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C'è post@ per noi... #561

 

Buona domenica lettori! Rieccoci con le nostre freschissime segnalazioni made in Italy.







Titolo:
L’arcobaleno dalla porta accanto

Autrice: Maria Rosaria Ferrara

Editore: Lulu che fa storie

Sinossi: Diego ha tutte le ragioni per sorridere. È un bel ragazzo, è simpatico, e insieme alla madre gestisce un bed and breakfast di successo. Unico neo: ancora non ha trovato il coraggio di confessarle la propria omosessualità, e non sa dove ospitare i suoi amici e il suo ragazzo per l’estate. Ad aiutarlo ci penserà Carmela, l’anziana vicina di casa, che per arrotondare accetterà la proposta di fargli da affittacamere. Diego troverà così in Carmela, e in sua nipote Gaia, due nuove amiche e complici. Ma a complicare le cose arriverà un blogger di viaggi che rischierà di mandare a monte tutto il piano...




Titolo: Caos al campo estivo

Autore: Andrea Tullio Canobbio

Illustratrice: Laura Re

Pagine: 120

Età di lettura: dai 7 anni

Sinossi: Finalmente è arrivata l'estate! Lontana dai banchi di scuola, la Seconda B al completo si dà appuntamento al Grande Campo Estivo, nel cuore della Riserva di Picco Pernacchia. In compagnia di Capo Castagna, i bambini si preparano a divertirsi tra escursioni, canti con la chitarra e tante attività alla scoperta della flora e della fauna locali.

Mentre affronta la prova di orientamento, però, il gruppo si perde nel bosco…

Sarà solo facendo affidamento sulle strampalate conoscenze di ciascuno (e anche grazie a un pizzico di fortuna) che ritroverà la via, giusto in tempo per festeggiare con una cena attorno al falò!

Biografie:

Andrea Tullio Canobbio è ricercatore e docente di Lingua italiana all’Università di Pavia. Dal 2013 scrive per ragazzi, collaborando con gli autori di Book on a Tree. Tra i suoi ultimi libri, La nascita del computer (EL) e Il merlo canta libero (Solferino), scritto a quattro mani con Alessandro Gatti.
Laura Re nasce a Roma, dopo il liceo artistico decide di iscriversi alla Scuola Romana del Fumetto grazie alla quale inizia a lavorare come character designer, concept artist e illustratrice presso lo studio di animazione Animundi. Continua a studiare e a perfezionarsi frequentando la Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sàrmede e poi il Mimaster di Milano. È qui che approfondisce le sue conoscenze

sull’editoria e sul mondo dell’illustrazione per l’infanzia. Oggi lavora come freelance per diversi editori italiani. Nel tempo libero si dedica a progetti musicali realizzando cover di dischi e locandine.



Titolo:
La fanciulla degli ori - Un’indagine da Milano ad Altamura tra delitti e una maledizione millenaria

Autrice: Laura Marinaro

Editore: Mursia

Pagine: 218

Collana: Giungla Gialla

Uscita: 24 giugno

Sinossi: Caterina Ferrari, giovane archeologa neo assunta come ricercatrice nel nuovo Museo delle Scienze Antropologiche di Milano, nipote di Alina Ferrari, ex colonnello dei Carabinieri, si trasferisce temporaneamente ad Altamura per la vendita di una casa di famiglia nel centro storico. Nella cittadina famosa per il pane, Caterina si trova suo malgrado a fare una sensazionale scoperta archeologica, ma anche a dovere «indagare» su due omicidi legati in qualche modo proprio al museo e all’antica maledizione seguita alla scoperta della Fanciulla degli ori.  Un romanzo che non è solo un viaggio nel passato, ma anche un’esplorazione dell’animo umano e delle sue ombre più oscure.

