando aveva già pubblicato, Papa Francesco e la chiesa-mondo (2014) e Cattolicesimo, nazionalismo, cosmopolitismo. Chiesa, società e politica dal Vaticano II a papa Francesco (2018).




Fabiola

Recensione: La città dei vivi, di Nicola Lagioia

9/15/2021

 

Titolo: La città dei vivi

Autore: Nicola Lagioia

Genere:

Anno: 2020

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Pagine: 472

€ 22,00

ISBN: 9788806233334


Il libro

Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano per ore un ragazzo piú giovane, Luca Varani, portandolo a una morte lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l’attenzione, sconvolgendo nel profondo l’opinione pubblica. È la natura del delitto a sollevare le domande piú inquietanti. È un caso di violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani? Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo? Qualcuno inizia a descrivere l’omicidio come un caso di possessione. Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i colpevoli l’intero mondo che li circonda.

Nicola Lagioia segue questa storia sin dall’inizio: intervista i protagonisti della vicenda, raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani, intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d’assalto da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe, ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco, ma ben due papi.

Da questa indagine emerge un tempo fatto di aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case, interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal quale tutto può succedere.



«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell'incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?»

Le parole di Nicola Lagioia ci portano dentro il caso di cronaca piú efferato degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull'istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare.



Recensione

La Città dei Vivi non è un libro semplice da leggere. Il caso di cui tratta è noto alla maggior parte di noi per la sua efferatezza e per l'incapacità che quasi tutti noi abbiamo provato nel trovare un senso alle azioni di Foffo e di Prato. L'omicidio di Luca Varani ha scosso la nostra società, portandoci a chiedere perché. Perché l'hanno fatto?

Comprendere i motivi che hanno portato a questo evento terribile non aiuta a dare un senso alla morte, ma aiuta a credere che gli assassini siano mostri distanti dalla nostra realtà. Aiuta a capire, e vista l'efferatezza e la mancanza di senso del delitto capire risulta quasi impossibile.

Nicola Lagioia riesce a tenerci incollati al libro mentre ci racconta questo tragico fatto di cronaca con uno stile pulito, giornalistico, a volte un po' distaccato, che ci permette di continuare a leggere contrastando il desiderio di allontanarci dalla tristezza e dal male di cui la vicenda intera è intrisa. 

Roma fa da cornice a questo male che permea la nostra società e che a volte è più vicino a noi di quanto possa sembrare possibile.

L'autore ci mette di fronte documenti, interviste e persone reali. Ci porta a contatto col dolore e con la debolezza della nostra umanità. Col dolore della famiglia di Luca e della sua fidanzata, ma ci mette anche di fronte alle altre famiglie spezzate, i Prato e i Foffo, che di colpo si ritrovano incapaci di riconoscere i loro figli nei mostri nei quali la spirale di droga, alcool e solitudine li ha portati.

Manuel non riesce a mentire a suo padre, che sarà il primo a conoscere la terribile verità. Il libro è incentrato su di lui e su Marco, più che su Luca. 

L'autore ricostruisce gli eventi in modo fedele, con tatto e con un punto di vista neutro, anche più neutro di quanto mi sarei aspettata. Si affida alle parole degli assassini, dei giornalisti che lavorano al caso, ai familiari e alle interviste. Ci narra di incredulità, di rabbia, di droga, di contraddizioni, di soldi e di degrado portato allo stremo, a quando la realtà smette di avere senso e diventa una sorta di incubo, e a pagare risulta essere Luca, l'innocente vittima di violenze impossibili anche solo da descrivere. Ci ritroviamo a chiederci cosa sarebbe successo se solo qualcuno li avesse fermati, se qualcuno avesse sentito.

C'è una parte del libro nella quale Lagioia racconta di quanto anche lui sia stato vicino a fare un errore che avrebbe rovinato per sempre la sua vita. Io non so se quell'evento sia romanzato, ma mi ha fatto pensare per giorni a quante volte possiamo passare vicino a un precipizio senza renderci conto del pericolo che stiamo correndo. A quanto sia difficile, a volte, fare la scelta giusta.

Non me la sento di consigliare questo libro a tutti. È difficile lasciarsi avvolgere da questa storia terribile, così come è quasi impossibile non arrivare alla fine della lettura senza che la nostra coscienza non ne risulti scossa, senza che i dubbi su dove risieda la vera essenza del male inizino ad assalirci.

