Titolo: La Sindrome di Didone. Superbia
Autrice: Christina Mikaelson
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 30 Maggio 2023
Pagine: 622
Prezzo: 11,90€
Sinossi:
Dopo aver accettato di essere irrimediabilmente attratti l'una dall'altro, Caterina e Adriano hanno stabilito una tregua, pur non avendo ancora rivelato a nessuno la verità sulla loro finta relazione. Il precario equilibrio, però, si rompe nel momento in cui il rapporto tra Leonardo e Beatrice comincia a incrinarsi. Quando alcuni segreti vengono svelati e alcune verità che tutti credevano sepolte riemergono con prepotenza, Cat, Adriano e Leonardo dovranno fare chiarezza in loro stessi e capire cosa provano davvero. Cat preferirà Adriano oppure tenterà di conquistare Leonardo?
RECENSIONE:
Come vi avevo promesso, in questa recensione, parleremo del secondo volume della trilogia "La Sindrome di Didone". Superbia, riprende le vicende esattemente dove Tracontanza le aveva lasciate.
Ho letto questo libro appena finito il precendente e quindi tutto quello che era successo era ben impresso nella mia mente.
Nonostante i difetti avevo trovato Tracotanza piacevole, era stata una lettura che mi aveva coinvolto e speravo che questo continuo mi coinvolgesse allo stesso modo, purtroppo non è stato così.
Credo fortemente che lo stile di scrittura sia il punto forte dell'intera trilogia, è semplice e scorrevole, riesci a divorare velocemente le 600 pagine che lo compongono. Nonostante la sua semplicità riesci a percepire le emozioni dei personaggi come se fossero le tue. Anche i protagonisti sono ben descritti e ben caratterizzati.
Ma adesso veniamo alle noti dolenti:
- Il multi - pov: di solito non mi dispiace leggere il punto di vista di diversi personaggi, ma ci deve essere un limite, qui abbiamo tipo 6 pov diversi e questo ha fatto in modo di rendere più confusionario e caotico. Tolgono attenzione dalla vicenda principale. Le varie sottotrame sono anche interessanti ma sono troppe da inserire, avrei preferito che venissero trattate in un libro a loro dedicato;
- Temi delicati trattati in maniera troppo superficiale e affrettati;
- A parte il personaggio di Adriano, che ha una sorta di evoluzione e crescita, gli altri li ho trovati sempre gli stessi, non hanno nessuna crescita, sopratutto Caterina.
- Situazioni rindondati, tra Adriano e Caterina assistiamo sempre agli stessi episodi e li trasciniamo dal primo libro. Assistiamo sempre al medesimo scenario: i due si avvicinano, si accorgono dell'attrazione reciproca, hanno dei momenti di dolcezza e poi Caterina si ricorda di Leonardo e cerca di ferire Adriano. Capisco che sono adolescenti e nel primo libro mi andava bene, ma ritrovare le stesse identiche dinamiche anche nel secondo, che conta più di 600 pagine, fa diventare tutto più pesante, noioso, scontato e ripetitivo. Ad una certa, anche se parliamo di adolescenti, ti aspetti di vedere una crescita o almeno ti aspetti nuove situazioni e non sempre le stesse.
Ho cercato di riassumere i punti dolenti nello schemino qui sopra, ma volevo menzionare la nota che più mi ha fatto storcere il naso, ovvero il personaggio di Caterina. Non ero una sua fan neanche nel primo libro, ma in questo secondo l'ho proprio odiata. Trovo che sia un personaggio tossico estremamente immaturo, non c'è nessuno spiraglio di una crescita. Tralasciando il comportamento che ha con Adriano e Leonardo, ha anche un pessimo comportamento con quelle che lei definisce amiche.
Come dicevo prima grazie allo stile di scrittura scorrevole sono riuscita velocemente a terminare la lettura, ma in molti momenti volevo abbondonare. Ho già letto anche il terzo libro, non mi sono arriva e volevo dare un ulteriore posibilità. Presto il mio comment sul finale di questa trilogia.
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