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recensione: IL GATTO DAGLI OCCHI D'ORO di Silvana De Mari

Titolo: Il Gatto dagli occhi d'oro
Autore: Silvana De Mari
Editore: Fanucci 
Prezzo:€ 16,00
Pagine: 207 p.
Anno di pubblicazione: ottobre 2009

Il primo giorno di scuola è sempre un giorno speciale: soprattutto quando si tratta della prima media e quando la sveglia che hai puntato per le sette decide di non funzionare proprio quella mattina... comincia così la storia di Leila, già, proprio come la principessa di Guerre Stellari, perché a sua madre piace tanto quel film. Lei è molto eccitata, ma alla fine arriva in ritardo, ha la maglietta macchiata di sugo e viene da una scuola elementare di serie B. I suoi nuovi compagni di classe ridono di tutto quello che dice e la professoressa "spigolosa" disapprova tutto quello che fa. Ma forse, questa volta, la fata madrina decide davvero di realizzare i sogni di Leila. Così una sera piovosa arriva Favola, una cucciola di basset hound dagli occhi dolci e le orecchie di velluto; poi un gatto spelato, con gli occhi che scintillano come gli acquitrini della palude. E così la vita di Leila comincia a cambiare...

Leila ha passato l’estate a immaginare il primo giorno delle medie, ma nonostante i migliori propositi l’inizio non è esaltante: arriva con un ritardo clamoroso, la maglietta e i piedi sporchi.
La professoressa di italiano, una donna tutta spigoli, non ci mette molto a etichettarla. D’altra parte Leila arriva dalla Santorre di Santarosa, una scuola elementare frequentata da bambini stranieri, in cui imparare a leggere e scrivere è già un gran risultato.
Leila, derisa e umiliata, è già in preda allo sconforto, ma l’incontro con un gatto nero dai luminosi occhi dorati, ma macilento e ferito, cambierà tutto.

Il Gatto dagli occhi d’oro è molte cose: è prima di tutto un romanzo per bambini che anche molti grandi dovrebbero leggere per riflettere, forse, ma soprattutto per ricordare.

Questo libro è anche un manuale per aspiranti giovani scrittori e un dizionarietto etimologico: le parole più difficili e i riferimenti storici, romanzeschi e cinematografici sono spiegati in nota. Per me è stato meraviglioso ritrovare Guerre Stellari, Il Signore degli anelli con Eowyn e Sam e Harry Potter.
Sebbene sia narrato in terza persona, questo romanzo è una sorta di diario: i pensieri di Leila sono riportati esattamente così come sarebbero pronunciati dalla piccola protagonista che ricorderete come una giovane eroina. All’inizio, infatti, ci sono ripetizioni, congiuntivi e condizionali sbagliati, ma, non appena Leila ne apprende l’uso, vengono corretti e così anche il lettore inizierà a familiarizzarci.
Storia di crescita, sogni, famiglia, amore e amore, Il Gatto dagli occhi d’oro è dedicato a Ayaah Hirsi Ali che, da bambina, è stata sottoposta all’orribile pratica della mutilazione genitale.
La De Mari regala, ancora una volta, un romanzo di ampio respiro capace di far riflettere su realtà diverse, diversamente dolorose e diversamente felici.





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