Questo perché l'autore ci mette di fronte alla realtà, e il male esiste. Gli assassini di Luca non sono mostri, ma esseri umani. Impossibili da giustificare, perché colpevoli di aver compiuto un atto terribile e insensato.

Consiglio questo libro a chi, come me, segue la cronaca e conosce questo triste fatto. Lo consiglio anche a chi se la sente di affrontare un racconto che parla di fatti reali e lo fa con equilibrio. Io lo trovo un libro devastante, difficile, avvincente e impossibile da dimenticare.









Annalaura Giannelli

C’è post@ per noi... # 448

9/12/2021


Cari Lettori, sono felice di ritrovarvi anche a settembre. Tra i libri che presento oggi, ci sono alcuni titoli che usciranno nei prossimi giorni o sono usciti da pochissimo. Si spazia molto tra i generi, ma mi sembrano tutti interessanti: voi che dite?





Un tetto di radici. Lettere italiane: il secondo Novecento a Fiume di Gianna Mazzieri-Sankovic e Corinna Gerbaz Giuliano



Titolo: Un tetto di radici. Lettere italiane: il secondo Novecento a Fiume
AutriciGianna Mazzieri-Sankovic e Corinna Gerbaz Giuliano
Editore: Gammarò edizioni - 23 settembre 2021
Pagine: 694
Prezzo: € 24,50


Con l'occupazione da parte delle truppe del maresciallo Tito di Fiume la Storia della città volta pagina. Da quel giorno, 3 maggio 1945, non sarà più quella di prima: neppure la più straordinaria quanto discussa avventura dannunziana era riuscita a portare sul corpo della città, dei suoi abitanti, nel fluire delle sue tradizioni cosmopolite, multietniche, multilinguistiche, multiculturali, multireligiose, un cambiamento così radicale e profondo come quello monocratico, rigido, indiscutibile, intervenuto in seguito alla violenta imposizione comunista. Ne risentiranno l’anima stessa della città che si vedrà abbandonata da gran parte dei suoi cittadini che preferiranno la strada dell'esilio piuttosto che vivere sotto una dittatura che imponeva un ordine del tutto avulso dalla vita civile, sociale, culturale e storica della città. Di quegli abitanti, sostituiti da genti provenienti da altri siti, anche lontani, della ex Jugoslavia, è rimasta una minoranza, nel tempo divenuta sempre più sparuta, ma che, nonostante tutto, ha saputo coraggiosamente resistere con le sole armi della lingua e della cultura alla forzata colonizzazione. 
È cresciuta così una letteratura fiumana autoctona, originale, che le autrici di questo libro, Gianna Mazzieri Å ankovic e Corinna Gerbaz Giuliano, hanno saputo raccogliere, analizzare, sviluppare, mettendo a fuoco e connettendo tra loro gli autori e le opere che di quel grande, violento iato avvenuto al termine della seconda guerra mondiale sono la testimonianza, tra quanti di lingua italiana, nati a Fiume prima della guerra (Enrico Morovich, Franco Vegliani, Paolo Santarcangeli) sono poi stati costretti all’esilio, tenendo sempre ferme le loro origini e la loro formazione, così come quelli che sono rimasti (Osvaldo Ramous, Elvio Mestrovich); oppure sono arrivati o nati e cresciuti a Fiume dopo la guerra (Mario Schiavato, Giacomo Scotti, Alessandro Damiani, Laura Marchig e altri) mantenendo viva la lingua italiana, che, nel contesto multilinguistico, era poi la lingua franca storica di tutti i fiumani, qualsiasi fosse la loro etnia. Ma il libro prende in esame anche quegli autori di origine fiumana vissuti lontani dalla loro città, nati in esilio o in prossimità di esso, ma sentimentalmente e letterariamente legati ad essa (Marisa Madieri, Valentino Zeichen, Diego Bastianutti, Diego Zandel, Nirvana Ferletta). Il tutto preceduto da un'ampia e approfondita sintesi che offre al lettore il quadro storico d'insieme della letteratura fiumana, nelle sue diverse fasi, dal Medioevo a oggi. Il risultato è un'opera unica, sicuramente la prima e la più completa, che le autrici, entrambi docenti presso la cattedra di italianistica all'Università di Fiume, offrono agli studiosi, prima di tutto, e più in generale a quanti sono interessati all’universo articolato, complesso, vivo, ricco di influssi, che si cela dentro il microcosmo di una città di frontiera.


