Diego Tonini

Recensione a confronto: MURDER, SHE BAKED - DIEGO TONINI

3/30/2016

Titolo: Murder, She baked
Autore: Diego Tonini
Genere: Horror
Editore: Sad Dog Project
Pagine: 52

Sinossi: Lisa è appena arrivata in città e non conosce nessuno; secondo la sua coinquilina Rita, un corso di cake design è proprio quello che ci vuole per incontrare altra gente e fare nuove amicizie. Lei è piuttosto scettica ma si lascia convincere dall'amica a presentarsi alla prima lezione.
Da quel giorno la vita di Lisa non sarà più la stessa: Barbie, l'insegnante, incarna tutto quello che ha sempre detestato, ma nonostante ciò, o forse proprio per questo ne è morbosamente attratta, tanto da scatenare la gelosia dell'amica Rita.
Ma sotto il suo aspetto zuccheroso, Barbie nasconde un macabro segreto che Lisa scoprirà a sue spese...
Un horror a tinte pastello in cui il gusto della crema al burro si mischia a quello dolciastro del sangue e l'odore dei biscotti si fonde con quello della morte...

Cosa ne pensa Fabiola:

Ammetto di essere stata tratta in inganno dal titolo di questo romanzo breve, infatti quando ho scelto di leggerlo pensavo fosse un giallo,
Purtroppo secondo me il romanzo ha risentito un po' di una cura a tratti non proprio eccellente dell'editing, che potrà sicuramente essere migliorato in una futura edizione.
La protagonista, Lisa, arriva da un periodo triste: forse è stata lasciata dal compagno, forse ha perso il lavoro o ha subito un lutto, non lo sappiamo. Sappiamo soltanto che è caduta in una sorta di depressione e che non sta reagendo alla vita, evitando qualsiasi contatto con l'esterno. Il corso di pasticceria che Barbie sta per tenere in città (non certo per la prima volta, visto che anche lei ammette che ha molte adesioni) pare il modo giusto per rimettersi in gioco. Rita, la coninquilina e migliore amica di Lisa, decide di provare a convincere la ragazza a dare una possibilità al corso e a ripartire da lì.
Il libro è classificato come horror e non c'è proprio traccia di 'giallo' in questa storia, infatti gli indizi ci sono, ma la storia è incentrata più sul rapporto tra Barbie e Lisa che su questi omicidi.
Lisa appare subito stregata da Barbie, in un modo così strano e a tratti inspiegabile al punto che mi ero convnita che la maestra pasticciera fosse una sorta di sirena o di strega. Ammetto che mi sarebbe piaciuto, visto che la ragazza risulta incantata da questa Barbie (sin dal primo, breve incontro) non riesce a dirle di no, neanche quando la donna le chiede di rinunciare a impegni presi precedentemente con la sua amica Rita, che era sempre stata presente e con la quale suppongo ci fosse un rapporto profondo.
Ho apprezzato molto le continue metafore attinenti al mondo della pasticceria. Anche le descrizioni dei procedimenti culinari e del personaggio Barbie sono ben fatte.
Un altro punto a favore è costituito dai colpi di scena, cose che non mi sarei mai aspettata,
In conclusione, in questo libro sono presenti elementi interessanti, ma l'avrei apprezzato molto di più se ci fosse stato un approfondimento maggiore delle motivazioni che spingono i personaggi a compiere certe scelte e se l'autore avesse reso con maggiore realismo il problema del 'disfarsi del corpo e allontanare i sospetti', cosa che un po' manca a mio parere.
In ogni caso, se cercate un libro breve che amalgama il mondo zuccheroso della pasticceria al macabro dell'horror, questo potrebbe fare al caso vostro.


Cosa ne pensa Mariangela:
Lisa viene spronata da Rita a frequentare un corso di cake design, per togliersi dallo stato di apatia nel quale si crogiola giorno dopo giorno.
Controvoglia andrà alla prima lezione del corso e qui conoscerà la sua insegnante, Barbie, zuccherosa pasticcera, che la farà entrare a far parte di un mondo fatto di glassa e crema.
 Ma qualcosa di magnetico e sconvolgente farà cambiare idea a Lisa, che ben presto rimarrà ammaliata dal profumo di dolci del laboratorio, nonché da quello cremoso e invitante della biondissima Barbie.
Seppur breve, questo è un racconto che racchiude vari elementi interessanti, per una lettura piacevole e a tratti... inquietante! 
L'inizio non mi ha particolarmente colpito, Lisa e Rita mi apparivano come personaggi un po' sbiaditi. Ma dopo la quinta pagina qualcosa cambia: l'incontro con Barbie dona una nuova luce al racconto. Da subito si avverte un che di sinistro nella descrizione della "caramellosa" insegnante, così come del laboratorio di pasticceria in cui si ritrovano le entusiaste allieve di Barbie: un mix tra una stanza dei giochi dai colori pastello, piena zeppa di utensili da cucina sgargianti e tondeggianti, e una sala operatoria.
Lezione dopo lezione il ritmo si fa sempre meno "zuccheroso", e si tinge di tinte decisamente più forti  e cupe. Dal rosa fragola si passa a un rosso... sangue... mantenendo però, quella singolare dicotomia tra dolci appena sfornati e macabri passatempi.
Barbie, personaggio chiave e conturbante, assumerà un ruolo centrale, nella storia e nella monotona vita di Lisa stessa...
Un horror che si consuma tra le mura di un'invitante pasticceria, luogo di svago tipicamente femminile. e nelle più recondite ed oscure parti della personalità umana, che a volte nasconde lati dai contorni spaventosi...






Fabiola e Mariangela

Amaranth

Recensione: "UN TERREMOTO A BORGO PROPIZIO" di Loredana Limone

3/28/2016

Titolo: Un terremoto a Borgo Propizio
Autore: Loredana Limone
Editore: Salani
Prima edizione: 10 giugno 2015
Pagine: 384
Prezzo: cartaceo - € 15,90

Trama
A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull'elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l'elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d'arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l'immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L'unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica...


