Trattandosi di una mini saga, ho deciso di iniziare l'anno presentandovi entrambi i libri di Helene Battaglia.
Scheda tecnica:
Pagine: 288 pag.
Scheda tecnica:
Pagine: 254 pag.
Editore: Baldini & Castoldi
Indice di gradimento:
Appuntamento al Ritz
Scheda tecnica:
Pagine: 288 pag.
Editore: Dalai Editore
Collana: Pepe Rosa
Collana: Pepe Rosa
Trama: Natale è alle porte. Hope ha compiuto da poco trent’anni. Di professione fa la giornalista di moda. Come molte sue coetane, oltre a una brillante carriera sogna di incontrare il grande amore della sua vita. Vuole tutto o niente. Ma aspettare che il principe azzurro bussi alla porta non è sempre facile. Da alcuni mesi, inoltre, la sua vita è diventata pura routine. Ma, «quando meno te lo aspetti», il destino riserva sempre qualche bella sorpresa. Il suo direttore le affida un nuovo incarico: lavorare un mese «sotto copertura» in uno degli hotel più esclusivi di Parigi, per carpirne ogni minimo segreto. Tra avventure esilaranti e incontri insoliti, inaspettatamente per Hope arriverà l’amore, quello vero. Hélène Battaglia con Appuntamento al Ritz ci regala una commedia sentimentale e Parigi, la città romantica per eccellenza, è la co-protagonista
La mia visione d'insieme:
Hope è una giornalista italo-francese (come l'autrice) che ha vissuto in vari posti nascendo negli USA e vivendo prima a Londra, poi a Parigi ed infine a Milano. Si occupa di moda e gossip solitamente ma, vorrebbe diventare scrittrice, fare il salto di qualità e così inizia a lavorare per un nuovo giornale. Le viene assegnata una sorta di indagine, deve scoprire i retroscena di un hotel a 5 stelle come lo è, ad esempio, il Palace di Parigi. Arriva lì in grande stile ma ben presto capisce di dover far parte dello staff dell'albergo e non della sua clientela.
Durante il suo soggiorno, Hope troverà l'amicizia di Camilla e Laurent, l'amore di Paul e l'affetto di molti altri lavoratori del Palace, nonchè di alcuni ospiti dell'albergo come Hannes, il principe Vladimir, la scrittrice Ludmilla e così via ricreando, a tutti gli effetti, una famiglia che come tutte si riunirà in occasione dell'annuale festa di Natale.
Non mancheranno di fioccare anche le proposte lavorative per Hope che avrà solo l'imbarazzo della scelta, Parigi le ha proprio cambiato la vita e il pensiero dello sfratto a Milano sembra svanire.
Tutti i protagonisti avranno il loro lieto fine si può dire e questo per lo più per merito di Hope e della sua instancabile natura di paciera e Cupido in erba, a quanto pare sembra riuscire in tutto quel che fa e trasformare tutte le cose rendendole più belle, come Re Mida trasformava tutto in oro dopo il suo tocco.
Bello ed originale l'inizio con i ringraziamenti e il prologo che sembra quasi l'inizio di una fiaba.
Dall'inizio, infatti, per la protagonista sembra andare tutto bene, forse troppo bene e si teme lo scivolone dietro ogni capitolo che, però, salvo qualche piccolo malinteso e nonostante alcune premesse che sembrano bombe sul punto di scoppiare, non c'è.
Il linguaggio è scorrevole e nonostante termini presi in prestito dal francese e dall'inglese, di uso piuttosto comune oggigiorno, risulta comprensibile a tutti.
Si fa leggere tutto d'un fiato, Hope è un personaggio frizzante che sa coinvolgere!
Durante il suo soggiorno, Hope troverà l'amicizia di Camilla e Laurent, l'amore di Paul e l'affetto di molti altri lavoratori del Palace, nonchè di alcuni ospiti dell'albergo come Hannes, il principe Vladimir, la scrittrice Ludmilla e così via ricreando, a tutti gli effetti, una famiglia che come tutte si riunirà in occasione dell'annuale festa di Natale.
Non mancheranno di fioccare anche le proposte lavorative per Hope che avrà solo l'imbarazzo della scelta, Parigi le ha proprio cambiato la vita e il pensiero dello sfratto a Milano sembra svanire.
Tutti i protagonisti avranno il loro lieto fine si può dire e questo per lo più per merito di Hope e della sua instancabile natura di paciera e Cupido in erba, a quanto pare sembra riuscire in tutto quel che fa e trasformare tutte le cose rendendole più belle, come Re Mida trasformava tutto in oro dopo il suo tocco.
Bello ed originale l'inizio con i ringraziamenti e il prologo che sembra quasi l'inizio di una fiaba.
Dall'inizio, infatti, per la protagonista sembra andare tutto bene, forse troppo bene e si teme lo scivolone dietro ogni capitolo che, però, salvo qualche piccolo malinteso e nonostante alcune premesse che sembrano bombe sul punto di scoppiare, non c'è.