Gianna Mazzieri Sanković: Docente e Capo Dipartimento di Italianistica presso l'Università di Fiume, Croazia. 
Corinna Gerbaz-Giuliano: Assistente superiore Università di Fiume, Dipartimento di Italianistica. Insegnamenti: Letteratura italiana, Filosofia della letteratura, Lettura della letteratura contemporanea in lingua italiana.


Il segreto della Maddalena di Annalaura Giannelli


«L’invidia è un’erba cattiva, dottor Lupo, da noi in Sicilia più che altrove, 
e io non posso non chiedermi cosa sia successo a mio figlio. 
Un mistero inaccettabile, dottore, arcano e sconvolgente come una maledizione»



TitoloIl segreto della Maddalena
AutriciAnnalaura Giannelli
Editore: Gammarò edizioni - 27 agosto 2021
Pagine: 184
Prezzo: € 15,00

Trama
È il ventidue luglio quando Saro Santagata, il rampollo di una delle più note e facoltose famiglie del mondo imprenditoriale siciliano, scompare misteriosamente durante un giro in barca: il suo veliero viene ritrovato in mare aperto, ma di lui non c’è nessuna traccia. Disperato per l’andamento zoppicante delle indagini ufficiali, il padre del ragazzo affida il caso all’investigatore privato Andrej Lupo, un affascinante cercatore di verità perennemente in lotta coi propri demoni interiori, e alla sua più fidata collaboratrice, la magnetica sensitiva Karina Sanchez. Sullo sfondo di una Sicilia a tratti seducente e a tratti tenebrosa, Lupo e Karina dovranno destreggiarsi tra questioni di potere e fragili equilibri familiari, rivalità e inganni, attentati quanto mai sui generis e sconcertanti scoperte su riti esoterici e culti misterici. Riuscirà la straordinaria coppia di detective a rimettere insieme i tasselli di un puzzle molto più intricato del previsto? E se Genezzano, un antico borgo sperduto fra i monti delle Madonie, nascondesse delle verità rimaste celate nelle pieghe del tempo?

Annalaura Giannelli è avvocato processualista e consulente aziendale di importanti realtà del territorio pugliese. Esordisce come scrittrice nel 2012 con il romanzo Di Terra e d’anima (Adda Editore), vincitore del Premio Progresso e Cultura 2014 della Provincia di Bari. Ha pubblicato anche La figlia del destino (Adda Editore, 2015), vincitore del Premio Terre d’Oltremare 2016, e Viaggio in ombra (Adda Editore, 2018). È Presidente dell’Istituto di Cultura Salentina (ICS), attivo sul fronte internazionale nella valorizzazione delle eccellenze del Salento.


AssenzA di Giulia De Gaetano


Titolo: AssenzA
Autrice: Giulia De Gaetano
Editore: LupiEditore - 13 luglio 2021
Pagine: 197
Prezzo: ebook - € 2,99; cartaceo- € 14,99

Trama
Anna si sveglia una mattina in un corpo che non riconosce: un corpo maschile. Unica cosa rimasta invariata sono i suoi bellissimi boccoli biondi. Presto i suoi ricordi e la sua personalità svaniscono, lasciando il posto a un’identità nuova: Andrea.
Andrea è molto grezzo e volgare. È appena nato ed è quasi allo stadio animale, ma comincia a sentire una voce femminile nella sua testa, che gli dà suggerimenti e lo aiuta a crescere. Si tratta di Anna, rimasta intrappolata in qualche parte della sua psiche.
Andrea dimostra un grande entusiasmo per la vita, che lo porta a ricercare le sue passioni.
Si accorge di amare il canto e scopre di essere veramente bravo. Grazie ad Anna che lo consiglia, trova lavoro in un supermercato come tuttofare notturno e fa amicizia con i suoi due colleghi Bill e Tony, i quali lo sentono cantare e rimangono estasiati.
Il legame con Anna, con cui comunica quotidianamente, diventa sempre più solido e profondo, e Andrea diventa più maturo ogni giorno che passa, grazie a lei.

Anna si risveglia nel suo corpo...

Giulia De Gaetano è nata nel 1988 a Milano, dove attualmente vive. Laureata in Scienze e tecniche psicologiche, la passione per la lettura e per la scrittura l'accompagnano da sempre.