Biografia:  

Laura Marinaro (Altamura, 1968) è giornalista professionista ed esperta di cronaca nera e giudiziaria. Inviata per il settimanale «Giallo», collabora con Roberta Bruzzone a dirette crime e progetti editoriali, nonché per Radio Libertà scrive e conduce il programma settimanale Gialloradioclub. È scrittrice e organizzatrice di eventi legati al crime e al giallo letterario. Con Mursia ha pubblicato, insieme a Roberta Bruzzone, Yara. Autopsia di un’indagine (2023) e Maremoto a Varigotti (2023).


Titolo: Col surf, tra le pagine del vangelo. Biografia di Guido Vidal França Schäffer

Autore: Andrea Maniglia

Editore: Graphe.it

Pagine: 112

Uscita: 26 giugno

Sinossi: Un giovane medico con la passione per il surf e una profonda amicizia col Signore: è Guido Vidal França Schäffer, nato a Volta Redonda (Brasile) nel 1974. Un giovane segnato dal coraggio di aver scelto di vivere una vita ricca di fede e al servizio degli altri; un giovane le cui mani hanno creato autentici legami di solidarietà. Dopo la laurea in medicina, Guido si dedicò alla cura dei malati di AIDS, in particolare, avvicinandosi al gruppo di preghiera Canção Nova. Qui percepì la chiamata al sacerdozio e divenne, così, un instancabile servitore dei poveri e dei sofferenti: la sua fede lo spinse ad aiutare gli ultimi di Rio de Janeiro, visitandoli nelle favelas e prestando loro servizio medico. Il suo impegno nella pastorale della salute e nell'evangelizzazione lo portarono a toccare i cuori di molti. Un tragico incidente il 1° maggio 2009 lo sottrasse all'affetto di tanti che lo conoscevano, trasformandolo, però, in modo ancor più profondo, in amico e fratello.

Quella di Guido è una storia concreta che ha, anche, l’intento di offrire al lettore “comportamenti esemplari” o virtuosi, impegni sociali fattivi e, in ultima analisi, ma non perché meno importante, aprire prospettive di futuro. In queste pagine proverò a essere fedele al dato storico, sollecitando il lettore a intravedere quella grazia silenziosa che si muove tra le pieghe scompaginate della storia, spingendola misteriosamente verso l’éschaton, quel futuro escatologico appunto, che troverà in Dio il compimento. Il profilo che emerge è, senza ombra di dubbio, quello di un ragazzo raggiante ed entusiasta. Kátia Maria Bouez Azzi lo ricorda come un giovane allegro e positivo. Coloro che lo guardavano pensavano non avesse problemi, ma così non era. Guido ha vissuto in certo qual modo gli stessi drammi che, più o meno, vivono tutte le donne e gli uomini d’oggi. Ma ha affrontato la fatica con eroicità, perché “a tristeza não tinha vez com ele”, non c’era tempo per lasciare in pasto alla tristezza ogni attimo della vita. La Parola, come abbiamo detto, ha plasmato i gesti più semplici, non era una teoria, ma una vera e propria linea guida. È un aspetto questo che tornerà più volte in queste pagine. Guido “frequentava” la Parola come si frequenta qualcuno, per questo stare accanto a lui trasmetteva un senso di pace e fiducia: già, di Guido ci si poteva fidare, perché chi si fidava di lui, in fondo, si fidava di Dio. Nella nostra cultura post-moderna nonostante si stia sempre più ipotizzando il raggiungimento di mete importanti, l’uomo che la abita, e che in essa si muove, non smette di scoprirsi, il più delle volte, “gente dagli ideali bassi”, sovente sedotto dai suoi stessi interessi, distratto e dissipatore: succube di mille timori che moltiplicano le minacce della sua stessa vita. (Dall’introduzione)

Biografia: ANDREA MANIGLIA (1988) ha conseguito il baccalaureato in Teologia all’Angelicum e la licenza in Teologia con specializzazione in Antropologia Teologica al Teresianum in Roma dove attualmente frequenta il corso di dottorato sempre in Antropologia Teologica portando avanti un lavoro di ricerca sulla mariologia del teologo calabrese Stefano De Fiores (1933-2012). È docente IRC per l’Arcidiocesi di Milano. Collabora con varie riviste cattoliche. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni di carattere agiografico.



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