***


A un anno dal Festival sotto le Stelle Propizie, il Borgo continua la sua fioritura grazie alle nuove idee e iniziative guidate dal sindaco Felice Rondinella. Quest'ultimo si è persino impegnato in un viaggio in Moldavia per preparare il gemellaggio di Borgo Propizio con un'antica cittadina che si trova poco oltre il confine dell'Ucraina.
Per i propiziesi, però, non sembra che sia un buon momento. Se in E le stelle non stanno a guardare l'insoddisfazione dei protagonisti principali mi era sembrata una nota stonata nel quadro quasi idilliaco del Borgo rinato, mi è mancata la terra sotto i piedi quando, ritornando a curiosare nelle loro vite, le ho trovate sottosopra, le coppie scoppiate o quasi.
Dopo un litigio che lo ha tenuto lontano da Belinda per tre settimane e dopo essere andato un po' (tanto) oltre il rapporto professionale con la sua sous-chef, Francesco ha deciso di fare un passo avanti, di accettare qualsiasi compromesso e di riappacificarsi con la fidanzata. Il suo arrivo in latteria, però, è ben diverso da quello che aveva immaginato: Belinda è già sveglia e con lei c'è quel rospo di Sebastiano.
E già così non vi so proprio dire cosa mi abbia trattenuto dal testare l'aerodinamicità del libro, perché non è ancora finita.
Una causa tra un cittadino privato e la neonata biblioteca di Borgo Propizio ha permesso a Cesare di incontrare Ingrid Gatta e ora la donna riempie i suoi pensieri, li scalda tanto da costringere l'avvocato a sbottonare il colletto della camicia e allentare il nodo della cravatta. Ah! Io lo avrei stretto quel nodo, accidenti!
E dulcis in fundo Mariolina, sempre più lontana da Ruggero, marito devotissimo e geloso.

«Mirko? Mirko Mezzanotte, l'assessore dello Sport».
Forse erano le mani a prudergli.
«Lo so che assessore è. Non sapevo che lo chiamavi Mirko».
«Non posso mica chiamarlo Vercingetorige se si chiama Mirko».
Gli sembrava che sua moglie pronunciasse quel nome con troppo languore.


E dopo averci consentito di far visita a ciascuno dei protagonisti, la terra trema. Il terremoto giunge a scuotere il Borgo proprio quando è tornato al suo splendore e, specchio dei turbamenti sentimentali, lo ferisce, lasciando distruzione e dolore.
Tanto significativo da dargli il titolo, il terremoto è il capitolo più toccante del romanzo. Al di là del valore metaforico che assume nella rappresentazione del legame simbiotico tra il Borgo e i suoi abitanti, emoziona l'intensa descrizione che la Limone fa degli istanti successivi al sisma. Nonostante i gemiti dei feriti, le canzoni che continuano a risuonare ignare dal jukebox incantato della latteria, al lettore sembra di sentire quel silenzio assordante e, su tutto, l'incredulo sconvolgimento.
Come è potuto accadere? Ma poi, cosa è accaduto?
Rievocano, le parole della Limone, l'annichilimento che il terremoto del 2009 produsse, percuotendo e distruggendo L'Aquila. E nell'immediata reazione del sindaco non manca il riferimento alle infinite ricostruzioni d'Italia.

«Sapete quanti anni sono rimasti nelle tende e nei container i terremotati del Belice, del Friuli, dell'Irpinia? E come procede la ricostruzione in Abruzzo, in Emilia? La mia gente non meritata di essere abbandonata nelle mani di un governo che promette senza mantenere. Io…» e si battè in petto «…non lo consentirò».

Si somma al dramma la scoperta di un omicidio: nella tranquilla Borgo Proprizio, in una viuzza dimenticata, costruita per consentire la fuga degli antichi signori del paese, ma mai usata, è stato rinvenuto il corpo senza vita dell'assessore e professore Tranquillo Conforti. Ma chi può aver compiuto un gesto tanto efferato? Impossibile che si tratti di un propiziese o no?
Come sempre la Limone non è pietosa verso i suoi personaggi e consente al lettore di conoscerli in tutti i loro aspetti, quelli più positivi e ammirevoli, ma anche nei difetti e nei limiti. Se spesso ho trovato fastidiosi il pregiudizio, il luogo comune e la chiacchiera pettegola, tanto cara a quei del Borgo, riconosco che altro non sono che alcuni degli elementi che rendono reali i personaggi.
Sebbene Borgo Propizio, il primo libro della serie propiziese, occupi un posto speciale nei miei ricordi, Un terremoto a Borgo Propizio è il mio preferito. La scorrevolezza, nella distensione necessaria al momento più caotico e destabilizzante della storia del paese, sembra accentuarsi in questo romanzo. I tumulti del cuore, la confusione delle passioni e dei sentimenti, gli intrighi e gli altri eventi diventano cornice della distruzione e della ricostruzione, ma anche delle indagini del maresciallo Saltalamacchia.
Caratteristica dello stile adottato dalla Limone è la ricorrenza di formule quasi epitetiche che descrivono i personaggi o i loro comportamenti e legano i romanzi, contribuendo alla creazione e al rinnovamento dell'atmosfera familiare che caratterizza Borgo Propizio.
Non mancano la sottile ironia con cui, fin dal primo romanzo, la Limone racconta le vicende borghigiane e il sorriso sereno, quel tocco speciale e divertente che solo zia Letizia può regalare ai lettori affezionati, con la certezza che ci si può sempre rimettere in piedi e si può ancora ricominciare.








auguri

BUONA PASQUA!

3/27/2016


Buongiorno lettori, come vedete non ci fermiamo nemmeno a Pasqua per non perdere il ritmo e smaltire le numerose segnalazioni che ci arrivano.














In ogni caso, vi facciamo i nostri migliori auguri per una serena Pasqua, speriamo ne approfitterete per leggere e rilassarvi, vi raccomandiamo inoltre di non mangiare le uova di cioccolata tutte insieme!


Lo staff di IDIB_BE

c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #141

3/27/2016

Buon giorno lettori!
E buona Pasqua a tutti! Come passerete queste feste? A casa in famiglia o magari in giro? Comunque sia spero sia una bella giornata per tutti voi e per le vostre famiglie. Come festeggiamo noi qui in casa Italians Do It Better? Prima di tutto mangiucchiano un po' di uovo di cioccolato (gnammy) e poi spulciamo nella nostra casella di posta alla ricerca di qualche bella segnalazione. Curiosi? Ok scopriamole insieme!