Era l’11 settembre di Mirko Tondi

Credo che perdere un figlio significhi essere uccisi in maniera lenta e studiata dal boia invisibile dell’autoannientamento; eppure la tortura, per quanto lunga e crudele, lascia solidificare la consapevolezza di averlo perso. Da una parte il dolore distrugge e dall’altra l’accettazione costruisce, come due popoli antitetici, separati da un muro. Poi, un giorno, quel muro crolla e le due cose coincidono.



Titolo: Era l’11 settembre
Autore: Mirko Tondi
Editore: NPS Edizioni - 15 settembre 2021
Pagine: 152
Prezzo:  cartaceo - € 10,00; ebook - €

Prefazione di Leonardo Sacchetti
Postfazione di Massimiliano Bellavista

Trama
È l’11 settembre 2001, quando gli aerei si schiantano contro le Torri Gemelle e il Pentagono. In quello stesso momento, dall’altra parte del mondo, Nando Barrella vive la sua personale tragedia: suo figlio muore in un incidente stradale. Da allora non si dà pace, convinto di averlo portato lui alla morte.
Anni dopo, quando è in procinto di compiere ottant’anni, Barrella chiede a un ghost-writer di scrivere la sua storia: il normale rapporto di lavoro tra cliente e professionista genera un’intimità tale da far scoprire a entrambi qualcosa su loro stessi. Un cammino di espiazione e rivelazione, che si snoda tra eventi pubblici e privati, rimpianti e memorie scomode, accompagnato da fitte citazioni musicali, artistiche e cinematografiche, quasi l’arte potesse ordinare il caos delle loro vite.

Mirko Tondi regala al lettore un romanzo intimista e psicologico attraverso cui rileggere, in una visione nuova e profonda, l’evento che cambiò il mondo.

Mirko Tondi. Nato a Firenze nel 1977. Per i suoi racconti ha ricevuto menzioni speciali e segnalazioni dalla giuria di premi nazionali (Premio Troisi, 2005; Premio Castelfiorentino, 2014), oltre all’inserimento in riviste (Con.tempo, Streetbook, A few words) e in varie antologie (fra queste, i Gialli Mondadori nel 2010, Nelle fauci del mostro per Felici Editore nel 2016, Le province in giallo per Edizioni Effigi nel 2019).
Tra i suoi libri, il romanzo Istruzioni di fuga per principianti (Caffèorchidea, 2017) e il saggio sul cinema Ricomincio da Firenze (Edizioni Il Foglio, 2020). Cura le rubriche “Brandelli di uno scrittore precario” per la rivista Il Foglio Letterario e “Anatomia di un racconto” per toscanalibri.it. Ha una qualifica di redattore editoriale ed è docente di corsi e laboratori di scrittura, per adulti e bambini.

I suoi contatti



Da Castelletto Borgo al Senato della Repubblica. 

Ricette e aneddoti di uno chef mantovano di Enzo Gola

Titolo: Da Castelletto Borgo al Senato della Repubblica. Ricette e aneddoti di uno chef mantovano
Autore: Enzo Gola
Editore: Il Rio edizioni - 20 settembre 2021
Pagine: 292
Prezzo: € 20,00

«Da Castelletto Borgo al Senato della Repubblica» è un motto che rappresenta alla perfezione la vita di Enzo Gola, chef mantovano che ha dedicato la propria professionalità a tutelare e diffondere la cultura gastronomica virgiliana, anche riscoprendo e riportando in vita da antichi ricettari piatti dell'eredità barocca e rinascimentale poi andati in disuso. Questo libro contiene molte delle ricette (mantovane e non) più amate da Enzo Gola, che ne svela i segreti con brevi note di approfondimento. Ma queste pagine sono anche molto di più: nella prima parte il lettore troverà infatti raccontati gli eventi, gli aneddoti e gli episodi più importanti della vita dello chef mantovano.

Enzo Gola, chef mantovano, è membro della Federazione Italiana Professional Personal Chef, con delega per la cucina antica, e dal 2007 è il cuoco dell’Accademia Gonzaghesca degli Scalchi con cui ha realizzato importanti eventi dedicati alla cultura gastronomica virgiliana, tra cui ricordiamo almeno nel 2008 una ricca degustazione di piatti del territorio presso il Senato della Repubblica. È stata la famiglia a trasmettergli la passione per la cucina, con mamma Teresa e nonna Adele che gli insegnano le prime ricette e il nonno che lo porta a pescare nei fossi.

