Il bambino e la montagna

Recensione: IL BAMBINO E LA MONTAGNA - MARIO BELLINI E MARIANNA COPPO

12/05/2023


Titolo:
Il bambino e la montagna

Autore: Mario Bellini

Illustratrice: Marianna Coppo

Editore: Lapis Edizioni

Pagine: 40

Età: dai 4 anni

Sinossi: La curiosità, il desiderio di esplorare, e un mondo, che si è vestito di grigio. Partendo da qui, i due bambini, protagonisti della storia, intraprendono un viaggio di trasformazione, che li condurrà verso un’esperienza unica, alla ricerca di un sigillo perduto e alla scoperta di un segreto. Saranno loro compagne due guide speciali: una lucciola e un colibrì.

Un bambino è affascinato dalla montagna che vede dalla finestra della sua cameretta. Ogni mattina le dà il buongiorno e la sera le augura la buonanotte. Visto il grande amore, decide di disegnarla. Il bambino prova e riprova ma, nonostante gli sforzi, il disegno non assomiglia mai all'originale. Capisce, quindi, che deve avvicinarsi e parte accompagnato dal suo cagnolino...

Lungo il sentiero incontra una capretta, un torrente, un tappeto di foglie, uno stormo di uccelli e un fiore. Il bambino non crede ai suoi occhi: quanta bellezza! Con pazienza riporta tutto sul suo quaderno. Arrivato in cima, guarda i disegni che ha realizzato. 

E per la prima volta il bambino vede l'amata montagna da un'altra prospettiva! Forse, però, per ritrarla davvero, ha ancora bisogno di qualcosa...


Recensione:

Albo a colori perfetto per i più piccoli, le illustrazioni sono semplici e chiare, adatte al pubblico a cui si rivolge.

Nelle poche righe destinate ai lettori c'è la scoperta della natura da parte di un bambino. Con i suoi occhi attraversa lo spazio che lo separa da una montagna che dapprima vede solo alla finestra e che ritiene di non riuscire a disegnare correttamente così a distanza.

Il viaggio lo porta fino alla montagna fisicamente ma anche fino alla consapevolezza di sè.

Dolcissimo, anche il mio nipotino 4enne l'ha molto gradito.







Antonella Grassi

C’è post@ per noi... #533

12/03/2023




C’è post@ per noi... è la rubrica settimanale attraverso cui ti raccontiamo le pubblicazioni più recenti nel panorama letterario italiano. ProntÉ™ a trovare la prossima lettura? 



Aquiloni di carta velina di Antonella Grassi

«E invece la verità del dolore viene a galla sempre, per quanto la si voglia sotterrare negli abissi dell’oblio, lei ritorna a pungere le tue carni segnate da cicatrici antiche».

Titolo: Aquiloni di carta velina
AutorÉ™: Antonella Grassi
Editore: Fides Edizioni - 10 novembre 2023
Pagine: 188
Prezzo: € 15,00

Trama
Protagonisti di questa storia sono i Ricordi: a volte soffici come dei dolci di pan di Spagna e leggeri come aquiloni di carta velina, altre volte ingombranti e amari come il dolore taciuto dei lutti impossibili da elaborare. A uno a uno gli episodi del passato tornano a galla – dalle passeggiate coi nonni ai primi batticuori, dagli incontri inattesi ai dolorosi abbandoni – e s’incastrano tra loro come i pezzi di un puzzle, permettendo all’autrice di riappropriarsi della sua esperienza di vita e a noi di godere dei messaggi universali che affida alla memoria. Più che a un’autobiografia, siamo di fronte a un vero e proprio percorso di scavo nell’io di un inconscio e nel noi di una famiglia (in cui si avverte l’eco di un’intera generazione): l’autrice accetta la sfida di dirsi la verità sulla vita che ha vissuto. Senza ipocrisia, senza reticenza, concedendo al lettore tutta sé stessa. Perché, in fondo, allenare il muscolo
dell’empatia, attraverso la scrittura e la lettura non serve solo a comprendere gli altri, ma prima di tutto a comprendere noi stessi.

