Buongiorno lettori! Rieccoci nel 2015 con la rubrica Pensieri Oltreblog, in cui ospitiamo altri/e blogger che hanno accettato di condividere con noi le loro impressioni su un libro made in Italy.
Oggi ci fa dono della sua recensione Nora del blog Honey there are never enough books:
Oggi ci fa dono della sua recensione Nora del blog Honey there are never enough books:
Titolo: Il mio inverno a Zerolandia
Editore: Rizzoli
Autore: Paola Predicatori
Data di pubblicazione: 11 gennaio 2012
Trama: Alessandra ha diciassette anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com’è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe: desidera solo essere ignorata dagli altri, come succede a lui. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha una gran passione e un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della classe e la spiaggia d’inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. È la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell’evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d’amore. Il mio inverno a Zerolandia è tutto questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più.
Recensione:
Questo libro mi è piaciuto davvero tantissimo , il tipo di storia di cui, in questo momento, avevo davvero bisogno. Dato che la trama dice tutto, per quel che mi riguarda, non starò qui a ripetervela. "Il mio inverno a Zerolandia" è una storia intensa, dolce e malinconica. È un racconto che parla di dolore, di ricordi, nostalgia, crescita e amore, un amore un po' impacciato di due ragazzi che stanno cercando il loro posto nel mondo.
La storia è narrata in prima persona da Alessandra, la protagonista, e si alternano capitoli in cui racconta le vicende al presente e capitoli in cui invece, si rivolge alla madre. Varie volte, durante la lettura mi sono venuti i lucciconi agli occhi ma visto che sono una pignola che trova almeno una pecca in ogni libro ci sono stati dei comportamenti di Alessandra e dei pensieri che non mi sono andati molto a genio. Inoltre gli altri personaggi fanno molto da sfondo e alcune ...mmm... vicende diciamo, non vengono spiegate. Se leggerete il libro capirete, ma questo è giustificato, perchè in vari libri capita che si vedano le cose solo dal punto di vista del narratore.
Per concludere: 4 cuoricini ad un libro che ha saputo emozionarmi e tenermi incollata alle pagine
Per questo adoro Zerolandia. L'unica regola da rispettare qui è un rigoroso silenzio monastico: se vuoi parlare puoi farlo a cenni oppure puoi usare l'alfabeto morse se lo conosci. nessuno ti chiederà mai niente al di fuori del rispetto di questa santa regola, nemmeno come ti chiami. Da "Il mio inverno a Zerolandia".
Questo libro mi è piaciuto davvero tantissimo , il tipo di storia di cui, in questo momento, avevo davvero bisogno. Dato che la trama dice tutto, per quel che mi riguarda, non starò qui a ripetervela. "Il mio inverno a Zerolandia" è una storia intensa, dolce e malinconica. È un racconto che parla di dolore, di ricordi, nostalgia, crescita e amore, un amore un po' impacciato di due ragazzi che stanno cercando il loro posto nel mondo.
La storia è narrata in prima persona da Alessandra, la protagonista, e si alternano capitoli in cui racconta le vicende al presente e capitoli in cui invece, si rivolge alla madre. Varie volte, durante la lettura mi sono venuti i lucciconi agli occhi ma visto che sono una pignola che trova almeno una pecca in ogni libro ci sono stati dei comportamenti di Alessandra e dei pensieri che non mi sono andati molto a genio. Inoltre gli altri personaggi fanno molto da sfondo e alcune ...mmm... vicende diciamo, non vengono spiegate. Se leggerete il libro capirete, ma questo è giustificato, perchè in vari libri capita che si vedano le cose solo dal punto di vista del narratore.
Per concludere: 4 cuoricini ad un libro che ha saputo emozionarmi e tenermi incollata alle pagine
Per questo adoro Zerolandia. L'unica regola da rispettare qui è un rigoroso silenzio monastico: se vuoi parlare puoi farlo a cenni oppure puoi usare l'alfabeto morse se lo conosci. nessuno ti chiederà mai niente al di fuori del rispetto di questa santa regola, nemmeno come ti chiami. Da "Il mio inverno a Zerolandia".
Nora
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