Recensione: INDAGINE SULLA FELICITÀ di Paolo Giuseppe Alessio

5/17/2023


Titolo
: Indagine sulla felicità
Autore: Paolo Giuseppe Alessio
Prima edizione: Scatole Parlanti - aprile 2023
Pagine: 132
Prezzo: cartaceo - € 15,00

Trama
Che cosa succede quando la felicità si trasforma nel movente perfetto per una serie di crimini condotta senza colpo ferire ma seminando il panico con spietata astuzia? L’ispettore Morganti è colto come sempre del tutto alla sprovvista e si trova alle prese con una vicenda di cronaca nera subito battezzata dai giornali come “il caso dei birilli”, per il modo spietato e inappellabile con cui le vittime escono di scena: lanciandosi nel vuoto, come colpite da un’inesorabile palla da bowling, spesso a pochi passi dall’estasi completa. Che cosa spinge i suicidi a compiere un gesto così estremo? Qual è il motore che innesca questa imprevedibile caduta di uomini e donne qualunque? Morganti indaga, con l’aiuto del fidato assistente Giosafatte, e si accorge con qualche imbarazzo di essere sovente più spettatore che protagonista, più agito che agente, sorretto soltanto da un umano e disperato desiderio di ritrovare, nell’immane matassa che avvolge vicende e persone, l’esile bandolo di un senso.

***

La felicità, perfetta quanto inspiegabile, si è diffusa in città: tutti ne sono toccati. Persino le testate giornalistiche, in mancanza di eventi nefasti, ne danno notizia. Ne beneficiano anche l’ispettore Morganti e l’appuntato Giosafatte nell’ufficio del commissariato.
So che ti stai chiedendo come sia possibile perché nella vita non si è mai sperimentato un fatto simile, ma da lettorз abbiamo la possibilità di accoglierlo come una delle congiunzioni astrali che solo i romanzi sembrano concedere o una manifestazione della bontà dell’autore, che dopo aver impegnato i due poliziotti in un caso di rabbia esacerbata, ha voluto regalare un po’ di serenità.
E d’altra parte, è questione di attimi: la felicità viene spazzata via da un vento mortifero che fa precipitare le persone a terra, come birilli. 

 «… Non ho paura di soffrire. Non c’è nulla di male nel farlo, se proprio non se può fare a meno… 
e sai che ti dico? Ti dico che secondo me c’è nel dolore altrettanta bellezza di quanta ne possieda la gioia. Sono semplicemente poli opposti, la felicità e la disperazione, ma entrambi meritano di essere vissuti. 
 Non bisogna scappare, papà. E io non lo farò». 

Indagine sulla felicità è il secondo libro della serie dell’ispettore Morganti, ma è un romanzo autoconclusivo che si può leggere come episodio a sé stante. Nondimeno, credo che la lettura risulti più apprezzabile se preceduta dalla Rabbia, il primo della serie. Infatti, i personaggi abbandonano la dimensione lievemente macchiettistica della prima avventura per mostrare più sfaccettature del loro carattere.
C’è più spazio, anche in termini di foliazione, per scoprire le debolezze e i pensieri più intimi di Morganti. Seguendolo nelle sue passeggiate urbane, l’autore spinge ə lettorə a divagare con l’ispettore, a seguirne i ragionamenti che, spesso, sembrano allontanarsi dalle indagini in corso.
D’altra parte, contrariamente aз protagonistз dei noir a cui siamo abituatз, Morganti non ha dalla sua uno spiccato intuito, quanto piuttosto un sesto senso che, però, sembra passare più dai suoi mocassini che non dalle elucubrazioni. Potrebbe sembrare, e a volte ne è convinto anche lo stesso Morganti, che non abbia alcuna vocazione per la professione, ma tra volumi di poesie e viaggi in tram è difficile immaginare un ispettore migliore e più umano.
Ancora di più di Morganti, è Giosafatte a spogliarsi dell’immagine impacciata e goffa che lo aveva caratterizzato per buona parte del primo romanzo. Pagina dopo pagina (e, forse, anche romanzo dopo romanzo) si rivela un collaboratore prezioso e fidato, dotato di un istinto più acuto del suo superiore.
L’evoluzione dei due personaggi principali si accompagna a una maturazione del loro rapporto, come provano i dialoghi importanti e a tratti commoventi che affrontano intorno alla felicità e alla vita.
Indagine sulla felicità dà spazio anche alle precedenti conoscenze e ne introduce di nuove, tra le quali spicca Stefano Primavalle, fidanzato della figlia dell’ispettore e giovane scrittore.
Attraverso Stefano e le sue riflessioni metaletterarie, l’autore approfondisce le argomentazioni sulla felicità e sulla scrittura.

gli sarebbe piaciuto tanto che i personaggi dei suoi romanzi vivessero di vita propria ed entrassero nelle case delle persone per fare loro compagnia.

Dal punto di vista stilistico Alessio conferma una prosa gradevole, scevra di barocchismi ma evocativa. Nella lettura, seppur principalmente endofasica, ho percepito la ricerca di una musicalità armonizzata alle atmosfere del romanzo.
Noir sui generis, Indagine sulla felicità propone una trama gialla più complessa e si arricchisce di riferimenti a casi e indagini affrontati da Morganti fuori dalle pagine dei romanzi. Come La rabbia è un romanzo foriero di riflessioni e incentrato più sull’umana esistenza che sul versante forense, una peculiarità che ormai contraddistingue la serie.
A questo proposito, in Indagine sulla felicità si possono ritracciare diversi indizi sulle future avventure di Morganti. Non ci resta che aspettare e nel frattempo goderci la nuova indagine esistenzial-poliziesca

ci vuole talento anche per la felicità. 





Ringrazio l’autore per la fiducia che mi ha di nuovo accordato nel propormi la lettura in anteprima del suo romanzo.

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