Amaranth

Recensione: BEPPE FENOGLIO. LETTERE 1940-1962

5/29/2024


Titolo
: Beppe Fenoglio. Lettere 1940-1962
Curatorǝ: Luca Bufano
Editore: Einaudi
Pagine: 320
Prezzo: € 13,00

«Queste lettere di Fenoglio appartengono alla storia della sua sopravvivenza». Luca Bufano Quello che Luca Bufano, con un paziente e appassionato lavoro durato anni, è riuscito a mettere insieme è un corpus di centouno lettere, dagli anni del liceo fino agli ultimi mesi di vita di Beppe Fenoglio. Le più divertenti sono le lettere agli amici e alle amiche giovanili, nelle quali i pensieri sono affidati a una lingua ricca e brillante, in cui è facile riconoscere il futuro scrittore. E poi ci sono le lettere, più compassate, 'in primis' quelle agli editori. Infine, vengono riportati i commoventi biglietti scritti in ospedale ad amici e familiari quando Fenoglio non poteva più parlare e sapeva di avere pochissimo tempo davanti a sé. Una testimonianza che ci mette in contatto con la fascinosa e sfuggente personalità di una delle voci più alte del Novecento, con il suo humour, con la sua etica austera e il suo assiduo lavoro di scrittore.

***

Le si leggano dunque, soprattutto, come testimonianze: non solo un prezioso insieme di riferimenti per lo studioso dell’opera di Fenoglio, ansioso di verificare date e ipotesi critiche, ma sprazzi di vita che ci mettono in contatto con un uomo e la sua sfuggente personalità, la sua etica austera, il suo assiduo lavoro di scrittore.

Luca Bufano

Le lettere, come le pagine dei diari, fanno parte di una scrittura privata, intima e certamente non pensata per la pubblicazione. Eppure, le raccolte delle corrispondenze sono strumenti fondamentali per lǝ studiosǝ e schiudono l’uscio del mondo interiore dell’autorǝ al lettorǝ appassionatǝ.

È opportuno leggere la corrispondenza privata, le confidenze, le esternazioni più intime di una persona? Ho letto numerose lettere per i miei studi (ricordo le divertenti lettere che Calvino indirizzava ad alcuni amici durante i primi anni universitari), ma per la prima volta ho letto un corpus esteso per puro diletto e mi è sorto il dubbio di compiere un’invadenza.

Sebbene molti dei racconti e degli scritti privati di Fenoglio siano divenuti parte di quello che Bufano definisce Fondo Tanaro e nel letto del Tanaro giacciano, le lettere raccolte e pubblicate abbracciano un periodo piuttosto significativo della vita di Fenoglio: dai primi anni universitari alla chiamata alle armi, dai primi contatti con gli editori alle sofferte corrispondenze che lo dividevano tra Einaudi e Garzanti, fino ai biglietti scritti in ospedale ai suoi affetti.

Le coordinate fornite dal curatore attraverso l’introduzione, le note ai testi e le appendici sono fondamentali per comprendere la portata della testimonianza offerta dalla raccolta e per orientare la lettura che richiede una conoscenza almeno parziale delle opere fenogliane.

Senza questo volume la mia frequentazione di Fenoglio scrittore probabilmente sarebbe rimasta circoscritta a La paga del sabato, I ventitré giorni della città di Alba, Una questione privata (entrambi letti più e più volte) e La favola delle due galline. Titoli più o meno noti a cui avevo già pianificato di aggiungere Il partigiano Johnny.

Leggendo ho sentito l’impulso di riprendere Una questione privata, leggere Primavera di bellezza, colmare un vuoto imperdonabile nella mia libreria: Una crociera agli antipodi e altri racconti fantastici.

E quindi compenso all'invadenza nella corrispondenza privata di Fenoglio è l'espansione del desiderio di leggere e della conoscenza dello scrittore e dell'uomo.

Altro aspetto interessante di Fenoglio scrittore, accanto alla risaputa «fatica nera», è il rapporto con gli editori: prendere accordi, rispettare promesse e clausole sono impegni che tormentano lo scrittore langhigiano e che, mi è parso, acuiscono la fatica della scrittura. È esemplare il bisticcio-pasticcio che triangola Fenoglio e i racconti di Un giorno di fuoco tra Einaudi, l’editore natale, e Garzanti, il nuovo editore.
Alla luce dei toni delle lettere e dalle parole scelte per rivolgersi ora a Calvino, ora a Vittorini e poi a Garzanti, ho rivalutato i rapporti che gli studi mi avevano spinto a supporre. Non è sempre stato un rapporto amichevole quello tra Fenoglio e Calvino, né è sempre stato ossequioso o conflittuale quello con Vittorini
Al di là della corrispondenza stilistica con i racconti della Resistenza, più o meno marcata, l’intimità e l’esposizione di sé sono quanto di più inedito unǝ lettorǝ possa trovare nelle lettere. Mi ha fatto sorridere una lettera del 1960 indirizzata a Livio Garzanti, in cui nel descrivere il lavoro su un nuovo racconto, Fenoglio scrive: «Il racconto ha un suo leit-motiv musicale nella celebre canzone americana Over the Rainbow, che costituisce [...] la sigla musicale del disgraziato, complicato amore letterario del protagonista Milton […] per Fulvia […]». È il germe del Partigiano Johnny. Mi chiedo se mai sarò in grado di leggerlo senza sentire la canzone che Fenoglio stesso suggerisce come colonna sonora.

Nella stessa lettera, senza troppo dispiacere, confessa anche di aver cestinato 22 capitoli già scritti di una storia in favore di quella di Milton che lo appassionava di più. Mi struggo all’idea di quante sue pagine siano andate perse.

Le lettere, le interviste e gli articoli in appendice restituiscono un ritratto emozionante e vivo di Fenoglio e forse mi posso perdonare per questa incursione nel suo privato. Al lettorǝ appassionatǝ piacerà la prospettiva che queste pagine offrono e verrà voglia, ne sono certa, di tornare presto a leggere i racconti fenogliani.

 



Amore nella stanza d'analisi

C'è post@ per noi... #555

5/26/2024


 Buona domenica a tutti!