Il tempo di mezzo di Federica Marangio


«C’è un tempo esatto, quello di mezzo, che è il più dispettoso.
Può durare un attimo o un’eternità,
ma ciò che accade in quel frangente non dipende più da te»

Titolo: Il tempo di mezzo
Autrice: Federica Marangio
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 13 settembre 2021
Pagine: 304
Prezzo: € 16,00

Trama
Beatrice Rossini, giornalista realizzata e piena di vita, follemente innamorata del suo lavoro e di suo marito Guglielmo, nasconde in realtà un antico trauma, lo stesso che ha spezzato la sua famiglia quando era solo una ragazzina. Al compimento dei fatidici quarant’anni, decide di smettere di procrastinare e parte da sola per l’Olanda alla ricerca della verità. Tra una colazione o una birra con le amiche vecchie e nuove, una corsa in spiaggia e un articolo da inviare al giornale, dovrà seguire le tracce che suo padre le ha lasciato in un biglietto datato 1991. Tracce che passano per un polveroso negozio di antiquariato e che potrebbero guarirla dal senso di incompiutezza che ha forgiato il suo carattere nonostante tutto. Riuscirà a scovare i tasselli mancanti e a guardare con fiducia al futuro?

Federica Marangio è giornalista e si occupa di sanità per la redazione di Taranto della Gazzetta del Mezzogiorno. Ha conseguito un dottorato di ricerca internazionale presso il dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Unisalento e scrive di community engagement e modelli di innovazione sociale. È perfettamente bilingue, ma parla anche lo spagnolo e l’olandese e porta con sé un pizzico di internazionalizzazione ovunque vada. Tiene corsi sulla comunicazione multimediale per imprese e istituzioni. Nel 2015 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, La cicatrice, e nel 2018 Io più te, l’amore è un’addizione per i tipi di Falco Editore. Questo è il suo terzo romanzo.








Aldo Dalla Vecchia

Recensione: TRIONFO D’AMORE. BREVE STORIA DEL FOTOROMANZO di Aldo Dalla Vecchia

9/08/2021


Titolo
: Trionfo d’amore. Breve storia del fotoromanzo
Autore: Aldo Dalla Vecchia
Prima edizione: Graphe.it Edizioni - 17 luglio 2021
Pagine: 88
Prezzo: cartaceo - € 8,00; ebook - € 2,99

Inventato in Italia nell'immediato secondo dopoguerra, in un momento in cui il bisogno di leggerezza era (come in fondo anche oggi) molto forte, il fotoromanzo ebbe un successo istantaneo e clamoroso. Molti di noi ricordano quelle storie fatte per sognare, che ci catturavano e ammaliavano. Questo libro si rivolge agli appassionati, ma anche a chi è semplicemente curioso di approfondire la cultura pop italiana degli ultimi decenni. L'autore, con lo stile fluido che lo contraddistingue e un ricco corredo di note dettagliatissime, ripercorre la storia del fotoromanzo, dai pionieri Grand Hôtel, Sogno e Bolero, alla grande epopea della casa editrice Lancio, fino al tramonto del genere, all'inizio del terzo millennio. Trionfo d'amore racconta di un tempo letterario che si potrebbe credere estinto; eppure il fotoromanzo d'antan è clamorosamente risorto nell'era di Internet, tornando a farsi amare in edicola da lettori vecchi e nuovi.

