Titolo.
Cover. Sono stati i primi ad attirarmi e a convincermi a dare un’occhiata anche
alla quarta di copertina, che riporto prima di descrivervi personalmente il
libro.
Titolo: La storia la fanno gli idioti
Autore: Nicolò "Nebo" Zuliani
Editore: Limited Edition
Prima edizione: 20 marzo 2014
Pagine: 119
Prezzo: Brossura - € 12,90
Un intero paese in preda
ai deliri dell’LSD. Disneyland presa d’assalto dalle forze speciali. Creare un
esercito reclutando nei manicomi.
Si dice che se funziona, un’idea
non è mai stupida. In questo libro troverete quelle che non hanno funzionato.
Il
libro non è molto spesso, ma le 120 pagine promesse sono stampate a caratteri
quasi cubitali, particolare su cui da subito ho deciso di sorvolare: fremevo
dalla voglia di leggere quello che pensavo sarebbe stata un’opera originale.
Sfogliandolo,
mi sono accorta del disclaimer posto nelle prime pagine.
Sebbene questo libro si
basi su fatti realmente accaduti, non ha scopo istruttivo, esclusivamente
comico. All’interno il lettore troverà inesattezze, dialoghi ricostruiti,
personaggi o soluzioni narrative scritte allo scopo di strappare una risata.
[…] Tutto quello che leggerete è per ridere. Vi prego di considerarlo come
tale, perché se qualcuno di voi si sogna di prendere questo libro sul serio
succede un disastro. Pensateci bene, poi voltate pagina.
«Poco
male,» mi sono detta, «è proprio quello che mi aspettavo». E ho girato pagina.
Il libro si divide in dieci
episodi, ma io ci ho messo un po’ a carburare, a entrare in confidenza con lo
stile e il tono irriverente della narrazione. Non mi soffermerò sui
singoli capitoli, dedicandomi all’analisi dell’opera complessiva.
L’idea di base mi è parsa
buona e valida: episodi della storia, conditi di aneddoti più o meno reali, divertenti e talvolta grotteschi. In
effetti, è quanto ho trovato.
Giovanna e le sue voci arrivano in un momento di paura, fame, miseria;
l’habitat ideale dove proliferano squilibrati che, in tempi di vacche grasse,
verrebbero normalmente lapidati con lo sterco. Giunge con una bandiera bianca
che rappresenta gli immancabili santi&madonne e lo stadio esplode. Il
popolo la chiama santa, le tocca le vesti. Giovanna non ha tempo per queste
cose e pretende massacri.
[…]
farsi beccare dai cecchini turchi durante il guado trasformerebbe l’armata
asburgica in 100.000 paperelle che deambulano ad andatura turistica senza
riparo, il che non è un bene.
Ho apprezzato, inoltre, che
l’autore non abbia rinunciato a inserire alcuni anacronismi e la
velata ironia con la quale si guarda criticamente alla nostra contemporaneità.
Tuttavia, dopo aver ridacchiato di
tanto in tanto, ho iniziato ad avere qualche perplessità: è davvero
necessario che ogni due pagine ci sia un tizio che, colto da raptus o sorpreso
in flagrante, si masturbi?
La sessualità (in tutte le forme
che potete immaginarvi), però, assume un carattere sempre più pedante e
l’aspetto comico, per quanto mi riguarda, si è volatilizzato: non mi
fa ridere la battuta volgare, non trovo divertente che si banalizzi il sesso. A
quel punto ero piuttosto infastidita e, mentre mi chiedevo se vi era la
necessità di stampare un libro del genere, ho iniziato a notare una certa
ricorrenza di battute ai limiti del razzismo o davvero poco rispettose.
Il tatto si può anche abbandonare
se si fa satira, ma credo che ci sia sempre un confine da non valicare. Si
poteva scrivere questo libro rinunciando a questi elementi? Sì, l’autore
dimostra di saper dosare follia e comicità con destrezza.
Ammetto di essermi domandata se per
caso non fossi contravvenuta al patto informalmente stipulato leggendo il
disclaimer e la mia risposta è stata “NO”. La promessa era divertimento e posso
non prendere sul serio alcune battute, ma mi è concesso non trovarle comiche.
Ho sempre amato gli aneddoti
storici, anche i più piccanti, preferendo scoprire la storia attraverso essi.
Per non parlare delle immagini di ordinaria follia che attraversano la mia
mente… Insomma, sono certa che avrei potuto stabilire un contatto più positivo
con questo libro, ma ne sono soltanto rimasta delusa.
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