Titolo: Erenvir e l'anno zero (Gli angeli e l'Apocalisse #1)
Autore: Effe C. N. Cola
Editore: Dalim
Pagine: 216
Prezzo: €3,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 28 settembre 2015


Trama
L’Apocalisse profetizzata nella Bibbia si avvera, devastando la terra e decimando l’umanità.
I principali fautori dell’Armageddon, i Cavalieri della Violenza, della Carestia, della Morte e della Guerra, quattro potentissimi Angeli, decidono di rimanere nel mondo materiale per diventarne i sovrani assoluti e si pongono a capo di eserciti di creature oscure per attuare la propria conquista.
Fortunatamente, anche sette Schiere Angeliche restano a combattere per gli uomini sopravvissuti contro le brame di potere di chi li vuole sottomessi o morti. 
Jonathan White è un ragazzo che viene prescelto per contribuire alla lotta tra Bene e Male.
Verrà chiamato Erenvir, portatore della Nuova Era ed il suo primo compito sarà quello di condurre in salvo i sopravvissuti in un luogo indicatogli come Terra Promessa.
Affronterà un viaggio in cui scoprirà quanto tutto ciò che conosceva sia mutato e sottoposto a nuove leggi fisiche e spirituali, tra nuovi luoghi infernali e piccoli paradisi, tra bestie demoniache e creature idilliache, in un ambientazione tutta da svelare.


Titolo: Erenvir e i Sette (Gli angeli e l'Apocalisse #2)
Autore: Effe C. N. Cola
Editore: Dalim
Pagine: 247
Prezzo: €3,99
Data di pubblicazione: 19 novembre 2015


Trama
Sono passati cinque anni dal Giorno del Giudizio. 
Sette Regni Angelici e Quattro Regni dei Cavalieri dell’Apocalisse già sono stati costituiti e si contrastano. 
Tra il Bene e il Male si è creato un equilibrio instabile che rischia di essere alterato da una nuova immensa minaccia: Carestia, uno dei quattro Portatori dell’Armageddon che vogliono impadronirsi del pianeta, ha evocato Abbadon il Distruttore, un essere temuto dagli stessi Alati. 
Per evitare all’umanità di sprofondare sotto la sua potenza devastatrice, Erenvir si incamminerà in un viaggio che svelerà molto della neonata e oscura identità della terra ora chiamata Apogea.

L'autrice
Mi chiamano Effe e sono una sognatrice; non è un’ammissione di colpa, ma un vanto: fin da bambina ho voluto tenere stretti a me sogni e fantasia e ci sono riuscita: sono stata capace di trasformarli in un’armatura che mi ha sempre protetto dalla realtà e in scarpe alate che mi hanno resa leggera. 
Per me scrivere è un’estensione del sogno che si tramuta in parole, così come leggere è un’insieme di frasi che diventano parte della propria immaginazione: non potrei farne a meno. Così, sotto un mantello intessuto di volontà, ho conquistato il mio primo libro: è stata una vittoria che mi ha dato talmente tanta gioia che ho voluto riaffrontare la battaglia delle pagine vuote, riempiendole di quella parte di me che doveva essere sfogata. 
Sono una guerriera di carta e una maga dell’inesistente. 
Sotto un elmo di serietà nascondo una testa fanciullesca. 
Nella vita, essendo laureata in Medicina e Chirurgia, dopo studi classici, indosso un camice bianco. 
Soprattutto però sono una mamma e una moglie: per me non ci può essere amore più grande di quello che si prova per un figlio o per un compagno. 
Nel tempo libero divento chiunque voglia: mi diverto nei Giochi di Ruolo in cui mi cucio addosso qualsiasi tipo di vestito; ho interpretato anche svariati mostri. È da lì che nasce la mia passione per il fantasy.

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Titolo: I peccatori
Autore: Emanuele Bocci
Editore: Eclissi Editrice (I Dingo)
Pagine: 260
Prezzo: €12,00 (cartaceo)


Trama
C'è un hotel a ridosso del Tirreno dove l'odore del mare si mescola a quello del sangue. Dove ogni volto potrebbe nascondere un segreto e ogni stanza un misfatto. 
È questo il teatro scelto da un vecchio leader politico in declino per giocare la sua ultima carta: raccontarsi senza sotterfugi, mettere a nudo se stesso e una classe dirigente arroccata nei vizi e nei privilegi. L'interlocutore prescelto per le sue confessioni è un uomo che sembra completamente diverso da lui: trent'anni, aspirante scrittore, sente già la vita sfuggirgli dalle mani e le aspettative trasformarsi in frustrazioni. 
Due individui uniti da un gioco che si rivela a ogni mossa più pericoloso: una partita che si intreccia con i fili di un oscuro complotto e le fasi di un macabro rituale, dove altri singolari ospiti dell'hotel si dividono e si scambiano i ruoli di vittime e carnefici. 
Un viaggio nei destini di uomini e donne diversissimi, eppure accomunati dallo spettro di non aver mai vissuto pienamente la propria esistenza. 
Uomini e donne condannati a fare del male agli altri e soprattutto a se stessi: peccatori.

L'autore
Emanuele Bucci è nato a Roma nel 1992. Studia Editoria e Scrittura presso l’università La Sapienza, dove nel 2014 si è laureato in Letteratura Musica e Spettacolo. Collabora attualmente come redattore presso i periodici Ubuntu, Igea e Madrelingua. 
Nel 2007 è tra gli autori inclusi nell’antologia Scrivere è viaggiare (Roma, Full Color Sound), composta dai primi racconti classificati a livello nazionale nella quarta edizione del concorso letterario Parole in Corsa. Tra il 2008 e il 2009 collabora con la rivista Scienzaonline realizzando racconti di fantascienza. Nel 2010 partecipa alla rassegna di corti teatrali Short con l’atto unico Il Commissario Egione e il Caso dei Due Fratelli. 
Nel 2015 è co-autore della raccolta di racconti L’Albero di Mia (Roma, Lapis).

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Titolo: Here
Autore: Rory Scorpiniti
Editore: Selpublishing
Pagine: 330
Prezzo: €0,99 (ebook); €12,48 (cartaceo)



Trama
James è tornato a Londra e non ha voglia di pensare al futuro. Il giorno dorme, la sera esce con gli amici e si diverte a conquistare le ragazze con i suoi grandi occhi blu. Ella gli occhi li ha uguali, ma non vuole essere conquistata. 
Non concepiscono nemmeno l' amore nello stesso modo: lei s'innamora di frammenti di vita, lui vive di colpi di fulmine. James ha visto il mondo negli occhi di tante donne, le ha sentite sulla pelle, Ella ne ha amato uno solo. Eppure, l' universo ha voluto farli incontrare, e nel momento stesso in cui i loro sguardi si incastrano sanno di non aver scelta.

