Autore: Luca Pallanch
Editore: Lorenzo de' Medici Press - 25 gennaio 2024
Pagine: 128
Prezzo: € 15,00
Trama
In una ricca e sonnolente città di provincia viene rilasciato per buona condotta, dopo vent’anni di detenzione, Vincenzo Sabelli, noto alle cronache per un leggendario e misterioso colpo nella principale banca dell’intera provincia. Fuori lo attendono una tuta da giardiniere comunale e i vecchi complici, rimasti impuniti e perfettamente reinseriti nella vita cittadina. Riuscirà Vincenzo Sabelli, in arte il gentleman, a recuperare la sua parte di refurtiva e a realizzare l’ultimo colpo della sua vita? E il suo rivale, il commissario Tretti, dal quale era stato incastrato, riuscirà prima di andare in pensione a sgominare le due bande di slavi e di cinesi che si contendono il territorio? Un noir esistenziale alla luce di un sole torrido, dove ogni personaggio è destinato a cambiare perché tutto è già irrimediabilmente cambiato.***
Il commissario Tretti ha ormai rinunciato ad avere conferma dei suoi sospetti, ma quando Sabelli viene rilasciato per buona condotta, fa sapere a tutti i membri della banda che li terrà d’occhio.
D’altra parte, tornato in libertà, Sabelli constata che tante cose sono cambiate: i contanti sono quasi spariti dalla circolazione e i meccanismi di sicurezza sono avanzati.
Ci sono altri particolari. Vent’anni di detenzione non hanno segnato il suo fisico e, al contrario, gli hanno conferito fascino e notorietà.
Tornare libero, però, significa attirare l’attenzione dei nuovi criminali: bande organizzate che si contendono il controllo del territorio.
Nondimeno, il romanzo pecca sotto il profilo stilistico: la scrittura risulta rigida e inficia la scorrevolezza della lettura.
I risvolti di trama e la costruzione psicologica del protagonista di Un colpo da pochi milioni sono interessanti e rivelano un potenziale che avrebbe potuto essere meglio valorizzato. Per questo motivo, ritengo che sia una buona lettura di intrattenimento ma senza quel quid in più che lo avrebbe fatto emergere.
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