 Anche oggi troverete 4 nuove proposte letterarie tutte Made in Italy, tra le quali scegliere le vostre prossime letture!

 

 Titolo: Guarda come una donna - Storia nelle Storie

 Autrici: Emerita Cretella-Michela Nacca

 Edizioni: Armando Editore

 Genere: Saggistica

 Formato: Cartaceo

 Pagine: 240

 Prezzo: Eu 16


Descrizione:

Il saggio è caratterizzato da 17 storie di altrettante donne, amiche, impegnate in diversissimi ambiti professionali ma accomunate da un unico sentire e un obiettivo chiaro: attivare azioni che aiutino la politica, la cultura, gli organismi internazionali, la comunità accademica, l’arte, le istituzioni e la società tutta a raggiungere quella parità di genere che fino ad oggi ci è ancora negata. Il saggio che ne è derivato è frutto di riflessioni e azioni che rispecchiano le storie, le lotte e le speranze di donne che cercano insieme strade nuove per un cambiamento culturale, sociale e politico necessario a gettare le basi di una rivoluzione per una società finalmente del tutto paritaria.

Nelle pagine che seguono, trovate le nostre vite, storie reali che vi consegniamo, testimonianze intime, prosa contemporanea: quello che abbiamo vissuto, quello che siamo e che vorremmo essere. E ai nostri sguardi abbiamo voluto aggiungere anche i pensieri e la forza di altrettante donne che ci hanno preceduto. Le abbiamo volute con noi perché sono simbolo di forza e di coraggio. Ognuna di loro ha tracciato percorsi imbattuti e disegnato una nuova mappa di valori e di diritti, creando le basi per una coscienza femminile più consapevole, più indipendente, più libera. In attesa di mettere fine alle emarginazioni secolari segnaliamo il loro esempio. A loro, alle donne di tutte le epoche, dobbiamo molto e da loro abbiamo molto da imparare. Ma, soprattutto, abbiamo il dovere di non dimenticarle. (Dalla Prefazione di A.M. Grandin)


Titolo: ZeroSei

Autore: Settimio Marcelli

Edizioni: Armando Editore

Genere: Narrativa-Thriller

Formato: Cartaceo

Pagine: 214

Prezzo: Eu 16


Descrizione:

 Chi l’ha detto che mentre stai per morire ti passa tutta la vita davanti agli occhi in un momento? Non è così, è lei, la morte, che ti tiene in sospeso per farsela raccontare da te la tua vita. Almeno questo crede ZeroSei, il protagonista della storia, nel momento in cui vede che gli stanno puntando contro una pistola e sono sul punto di premere il grilletto. Chissà se è proprio così. Forse sta sognando. Oppure gli hanno già sparato ed è in coma in un letto d’ospedale. Non importa. Intanto ingaggia un corpo a corpo con la morte, che lo conosce bene. Non è la prima volta che ZeroSei si mette nei guai. Per questo lei gli si presenta in forme familiari. Perché la morte non è lo scheletro con la falce in mano. Tutt’altro. Lei assume l’aspetto dei nostri pensieri, dei nostri desideri. Così ZeroSei racconta la sua vita, da bambino cresciuto in un quartiere popolare di Roma ad attivista politico negli anni Settanta, poi, con la fine delle illusioni, spaccia droga, sfrutta la prostituzione, organizza truffe e imbrogli. Anche se non in questo ordine. Perché deve stare attento a non annoiare la morte, altrimenti le cose possono mettersi male.

 


 Titolo: Amore nella stanza d'analisi - Psicologia integrata, individuale e di gruppo. Frammenti di teoria e di narrazione

 Autore: Livia Pedrotti Stocchiero

 Edizioni: Armando Editore

 Genere: Saggistica/Psicologia

 Formato: Cartaceo

 Pagine: 116

 Prezzo: Eu 12

 

Descrizione:

Questo è un saggio divulgativo e coinvolgente, in cui le riflessioni teoriche sulla psicoterapia vengono sostenute dal racconto e dall’analisi di 28 casi emblematici di pazienti. Il sogno accompagna l’avventura psicoterapeutica come in un viaggio, dove coraggiosi esploratori tra passato e presente, sono alla scoperta di verità celate.

Pur presidiando tempi, luogo e regole della terapia, nell’arco delle sedute individuale e di gruppo, mi pongo fuori dal castello dell’analista silenzioso: intervengo per sottolineare qualcosa di importante che viene detto ma ignorato, per far venire alla luce un evento rimosso, per leggere il traffico transfert/controtransfert, per proporre il canovaccio di un sogno. Questa mia presenza attiva promuove una migliore alleanza terapeutica e il piacere nella relazione.


Titolo: Facundo (O del provvisorio)

Autore: Gianfranco Brevetto

Edizioni: CN

Genere: Narrativa di genere

Formato: Cartaceo

Pagine: 148

Prezzo: Eu 15










Federico Fabbri

RECENSIONE: "Il presente è già passato" di Federico Fabbri

5/22/2024

 

Titolo: Il presente è già passato

Autore: Federico Fabbri

Edizioni: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Giallo

Pagine: 198



Descrizione:

 «Ero riuscito non so come a resistere, ma il tempo mi era nemico e prima o poi avrebbe smesso di far muovere le lancette del mio cuore, e allora solo il buio avrebbe fatto da padrone. Il tanto agognato buio che ora mi mancava e che sarebbe diventato il mio unico compagno».

Dopo un’infanzia e un’adolescenza infelici, segnate da lutti ed emarginazione, Dario crede di avere finalmente diritto alla sua parte di gioia: si è appena laureato e ha rincontrato l’amore della sua vita. Proprio mentre i due cominciano a godersi l’estate e i primi passi della loro storia, però, Marika scompare nel nulla. Dario riesce a rintracciarla e a liberarla dai suoi aguzzini, per poi scappare con lei. Mentre la ragazza, traumatizzata, decide di curare le proprie ferite in una comune tra le colline dell’Umbria, soggiogata da un guru e lontano dall’ormai ex fidanzato, quest’ultimo dovrà invece affrontare la vendetta dei boss più pericolosi e impuniti della Romagna.

