Titolo: La
volpe, il picchio e la bambina
Autrice: Barbara Pumhosel
Casa
editrice: Terra Nuova Edizioni
Sinossi: Un testo
molto poetico che celebra la biodiversità e l'amore per i libri e le storie che
raccontano.
Recensione:
Ho amato questo libro fin dalle prime righe. Narra le
vicende di una volpe molto furba che, per sopravvivere, ha imparato alcuni “trucchi
del mestiere”. Non lo era da sempre. No, lo diventò per sopravvivere.
Smise di
aspettare il cibo dalla bocca della mamma, di essere credulona e fiduciosa nel
destino e si mise a studiare. Studiò lucchetti, serrature e reticolati, disegni
di progetti architettonici per pollai e dispense. Imparò gli odori tipici dei
cacciatori, dei loro stivali e dei loro cani. Imparò anche come mangiarsi
giusto quel pezzettino di filo per impedire ai loro suv di partire.
Alla fine non c’era serratura o recinto che riuscisse a
fare da barriera tra lei e le galline. Aveva studiato tanto, ora riconosceva
i pericoli in tempo e li affrontava senza farsi prendere dal panico.
I pollai che un tempo questa volpe (ancora viva e vegeta) visitava, sono ancora
esistenti, anche se mostrano alcune sostanziali differenze: quelli di oggi sono
fabbriche ermeticamente chiuse, con dentro polli tristi che non hanno mai visto
il sole o sentito la pioggia sulle piume, ne hanno mai
sentito parlare delle volpi.
I cacciatori hanno cominciato a usare armi simili a quelle usate nelle guerre e di notte cercano le volpi nei mirini a raggi infrarossi fissati sui loro super fucili. Date le attuali circostanze, la nostra povera volpe deve necessariamente adattarsi.
I cacciatori hanno cominciato a usare armi simili a quelle usate nelle guerre e di notte cercano le volpi nei mirini a raggi infrarossi fissati sui loro super fucili. Date le attuali circostanze, la nostra povera volpe deve necessariamente adattarsi.
Così inizia a costruire tunnel che le consentano di
raggiungere comunque i tanto agognati “ polli”.
Nel corso delle sue giornate di “ caccia”, la volpe
stringe amicizia con un furbissimo picchio; i due animali parlano di tutto, del tempo, del bosco, della luna e del
sole, dei cacciatori e dei pulcini, di vermi e di polli.
Parlano del mondo, della filosofia degli alberi, dell’aria,
dell’acqua, della terra, del correre e del volare.
Alla coppia si unisce presto anche una deliziosa
bimba, che insegnerà ai due animali l’importanza della lettura.
“Ora sono in
tre: l’equilibrio è perfetto, dicono ,perché sono sotto e sopra la terra, e nell’aria.”
I tre amici scoveranno il modo
di aprire un magico forziere contenente semi che meritano di essere piantati,
anche nei luoghi più tristi e privi dell’esistenza di elementi naturali.
Un libricino dalle illustrazioni
meravigliose e dal messaggio importante: l’obiettivo chiaro e specifico di insegnare
anche ai più piccoli l’amore per la natura, la rinascita degli elementi anche
nei luoghi ove la “mano dell’uomo” ha distrutto l’equilibrio della madre terra.
Una favola moderna, che merita
grande attenzione.
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