Non vive come una semplice ragazza di vent'anni, essere la figliastra del giudice Kostner, uno degli uomini più importanti di Manhattan, è stata da sempre la sua condanna. È praticamente una sorvegliata a vista. Passa il suo tempo a studiare, uscire con persone e frequentare posti scelti esclusivamente dal suo patrigno, a fare cose che non le interessano.
Prova a tenersi lontana dai guai e da situazioni che non piacerebbero al suo patrigno, sua sorella minore Taranee però non le rende le cose facili, perché si mette costantemente nei casini e tocca ad Avalyne ogni volta tirarla fuori.
Quando un giorno però le tocca andare a prendere Taranee nel Bronx, accompagnata dalla sua fedele migliore amica McKenna, in un locale che appartiene a dei motociclisti, la vita tranquilla di Avalyne viene stravolta da un tornado di nome Cairo.
Phoenix Hoffman, detto Cairo, è tutto ciò a cui lei non è abituata, attraente e con tutto il corpo ricoperto di meravigliosi tatuaggi, Phoenix è sfacciato, pieno di sé e schietto. Tutto il suo corpo urla le parole "sensualità" e "pericolo". Non ha filtri e non si perde in finti romanticissimi, sì, un vero stronzo che non fa altro che infastidirla, provocarla e sfidarla.
Lei crede che il novantanove percento delle probabilità di rincontrarlo sono nulle, dato che vivono due vite completamente diverse, ma Avalyne non è mai stata brava in matematica e non ha preso in considerazione il restante uno percento.
Recensione
Oggi
vi parlo di “Cairo” di Neomi C. primo libro di una duologia, dove
i protagonisti sono Avalyne Graves,e Phoenix soprannominato “Cairo”.
Lei è una ragazza di circa vent’anni, al di fuori sembra avere una
vita perfetta ma una volta che si conosce quella vita che sembra
perfetta si sgretola sempre di più. Figlia del giudice Milton
Kostner ma il loro rapporto è solo un rapporto di facciata, viene
comandata a bacchetta d quest'uomo che nonostante la perfezione di
Ava continua a chiedere l'impossibile le viene vietato qualsiasi
cosa, ha una sorella di nome Taranee a cui ha fatto praticamente da
madre e ogni volta la tira fuori dai guai.
Per
colpa della sorella, o possiamo dire grazie alla sorella si imbatta
in Phoenix. Lui è proprio il ragazzo da cui stare lontane, il
classico cattivo ragazzo, il presidente di un motoclub che gestisce
un locale e affari loschi. Lei è una ragazza caparbia, riesce a
tenere testa a tutti, soprattutto con Cairo, e sono queste qualità
che attireranno le attenzioni i Cairo.
La
vicinanza con Cairo aiuteranno Avalyne a distruggere quella gabbia di
vetro in cui era stata rinchiusa e i membri del motoclub diventeranno
amici e piano piano una famiglia.
Non
sto qui a dilungarmi troppo perchè potrei incorrere a spoiler.
Quello che posso dire è che è stata una lettura interessante, nonostante le 700 pagine sono riuscita a leggerlo abbastanza velocemente, ma ci sono dei punti dolenti che mi hanno fatto torcere il naso. La figura di Milton pressochè assente, per un uomo che vieta praticamente tutto ad Ava, non c'è mai. Alcune dinamiche ripetitive come il tira e molla dei protagonisti, credo che alcune scene potevano essere tagliate in modo tale da essere pià armonioso senza avere scene ripetute. Tutta la questione del club di motociclisti totalmente assente, forse mi aspettavo qualcosa alla Sons of Anarchy ma di sicuro non mi aspettavo il nulla cosmico e le poche cose che si vengono a sapere sono trattate come segreti top secret.
Il finale
devo ammettere che mi ha lasciato con il fiato sospeso, è stato un
bel colpo di scena.
Attualmente sto leggendo il secondo libro e spero che possa essere migliore di questo inizio.
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