Recensione:

La vita di Dario è costellata da grandi dolori fin da adoloscente, prima a causa della morte della sorella Laura, poi di quella dei genitori. Ragazzo solitario, avido lettore, dotato di una fervida immaginazione, Dario cresce con l'adorata nonna, si laurea e torna nel paese natio, dove ormai non ha più nessuno ad attenderlo, a parte Marika, una sua compagna di scuola, della quale si innamora perdutamente. La loro storia va a gonfie vele, ma ecco che la vita pone nuovamente degli ostacoli sul cammino di Dario: una mattina il ragazzo si sveglia convinto di trovare la sua amata vicino a lui, ma Marika è sparita nel nulla. 

 "Ogni storia ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Io co-
noscevo solo l’inizio e la fine della mia storia con Marika,
era il pezzo intermedio che mi mancava. Dopo aver toccato il
fondo, decisi finalmente di provare a ricomporre quel puzzle"

Il romanzo a questo punto si tinge di giallo, o dovremmo dire, di nero, scandito da un ritmo veloce e accattivante, violento al punto da avvertire la sofferenza patita da Marika e dalle altre vittime di un gruppo di sadici assassini, che mi hanno ricordato i mostri del Circeo, per l'efferatezza dei crimini e la noncuranza con la quale commettono indicibili atrocità. Complimenti all'autore per l'abilità con cui ha descritto il dolore del passato, ma anche quello del futuro di Dario, lo sfortunato ma coraggioso protagonista di questo giallo all'italiana, al quale vi affezionerete dalle prime pagine. 



                                                                                                       



 


Alessio Del Debbio

C'è post@ per noi... #554

5/19/2024


Buona domenica, Lettorɜ! È arrivato il giorno della settimana dedicato alle nuove uscite e ai titoli che ci sono stati segnalati. Siete prontɜ a scoprirli con me?










Virgilia e la decrescita felice 

Un fumetto che spiega anche ai più scettici perché è necessario cambiare il proprio stile di vita, senza più perdere tempo, per salvare il Pianeta.


TitoloVirgilia e La decrescita felice
Curatorǝ: Marco Sacco
Illustratorǝ: Luca Corradi
Editore: Terra Nuova Edizioni - 5 maggio 2024
Pagine: 116
Prezzo: € 15,00

Per rispondere alla crisi ecologica e sociale che stiamo attraversando è necessario un profondo cambiamento dei nostri stili di vita insostenibili e, soprattutto, un grande sforzo per immaginare una società basata su relazioni positive e non competitive tra le persone e verso la natura.

Questo fumetto, giunto alla seconda edizione, racconta le proposte del Movimento per la Decrescita Felice descrivendo un mondo popolato da personaggi e situazioni in parte inventati e in parte esistenti che coinvolgono attivisti del Movimento, esperienze di associazionismo, buone pratiche del mondo produttivo. Troverete idee e proposte su diversi temi quali lavoro, alimentazione, moda e molti altri!

Le tre vie di Gabriele Giuliani

«Non si poneva più domande, non cercava risposte, aveva smesso da un pezzo. Rimaneva una latente curiosità di sapere chi fossero i suoi genitori, certo, ma mitigata da una vita che aveva costruito passo dopo passo proprio per rimediare a tutte le mancanze patite».


TitoloLe tre vie
Autorǝ: Gabriele Giuliani
Editore: Les Flâneurs Edizioni - 13 maggio 2024
Pagine: 230
Prezzo: € 17,00

Trama
In alcune famiglie, la polvere nascosta sotto il tappeto è quella da sparo.
Marta è una madre single, stanca e malinconica, che ha tentato di colmare i suoi vuoti con un matrimonio e due figli, e ora deve fare i conti con gli strascichi di un divorzio. Ludovico è un padre affettuoso e un marito felice, ma quella serenità l’ha conquistata con troppa fatica e ora convive col terrore di perderla. Rocco, cresciuto in una casa famiglia, è rimasto fedele ai valori con cui è stato educato e gestisce una cooperativa sociale, eppure è afflitto da un inspiegabile senso di insoddisfazione. I tre sono fratelli, ma non lo sanno, fino a quando la convocazione in uno studio notarile li informa dell’esistenza l’uno dell’altro. I tre decidono di provare insieme a ricostruire la memoria della madre, a partire da un prezioso medaglione ricevuto in eredità, ma finiscono presto col ritrovarsi imbrigliati nelle fitte trame di una setta esoterica. Riusciranno a salvarsi e a riprendere ognuno il proprio cammino?
Un’avventura da lettura compulsiva che, tra fughe e inseguimenti, lotte e tradimenti, tratteggia la mappa di una Roma oscura, intrigante, stregonesca.

Gabriele Giuliani (Roma, 1974). Laureato in Scienze dell’Educazione, vive in Umbria e lavora nel campo della formazione e come editor. Cura un blog letterario. Ha pubblicato il romanzo breve Il giorno prima delle nozze (2018); le raccolte di racconti La vita tragicomica (2019) e La vita sempre più tragicomica (2021) entrambe con Augh!Edizioni; il romanzo Il palazzo dei sette portoni (2020, Bertoni Editore) e La giornata dell’ornitorinco (2022, Fides Edizioni).
www.gabrielegiuliani.eu

L'ultimo viaggio degli streghi- vol.2 di Alessio Del Debbio



TitoloL'ultimo viaggio degli streghi - volume2 
Autorǝ: Alessio Del Debbio
Illlustratorǝ: Silvia Talassi
Editore: NPS Edizioni - 10 maggio 2024
Pagine: 104
Prezzo: € 15,00

Trama
Colle Tempo è in pericolo.
Il borgo segreto della Garfagnana, dove gli streghi si sono rifugiati dopo l’ultima battaglia contro i cacciatori, è minacciato da oscure presenze: un corvo nero, il cui volo risveglia negli umani ataviche paure; i Figli di Cardea, braccio armato dell’Inquisizione, decisi a estirpare ogni traccia di magia dalla Terra; e su tutto l’ombra del Conte Nero, il leggendario Pietro Cilla, potente quanto malvagio strego, in grado di farsi beffe persino della morte. 
Spetta al giovane Tommaso, che sta prendendo confidenza con i suoi poteri, e al suo amico buffardello impedire che l’ombra cali sull’ultimo villaggio degli streghi. Perché l’eredità dei Signori dei Boschi e della Natura non deve andare perduta.