L'autrice
Rory Scorpiniti nasce nel 1991 a Cariati, in Calabria. Cresciuta a Parma, si diletta da sempre nella scrittura di romanzi che definisce “da cassetto”, scritti unicamente per dar sfogo ad una passione. Con HERE decide di mettersi in gioco auto-pubblicando una versione inedita e completamente revisionata della fanfiction che le è valsa numerosi riscontri positivi nei fandom di cui faceva parte.

Alla prossima


Ancella (Monia)

C'era una volta... #7

3/25/2016

"C'era una volta...". È così che hanno inizio alcuni dei racconti più importanti della nostra vita. Quasi fossero parte di una formula magica, queste parole hanno il potere di rinnovarsi e volgersi al presente ogni volta che vengono pronunciate o lette.
Nel tentativo di regalarvi un briciolo di magia, abbiamo ideato la rubrica "C'era una volta..." per condividere gli incipit più belli e suggestivi dei libri che abbiamo letto.


Buongiorno, carissimi! Tutti pronti per scartare l'uovo di Pasqua? Spero proprio di sì, perché domenica è alle porte e il cioccolato non è certo tipo che si fa dire di no! Sono sicura che siete tutti impegnati negli ultimi preparativi, quindi non voglio trattenervi troppo con le mie chiacchiere. Proprio per questo motivo (e perché non sono riuscita a finire in tempo il libro che sto leggendo, ma shhh! Non ditelo in giro!) oggi posto questa deliziosa rubrica dedicata agli incipit. In fondo il buongiorno si vede dal mattino, quindi anche l'inizio di un libro è molto importante. Vi lascio quello di uno dei libri che ho in lettura al momento, un romanzo molto dolce :-)


Sorpresa da un angelo
Heaven in Love #1
Elisabetta Modena

Stava succedendo di nuovo. Quante volte accadeva in una giornata? Dieci? Venti? Cercavo di non notarlo perché era una cosa che mi dava fastidio ma, in quel momento, era impossibile non accorgersene. Seduta a gambe strette sull’autobus che mi stava portando a casa, stracolmo di gente, guardavo i miei compagni di classe pavoneggiarsi attorno a Erika, bellissima con i suoi capelli biondo platino, la minigonna, il cappotto rosso e gli stivali con il tacco vertiginoso; non potevo fare a meno di pensare a quanto fossero scoperte le loro manovre per piacerle. Non sopportavo il mettersi in mostra, però lo facevano tutti senza distinzione. Facciamo finta che sia la prima volta fuori da scuola, mi dissi. Ecco, così era più tollerabile. Occupavo il sedile in maniera composta, annoiata. Come ogni altro passeggero, mi beavo del tepore dell’ambiente che mi riparava da un novembre freddo e piovoso. Appartenevo ad una quarta superiore di un insopportabile Liceo Classico. Mi sentivo come un pesce fuor d’acqua e, peggio, ero certa che anche i miei compagni mi considerassero tale. Se avessi “spettegolato” anch’io, o avessi svolto qualunque altra attività degna di nota, di sicuro sarei entrata a far parte del gruppo. Invece da quattro anni me ne stavo zitta; se interpellata, davo risposte che non urtassero la sensibilità del mio interlocutore. Eppure, avrei dato non so cosa per apparire diversa. Solo che non sapevo cosa fare per cambiarmi. Dentro, ero una ragazza sognatrice e romantica. Fuori, i miei compagni di classe vedevano un’adolescente eternamente in disparte. A casa, mi consideravano la figlia seria e studiosa, un po’ troppo riservata e poco propensa a curare il proprio aspetto. Mi raddrizzai, mi sistemai i capelli che portavo sciolti (color marron glacé come notava con malignità mia sorella) e m’impegnai nel sembrare veramente una della classe.


Allora, cosa ne pensate? Io trovo sia un incipit molto delicato e ricco di quel tono spontaneo tipico dell'età giovanile.
Per caso avete già letto Sorpresa da un angelo? Fatemi sapere!
Buona Pasqua e alla prossima!



Annie

Recensione: ETERNAL WAR: GLI ESERCITI DEI SANTI di Livio Gambarini

3/23/2016

Buongiorno, cari lettori!
Pronti per una nuova recensione? Bene. Mettetevi comodi che iniziamo subito!

Titolo: Eternal War: Gli eserciti dei Santi
Autore: Livio Gambarini
Editore: Acheron Books
Pagine: 256
Prezzo: € 4,00 (ebook) € 12,52 (cartaceo)


TRAMA
Firenze, tredicesimo secolo. La guerra tra Guelfi e Ghibellini distrugge intere famiglie. Tutta la Toscana è sconvolta, ma le due fazioni non sanno che la loro guerra è solo il pallido riflesso di uno scontro che dura da secoli tra i misteriosi abitanti delle lande dello Spirito. 
Con ogni mezzo a sua disposizione, Kabal, spirito guida della famiglia Cavalcanti, trama per non soccombere e conquistare il potere. Ha un asso nella manica: il suo nuovo capofamiglia umano, il guerriero e poeta Guido Cavalcanti. Per salvare la sua città e coronare il suo sogno d'amore, Guido dovrà inseguire il sogno di una pace impossibile, e in questo lo aiuterà un giovane e timidissimo poeta, di nome Dante Alighieri... 
Guerra, tradimenti, intrighi e magia in perfetto equilibrio tra la ricostruzione storica e il fascino di ciò che si cela dietro le quinte dell'umanità, con la cornice fiorentina della Divina Commedia!


LA MIA OPINIONE

Continuando le mie letture nel filone del fantasy medievale, Eternal War: Gli eserciti dei Santi si è rivelato un romanzo interessante sotto molti punti di vista.

Ma come sempre, procediamo con ordine e iniziamo dalla trama.

Ambientata nella Firenze del tredicesimo secolo, in realtà la storia raccontata in questo romanzo si divide tra due mondi, quello della Materia e quello dello Spirito
Il primo è il mondo che conosciamo noi, il mondo in cui si muovono gli uomini, mentre il secondo è quello in cui abitano i Penati, gli spiriti della tradizione romana che proteggono le famiglie.
Mentre lo scontro tra Guelfi e Ghibellini divide Firenze nella Materia e le famiglie dei Cavalcanti e degli Uberti sembrano essere perennemente sul piede di guerra, nello Spirito certo i penati non sono certo in una situazione migliore. Kabal, lo spirito protettore dei Cavalcanti, è impegnato non solo ad indirizzare le azioni di Guido, il nuovo capofamiglia, ma anche ad evitare scontri con Chiaranima, guida degli Uberti e a trovare un modo per mantenere la pace il più a lungo possibile. Dietro le azioni degli uomini si nasconde la trama creata dagli Ancestrarchi, e Kabal ha intenzione di giocare le sue carte migliori per mantenere il potere.

