Buon mercoledì, cari lettori tricolore! Oggi vi lascio le mie impressioni su un urban fantasy particolare e oscuro, dove un ruolo importante è giocato anche dalle leggende storiche seppellite sotto le fondamenta di Treviso. Nero Assoluto di Lorena Laurenti, già autrice della trilogia fantasy TRI (La profezia, Il legame, La scelta) è una piacevole lettura che, sono certa, saprà sorprendervi.
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Autore: Lorena Laurenti
Editore: Amazon
Prezzo: € 2.99 (ebook) - (cartaceo presto disponibile)
Pagine: 271 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2013
Trama
Bianco e nero compongono la nostra essenza. Può capitare, però, che il nero prevalga e che sia così intenso da smuovere le emozioni più recondite. Come un essere che striscia dentro di noi, l’oscurità s’insinua lenta, tingendo l’anima di un solo colore: Nero Assoluto.
Quando Erica lo vede la prima volta è sola, seduta sulla riva di un canale, persa in un mondo tutto suo. Dargo non è che un’ombra sfuggente impossibile da ritrarre, eppure riesce a far breccia nella sua coscienza. Da quel momento tutto cambia, in lei e attorno a lei. Nemmeno Arjuna, il suo migliore amico, rimane lo stesso: oscuri presagi iniziano ad assillarlo tormentando i suoi sogni. Attori ignari del loro ruolo ma con un preciso copione da seguire, come nelle “forme” precedenti, vivono divisi tra un lontano passato e una quotidianità in cui sono alla ricerca del proprio destino. Mattia vuole crearsi una nuova esistenza; Sofia ambisce a trovare un posto nel presente, anche se tutto la riconduce al suo amore perduto. Infine Dargo... uno spettro, un’entità oscura che diventa ogni giorno più reale e tangibile. Un’ombra che esige vendetta.
Tra i suggestivi vicoli di Treviso, magia, amore e mistero rivivono vita dopo vita, in un’infinita ripetizione, come un’opera che non smette mai di andare in scena.
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La mia recensione
Nella giungla sempre più fitta di libri urban fantasy “Nero assoluto” di Lorena Laurenti rappresenta una chicca da leggere e gustare. Originale per trama, contesto e riferimenti storici si conquista un posto d’onore tra i romanzi che uniscono amore, gioventù e magia.
Erica è una ragazza tranquilla e introversa, frequenta la scuola superiore della sua città, Treviso, e ama profondamente il disegno e l’arte. Passa la maggior parte delle sue ore a fare schizzi e bozzetti, ad osservare l’ambiente che la circonda cercando di riportarne la bellezza sui suoi fogli, e il disegno è il suo più efficace modo di esprimersi. Sempre circondata da matite e pennelli e con la testa costantemente tra le nuvole, non può certo vantare una schiera di amici fidati, anzi viene considerata da tutti abbastanza strana e a scuola condivide le sue ore solo con l’eccentrica Jessica, la sua migliore amica. Ma c’è un’altra persona importantissima nella sua vita e che tiene a lei senza condizioni: Arjuna. Attraente, gentile e protettivo, è un ragazzo che attira sempre gli sguardi di molte donne e che risulta simpatico a primo impatto, ma per Erica è più di questo: Arjuna è il suo più grande amico e con lui condivide la passione per il disegno, che li ha uniti fin dal primo istante. La vita scorre normalmente fino a che, un giorno, seduta all’aperto a disegnare, Erica non nota un particolare ragazzo, Dargo, che la fissa da lontano e inizia ad essere ossessionata dai suoi occhi. Neri, non scuri come quelli delle persone normali, ma di un nero assoluto e impenetrabile che lei vuole assolutamente riuscire a disegnare. Da allora inizia ad avvertire una strana presenza attorno a lei, una figura invisibile che la vuole e la brama, ma tutto quello che vive non sembra reale, non può essere reale, e la ragazza si ritrova a credere di essere pazza e a comportarsi in modo insolito. Il suo rapporto con Arjuna si incrina e tutto sembra condurla verso qualcosa di ignoto e ammaliante, a metà tra sogno e incubo…
Questa è un’opera che mi è piaciuta molto e non dico altro della trama perché non voglio farmi sfuggire qualche spoiler e in più è talmente articolata che non saprei riportarla in modo appropriato. Il romanzo è dinamico e ben scritto. Si tratta di una storia urban fantasy molto particolare ed è palese il lavoro di ricerca che l’autrice ha dovuto effettuare per dare vita ad una trama così coinvolgente e ricca di fascino storico. La parte fantasy è resa così più autentica e realistica dal fondo di verità che gli avvenimenti storici donano al testo; sicuramente un dettaglio molto piacevole e sempre gradito perché rende la lettura più stimolante. Ho trovato veramente interessanti i Figli del Sole, le varie credenze che sono inserite in alcuni capitoli, e anche la parte della magia; tutti elementi originali e insoliti, poco utilizzati nella narrativa fantasy attuale, quindi decisamente stuzzicanti. La vendetta, la ricerca dell’amore e della propria identità, la reincarnazione, l’immortalità e l’uso della magia sono le argomentazioni alla base della trama. Inoltre, la storia gioca un ruolo importantissimo all’interno dell’intreccio e, infatti, il libro ha un’accentuata impronta storico-leggendaria che gli conferisce un’aura suggestiva e antica.