Il fumetto prosegue e conclude la storia iniziata in “L’ultimo viaggio degli streghi – volume 1”. Una collaborazione tra l’associazione “Nati per scrivere” e il “Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico” di Piazza al Serchio.

Alessio Del DebbioScrittore, professore di Lettere, viaggiatore in mondi fantastici nel tempo libero. I suoi racconti sono usciti su varie antologie e riviste, cartacee e online. Ha curato i progetti Bestie d’Italia, Streghe d’Italia e Fantasmi d’Italia per NPS Edizioni.
Tra i suoi lavori, le raccolte di racconti L’ora del diavolo e Quando Betta filava (NPS Edizioni), ispirati al folclore toscano, la saga urban fantasy Ulfhednar Stories (La guerra dei lupi e I Figli di Cardea), edita dal Ciliegio, e il romanzo urban fantasy Berserkr (DZ Edizioni), da cui è stato tratto l’omonimo fumetto edito da DZ Comics. Dal 2018 è direttore editoriale di NPS Edizioni e dal 2020 co-direttore artistico del festival Lucca Città di Carta.
Cura il blog “I mondi fantastici”, dedicato al fantastico italiano.

Silvia Talassi. Nata a Cittadella (PD), vive da diversi anni a Lucca. 
Molte sono le strade che attraversa per esprimere la sua creatività: pittura, fotografia, pirografia, ceramica, illustrazione fino alla musica dove, circondata dai suoi tanti strumenti, si esibisce dentro e fuori la Toscana.
Nel 2018 realizza una serie di ritratti per il Corriere della Sera.
Cura le illustrazioni per i libri Ci siamo persi e Storie magiche tra montagna e deserto per Tralerighe libri; Chi ha paura del Linchetto?, Baffo Folletto, ogni storia un dispetto, e L’ora del diavolo, per NPS Edizioni.
Collabora stabilmente con il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico con laboratori di disegno e teatro d’ombra sulle figure magiche del territorio.

Il viaggio non aspetta. Viaggio emotivo in Norvegia di Valentina Fortichiari



Titolo: Il viaggio non aspetta. Viaggio emotivo in Norvegia
Autorǝ: Valentina Fortichiari
Editore: Oligo - 10 maggio 2024
Pagine: 112
Prezzo: € 13,00

Trama
In questo nuovo racconto emozionante e poetico, ambientato in Norvegia, tra Oslo e le Isole Lofoten, Valentina Fortichiari torna a unire la predilezione per il grande Nord con la passione per l’elemento acquatico (l’autrice è stata agonista, insegnante di nuoto, e tuttora è nuotatrice). Con una scrittura sobria, suggestiva, la narrazione è centrata sul rapporto sentimentale tra padre e figlia, fatto di nuotate condivise, ricordi, momenti indimenticabili (la magia dell’aurora boreale). Sullo sfondo, il lavoro sulla scrittura e la frequentazione di personaggi (in parte riconoscibili), protagonisti della cultura degli ultimi anni, sono frutto dell’esperienza in parte autobiografica dell’autrice che al mondo delle case editrici ha dedicato e dedica gran parte della propria esistenza.

Valentina Fortichiari è nata a Milano e oggi vive a Vigevano. Ha sempre lavorato in editoria, dirigendo le relazioni esterne e l’ufficio stampa di Longanesi. Dalla passione per l’acqua e il nuoto è nato il suo romanzo d'esordio, Lezione di nuoto, Colette e Bertrand, estate 1920 (Guanda 2009, Solferino 2023; premi Rapallo, Grazia Deledda, Rhegium Julii) e la raccolta di racconti La cerimonia del nuoto (Bompiani 2018). Ha curato e cura opere di Cesare Zavattini per la Nave di Teseo e di Guido Morselli per Adelphi. Giornalista, saggista, collabora con varie testate periodiche. È docente a contratto in comunicazione e tecniche del racconto presso master universitari (Bologna con Umberto Eco, Milano Fondazione Mondadori, Pavia).



Jude Archer

Recensione: Stelle e Ottone. The hidden society - Jude Archer

5/15/2024




Titolo
: Stelle e Ottone. The Hidden Society
Autorǝ: Jude Archer 
Editore: Il Castoro - 23 Gennaio 2024
Pagine: 480
Prezzo: € 22,80

Trama

Ambra Valmori pensa che i suoi unici problemi siano l’imminente esame di archeologia persiana e la competizione spietata con il suo odiato rivale accademico, Ismael Sagredo. Ma gli astri hanno altri piani per il suo destino. Nel giro di una notte scopre che la magia esiste ed è ovunque intorno a lei, che i professori dell’Academia delle arti magiche di Seledia la considerano una minaccia alla loro segretezza e, peggio ancora, che il brillante mago che sarà costretto a farle da maestro è proprio Ismael. In una Venezia affascinante e inedita, insieme faranno luce sul misterioso passato di Ambra, che capirà di se stessa molto più di quanto aveva mai immaginato. E scoprirà che le stelle possono essere crudeli.



Recensione

Spinta fortemente da una copertina favolosa e dalla splendida ambientazione veneziana, la mia città preferita, mi sono buttata a capofitto in questa lettura. 
Devo ammettere che avevo delle aspettative altissime, negli ultimi tempi sentivo parlare solo di questo libro, ho letto tante recensione che lo decantavano come il romanzo dell'anno da non essermi soffermata sulle recensioni negative. 

