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Recensione: "Un maledetto lieto fine" di Bianca Marconero


Titolo: Un maledetto lieto fine
Autore: Bianca Marconero
Editore: Newton Compton
Pagine: 349
Prezzo: € 9,90 (cartaceo) € 1,99 (ebook)

TRAMA 
Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un'educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per "prova" sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più... Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni? Basta un corso di "seduzione" per imparare a lasciarsi andare?

LA MIA OPINIONE

È una verità universalmente riconosciuta che io non sappia resistere ai romanzi di Bianca Marconero. Comincio ad essere in ansia per l'uscita almeno un mese prima della data prevista e non sono felice fino a quando non riesco finalmente a leggerli.

Questa volta conosciamo Agnese, la figlia di un senatore che ha appena intrapreso gli studi alla facoltà di Giurisprudenza. Innamorata da sempre di Mattia, futuro medico, sogna finalmente di lasciarsi alle spalle gli anni in cui lui la considerava troppo piccola per una storia.
La prossima festa esclusiva in programma sembra l'occasione perfetta per fare il passo decisivo, ma proprio in quell'occasione Mattia allontana Agnese per tornare con la sua ragazza storica. Il motivo? Agnese è troppo fredda, troppo insicura.
Su tutte le furie per quanto è successo, ma convintissima di porre fine al suo essere impacciata, Agnese chiede aiuto all'ultima persona con cui vorrebbe ammettere di avere un problema: Brando, il figlio della seconda moglie di su padre.
Brando è il suo opposto e nonostante viva sotto il suo stesso tetto, ha abitudini completamente diverse: suona in una band e sogna di vivere di musica, mentre studia per gli ultimi esami alla facoltà di lettere e lavora in un locale.
Da quel momento cominciano delle lezioni di seduzione che dovrebbero avere il solo scopo di istruire Agnese, senza sentimenti di mezzo...ma è davvero possibile non lasciarsi coinvolgere?

Per parlarvi di questo romanzo, è meglio cominciare dalla fine: mi ha lasciato con emozioni ed impressioni parecchio contrastanti. 
Partiamo dai due protagonisti: Brando e Agnese sono come il sole e la luna, vivono proprio in due mondi diversi. Se i loro genitori non si fossero sposati, probabilmente non si sarebbero mai nemmeno incrociati.
Agnese è cresciuta in un mondo dorato, fatto di ricchezza ed etichetta e soprattutto di un'educazione rigida, che lo è diventata ancor di più da quando ha perso la madre. È una ragazza che ha messo i suoi sogni nel cassetto e che vive per rendere orgoglioso il padre ed essere all'altezza delle sue aspettative.
Brando invece ha perso il padre
, ma ha ereditato il suo talento per la musica: sogna di diventare un musicista ma soprattutto vuole rendere felice e tranquilla la madre, che sembra essere la sua unica ragione di vita.
La relazione che li lega è fin dall'inizio parecchio complicata e di certo non migliora quando ci finiscono di mezzo i sentimenti. Il doppio PoV avrebbe dovuto aiutare a capire meglio le scelte dei due personaggi, ma alla fine viene fuori che forse è vero che sono troppo diversi per stare insieme: troppe incomprensioni, bugie, ripicche, parole non dette e tira e molla. Non riescono a stare insieme senza farsi del male, non riescono a comunicare. Insomma, non funzionano. 
Non sono il tipo di lettrice che cerca necessariamente la storia d'amore a lieto fine, ma è innegabile che sia stato frustrante leggere di questa relazione che rotola inevitabilmente verso il baratro come la pallina sul piano inclinato.
Purtroppo non sono riuscita ad empatizzare con i protagonisti né ad apprezzare il passo verso il New Adult che l'autrice ha voluto fare in questo romanzo, inserendo delle scene erotiche esplicite.

Ci sono alcuni motivi per cui questo romanzo, comunque, non è un "no".
Il primo è Pieril migliore amico di Brando, che è sempre e per tutti la voce della ragione, anche per il lettore che si fa mille domande nel corso del racconto.
Poi c'è la musica, che in qualche modo trova il suo spazio e alleggerisce  il personaggio di Brando.
Infine c'è lo stile di Bianca, che le storie le sa sempre raccontare, con il suo stile fluido e coinvolgente, che però in questo caso si scontra con una storia e dei personaggi che non mi hanno convinta.



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