***

Trionfo d’amore raccoglie e cita molteplici fonti, tra cui articoli e testi accademici dedicati proprio alla storia del fotoromanzo. Forse anche per questo motivo, si avverte la mancanza di illustrazioni che esemplifichino e completino il compendio di Dalla Vecchia. D’altra parte, Trionfo d’amore è un libro modesto per foliazione e prezzo, indirizzato a una consultazione agevole e pratica. La limitata conoscenza della storia del fotoromanzo mi impone una certa cautela ma, sebbene non stenti a credere che vi siano numerosi libri che approfondiscono ulteriormente il genere, in questo libricino ho trovato un’introduzione completa.
Alcune notizie, poi, mi hanno particolarmente sorpresa: avreste mai immaginato che il fotoromanzo è un’invenzione tutta italiana e che dall’Italia è stata esportata con successo?
E che dire, poi, di Cioè? Credo di aver iniziato a leggerlo troppo tardi per trovarci i fotoromanzi, ma scommetto che qualcuno si ricorda che Riccardo Scamarcio ha iniziato così la sua carriera di attore. E come lui molti altri. Dalla Vecchia attraversa tutta la storia del fotoromanzo, dalla nascita al tramonto e alla sua rinascita in tempi molto recenti: la scorsa estate, infatti, è tornata in edicola «Sogno», la rivista che ha fatto la fortuna del fotoromanzo pubblicandolo per prima.
Era l’8 maggio 1947 e in edicola usciva «Sogno» con la storia Nel fondo del cuore, la cui protagonista era nientemeno che Gina Lollobrigida.
Queste chicche, i nomi di attori famosi e importanti proprio nella storia del fotoromanzo (Franco Gasparri, Claudia Rivelli e Michela Roc) arricchiscono il saggio, che Dalla Vecchia completa con un excursus sulle tematiche e le variazioni al fotoromanzo classico.
Trionfo d’amore. Breve storia del fotoromanzo è una lettura agile, che ripercorre la storia di un genere che probabilmente a tutti è capitato o capiterà di leggere. Sarà il caso di dare il bentornato ai fotoromanzi, allora?






c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #447

9/05/2021

Buona domenica lettori! Rieccoci con le nostre segnalazioni domenicali all'insegna del tricolore.











Titolo:
Mi venne il fregolo

Autore: Antonio Del Gaudio

Casa Editrice: Lupi editore

Pagine: 200

Trama: "Mi venne il fregolo" è un romanzo storico che narra le vicende dell'eroe della resistenza, il "Capitano" Filippo Maria Beltrami, e di suo figlio, l'ultimo genito, Michele Beltrami che si è visto portare via la vita del padre quando aveva solo 8 mesi.

Michele, il 18 giugno 1973 compie trent’anni e proprio nel giorno del suo compleanno decide di partire per un cammino di tre giorni, attraversando la Val Strona e la Val d’Ossola, per rivivere il luoghi che, tra il 1943 e il 1944, hanno eretto suo padre a glorioso “Capitano”.

Filippo Maria Beltrami, noto architetto di Milano, è costretto ad abbandonare il lavoro e prendere le armi a causa dei bandi di arruolamento forzato del regime fascista. Il giorno dell’armistizio di Cassibile, l’8 settembre, fugge dalla caserma di Baggio dove era stato destinato e si rifugia a Cireggio (frazione di Omegna nel Vco), nella casa di vacanza della famiglia Beltrami, dove già la moglie e i suoi tre figli (tra cui Michele di appena 3 mesi) lo attendevano.

Pochi giorni dopo il suo arrivo, un gruppo di fuggiaschi, rintanati sulle colline del lago d’Orta, conoscendo di fama, lo incontrano e lo convincono a fargli da comandante per aiutarli a battersi contro i nazi-fascisti.

Michele si pone delle domande, mentre ripercorre i luoghi che fecero del padre uno dei comandanti più noti, rispettati e temuti dell’Alto Piemonte, ma che lo portarono anche ad una tragica fine: come può suo padre averlo abbandonato in fasce per un senso alto e strano dell’onore che sentì crescergli dentro? Può un uomo abbandonare la propria amata famiglia per seguire un così forte ideale? Cosa animò quel suo sentimento di rivalsa, di fraternità e di giustizia?

 

L’autore: Raccolgo e racconto storie di vite reali: viaggi, riscoperte, ritorni al passato, rinascite.

Storie di donne e uomini che ho incontrato, conosciuto, apprezzato, amato.

Testimonianze di persone che mi hanno aperto il loro cuore liberandosi, non senza difficoltà, dei propri ricordi e che spero di riuscire a trascrivere nei miei romanzi ripagandoli della fiducia affidatami.

Ho scritto molti racconti brevi, premiati in diversi concorsi letterari e inseriti in alcuni spettacoli teatrali e, nel 2019, con la casa editrice “Il Babi Editore”, ho pubblicato il mio romanzo d’esordio: “Traguardi”, una biografia romanzata di un ex ciabattino giramondo.


Titolo: La mia vita durata 100 anni, scritta a 42, finita di scrivere a 43

Autore: Federico Fabbri

Editore: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Fuori Collana

Pagine: 202

Sinossi: I lettori siano avvisati: questo libro è un delirio letterario. Un vero e proprio gioco. Sì, perché l’abile autore si diverte con le parole, con i doppi sensi, con i rimandi e le citazioni e persino con i numeri. In queste pagine, però, c’è anche tutto il mondo arcobaleno di Federico Fabbri: i suoi affetti, i suoi hobby e i suoi sogni. E soprattutto c’è il suo cuore. Un cuore grande, sempre aperto agli altri. Un cuore che custodisce il ricordo di Sino.