La protagonista di "Stelle e Ottone" è Ambra Valmori, genovese di origine ma per motivi di studi si ritrova nell'affascinante Venezia, è una studentessa ambiziosa, un voto inferiore al 30 e Lode non è assolutamente contemplato nel suo libretto accademico. Il suo unico obiettivo è prendersi la laurea ed essere una studiosa migliore di Ismael Sagredo, suo rivale da ben 4 anni. Almeno, questa era la sua vita un anno prima,  prima che una brutta esperienza la segna tragicamente, ma nonostante questo vuole ancora la laurea, vuole ancora essere migliore di Sagredo ma non riesce più ad essere la stessa persona. Con questa nuova consapevolezza di se stessa scopre l'esistenza di un mondo magico, di una società segreta- la Hidden Society - che vive al fianco degli umani e di un'accademia magica, che sorge a Seledia e si occupa dell'istruzione dei giovani maghi. La scoperta di questa accademia cambia le carte in tavola e la nostra protagonista farà di tutto per farne parte. 
Per Ambra le sorprese non finisco qui scopre, infatti, che il suo acerrimo rivale non solo è un mago e quindi fa parte di questa società ma che sarà proprio lui a farle da maestro. 
La trama di per sè non è male, forse non la più originale del mondo ma aveva un suo potenziale.

Ci sono tante cose che, secondo la mia modesta opinione, non hanno funzionato. Veniamo a noi:


**** Presenza di possibili spoiler*****

  • Ambra è stato un punto fortemente dolente. E' una persona ambiziosa e fin qui va bene, adoro le protagoniste forti e che sanno quello che vogliono, che lottano per la realizzazione dei propri sogni, ma Ambra per arrivare dove vuole non si fa nessuno scrupolo ad usare, anche in maniera crudele, le persone a cui tiene. Fregandosene altamente delle conseguenze a cui queste persone possono andare incontro. E' una persona immatura, odiosa, lagnosa, crudele, bugiarda, subdola, menefreghista, arrivista, e mi fermo qui anche se la lista è ancora molto lunga. Non sono riuscita ad empatizzare nemmeno per un secondo con lei, anzi ho sperato nella sua morte da pagina 50 circa. Ho sperato anche che Ismael la lasciasse perdere, ma purtroppo non è stato così. Penso che abbia vinto il titolo "Peggiore protagonista di tutti i tempi". 
  • A parte Ambra e Ismael (l'unico personaggio che si salva), i personaggi secondari non sono stati per niente caratterizzati nè dal punto di vista fisico ma nemmeno dal punto di vista caratteriale. Ad un certo punto compaiono questi due personaggi che, non ricordo nemmeno il loro nome, e di punto in bianco diventano super amici di Ambra, tanto da rischiare tutto, ma con la protagonista ci avranno parlato si e no 4 volte. 
  • La caratterizzazione magica assolutamente non pervenuta, ci vengono spiegate si e no due cose sulla magia e metà di queste cose non sono neanche riuscita a capirle. Ho capito solo che la magia è divisa in diverse branche, i maghi riescono ad usarle tutte ma solo in una si specializzano. Una di questa branche è la creazione di "artefatti", degli strumenti magici, che ti permettono di fare determinate cose. Io ho capito solo la questione degli artefatti, le altre branche non so come funzionano, la magia è solo rilegata a questi artefatti, per il resto è tutta una questione di studio, di ricerca. 
  • Ambra e Ismael sono stati sempre dei rivali, ma non ci vengono spiegati il motivo di questa rivalità, assistiamo solo ai battibecchi pieni di astio e odio, soprattutto da parte di Ambra. Non capisco neanche la nascita della parte romance, Ismael è stato gentile in alcune occasioni (anche se Ambra non si meritava nessun tipo di gentilezza) ma non ho sentito nessuna tensione tra i due, nessun trasporto dal punto di vista sentimentale. Ogni tanto Ambra ha apprezzato la sua bellezza, ma da qui ad avere un trasporto emotivo ce ne passa, soprattutto per come si è comportata con lui. Se provi anche solo un briciolo di affetto certe cose non si possono fare. Quindi passiamo dalla rivalità, dall'astio, al fatto che Ismael faccia di tutto per lei, rischiando anche la carriera, e allo stare insieme e ti chiedi come sia successo. 
  • Ambra ha studiato un sacco per prendere questa benedetta laurea, è stato il suo pallino fisso per anni, poi quando scopre l'accademia di magia, lo studio passa in secondo piano se ne scorda completamente e il suo unico pensiero è entrare in quell'accademia. Non l'ho trovato credibile. Come non ho trovato credibile il rapporto con i genitori. Li ha dipinti come iperprotettivi e di loro si sente parlare solo due volte e Ambra, una volta dentro l'accademia, non ha più nessun tipo di  contatto con loro, neanche una chiamata. L'amica di famiglia ha avvisato che la figlia sta bene e stop, ma non è credibile, dopo quello che già era successo ad Ambra io non credo sia possibile che i genitori descritti come superprotettivi si accontentano delle parole dell'amica senza sentire la voce della figlia. 
  • Lo stile di scrittura non mi è piaciuto per niente, alcuni punti li ho dovuti rileggere più volte perchè non mi erano chiari, non erano comprensibili. Ho faticato a leggerlo, mi è pesato tanto e mi sembrava di non finire più.
  • I combattimenti sono stati imbarazzanti; l'apice è stato raggiunto in questa scena (cito testualmente): 
"La creatura non si accontentò, scattò in avanti e Ismael questa volta si parò con un cuscino. Indietreggiò per l'impatto e tenne alto il suo scudo di piume e seta."
"Ismael sbuffò di fronte alla mia ostinazione e continuò a scartare, fino a quando la creatura non riuscì ad afferrare il cuscino e strapparlo. Una nuvola di piume sbuffò nella stanza."


Un cuscino? Siamo seri? Siamo ad un pigiama party di adolescenti?
Io davvero sono rimasta allibita. 

Odio dover fare le recensioni negative, cerco sempre di trovare il meglio soprattutto negli autori italiani, ma al tempo stesso sono una persona onesta e oggettiva e non potevo scrivere una recensione positiva quando sono rimasta profondamente delusa.
Nonostante il mio pensiero non sconsiglio la lettura di questa storia, i gusti sono personali e sono sicura che ad altre persone possa piacere.









Avete già letto questo libro?
Fatemi sapere la vostra opinione  







c'è posta per noi

C'è post@ per noi #553

5/12/2024

 

Buona domenica lettori! 

Rieccoci con le nostre segnalazioni, prendete carta e penna!