Antonella Grassi, laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bari. È impegnata dal 1985 nel Volontariato come socia donatrice di sangue e dal 2003 ininterrottamente come Presidente della Sezione Fidas di Locorotondo. Attualmente gestisce il suo B&B. Dopo la Maturità Scientifica, si iscrive alla Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche che frequenta per soli due anni dovendola poi abbandonare per la prematura scomparsa della mamma di soli 44 anni. La scelta è 
dura, ma necessaria per accudire genitore, nonno e tre fratellini. L’evento luttuoso segna duramente la sua vita e modifica radicalmente i suoi progetti. Il conseguimento di una Laurea però è sempre nei suoi sogni, così nel 2007 riesce – pur in età adulta e con non pochi sacrifici – a laurearsi in Comunicazione ottenendo il massimo dei voti con Lode. In quegli anni, consegue pure il patentino di giornalista pubblicista e tuttora collabora con giornali locali.

Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma. Cronache di un affido sine die di Karin Falconi



TitoloNon vi ho chiesto di chiamarmi mamma. Cronaca di un affido sine die
AutorÉ™: Karin Falconi
Editore: Edizioni Lavoro  - 2023
Pagine: 144
Prezzo: € 16,00

Trama
Diario ironico, acuto e sempre sincero, il romanzo parla dell’irruzione di due sorelle preadolescenti all’interno di una famiglia serena e affiatata, formata da mamma, papà e un’unica figlia, anche lei preadolescente. La voce narrante è quella di una donna, che, dopo essersi occupata per anni, attraverso una associazione, di trovare una famiglia a tutti quei bambini che i servizi sociali definiscono “incollocabili” perché troppo grandi di età, o malati o difficili, decide di fare il grande passo, intraprendendo il tortuoso ed emozionante cammino dell’affido familiare. Il passaggio dalla teoria alla pratica è tutt’altro che semplice e da questo momento nulla sarà più come prima: le due ragazze costringeranno la protagonista alla ricerca di sempre nuovi equilibri in un continuo alternarsi di emozioni. Tra i mille dubbi e tormenti che accompagnano le sue giornate, un’unica certezza: la sua scelta è per sempre e non si torna indietro. Tratto da tante storie vere.

Il libro contiene in appendice un Vademecum su come si diventa genitori affidatari e la Postfazione di Emilia Russo, presidente M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, che pone l’accento sulla particolare forma di affido che è il sine die.

Delitto a Dogali di Daniele Cellamare

«Con il nostro sacrificio, la Stella d’Italia brillerà ancora più luminosa!»



TitoloDelitto a Dogali
AutorÉ™: Daniele Cellamare
Editore: Les Flaneurs Edizioni  - 17 novembre 2023
Pagine: 260
Prezzo: € 17,00

Trama
Quando nel mese di febbraio del 1885 sbarcano a Massaua, un piccolo e sconosciuto porticciolo della costa eritrea sul Mar Rosso, i soldati italiani sono ancora allo scuro delle mire espansionistiche della politica nazionale.
Roma ambisce a conquistare l’immenso territorio etiope e mentre fra proclami, giochi diplomatici internazionali, discutibili decisioni del governo ed eroici combattimenti, la fondazione della prima colonia italiana in terra d’Africa prende corpo, in una dimora abbandonata sulla strada per Dogali si consuma un delitto efferato: con una coltellata al cuore viene assassinato un sacerdote. Si tratta di tensioni religiose o dietro l’omicidio si nasconde altro?
Sarà incaricato di scoprirlo un giovane capitano del Regio Esercito, che pur brillando per iniziativa non è di certo un investigatore di professione: commetterà infatti innumerevoli errori e disattenzioni, ma cercherà comunque di portare a termine le indagini. E intanto, tra le anse dimenticate del Tigrè, le truppe italiane subiranno una serie di terribili sconfitte fino al culmine del massacro di Adua, che segnerà la caduta del governo Crispi e la fine della prima epopea coloniale italiana.