 

L’autore: Federico Fabbri (1978, Santa Sofia). Fin da giovane si avvicina alla scrittura, esordendo con due raccolte di poesie, Sino alla fine (2013) e Persino poesie (2014), pubblicate per tenere vivo il ricordo del suo amico Denis, detto Sino, venuto a mancare in giovane età a causa di un incidente stradale. Nel 2014 pubblica un’autobiografia ironica dal titolo La mia vita durata 90 anni, scritta a 36, finita di scrivere a 37. Molto attivo nel sociale, gli introiti dei suoi libri vengono devoluti totalmente in progetti a favore delle persone diversamente abili. Con una di loro, Giuliana Salvadori, nel 2017 pubblica il romanzo A piedi o su rotella la strada è sempre quella. Con Les Flâneurs Edizioni ha pubblicato L’inferno non ha nuvole, L’assassino e Nessun nesso.



Titolo:
Dalle parole allo schermo. La fiction di indagine in Italia.

Autore: Massimo Carloni

Editore: Gammarò edizioni

Pagine: 190

Uscita: 10 settembre

Sinossi: Il saggio di Massimo Carloni sulla fiction televisiva d’indagine in Italia, dagli albori, ai primi anni Settanta, a oggi, con un'attenzione particolare al lavoro di due sceneggiatori, Massimo Felisatti e Fabio Pittorru e del successo della loro serie televisiva “Qui Squadra Mobile”, costituisce il primo ampio studio su un fenomeno che oggi sta godendo il suo momento di maggior popolarità, sicuramente anche perché favorito dalla pandemia di Covid 19 che costringe il pubblico a stare molte ore chiuso in casa. L'attenzione alla fiction, in particolare italiana, accompagna quella al giallo italiano, che nel corso degli anni è cresciuto, non solo sul piccolo schermo e nel cinema ma anche nella narrativa di genere, spesso ispiratrice delle stesse serie (si pensi a “Romanzo criminale” di Giancarlo De Cataldo o a “I delitti del BarLume”, tratto dai gialli di Marco Malvaldi). Lo studio non trascura neppure i fumetti che, sempre negli anni Settanta, con la nascita di Diabolik, Kriminal e Satanik finirà per surclassare i prodotti d'oltreoceano. Insomma, con questo "La fiction d’indagine in Italia” Massimo Carloni, già autore di altre opere sulla storia del giallo, offre al pubblico italiano un'occasione unica per capire un fenomeno che, da opera d'intrattenimento ha finito, inevitabilmente, per condizionare la nostra vita.

 

L’autore: Massimo Carloni, umbro ma residente a Reggio Emilia, è docente di lettere e si occupa di letteratura poliziesca dal 1983. Ha al suo attivo una sessantina di contributi critici, tra cui il volume L'Italia in giallo. Geografia e storia del giallo italiano contemporaneo (Diabasis, 1994), e una quindicina di racconti, due dei quali pubblicati nelle antologie I delitti del Gruppo 13 (Metrolibri, 199 1) e Giallo, Nero & Mistero (Stampa Alternativa, 1994). Fa parte del Gruppo 13 dalla sua fondazione e attualmente collabora alla rivista "Delitti di carta", diretta da Renzo Cremante e Loriano Macchiavelli. Per Oltre edizioni ha pubblicato nel 2020 Il caso Degortes, ideato e scritto a quattro mani con Antonio Perria esclusivamente via e-mail.

 

Titolo: Matto da morire. Un’indagine del colonnello Nicola Stauder

Autore: Pier Mario Fasanotti

Editore: Oltre edizioni

Pagine: 280

Uscita: 15 settembre

Sinossi: Nicola Stauder, 55 anni, affascinante colonnello dei carabinieri, numero uno tra gli investigatori del Comando Generale, di solito viene mandato, ufficialmente in incognito, a indagare su delitti che le forze locali trovano difficoltà a sbrogliare. Il suo collega, lo ha soprannominato per questo, in puro dialetto romanesco, “Ricettatore di cadaveri e de casi storti… di quei merdosi casi che te offro io sur vassoietto bbono… però… li mortacci se sei bravo”. E quanto lo sia lo scopriremo in questo “Matto da morire” che comincia con l’omicidio di un povero matto di paese, in Versilia, dove il colonnello viene mandato e che tra pericolosi burattinai e donne facile abbordaggio, risolve il mistero non senza far cadere ai suoi piedi una bella vedova che l’ha ospitato nella sua pensione a due passi dal mare, troppo vicino per non chiederle di fare un bagno insieme.