Regole di ingaggio per terroristi alle prime armi - Mauro Bernasconi




Titolo:
 Regole di ingaggio per terroristi alle prime armi 
Autore: Mauro Bernasconi
Editore: Fides Edizioni
Pagine: 242
Data di uscita: 29 Aprile 2024
Prezzo: 17,00€

Sinossi

«Sarò il più bel perdente che abbiate mai visto»


Walter de Mari ha una gamba più corta dell’altra, un umore irascibile e un bar nel cuore di Napoli. Nessuno sospetta che sia proprio lui a celarsi dietro le sembianze de “Il ladro filosofo”, un bandito inafferrabile che svaligia abilmente prestigiose banche con l’intento di regalare il suo bottino alle persone più bisognose. Liberamente ispirato alle prodezze di Vassilis Pakeokostas, passato agli onori della cronaca come “Il Robin Hood
greco”, Regole di ingaggio per terroristi alle prime armi omaggia le più ardite sceneggiature su ricatti e riscatti degli heist movies in questo mirabolante romanzo d’amore e di anarchia.

Biografia: 


Mauro Bernasconi nasce nel 1973 a Napoli, dove vive e svolge a tempo pieno l’attività di marito e padre di due splendidi figli. Nel tempo libero si dedica al lavoro di odontoiatra e, appena può, sottrae ore preziose al sonno per scrivere. Nel 2015 vince il concorso letterario “Ioscrittore”, indetto dal gruppo editoriale Mauri Spagnol per il quale l’anno successivo pubblica anche Tutti liberi. Nel 2019 esce, per 0111 edizioni, La sindrome dell’asino a strisce e il suo romanzo Uranofobia, selezionato dal portale Mangialibri, vince il “Premio Letterario Città di Subiaco”..



L'asino mancino. Archeologia di un'educazione - Paolo Vittoria



Titolo:
 L'asino mancino. Archeologia di un'educazione
Autore: Paolo Vittoria 
Editore: Bibliotheka
Pagine: 92
Data di uscita: 10 Maggio 2024
Prezzo: 16,00

Sinossi

Svogliato e mancino, più volte rimandato e bocciato, il somaro della classe sceglie per sé sempre l’ultimissimo banco, proprio all’angolo dove le due pareti possono sorreggere meglio il collo, l’ideale per assopirsi. Reclutato senza averlo chiesto da una scuola che non riesce in alcun modo ad accendere in lui la minima curiosità, e – come spesso accade – dato per irrimediabilmente perso, il ciuco è però destinato a cambiare pelle, proprio come il Pinocchio di Collodi.
Nella sua vita, infatti, qualcosa è destinato a cambiare, grazie all’incontro con un vero professore e alcuni insospettabili maestri. L’asino si sperimenta come educatore a Napoli, si trasferisce per un lungo periodo in Brasile, supera tutti gli esami per diventare docente universitario, insegna Pedagogia a Rio de Janeiro e diventa uno tra i maggiori esperti internazionali del pensiero di Paulo Freire, con libri tradotti in molte lingue, e rientra a Napoli per insegnare all’Università Federico II.
Il libro L’asino mancino. Archeologia di un’educazione, in libreria il 10 maggio per le edizioni Bibliotheka (pagine 92, 16 euro) è una questa specie di Diario di scuola alla Pennac, capace di alternare serietà e leggerezza, ironia e politica. L’autore ripercorre la propria storia, che è anche la fotografia impietosa e lucidissima dell’attuale modello di scuola, ossessionata dal mercato, dalla tecnologia, dall’ideologia del merito e dalla retorica dell’eccellenza. Una scuola che porta spesso i ragazzi e vivere ansie e frustrazioni e si limita a diagnosticare e certificare deficit di attenzione. Una scuola che non sospetta minimamente che il ragazzo dell’ultimo banco possa un giorno sedere in cattedra e prendere la parola.
Tra i maggiori studiosi di Paulo Freire a livello internazionale, Paolo Vittoria è docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Napoli Federico II.




Uniamoci, amiamoci - Carlo Lapucci



Titolo: 
Uniamoci, amiamoci 
Autore: Carlo Lapucci
Editore: Graphe.it
Pagine: 224
Data di uscita: 26 Maggio 2024
Prezzo: 15,90€

Sinossi:  


Questa ricerca è uno studio, con un repertorio esemplificativo di un settore dei proverbi che nel tempo non ha avuto molta attenzione, classificato come tipologia generica di utilità pratica. Il blasone proverbiale serve più a marcare le differenze, le distanze, le particolarità, usando preferibilmente i difetti altrui. I riflessi antropologici segnalati da questo studio sono notevoli, profondi e anche divertenti, dal momento che scoprono un lato singolare del carattere tipico d’una popolazione che ha più elementi in comune di quanti non vorrebbe avere, tenendo a distanziarsi, smarcarsi, definirsi, mantenendo il proprio stigma, fino all’ultimo paesello della montagna più sperduta.

Blasoni popolari sarebbero da intendere, secondo logica e propriamente, soltanto quelli che gli abitanti d’una località e d’un territorio dànno a se stessi, o alla loro comunità storica, e sono volti, come il blasone nobiliare, a esaltare qualità, imprese, meriti e quanto altro di positivo, in modo da distinguersi, qualificarsi e anche primeggiare su altre società umane, soprattutto sulle popolazioni confinanti e più vicine. Gli studiosi sono passati sopra al fatto che i motti di autoesaltazione di paesi e città, generati dal compiacimento e dalla vanagloria, sono stati l’occasione di dare forma a una critica di altre popolazioni vicine e lontane in infinite parodie coniando detti, spesso molto azzeccati, volti a deridere i difetti, le presunzioni, le malefatte altrui. Molti sono divertenti, pungenti, graziosi, a volte giustamente un po’ graffianti ma non lontani dalla benevolenza; altri castigant ridendo mores, non pochi sono infondati, ingiusti, volti decisamente ad avvilire i destinatari, prevalere su di loro, deriderli, provocarli, moderare il loro valore, i loro meriti, esaltando implicitamente se stessi. Questo è l’aspetto che travalica il gioco innocente e pone il problema del collegamento a fenomeni passati a modalità diverse, ma che sembrano fatte della stessa sostanza.