Il libro è invisibilmente suddiviso in due parti: nella prima si va alla scoperta della vita quotidiana della protagonista, della sua personalità, della passione per il disegno, del rapporto d’amicizia con Arjuna, della sua cotta adolescenziale per Mathias, e ogni aspetto di questa realtà contemporanea viene sviluppata approfonditamente, con calma, anche se la narrazione è comunque intervallata da episodi strani e quasi surreali (come il simbolo del drago sul petto e l’ossessione per Dargo) che insinuano nella mente di Erica il dubbio sulla sua sanità mentale, quindi vengono poste le basi per l’intreccio fantasy; nella seconda, invece, i nodi cominciano a sciogliersi e si trovano molti chiarimenti, spiegazioni, infiniti colpi di scena, e le situazioni che prima erano state solo accennate vengono finalmente ampliate e approfondite, quindi il ritmo risulta più veloce e sostenuto e la lettura diventa più intrigante.
I personaggi sono tutti caratterizzati ottimamente, ho trovato un notevole approfondimento psicologico per ogni personalità presentata e ne sono rimasta molto colpita. Il mio preferito in assoluto è Dargo perché è una figura interessante e imprevedibile, oscura, affascinante e solitaria; è prigioniero di sé stesso e della sua brama di vendetta, un uomo del passato (e si vede benissimo perché i suoi comportamenti e il suo modo di esprimersi sono consoni a un lontano medioevo) che architetta il suo ritorno con classe ed eleganza. Anche i rapporti e le relazioni vengono esplorati con minuziosità, in particolare l’amicizia tra Erica e Arjuna, e ho apprezzato particolarmente la gradualità con cui è affrontato il tema dell’amore, che spesso invece, trattandosi di storie con personaggi giovani, viene reso istantaneo. Qui i sentimenti sono sviluppati con calma ed è presente quella confusione tipica dell’adolescenza, quindi è tutto molto realistico.
Il romanzo è avvincente e lo stile dell’autrice mi è piaciuto tantissimo: la sua penna ha un tocco delicato ed energico al tempo stesso che ben si adatta a questo tipo di storia. È uno stile moderno ma anche molto sinuoso e, nelle parti che lo richiedono, ricercato. Il registro utilizzato è perfetto in ogni occasione: diretto e contemporaneo quando si tratta di vita giornaliera, più elegante e raffinato quando entra in scena Dargo con i suoi modi medievali. La prosa è scorrevole e appassionante e la scrittura è ottima, corretta e particolareggiata. La narrazione è fluida e il libro si legge in pochissimo tempo, anche perché in ogni capitolo è inserito un elemento in più che aumenta la curiosità in merito alla totalità del mistero che avvolge l’intreccio. Le descrizioni sono molto suggestive e curate: la storia è ambientata in un’odierna Treviso veramente ben descritta in ogni dettaglio; grazie alle accurate descrizioni dell’autrice si ha la possibilità di camminare con il pensiero per i vicoli e le vie di questa città e ogni luogo appare reale e autentico. Inoltre, gli ambienti presentati nei vari capitoli hanno tutti una forte impronta storica che viene riportata nel testo in modo attento e particolareggiato. Mi è piaciuto moltissimo l’incipit: trovo sia estremamente poetico ed evocativo.
L’unica cosa dell’opera che non ho gradito tanto è il cambio di POV, ma è una questione di gusto personale. Il romanzo è narrato più che altro da Erica in prima persona, però ci sono anche capitoli in terza persona dove il punto di vista cambia. L’utilizzo di POV diversi in questo libro è del tutto funzionale alla storia e permette al lettore di avere una panoramica totale sugli eventi, ma a me sarebbe piaciuto seguire di più Erica e magari Dargo, piuttosto che Arjuna (che non ha riscosso molto successo con me), ma mi rendo conto che è solamente il desiderio di una lettrice che tifa per questi due personaggi e che ha la curiosità di scoprire cosa succederà tra loro.
Che altro posso dire di “Nero assoluto”? È un urban fantasy egregiamente strutturato e scritto, con uno sfondo storico estremamente interessante e una parte fantasy originale e avvincente, e aspetto di sapere con impazienza come si evolverà la storia e come si svilupperanno gli elementi che sono stati lasciati in sospeso e irrisolti in questa prima parte.
Ciao!
RispondiEliminaSe ti va partecipa al mio GIVEAWAY per vincere una copia dell'antologia "Diari dal sottosuolo"
Bella recensione, io lo sto leggendo in questi giorni e fino adesso riscontro tutti i tuoi pensieri :)
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