Daniele Cellamare (1952) è stato docente presso la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma e presso il Centro Alti Studi per la Difesa. È stato direttore dell’Istituto Studi Ricerche e Informazioni della Difesa. Attualmente è consulente per le attività culturali dell’Agenzia Generale Treccani di Roma ed è responsabile del gruppo di analisti “Doctis Ardua” per la stesura di saggi di carattere geopolitico. Ha pubblicato cinque romanzi storici: La Fortezza di Dio, La Carica di Balaklava, Gli Ussari Alati, Il drago di Sua Maestà, Gli artigli della Corona.

Galateo Digitale. Le skills delle buone maniere nel metaverso di Livio Tenerelli e Cristiano Marti



TitoloGalateo Digitale. Le skills delle buone maniere nel metaverso
Autorз: Livio Tenerelli e Cristiano Marti
Editore: Giazira Edizioni - 8 novembre 2023
Pagine: 158
Prezzo: € 15,00

Trama
Nel Metaverso tutto è possibile. Anche ciò che non riusciamo ancora a immaginare.
Nel Metaverso può accadere l’impensabile. Anzi, è già accaduto: monsignor Della Casa si è materializzato davanti agli occhi dei due autori, fresco di un viaggio di settecento anni. Con una missione da compiere: scoprire e dettare le regole per essere dei bravi cittadini nel mondo digitale. Regole che valgono sia per i boomers che per i babies. Preparatevi a vivere un’avventura che, attraverso smartphone, Social e fatti di cronaca, vi consegnerà fra le mani le pagine di un vero e proprio Galateo, utile a insegnare le buone maniere ai nostri gemelli digitali.

Livio Tenerelli (classe 1961). Laureato in Giurisprudenza, si occupa di Privacy, innovazione e trasformazione digitale e Data Protection. Negli ultimi anni è stato consulente per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per le Camere e l’Europarlmento sui temi dell’innovazione digitale. È cofondatore di spin off universitari e di piattaforme informatiche dedicate ai Servizi Pubblici locali, alla partecipazione attiva e a nuovi modelli di Welfare.

Cristiano Marti (classe 1983). Edtirore ed esperto in Management della Comunicazione, lavora nel settore del brand journalism e da ghost writer ha curato numerosi progetti di marketing narrativo. Nel 2021 ha ideato il Giazira d’Italia, iniziativa che unisce cicloturismo, librerie indipendenti e promozione della lettura. Conduce laboratori di scrittura creativa per bambini e adolescenti. Tutto ciò che fa nella vita lo racconta quotidianamente da educatore ai suoi ragazzi, insesauribili fonti di storie e ispirazione

Magia matematica di Luca Granieri e Mago Vago

“Anche la natura nasconde la sua magia. Per questo uno scienziato, al pari di un mago, suscita stupore e meraviglia quando rivela i trucchi del mondo”



Titolo: Magia Matematica
Autorз: Luca Granieri e Mago Vago
Editore: Giazira Edizioni - 10 novembre 2023
Pagine: 166
Prezzo: € 16,90

Formule e giochi di prestigio, calcoli e divinazioni, dimostrazioni e trucchi. Magia e Matematica. Preparatevi a vivere un’avventura che vi porterà a scoprire la bellezza del sapere, pronto a sprigionare la meraviglia di un modo tutto nuovo di conoscere. In questo libro metodo scientifico e pensiero magico si compenetrano per offrire a insegnanti, alunni e appassionati un’esperienza da condividere e raccontare. Per imparare e stupirsi insieme.