Il linguaggio è scorrevole e nonostante termini presi in prestito dal francese e dall'inglese, di uso piuttosto comune oggigiorno, risulta comprensibile a tutti.
Si fa leggere tutto d'un fiato, Hope è un personaggio frizzante che sa coinvolgere!
Indice di gradimento:
Una promessa di felicità
Scheda tecnica:
Pagine: 254 pag.
Editore: Baldini & Castoldi
Trama: Una suite parigina, una proposta di matrimonio e un uomo in ginocchio cui rispondere: "Sì!" Su questo fermo immagine avevamo lasciato Hope B. al termine di Appuntamento al Ritz, il primo capitolo della saga amorosa della nostra eroina dall'animo sognante. E ora? Ora Hope ripartirà proprio da lì, coltello fra i denti e Trinity al dito, per la sua corsa a ostacoli verso l'altare. Tra cape spietate e sconcertanti segreti, manieri scozzesi e hotel a cinque stelle, amici fedeli e temibili arpie nascoste dietro ogni angolo, Hope ci prenderà per mano portandoci a spasso per il suo mondo, rendendoci testimoni della sua felicità, delle sue delusioni e delle sue piccole e grandi debolezze. E, alla faccia di chi tenterà di metterle i bastoni fra le ruote, ci lascerà con un sorriso, e noi sorrideremo con lei. Perché l'amore vince sempre su tutto. Voi che ne dite?
La mia visione d'insieme:
Ecco che ritorna Hope, questa volta dovrà fare da assistente personale a Ludmilla Sun, una nota scrittrice di gialli.
Anche in questo caso i misteri non son pochi viste le assenze di Ludmilla, i segreti che la circondano e il suo modo di fare talmente sgorbutico da spingere Hope a pentirsi di aver accettato la sua proposta di lavoro. E il bello è, che alla fine, si trasforma in ammaliatrice per cercare di farla lavorare ancora per lei, anche se in un altro ruolo e, nonostante tutto quello che le ha fatto passare.
Dal punto di vista sentimentale Hope è ormai legata a Paulister, il conte conosciuto come stewart e nemmeno a dirlo fratello dell'ex collega e amica di Hope, Camilla. La loro storia sembra surreale, tutto troppo bello per essere vero nonostante le reciproche avversità in campo lavorativo che li tengono spesso separati. Hope inizia, quindi, ad avere dei sospetti su Petra, il capo di Paulister e il mondo che lo circonda, avendo lui intrapreso la carriera da modello. Quanto saranno fondati? Hope ha davvero da preoccuparsene?
Il romanzo è scritto sotto forma di sfogo quotidiano della protagonista, è lei a parlarci direttamente e schiettamente di ciò che capita a lei e a chi le sta intorno.
Riusciranno Hope e Paulister a liberarsi dai loro ingombranti capi e a coronare la loro "promessa di felicità" col matrimonio? Lascio a voi scoprirlo.
Grazie alle descrizioni dell'autrice, ho rivisto alcuni luoghi in cui Hope viene trascinata da Ludmilla, mi ha fatto venire nostalgia in particolare della Scozia per quanto la protagonista resti fedele a Parigi, sebbene alla fine scelga altri lidi.
Anche in questo caso i misteri non son pochi viste le assenze di Ludmilla, i segreti che la circondano e il suo modo di fare talmente sgorbutico da spingere Hope a pentirsi di aver accettato la sua proposta di lavoro. E il bello è, che alla fine, si trasforma in ammaliatrice per cercare di farla lavorare ancora per lei, anche se in un altro ruolo e, nonostante tutto quello che le ha fatto passare.
Dal punto di vista sentimentale Hope è ormai legata a Paulister, il conte conosciuto come stewart e nemmeno a dirlo fratello dell'ex collega e amica di Hope, Camilla. La loro storia sembra surreale, tutto troppo bello per essere vero nonostante le reciproche avversità in campo lavorativo che li tengono spesso separati. Hope inizia, quindi, ad avere dei sospetti su Petra, il capo di Paulister e il mondo che lo circonda, avendo lui intrapreso la carriera da modello. Quanto saranno fondati? Hope ha davvero da preoccuparsene?
Il romanzo è scritto sotto forma di sfogo quotidiano della protagonista, è lei a parlarci direttamente e schiettamente di ciò che capita a lei e a chi le sta intorno.
Riusciranno Hope e Paulister a liberarsi dai loro ingombranti capi e a coronare la loro "promessa di felicità" col matrimonio? Lascio a voi scoprirlo.
Grazie alle descrizioni dell'autrice, ho rivisto alcuni luoghi in cui Hope viene trascinata da Ludmilla, mi ha fatto venire nostalgia in particolare della Scozia per quanto la protagonista resti fedele a Parigi, sebbene alla fine scelga altri lidi.
A me non è piaciuto proprio per niente....mi rifiuto di leggere il seguito...
RispondiEliminaÉ un rosa leggero, ognuno ha i suoi gusti ovviamente
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