Questo romanzo è innanzitutto ricco. Non è un romanzo che nasce dal nulla, ma dietro c'è una ricerca storica e letteraria molto minuziosa, che traspare non solo dagli eventi che vengono raccontati e dai personaggi introdotti, ma anche dalle stanze utilizzate per introdurre ciascun capitolo.
Oltre alla cura di questi dettagli, che riguardano il mondo degli uomini, altrettanto interessante è il lavoro che l'autore ha fatto costruendo il mondo degli spiriti. L'elemento soprannaturale è trattato in modo molto originale. Recuperare la tradizione latina dei Penati per inserirla in questo contesto secondo me è stata un'idea interessante, così come lo è la caratterizzazione di questi spiriti, che di spirituale, se non la forma, hanno ben poco. 
Interessati soltanto al potere, gli spiriti sono molto egoisti e perseguono l'interesse della famiglia che proteggono, ad ogni costo. Ma il mondo spirituale non è popolato anche da altre figure, tra cui i santi della Chiesa cattolica, gli Estinti, i demoni, che in modo più o meno marcato influiscono sull'andamento degli eventi.
Due mondi diversi, due protagonisti diversi.
Nella Materia c'è Guido, nuovo capofamiglia dei Cavalcanti che dopo vent'anni dalla disfatta di Montaperti prende le redini della famiglia, intenzionato a riconquistare la gloria perduta dalla sua stirpe. Guerriero, politico, ma anche poeta, Guido incontra sul suo cammino Bice degli Uberti, una donna bellissima, della quale si innamora perdutamente a alla quale dedica i suoi componimenti. Allo stesso modo però quello tra lui e Bice sembra un amore impossibile, visto che i due appartengono a schieramenti politici rivali.
Nello Spirito ritroviamo invece Kabal, un Ancestrarca di lunga esperienza che ha investito su Guido e vede in lui la persona straordinaria che potrebbe riscattare la famiglia Cavalcanti. Pronto ad indirizzarlo sulla strada migliore, è pronto a mettere in pratica ogni trucco che conosce per riuscire nel suo intento.

Eternal War Ã¨ un fantasy storico con dei profili molto originali. L'ambientazione mi è piaciuta e mi ha costretta, anche se indirettamente, ad un bel ripasso di storia e letteratura.
Una storia avvincente, scritta bene, in uno stile scorrevole e con un ritmo incalzante. 
Dopo i primi capitoli, avendo afferrato il meccanismo del cambio di piano narrativo tra il mondo materiale e quello spirituale, la lettura diventa molto più scorrevole. 

Ho scoperto un altro autore italiano che nel mondo del fantasy ha trovato una strada tutta sua, creando una storia originale ed accattivante. 

Quattro cuori e mezzo!




Ella K.Drake

Recensione: IL MIO SOGNO TUTTO BLU di Ella K. Drake

3/21/2016

Titolo: Il mio sogno tutto blu
Autrice: Ella K. Drake
Pagine: 175
Editore: Youcanprint
Trama: Angie è felice. Sono trascorsi due anni e la sua relazione con Alex fila liscia come l’olio mentre la carriera di scrittrice è al vertice. Alex, però, si trova a Miami a girare un film piuttosto scabroso e per quanto Angie sia tranquilla c’è sempre qualcuno della sua famiglia allargata che le mette la pulce nell’orecchio. Ma lei non è più Angelica Hood, è convinta del loro amore e si fida ciecamente. Le sue ferme convinzioni vacillano quando Sara, editor e migliore amica, riceve una telefonata inaspettata da parte di James. Infatti, l’attore, che si trova a Miami per le riprese di un thriller, è suo malgrado testimone di un fatto che potrebbe distruggere la felicità della donna che ha amato in passato. Sarà proprio quella telefonata a innescare una sequenza di avvenimenti e vicissitudini che avranno il potere di cambiare per sempre il destino di Angie Moll. Riuscirà finalmente a realizzare Il suo sogno tutto blu? Dopo Sognando una Stella e Sogni Apparenti, si conclude la trilogia de Nei Sogni di Angie con un ultimo capitolo ancora più scoppiettante dei precedenti, divertente e rocambolesco nel quale il colorato clan di Angie giocherà un ruolo fondamentale.


La mia visione d'insieme:
Dopo Sognando una stella e Sogni apparenti, eccomi a chiudere finalmente la trilogia de "nei sogni di Angie".

Se avete letto le mie recensioni precedenti, saprete che il secondo romanzo mi ha lasciata un po' perplessa come capita spesso nel caso di trilogie ma, mi ero affezionata ai personaggi per cui volevo proprio sapere come sarebbe andata a finire.

Riprendendo la storia, quindi, sono passati due anni dalle ultime vicende, Angela ha vissuto finora un'intensa storia d'amore col giovane attore Alex mentre il suo ex James, ormai sposato con la collega Anne, aspetta un figlio da quest'ultima.

Sembra entrambi abbiano raggiunto una propria stabilità ed invece la brace del loro sentimento arde ancora tra le ceneri, pronta a riaccendersi.

La storia tra Angela ed Alex inesorabilmente naufraga e provvidenzialmente riappare Roberto, il reporter con cui Angela aveva avuto una breve ma intensa storia tempo addietro. Roberto non è più lo stesso dopo il periodo in zone di guerra e quando Angie si propone di seguirlo in quei luoghi, la sua amica ed editor Sara orchestra con amici e parenti un piano articolato per impedirglielo.

Nonostante stia girando un film a Miami e sia ormai con famiglia a carico, James si presta a partecipare al piano di Sara, non senza remore e successive conseguenze.

Secondo voi, ci sarà il lieto fine per la tormentata storia d'amore tra Angie e James? Lascio a voi scoprirlo.

Questa volta avrei voluto dare uno scossone un paio di volte ad Angela ma devo dire che si è comportata in maniera più adulta, quale la donna che è ormai diventata. Non ho un bel rapporto con i tradimenti (anche se letterari) ma, nel caso del romanzo, hanno un contesto particolare per cui in qualche modo li ho capiti.

La lettura è molto scorrevole, l'ho letto infatti in pochissimo perché il ritmo è incalzante. Spesso alcune scene sono viste dagli occhi dei vari protagonisti, come il tutto fosse il montaggio di un film e quindi ad opera di più videocamere, secondo inquadrature diverse.