Luca Granieri
: dottore di ricerca in Matematica. Ha svolto attività di ricerca scientifica e di insegnamento in diverse Università e centri di ricerca, in Italia e all’estero. È autore di numerose pubblicazioni su riviste di interesse accademico, divulgativo e didattico. Promuove eventi di formazione e divulgazione su temi scientifici, incontrando docenti, studenti e semplici interessati, alla scoperta della bellezza infinita della matematica. Attualmente insegna al Liceo Scientifico E. Fermi di Bari, con incarichi didattici anche presso Politecnico e Università di Bari. Tra le sue pubblicazioni principali: Elementi di Matematica (2014), Dio c’è e la Scienza... (2015), Ottimo in Matematica (2016), Elementare Watson! (2018), Mathematical Pride I (curatela, 2020).

Mago Vago (Alias Claudio Motolese): inizia il suo percorso nel 2004 come manipolatore per poi specializzarsi in illusioni, mentalismo, ipnosi e PNL. Ha al suo attivo apparizioni a trasmissioni televisive (Italian’s got talent e La vita in diretta) e ha partecipato a diversi Buskers Festival in Italia e all’estero (Oslo, Bratislava). Sempre alla ricerca del Santo Graal della magia, ripropone in chiave moderna giochi di prestigio ormai millenari intrattenendo in modo originale e intelligente tutti coloro che incontra sulla sua strada.

Pinocchio. C’era una volta un pezzo di legno di Attilio



TitoloPinocchio. C’era una volta un pezzo di legno
AutorÉ™: Attilio
Editore: Giazira Edizioni - 8 novembre 2023
Pagine: 158
Prezzo: € 15,00

Impertinente, curioso, ma di gran cuore e con un fiuto infallibile per le disavventure... Pinocchio ha accompagnato Attilio lungo tutta la sua carriera, seguendone le evoluzioni stilistiche: dalle illustrazioni del 1981 alla più recente pubblicazione nella collana Le mini fiabe (Lapis, 2020).
Oggi torna in libreria in un'originalissima versione a tecnica mista. Una riscrittura fedele, che unisce la musicalità delle rime con l’immediatezza della graphic-novel e un uso cinematografico dello spazio-pagina.
Ogni pagina contiene una scena della storia, corredata da una quartina in stampatello maiuscolo. Una lingua agile e diretta, costellata di parole ed espressioni idiomatiche entrate a far parte dell’immaginario collettivo (babbino, figliolo, grullo, Paese dei Barbagianni…), ricorda e non tradisce il fiorentino di Collodi, che qui si fonde con la delicata ironia e il gusto tipici di Attilio.

Attilio. Pittore, designer, illustratore genovese. Autore tra i più amati da generazioni di bambini, è tornato alla ribalta editoriale con la collana Le mini fiabe (Lapis), vincendo nel 2017 il Premio Andersen, il Premio Nati per Leggere e il Premio Microeditoria di Qualità. Nel 2019 ha ricevuto la Menzione speciale alla carriera al Bologna Ragazzi Award. La sua collana di mini fiabe è tradotta in Francia, Germania, Giappone, Cina, Turchia, Brasile, Spagna e Corea.







Amaranth

Recensione: "La gestazione degli elefanti" di Ilaria Mainardi

11/29/2023

Nella scheda di lettura “La gestazione degli elefanti” è definito satira distopica. Ingenuamente (e con una certa supponenza) ero convinta che i due termini potessero scambiarsi ruolo grammaticale e che anzi, meglio sarebbe stato dire distopia satirica perché ero stata attratta dalla dimensione distopica del romanzo.
La satira non l’avevo considerata ma...

sembra che il senso dell’umorismo contagi anche chi lo ha ripudiato.



TitoloLa gestazione degli elefanti
AutorÉ™: Ilaria Mainardi
Editore: Les Flâneurs Edizioni- 27 ottobre 2023
Genere: Satira distopica
Pagine: 238
Prezzo: € 17,00

Trama
In uno stato totalitario nel quale ogni aspetto della vita è pianificato per rimarcare le siderali e ghiacciate distanze nelle relazioni umane, da quattordici anni e sette mesi è diventato proibito, per legge, ridere. Rinchiuso in un carcere di massima sicurezza e sorvegliato da truppe mono-espressive e
irritabili tentacoli biotronici, D., attore comico dall’innato talento di far piangere dalle risate i suoi spettatori fino a costringerli a sorreggersi la pancia tra le mani, cercherà di sconquassare l’ordine costituito per salvaguardare la potenza sovversiva dell’ironia che può cambiare il mondo, anche quando ci fa solo immaginare di cambiarlo davvero.