Biografia: 


CARLO LAPUCCI vive a Firenze, dove ha insegnato per molti anni. I suoi interessi si muovono nel campo della letteratura, della linguistica e delle tradizioni popolari, incentrati sull’individuazione delle radici profonde della cultura italiana. Con Graphe.it edizioni ha pubblicato: La Vecchia dei camini. Vita pubblica e segreta della Befana (2018), L’arte di fare il cattivo. Ovvero origine, epifanie e metamorfosi dell’Orco (2019) e Gesù bambino nasce. Poesia popolare del Natale (2019). In questa stessa collana hanno visto la luce i saggi Magia e poesia e L’arca di Noè (entrambi del 2022).




La lista di Greta - Silvio Governi
 



Titolo: 
La lista di Greta
Autore: Silvio Governi
Editore: Les Flaneurs
Data di uscita: 3 Maggio 2024
Pagine: 366
Prezzo: 20,00€

Sinossi: 

«Tutti noi possiamo credere in quello che vogliamo.
Ci sono tante verità e ognuno ha la sua, quella che lo convince di più.
Tu a che cosa vuoi credere?».

Quanto conosciamo i nostri figli adolescenti? Greta è una figlia unica sedicenne, suo padre Antonio è un ispettore di polizia e sua madre un’infermiera. La sua amica del cuore Viola è per lei una sorella sin dall’infanzia, ma da qualche tempo nelle maglie strette del loro legame si è inserita Giulia, una ragazza tanto carismatica quanto irrequieta. Il trio concepisce un proposito, ovviamente segreto: stilare una lista di dieci desideri da realizzare insieme, a qualsiasi prezzo. Un giorno, Greta scompare nel nulla. Antonio gira in tondo fra la scuola e le amicizie della figlia, finché Mara, la collega che dirige le indagini, controlla le immagini della sorveglianza interna
del condominio in cui vive la loro famiglia. In un breve filmato sgranato si vede una macchina che accosta all’altezza del parcheggio per accogliere una ragazza che entra di corsa: si tratta di Greta, senza ombra di dubbio. Ma cosa ci faceva lì da sola? Un giallo? Forse. Di certo un’indagine acuta e struggente sui legami umani e familiari, che esplora nel profondo il nuovo mondo di una generazione misteriosa.

Biografia: 

Silvio Governi, classe 1967, è un regista romano. Nel 2014 il suo cortometraggio Ad esempio, interpretato da Vinicio Marchioni e SabrinaImpacciatore, è stato candidato al David di Donatello. Con  Piemme ha pubblicato il romanzo Domani arriva veloce.




Quando la sera la luna ci parla di N. cinquetti e A. Sanna

Recensione: QUANDO LA SERA LA LUNA CI PARLA - Nicola Cinquetti, Alessandro Sanna

5/08/2024

 


Titolo: Quando la sera la luna ci parla

Autore: Nicola Cinquetti

Illustratore: Alessandro Sanna

Pagine: 72

Sinossi: Le rime di Nicola Cinquetti si fondono con la partitura visuale creata da Alessandro Sanna, per un'esperienza completa, dove testo e arte danzano in perfetta armonia.

Attraverso le pagine, emergono i suoni sussurrati della natura, melodie che si trasformano con l'alternarsi delle stagioni e i vivaci richiami degli animali.

I versi di Cinquetti catturano anche i trilli della vita quotidiana, tra assonanze e consonanze, figure retoriche di suono e di senso, offrendo una poetica in cui la voce è indiscussa protagonista.

Alessandro Sanna traduce le parole e i suoni in movimenti visivi, creando figure brillanti e giocose: i disegni sembrano quasi guizzare sulla pagina, passando dalla fluidità dell'acquerello alla viscosità del segno acrilico.


Recensione:

Pensieri, rime, quasi filastrocche. Un enorme flusso di coscienza che descrive l'universo della natura che ci circonda e non solo.

Non so se i bambini possano cogliere ed apprezzare tutte le pagine di questo albo illustrato, alcune sono concrete e vivide, altre astratte, altre ancora simpatiche, altre commoventi. Possiamo dire che ce n'è per tutti i gusti.

Stilizzate e in alcuni casi raffinate le illustrazioni.

Ho apprezzato un paio di citazioni a tema pugliese essendolo anche io.





A. Tedesco

C'è post@ per noi... #552

5/05/2024

 

Buona domenica lettori! Rieccoci qui con le nostre segnalazioni tricolori della domenica.






Titolo: Aldo Moro Pietro Nenni. Il Carteggio ritrovato 1957-1978

Autori: Stefano Godano, Renato Moro, Antonio Tedesco

Editore: Arcadia Edizioni

Pagine: 360

Uscita: 19/04/2024

Sinossi: Un fitto carteggio, in gran parte inedito, di oltre trecento tra lettere, biglietti e telegrammi, consente di ricostruire il rapporto umano e politico che si venne a creare tra il democristiano Aldo Moro, per cinque volte Presidente del Consiglio, e Pietro Nenni, leader storico del Partito socialista italiano.

I loro scritti ci permettono di entrare nella «stanza dei bottoni» del primo governo di centro-sinistra negli anni Sessanta e di verificare i problemi concreti e le difficoltà in anni di grandi cambiamenti della società italiana. L’opportunità viene offerta dal libro Il carteggio ritrovato (1957-1978), in libreria il 19 aprile per le edizioni Arcadia con un’introduzione di Renato Moro, le prefazioni dei giornalisti Fabio Martini e Marco Damilano e a cura di Stefano Godano, Renato Moro e Antonio Tedesco (pagine 360, 21 euro).

Uomini diversi per estrazione politica e ideologica, per carattere e temperamento, ma uniti dall’esigenza di dare una forte spinta alla modernizzazione del Paese, Moro e Nenni collaborarono, pur tra difficoltà e ostracismi, per consentire all’Italia di raggiungere importanti risultati nell’ambito dei diritti dei lavoratori, dei diritti civili, del welfare e del contenimento degli squilibri economici dei territori dopo gli anni del frenetico boom economico.

