Recensione: "La ragazza che non sapeva piangere" di Massimiliano Gizzi

9/29/2021

 

Titolo: La ragazza che non sapeva piangere

Autore: Massimiliano Gizzi

Edizioni: Nero Press Edizioni

Genere: Thriller psicologico

Formato: Cartaceo

Prezzo: Eu 13


Sinossi:

Carotina ha diciassette anni e un carattere irascibile. Ciccio è il suo migliore amico da quando erano bambini, è obeso e ha una dipendenza da cannabis e pornografia. Claudio è il suo ragazzo, ha quasi vent'anni, praticante semiprofessionista di Mix Martial Arts. Per vincere la noia delle lunghe giornate estive in una sperduta vallata abruzzese, i tre decidono di ripetere nella vita reale la scena di un film che hanno visto: si mascherano in modo inquietante e si introducono nella casa di un noto fotografo della zona. Nessuno di loro può immaginare che l'uomo è uno spietato serial killer con il potere di vedere nel buio e una bambina di otto anni che gli parla nella testa.


Recensione:

Carotina, Ciccio e Claudio sono tre giovani annoiati che decidono di dare una “svolta” alla loro vacanza in una località sperduta del centro Italia. Ma quella che per i tre ragazzi è una semplice bravata, si trasformerà in un vero e proprio incubo.

La ragazza che non sapeva piangere è un thriller psicologico davvero ben articolato, in tutte le sue parti. I personaggi sono descritti sapientemente attraverso aneddoti e pensieri degli stessi, tanto da sembrare di vederli in carne ed ossa. 

Il libro inizia raccontando la vita dei tre personaggi principali, i loro segreti, le loro paure e debolezze. Ho particolarmente apprezzato le citazioni tratte dai film, che caratterizzano il personaggio di Carotina, forse il più riuscito tra quelli descritti. 

Ad un certo punto le descrizioni cedono il posto alla paura, che rimarrà con il lettore fino alla fine. Quello che doveva essere un diversivo, uno scherzo, trascinerà i nostri protagonisti nel buio più totale, a lottare per la sopravvivenza. L’atmosfera che si respira per tutto il tempo è decisamente dark, cupa e ricca di colpi di scena.

Attraverso dei flashback l’autore introduce la tematica della malattia mentale, che ci condurrà nei meandri più oscuri della mente umana.


Devo prenderli tutti. Io sono silenziosissima quando gioco. Mio fratello no, lui fa un po’ rumore. Io cammino bassa bassa come un gatto, qualche volta striscio con i gomiti e le ginocchia. Sono velocissima. E sono furba”.


Via via che si sfogliano le pagine, il ritmo si fa sempre più incalzante, in un susseguirsi di eventi che porteranno il lettore a scoprire la verità. Una piacevole lettura per gli amanti del brivido! 

 

 


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