***

D. è deciso a farla finita. Sì, gli rimane ancora Sparky e, in effetti, per il suo migliore amico a quattro zampe, D. potrebbe desistere. Ma davvero, non gli rimane altro: il suo spirito assomiglia a quel cinema abbandonato dove ha lavorato per anni: presente, ma senza vita.
Non che abbia molte chance di riuscita: le TT (Truppe Tentacolate) sanno dove si trova. Il pungiletto, il braccialetto che tutti indossano e che, con scariche elettriche, inibisce l’istinto alla risata o al sorriso, rivela con precisione anche la posizione per garantire un intervento tempestivo contro le malefatte e la gioia. Il Governo ha dovuto vietare la risata e persino il sorriso perché cause di leggerezza del comportamento e disordine sociale.
D., attore comico, si è trovato a spasso dall’oggi al domani e, dopo aver tentato un suicidio eversivo, si trova in un carcere di massima sicurezza. Nella cella 121 bis, per la precisione.
Suoi compagni di cella, per voler del caso o di Mainardi, o forse per necessità narrativa, sono Billy lo stronzo (e poi Billy tante altre cose) e Charlie, un uomo probabilmente più vecchio di Matusalemme.
Si tratta, come è ovvio, di due personaggi fondamentali per gli eventi che si mettono in moto nelle pagine a seguire, quando emergono i meccanismi perversi della prigione, della società tutta e le ragioni per cui Billy è davvero uno stronzo imperscrutabile, ma anche l’unica speranza per cambiare le carte in tavola.

Fidati, “La gestazione degli elefanti” non è affatto come hai immaginato leggendo la mia trama o quella della quarta di copertina. Sì, è una distopia ma non solo.
L’irriverenza satirica, che forse Mainardi mutua dal suo protagonista, non è soltanto una scelta stilistica volta a far risaltare la spietatezza della logica del governo. Si infiltra nella trama stessa, abbattendo tutte le pareti (non solo la quarta): diventando un'attrice attiva nella storia, la voce narrante si svela al lettorÉ™ e lÉ™ rende consapevole che il potere decisionale non è in mano ai personaggi.
Dal canto loro, i personaggi non sono confinati nella bidimensionalità narrativa e, talvolta, sembrano poter interagire con l’autorÉ™ e con É™ lettorÉ™. Agendo come se fossero consci del proprio ruolo, giocano con i cliché e sottolineano gli stratagemmi narrativi, ricordando che quanto si sta leggendo è solo un romanzo.
Mainardi, però, ci trascina tutti (D., Billy, Charlie, Sparky, Lettorз e AutorÉ™) dentro la storia stessa: ne siamo parte integrante e contribuiamo a renderla possibile, e questo non solo in virtù della famosa sospensione dell’incredulità.
La gestazione degli elefanti” è un romanzo eversivo, un'opera che si libera da schemi, generi e limiti predefiniti. Mainardi erompe con un’abilità narrativa di alto livello, capace di reggere gli equilibri delle dimensioni che lei stessa ha voluto scompigliare.
è un romanzo scritto a carte scoperte, ma che lascia molto da indagare tra le righe. Raccontando un mondo in cui la gioia è stata vietata, Mainardi riesce a far sorridere e persino a intenerire, rivelando una penna davvero sfaccettata, che spinge a riflettere in maniera non banale sulle nostre scelte.
Mi rimane un desiderio: leggere altri romanzi di Mainardi ed esplorare ancora la sua originale narrativa.

ognuno è libero di affrontare le conseguenze delle scelte non libere che liberamente sceglie di compiere.




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