Ho solidarizzato con Angela quando dice di voler essere solo un orso per andarsene in letargo e svegliarsi col solo pensiero di mangiare, capitano i momenti no, giusto?

Ho sorriso all'idea del ricordo di Angela in cui beveva l'acqua santa dalle bottigliette a forma di Madonna, lo facevo compulsivamente anche io da bambina, eheh.

Infine, concordo con l'affermazione di Roberto per cui nella vita bisogna lanciarsi e vivere il presente, senza aspettare sempre qualcosa di meglio che magari nemmeno esiste.

La copertina questa volta è simile nel genere alla prima per cui l'ho molto apprezzata, mi piace il colore in linea con il titolo e la semplicità stilizzata, ottima scelta.

Scoprire, infine, di essere tra i ringraziamenti mi ha ripagato per aver letto l'intera trilogia, grazie a te Ella :), alla prossima!



c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #140

3/20/2016

Buona domenica a tutti! Oggi vi presentiamo quattro romanzi tra le cui pagine immergervi... dal fantasy al romance, siamo sicure che ognuno di voi troverà il suo preferito! 
Buona lettura!




Titolo: Rimani qui con me
Autore: Teresa Di Gaetano
Pagine: 303
Prezzo copertina: 18,50€
Genere: Romance pseudo storico, primo libro della saga romance sui Conti di Barrow;
Formato: cartaceo
Editore: autopubblicato-youcanprint

Sinossi:
A Derseland, luogo immaginario, vivono i Conti di Barrow nel Castello appartenuto da sempre ai loro avi. Hanno due figli gemelli, Adam e Susan, colpiti da bambini da una leggera forma di poliomielite che li ha costretti a vivere relegati tra le mura del Castello. I due ragazzini, infatti, hanno sviluppato caratteri diversi e opposti a causa della malattia. Susan estroversa, fantasiosa e generosa, Adam invece introverso, silenzioso e a volte un po’ cupo, ma nonostante ciò sono molto legati tra loro.
Una cosa li accomuna oltre il fatto di essere gemelli, la loro sincera amicizia per i poveri Stevens. In particolare, Adam è innamorato dalla piccola Charlotte Stevens. Sullo sfondo di questo primo, fragile e innocente sentimento, si innestano altre storie d’amore. Come quella di Lord McLeod per la sua bella e frivola futura consorte, Isabel Norton. O quello dell’amore incondizionato di Lord Gilbert Thorton per la delicata miss Emma Wellinton.
In uno scenario decadente e antico, come cristallizzato dal tempo, un caleidoscopio di sentimenti contrastanti e a volte contradditori, in un rapido susseguirsi di colpi di scena, di segreti mai svelati e di misteri irrisolti, una storia d’amore indimenticabile che farà sognare i lettori più romantici.


Titolo: Pezzi mancanti di te
Autore: Teresa Di Gaetano
Pagine: 280
Formato: cartaceo
Genere: romance pseudo storico; seguito di Rimani qui con me
Prezzo: da definire

Sinossi:

Sono trascorsi cinque anni e miss Emma Wellinton, tenendo fede alla scommessa della radura, è diventata a tutti gli effetti Mrs Thorton. Vive a Laenerin con Gilbert. Ma mentre lui la riempie di cure e di attenzioni, lei continua a non ricambiare i suoi sentimenti. E diventa schiva, glaciale e rabbiosa con tutti. Ad aggravare poi la loro vita matrimoniale, la totale assenza di figli. Un giorno le viene a fare visita la nipote acquisita, Susan, che nel frattempo ha sposato uno dei nipoti di Miss Arden, Christopher, nuovo medico della città. Ma qualcuno si insinua nella vita di Susan: il giovane e avvenente Mister Julius Anderson che inizia a corteggiarla. Susan rifiuta questo amore, ritenendolo impossibile data la sua condizione di donna sposata. E così cerca di allontanarlo con tutte le sue forze. Ma il tempo purtroppo darà ragione al giovane sensale e dopo altri cinque lunghi anni i due si rincontrano di nuovo per caso a Derseland. Mentre Julius la respinge per ripicca e non perché non la desideri più, Susan si sente all’improvviso molto attratta dall’uomo.


Titolo: La sabbia delle streghe - Il tesoro del Tempio di Ayon
Autore: Teresa di Gaetano
Editore: autopubblicato - youcanprint

Sinossi:
Sono trascorsi circa dieci anni da quando Yinger è diventata Sacerdotessa del Tempio di Ayon e il tempo sembra quasi essersi cristallizzato. Ma non per lei, che usa i suoi prodigiosi poteri per viaggiare e rivedere l’amato Aless. L’incontro con l’ormai anziano padre Durac però farà cambiare il corso degli eventi. A cosa serve l’antico talismano umek e perché vorrebbero trafugarlo? È davvero così potente come le leggende raccontano o è solo un medaglione magico? Il mistero si svela man mano che Yinger racconta i suoi ricordi al padre, perché quel ciondolo circolare nasconde più di un segreto. È, infatti, un portale in grado di condurre nella città di Chisanur, fondata millenni or sono da quattro Sacerdotesse del Tempio di Ayon. Sembra dunque che il destino di Yinger sia sempre più legato al suo ruolo di Sacerdotessa Madre, ma i dubbi iniziano ad assillarla... E se non era realmente destinata a diventarlo? Raccontare al padre del suo passato le farà anche capire che, a volte, bisogna sacrificarsi per il bene degli altri, rinunciando un poco a se stessi, perché è grazie agli altri e alla loro felicità, che molto spesso si costruisce la propria. È questo in realtà il vero segreto nascosto nel tesoro del Tempio di Ayon.
Un fantasy che parla di amore e di cambiamento, perché tutti, a nostro modo e poco alla volta, possiamo migliorarci. Scopritelo!


Titolo: Il demone di Fuoco
Autore: Gianluca Malato
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Data di uscita: 9 dicembre 2015
Genere: Sword and Sorcery, Fantasy
Collana: Fantasy
Prezzo: 0.99€
Formato: ebook (epub, mobi, pdf)
Lunghezza: 35 pagine (circa)

Sinossi:
Sinossi: Baltak, mercenario dal passato misterioso, è di nuovo nei guai: questa volta tre briganti gli stanno dando la caccia. Cercando di eludere il loro inseguimento, si troverà in una valle innevata, popolata da bizzarre creature. Ma, nel sottosuolo di quelle lande, il ghiaccio e la neve celano una minaccia fatta di fuoco e fiamme. Il sesto senso di Baltak gli suggerisce che in quel luogo si possa celare una traccia del malvagio Loki, il suo più terribile nemico. Qual è il senso di tutto ciò, e quali scontri e pericoli attendono il nostro guerriero solitario?