 

L’autore: Pier Mario Fasanotti, di padre lombardo e di madre romagnola, giornalista (Ansa, La Stampa, Panorama), ha vissuto a Milano, Torino e Roma (ora vive in Piemonte). E’ autore di quattro raccolte di poesie (Premio Viareggio); di tre libri sui grandi casi giudiziari italiani del dopoguerra; della biografia di Salvador Dalì; di una ventina di racconti per ragazzi; di quattro testi teatrali. Prossime uscite: un romanzo e una raccolta diracconti.

 


Titolo:
L’ossessione delle Brigate Rosse (1968-1974) la parabola della “propaganda armata”.

Autrice: Curzia Ferrari

Editore: Gammarò edizioni

Pagine: 156

Uscita: 15 settembre

Sinossi: “Se oggi decido di riesumare le visioni legate in modo intramontabile agli anni Settanta – i cortei, i volantini nelle piazze, i subbugli studenteschi, la radicalità degli scontri politici e sociali tesi a far saltare le cerniere di istituzioni sempre più vulnerabili – è per la lunga e collaudata realtà che i conflitti per un qualcosa di diverso non si sono mai sedati. Dall'evolversi delle BR in Lotta Continua, in Potere Operaio e nella sua stessa seconda fase di sanguinosa guerra criminale allo Stato passata sotto la famosa sigla Anni di Piombo – fino alla strage di Piazza Fontana, al sequestro Moro e oltre – nella continua erosione delle tradizionali certezze, siamo giunti alla jihad profetizzata da Oriana Fallaci, una più totale guerra dell'uomo contro l'uomo – ovvero la metafora della destabilizzazione generale che sta avendo il XXI secolo”.

 

L’autrice: Curzia Ferrari, giornalista e scrittrice, è ampiamente nota, come i suoi libri basati sui meccanismi della narrativa antropologica e che sono tradotti in tredici Paesi. Non mancano al suo curriculum l'esperienza delle grandi inchieste, gli sceneggiati radiofonici, la traduzione e la poesia. Ha ricevuto importanti riconoscimenti italiani e stranieri. È medaglia d’oro di benemerenza civica di Milano, dove è nata. Tra l’altro, ha curato le memorie della vedova di Rudolf Slànskij, e scritto una vasta biografia ragionata di Makim Gorkij con il titolo Gorkij fra la critica e il dogma.

 

Titolo: In tela d'imperatore

Autore: Mino Lorusso

Editore: Oltre edizioni

Pagine: 172

Uscita: 10 settembre

Sinossi: Due personaggi distanti nel tempo: un gesuita milanese vissuto nel Settecento e uno storico dell'arte del terzo millennio. Due vite separate. Due storie parallele che a quasi trecento anni di distanza si intrecciano in una piccola località del Centro Italia, segnata dalle vicende di una beata e di un miracolo. Il gesuita, padre spirituale di tre mistiche, s'imbatte in una rete fitta di misteri. Il professore, esperto d'arte, è agnostico e indifferente ai richiami dello spirito. Tuttavia, una scoperta casuale nei sotterranei di una chiesa lo metterà a dura prova. Entrambi sono figli del dubbio. Entrambi immersi nelle contraddizioni dei loro tempi, vittime dello stesso destino che accomuna gli uomini. La verità e la sua ricerca è l'unica cosa che li rende liberi.

L’autore: Mino Lorusso, giornalista di lungo corso, scrittore, autore di saggi politici e di economia, ma anche esperto d'arte contemporanea che lo ha portato a realizzare alcuni documentari come Il Carapace di Arnaldo Pomodoro (2015); La forma in evoluzione dinamica. Incontro con Nicola Carrino (2010); La logica fantastica. Incontro con Giuseppe Uncini (2007), si cimenta qui con un romanzo di grande intreccio tra arte e mistero che terrà avvinto il lettore dalla prima all'ultima pagina.

 


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