Un primo aspetto è proprio il contributo che il centro-sinistra ha dato alla modernizzazione del Paese, con redditi migliori e più equamente distribuiti, l’accorciamento delle distanze tra il Sud e il resto del paese, il significativo abbassamento del tasso di analfabetismo.

“Accanto alle riforme più incisive (nazionalizzazione dell’energia elettrica, scuola media obbligatoria, Statuto dei lavoratori), la classe politica diede anche risposta a paure fondamentali come la vecchiaia e la malattia”, ricorda in una delle prefazioni Fabio Martini inviato del quotidiano La Stampa. “È allora che furono fissati i pilastri della sanità pubblica e del sistema previdenziale. È allora che nasce lo Stato sociale in Italia”.

Nel carteggio tra i due statisti emergono diversi elementi di interesse per gli storici e per coloro che intendono approfondire una stagione importante della vita politica italiana. In primo luogo, con un’angolatura nuova, le vicende e le dinamiche che hanno contraddistinto l’azione dei governi di centro-sinistra e le spinte politiche provenienti dai due principali partiti della coalizione, il Psi e la Dc, spesso in aperta contrapposizione.

“Nella storiografia sul centro-sinistra – ricorda Marco Damilano, giornalista, conduttore del programma Il cavallo e la torre su Rai Tre - è sempre prevalsa la critica, l’accento è andato sulle lentezze e le carenze, sul Paese mancato, più che sulle realizzazioni. Eppure, per i due leader l’operazione politica ha un valore in sé, l’incontro di diversi riformismi, aspramente contrastati per il movimento che provocano, più profondo dei singoli provvedimenti, dalla scuola alla programmazione alla riforma urbanistica, che costituiscono l’oggetto della contesa politica”.

Il carteggio rivela anche gli aspetti connessi al rapporto di stima e di fiducia che si viene a creare tra Nenni e Moro sin dalla fine degli anni Cinquanta. “Venivano da esperienze e da culture profondamente diverse - spiega Renato Moro, docente di Storia contemporanea a Roma Tre – ma costruirono un intenso rapporto umano. Moro fu certamente impressionato dalla limpidezza della figura di Nenni. Molto più giovane del Segretario socialista, Moro guardò certamente a Nenni con il rispetto dovuto a un leader anziano, carico di esperienza e di storia”.

Un rapporto umano che si conserva ben oltre la fase della collaborazione governativa e si spinge fino agli ultimi giorni di vita del leader democristiano, ucciso nel 1978 dalle Brigate rosse.

“Una vera amicizia tra gentiluomini – la definisce Renato Moro - che profuma di antico e che ci ricorda un modo di fare politica che non dobbiamo dimenticare”.

Gli autori:

Pietro Nenni (Faenza, 9 febbraio 1891 – Roma 1° gennaio 1980), politico e giornalista, è stato leader storico del Partito socialista italiano. Cresciuto in orfanotrofio, durante la guerra di Libia sfida i carabinieri di Giolitti e viene imprigionato, esperienza che nel corso della vita ripete per ben otto volte. Negli anni Venti si oppone ai compagni massimalisti che, su indicazione di Mosca, intendono liquidare il PSI. Per quasi vent’anni combatte il fascismo dall’esilio e negli anni Cinquanta sfida la perdurante eredità dello stalinismo in Italia. Nel decennio successivo è vice presidente del Consiglio nel primo governo di centro-sinistra presieduto da Aldo Moro.

Aldo Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978), statista immune «alle dolci lusinghe dell’utopia», ma anche al «fascino maschio della decisione», è stato tra i fondatori della Democrazia cristiana e suo rappresentante all’Assemblea Costituente. Segretario della Dc dal 1959 al 1964, presidente nel 1976, ministro più volte e per cinque presidente del Consiglio, ha guidato esecutivi di centro-sinistra tra il 1963 e il 1968 con i socialisti, e tra il 1974 e il 1976 promuovendo la cosiddetta strategia dell’attenzione verso il Partito comunista italiano attraverso il compromesso storico. Nel maggio del 1978 viene rapito dalle Brigate Rosse e barbaramente ucciso.


Titolo: Erea

Autrice: Khrystyna Gryshko

Editore: Europa Edizioni

Pagine: 221

Sinossi: Al di fuori di qualunque genere e di qualunque definizione, il libro di Khrystyna Gryshko non può essere rinchiuso in nessuna categoria. Fantasy, fiaba, romanzo d'amore, d'avventura e d'amicizia, adatto ai bambini, perfetto per gli adulti, ricco di sentimenti, velato di soprannaturale e di spiritualità. Una miriade di personaggi, umani e non, popolano questa lunga narrazione che si srotola lungo il proprio tempo per generazioni, lasciando cadere qua e là vaghi riferimenti a testi sacri del passato. Un romanzo che ci trasporta in un mondo magico e incantato dove troviamo, tra gli altri, la bella Elisabeth con i suoi disegni molto speciali, Dodo e le sue lacrime magiche, Wolfy il lupo e Susy la volpe con un rapporto tutto loro… e ancora re e regine, l'acqua della vita e lo spirito creatore… elementi grandiosi che non permetteranno di staccarsi dalle pagine e di abbandonare il fantastico regno di Erea.


Titolo: Arte

Autrice: Khrystyna Gryshko

Editore: PubMe

Collana: Nhope

Pagine: 193

Sinossi: Immaginate un mondo diverso da quello che vedete ora… Immaginate se fra noi ci fossero degli Dei dormienti, che solo aspettano di essere risvegliati. Cosa accadrebbe? Ce lo racconta Vita, una ragazza in apparenza normale, che un giorno incontra Arte. Le due diventeranno amiche e vivremo con loro un viaggio straordinario, tra reale e irreale, presente e passato, vita e morte, fede e speranza...



Titolo: Poesie religiose

Autrice: Khrystyna Gryshko

Editore: PubMe

Pagine: 85

Sinossi: E se l’uomo avesse inventato il male per giustificare se stesso? È questa la vera domanda che si pone l’intera raccolta poetica. Forse il male è stato esaltato? Forse Lucifero non è poi così cattivo? Questa silloge poetica non venera nessuno ed è forse più atea di quanto si creda. Infondo, se il male non è assoluto, allora il bene come dovrebbe essere?







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