"Il demone di fuoco" è la nuova opera di Gianluca Malato, già autore degli Sword & Sorcery "Il Cuore di Quetzal" e "La Maschera d'Oro". Ancora una volta, il tenebroso Baltak vi accompagnerà in un mondo fatto di culti segreti, creature demoniache escontri... all'ultima runa.




Eliza

Recensione: I TRAMONTI DEL TEMPO di Roberta Ambrogio

3/18/2016

Buon venerdì lettori!
Oggi vi proporrò la recensione non di un romanzo ma di un racconto. Si tratta di I tramonti del tempo di Roberta Ambrogio.


Titolo: I tramonti del tempo
Autore: Roberta Ambrogio
Editore: Selfpublishing
Pagine: 17
Prezzo: €0,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2015

TRAMA
Sicilia. Greta e Mattia, entrambi diciannovenni, sono cresciuti insieme e sono migliori amici. Lei, una cantante in erba, da bambina scopre di possedere il dono di riuscire a prevedere gli eventi per mezzo dei sogni, ereditato dalla madre. Lui, appassionato di cinema, è in partenza per Londra dove intraprenderà gli studi al fine di realizzare il suo sogno. Se non fosse che l’aereo che avrebbe dovuto condurlo in Inghilterra precipita a causa di un guasto, uccidendolo. Dopo la morte della madre di Greta, avvenuta cinque anni prima, i sogni premonitori avevano smesso di connotare le notti della ragazza; eppure lei quello stesso incidente aereo lo aveva sognato. Non attribuendogli la dovuta credibilità e credendolo anzi un sogno come un altro, lascia partire Mattia, per poi pentirsi all’effettivo verificarsi dell’accaduto. Straziata dal dolore, col magico ausilio della sua gatta Ginger, si trova straordinariamente catapultata indietro nel tempo, tornando al giorno prima, con la possibilità di impedire a Mattia, per il quale nasconde di provare sentimenti molto profondi da lui inconsapevolmente ricambiati, di salire sull’aereo che gli costerà la vita.


RECENSIONE
I racconti di solito lasciano sempre quel senso di insoddisfazione che ne attenua l'efficacia. Anche in questo caso, lette queste 17 pagine, avrei voluto di più, avrei voluto una storia più lunga e complessa, un maggior presentazione dei personaggi e soprattutto avrei voluto più tempo per gioire e disperarmi con loro. Eppure... Non mi sento insoddisfatta. E' strano, ma non mi sento così! Il racconto mi è piaciuto molto e in pochissimo tempo mi sono affezionata a Greta. I personaggi, nonostante il pochissimo spazio a disposizione mostrano tanti lati caratteriali e questo mi ha parecchio stupito. In così poche pagine di loro conosciamo moltissimo, una vita intera racchiusa in poco. 
La storia ha sicuramente bisogno di più spazio, soprattutto sul finale, se non altro perchè mostra qua e là tanta, troppa fretta. E' un racconto che ha una bellissima idea di base, bei personaggi e tanta intensità, se venisse tramutato in romanzo, anche non eccessivamente lungo, per me sarebbe veramente una bellissima lettura. Inoltre l'autrice ha uno stile fresco, scorrevole ma anche molto convincente, capace di esprimere tante sensazioni senza però risultare lento o pesante. Siamo davanti a due ragazzi che hanno davanti tutta la vita e questo traspare dalle righe di questo racconto. 

Voto


Alla prossima


Come miele e neve

Recensione: Come Miele e Neve - Siro T. Winter

3/16/2016

Titolo: Come miele e neve
Autore: Siro T. Winter
Grafica Cover: Siro T. Winter
Casa Editrice: Self publishing
Genere: Romanzo

Sinossi:
«Perché batte il cuore?»

È questa la domanda che Lucia “Lou” Zarda, trent’anni, si è posta per tutta la sua vita.
Ferita e delusa dopo la fine della storia decennale con Andrea Marini, Lou vive nel suo mondo fatto di colori e tele, chiusa nel bozzolo sicuro della sua piccola casa.
La sua vita è scandita della tranquilla routine quotidiana tra il Museo d’arte contemporanea e le lunghe passeggiate solitarie fino alla spiaggetta che guarda al parco di Seurasaari di Helsinki.
L’incontro inaspettato con il musicista che vive a pochi passi da lei, l’affascinante e misterioso Vilhelmi Niemi e i suoi verdi occhi di giada getterà mille dubbi su Lou, investendola con un turbinio di nuove emozioni, dubbi e speranze.
La voglia di lasciarsi andare si scontra con l’antica paura di non essere abbastanza.
Scappare o restare rischiando di essere ferita di nuovo?
Lasciarsi amare o rifugiarsi nella solitudine rassicurante?
Anni dopo, il destino porterà nuovamente Lou ad Helsinki: la terra che l’ha adottata e nella quale si sente a casa, la fredda e magica Finlandia con le sue aurore boreali e il sole di mezzanotte, dov’ è sempre stato il suo cuore.
Il ricordo di Vilhelmi, di colui che ha amato profondamente non l’ha mai lasciata, tormentandola anche nei sogni.
Forse le loro strade si incroceranno ancora una volta e Lou troverà la risposta alla sua domanda.



Recensione:

Ho terminato la lettura di questo libro da un po' di tempo, sia per il poco tempo avuto a disposizione in questo periodo, sia perchè non riuscivo a trovare le parole più adatte per descrivere questa storia, ho impiegato un po'  per scrivere questa recensione.
Mi scuso in anticipo con l'autrice per il ritardo di questo mio pensiero.
Vi starete chiedendo perchè non riuscivo a trovare le parole più adatte per scrivere questa recensione?
Dare una risposta è tutt'ora difficile:  il libro mi è piaciuto, mi ha emozionato ed è stato intenso, ma c'è un "ma" che mi tormenta continuamente.
Ma andiamo per gradi.
Lou (Lucia)  per amore si è trasferita ad Helsinki, ma quello stesso amore che l'ha portata a cambiare città è stato capace di portarle anche una grande delusione e un grande dolore. Nonostante tutto decide di rimanere e continuare la sua vita ad Helsinki, dove si crea una sua dimensione sicura.
Questa sua dimensione sicura viene spezzata quando conosce il bel e tenebroso Vilhelmi. I suoi occhi sono capaci di incantarla, ma non è solo quello.
Lui è diverso da tutto quello che ha conosciuto in passato, la fa sentire in maniera differente e tra loro nasce qualcosa di unico e magico.

