Buongiorno lettori!
Una nuova settimana ha inizio e spero con tutto il cuore che sia una buona settimana, perchè aspetto notizie... ora incrociate tutti le dita per me che siano belle, anzi bellissime.
Ma accantoniamo i miei problemi personali e arriviamo al cuore di questo post. Oggi vi parlerò di un libro, italiano naturalmente, uscito da pochissimo, di cui si è parlato moltissimo e che ha presto fatto il giro del web e non solo. La sua autrice è una cara conoscenza del nostro blog, ha infatti già pubblicato diversi romanzi molto divertenti (cavoletti, me ne manca sempre uno da leggere...). Sto parlando di Chiara Parenti e della sua ultima creatura, La voce nascosta delle pietre.
Titolo: La voce nascosta delle pietre
Autore: Chiara Parenti
Editore: Garzanti
Pagine: 383
Prezzo: €9,99 (ebook); €16,90 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2017
Trama. «Segui le pietre, solo loro regalano la felicità.» Luna è una bambina quando il nonno le dice queste parole speciali insegnandole che l'agata infonde coraggio, l'acquamarina dona gioia e la giada diffonde pace e saggezza. E lei è certa che quello sia il suo destino. Ma ora che ha ventinove anni, Luna non crede più che le pietre possano aiutare le persone. Non riesce più a sentire la loro voce. Per lei sono solo sassolini colorati che vende nel negozio di famiglia, mentre il nonno è in giro per il mondo a cercare gemme. Perché il suo cuore porta ancora i segni della delusione. Si è fidata delle pietre, di quello che nascondono, di quello che significano. Si è fidata di quel ragazzo di sedici anni che attraverso di loro le parlava di sentimenti. Dell'amicizia che cresceva ogni giorno e racchiudeva in sé la promessa di un amore indistruttibile. Leonardo era l'unico a credere come lei nel fascino dei minerali e dei cristalli. Leonardo che in una notte di molti anni prima l'ha abbandonata, senza una spiegazione, senza una parola. E da allora il mondo di Luna è crollato, pezzo dopo pezzo. A fatica lo ha ricostruito, non guardando mai più indietro. Fino a oggi. Fino al ritorno di Leonardo nella sua vita. È lì per darle tutte le risposte che non le ha mai dato. Risposte che Luna non vuole più ascoltare. Fidarsi nuovamente di lui le sembra impossibile. Ha costruito intorno al suo cuore un muro invalicabile per non soffrire più. Ma suo nonno è accanto a lei per ricordarle come trovare conforto: il quarzo rosa, la pietra del perdono, e il corallo che sconfigge la paura. Solo loro conoscono la strada. Bisogna guardarsi dentro e avere il coraggio di seguirle.
La mia recensione.
Abituata com'ero ai precedenti lavori di Chiara ammetto che inizialmente ho dovuto abituarmi ai toni di questo libro. Se prima avevamo storie fresche e leggere, ma soprattutto profondamente ironiche, qui mi sono invece imbattuta in una storia ben diversa, più profonda; è uno di quei libri che si focalizza sull'animo umano e ne scava dolori, gioie e paure. Certo, una spolverata di ironia, anche piuttosto pungente, la sentiamo anche qui, ma quello che colpisce è soprattutto la profonda crescita che fanno alcuni personaggi. Luna in primis, che deve imparare a fare i conti col passato e a guardare in modo diverso al futuro, ma anche Leo, Giulio e persino nonno Pietro evolvono.
Alla base di tutto c'è una ricerca, di semplice pietre ad uno sguardo superficiale, della felicità e del vero io ad un occhio più attento. Luna deve riuscire a superare la batosta ricevuta in passato, la profonda delusione che proprio Leo, il suo bambino scoiattolo, le ha procurato. Dopo un evento particolarmente doloroso la ragazza si è come fermata, si è chiusa nel suo mondo e si è accontentata di quello che aveva intorno: del lavoro nel negozio di famiglia, della casa del nonno, dell'amore di Giulio. Meglio la noiosa sicurezza che l'eccitante imprevisto. E così la nostra Luna ha chiuso nel cassetto i suoi sogni e i suoi desideri. Da questo pantano in cui si ritrova inizia il suo percorso, il suo viaggio verso qualcosa di più. Ed è proprio un vero viaggio, in Thailandia, lei che non si era mai mossa da casa, a scuoterla, a incrinare quel bozzolo di sicurezza che si era costruita intorno.
Nonostante gli eventi, le delusioni, la crescita non sono riuscita ad entrare in connessione con la protagonista. Lungo tutta la lettura ho sentito Luna distante e anche un po' freddina. Sicuramente il suo ruolo, questa corazza che indossa ha accentuato questa sensazione. Quello che mi ha colpito è, però, che nel momento in cui si allontana da casa e viaggia, quando esce dalla sua confort zone diventi un personaggio più forte, più accattivante e anche più comunicativo.
Il punto focale di tutta la storia è però il rapporto nonno-nipote, Pietro-Luna, un rapporto così forte, dolce e di complicità che schiaccia e mette in secondo piano tutti gli altri, quello con la madre ma anche i rapporti di cuore, con Giulio prima (insopportabile habitué dei nomignoli... odioso) e con Leo poi.
In conclusione è un romanzo che vi farà rimuginare sui rapporti umani ma soprattutto sui percorsi che ognuno di noi si trova davanti. La strada da intraprendere non è mai chiara e spesso non è mai univoca per giungere al nostro obiettivo, ma come nonno Pietro dice a Luna "l'importante non è trovare qualcosa, ma non smettere di cercare".
Voto
...e mezzo! |
Alla prossima
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