"Come miele e neve" è una storia dolcissima, proprio come il suo titolo, ma non è solo questo, non è solo la descrizione e l'evoluzione di un amore,  è anche altro.
E' l'evoluzione emotivo di una donna, è anche una storia di grandi amicizie, di addii, di dolori, di lacrime. E' un libro completo che ti fa battere il cuore.
Ora arriviamo alla parte dolente, il "ma".
La prima parte del libro, insieme alla fine sono state le più coinvolgenti, mentre quella centrale risulta più lenta, e soprattutto ripetitiva, ci sono delle scene che comunque avevamo già visto. Inoltre è stato dato ampio spazio a delle scene che secondo me non doveva avere tutta quella importanza. Curando questa parte centrale, il libro  acquisterebbe un alto livello.


E' una storia che merita di essere letta, è una lettura che nonostante questo "ma" consiglio a tutto, soprattutto alle ragazze romantiche come me.



E le stelle non stanno a guardare

Recensione: "E LE STELLE NON STANNO A GUARDARE" di Loredana Limone

3/14/2016

Titolo: E le stelle non stanno a guardare
Autore: Loredana Limone
Editore: Salani
Prima edizione: 6 marzo 2014
Pagine: 384
Prezzo: Cartaceo - € 14,90; ebook - € 9,99

Trama
Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l'amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia…
Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l'inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be', non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore.
Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l'anima, tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d'amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano le sue mura merlate…

Borgo Propizio esercitava una malia arcana, che forse si sprigionava dall'aria resa trasparente dalla brezza di pendio, o che sgattaiolava dal grigio delle pietre immortali delle case, dalle ambagi delle viuzze senza tempo. O addirittura dai fugaci movimenti delle tendine di pizzo bianco, inamidate, dietro cui occhi attenti scrutavano fuori, menti scaltre congetturavano sui perché e percome, parole appassionate rimbalzavano di bocca in bocca con i necessari ricami, così che ogni fatto, ogni avvenimento, divenisse uno sceneggiato o una spy story.

Fin dall'ultima pagina di Borgo Propizio, avevo programmato di farvi ritorno. Ed è il Borgo stesso ad accogliere il lettore per introdurlo tra le sue mura e un po' per pavoneggiarsi del suo nuovo aspetto: finalmente il paese è ritornato agli antichi lustri ed è felice, merito anche della nuova giunta comunale e del nuovo sindaco, Felice Rondinella.
Mi ha sorpreso, perciò, trovare una nota malinconica tra le vie del paese. Mariolina, che, dopo aver perso un bambino, è sprofondata in un'infelicità dolorosa, è profondamente insoddisfatta del proprio matrimonio: abituata a lavorare e a essere indipendente, ora fare la "signora" la fa sentire come in una gabbia dorata. La soluzione è forse trovare un proprio spazio, tornare al lavoro e l'occasione offerta dal concorso per bibliotecari sembra proprio ciò che fa per lei. D'altra parte Ruggero ha per lei mille premure e la ama più di prima, ne è certa, ma passa tanto tempo al lavoro e sicuramente le nasconde qualcosa, ma cosa?
Da un matrimonio molto più infelice fugge, cacciata e ripudiata dalla sua stessa famiglia, la forestiera Antonia che a Borgo Propizio cerca di ritrovare la pace e se stessa.

«[…] Di una città non godi le sette o settantasette meraviglie. Ma la risposta che dà alla tua domanda».

Intanto Ornella, alla quale Borgo Propizio ha dato la vita due volte, è impegnata nell'organizzazione di un festival letterario, un grandissimo evento che rilancerà la fama e la cultura del paese. Il problema è trovare le idee giuste per il limitato budget. E per una volta la fissazione della madre Elvira per l'ispettore Derrick è illuminante e l'entusiasmo che ne deriva è tutto positivo per il Festival Sotto le stelle Propizie.
Proprio il festival rappresenta un'occasione agli occhi dell'esuberante Letizia, che spera di poter finalmente incontrare il Gran Musicante, al quale Belinda, sua nipote, aveva dedicato il nome della latteria. Inutile che lo neghi, la zia Letizia, la ziaccia-zietta da cui tutti si farebbero adottare, è il personaggio che più amo della Limone. La sua vitalità, la passione, l'entusiasmo, la furbizia e non ultimi l'amore per il suo Franchino e la dedizione al G.M. non possono renderla meno che simpatica.
Certo non sono finite le novità per i nostri amici propiziesi, ma spero mi perdonerete se non mi sono soffermata su tutti e, anzi, se di qualcuno ho taciuto, come della ventata di aria fresca che porta Chicco…ops, Francesco, il figlio della signora Virginia, ritornato a Borgo Propizio dopo ben otto anni trascorsi all'estero.
Non c'è in E le stelle non stanno a guardare la spensieratezza che avevo legato a Borgo Propizio e a Loredana Limone. In questo romanzo, che si presenta quasi come una parentesi nella vita del paese, c'è spazio, invece, per la solitudine di ciascuno degli abitanti, per la malinconia e il dolore, ma anche per la volontà di indipendenza dagli altri.
Nel seguire e restituire i pensieri, non sempre lucidi e lineari, dei personaggi, lo stile perde talvolta scorrevolezza e diventa involuto e confuso: proprio come accade spesso nella vita, si smarrisce nell'intricato bosco che è la mente umana.
Se per alcuni aspetti gli abitanti di Borgo Propizio sembrano un po' stereotipati, emergono dalla penna della Limone con umana potenza e per questo, immergersi nelle viuzze del paese, leggere la vita, oltre a quelli che sono i pettegolezzi, regala una piacevole normalità cui è bello poter ritornare.

«Domenica usciamo, non prendere impegni per il pomeriggio. Ti chiamo e ti dico a che ora passo a prenderti».
Era martedì.
Le non aveva replicato (silenzio assenso, avrebbe detto suo padre), ma si era messa fin da subito ad aspettare quella telefonata.
Bello, avere qualcosa da aspettare.
Ed era già quasi l'alba di mercoledì.


Ho avuto la sensazione che il meglio per Borgo Propizio, un paese a cui una politica illuminata ha restituito la vita che a sua volta è in grado di donare, debba ancora arrivare e perciò sono in attesa di scoprire cosa ci aspetta con Un terremoto a Borgo Propizio.








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