Titolo: Lo sturangoscia
Autori: Davide Predosin e Carlo Sperduti
Editore: Gorilla Sapiens Edizioni
Pagine: 112
Cartaceo: 10.50 Euro
Ebook: 3.99 Euro
Sinossi:
Romanzo epistolare e picaresco, Lo Sturangoscia narra dell’invenzione di un prodigioso strumento in grado di estirpare dall’organismo umano “quello spiacevole e indefinito senso di disagio che spesso spinge le persone, tra le altre cose, a occuparsi di questioni ultime”.
Tanti sono i guai che l’aggeggio porterà al suo inventore Filottete Vasca, sin dal suo furto per mano degli autorevoli membri dell’Istituzione, intenzionati a usare lo Sturangoscia per i propri loschi fini. Assistito da molti amici, Filottete intraprenderà la ricerca dell’invenzione smarrita.
Il carteggio reale tra due scrittori, che è innanzitutto una sfida letteraria, dà vita a un carteggio immaginario tra gli eccentrici personaggi di questa avventura eroicomica. Essi saranno coinvolti in investigazioni e inseguimenti, si incontreranno o sfuggiranno, ma soprattutto si scriveranno nella tumultuosa estate del 1985.
Autori: Davide Predosin e Carlo Sperduti
Editore: Gorilla Sapiens Edizioni
Pagine: 112
Cartaceo: 10.50 Euro
Ebook: 3.99 Euro
Sinossi:
Romanzo epistolare e picaresco, Lo Sturangoscia narra dell’invenzione di un prodigioso strumento in grado di estirpare dall’organismo umano “quello spiacevole e indefinito senso di disagio che spesso spinge le persone, tra le altre cose, a occuparsi di questioni ultime”.
Tanti sono i guai che l’aggeggio porterà al suo inventore Filottete Vasca, sin dal suo furto per mano degli autorevoli membri dell’Istituzione, intenzionati a usare lo Sturangoscia per i propri loschi fini. Assistito da molti amici, Filottete intraprenderà la ricerca dell’invenzione smarrita.
Il carteggio reale tra due scrittori, che è innanzitutto una sfida letteraria, dà vita a un carteggio immaginario tra gli eccentrici personaggi di questa avventura eroicomica. Essi saranno coinvolti in investigazioni e inseguimenti, si incontreranno o sfuggiranno, ma soprattutto si scriveranno nella tumultuosa estate del 1985.
Recensione:
È un romanzo epistolare, che segue diversi personaggi e tutta la loro
corrispondenza che verte principalmente su questo particolare oggetto, lo
sturangoscia, e sul suo ritrovamento. La storia inizia con una lettera in cui
un postino spiega di essere stato derubato del furgone in cui teneva i pacchi
da consegnare. Probabilmente l’obbettivo era proprio il pacco contenente lo
sturangoscia. La storia continua con una lettera minatoria nei confronti
dell’inventore dello sturangoscia. Spero di avervi incuriosito abbastanza,
perché questo libro è davvero interessante e coinvolgente e preferisco non
svelare nulla di più. E inoltre credo che due dei suoi punti forti siano
l’assoluta imprevidibilità della trama e l’apparente insensatezza di alcune
vicende, che però alla fine hanno una logica tutta loro.
È un romanzo scritto a quattro mani e gli autori si sono davvero
mandati queste lettere, senza minimamente mettersi d’accordo sulla trama e
cercando ogni volta di sorprendere l’altro. E il risultato finale è meraviglioso,
a mio parere. Divertente, originalissimo, assurdo, spassossimo, una ventata di
aria fresca che ci ricorda che nonostante siano stati pubblicati una marea di
libri, si può ancora leggere qualcosa di diverso e particolare.
Di solito non sopporto i romanzi epistolari e nemmeno le storie
brevi... eppure questo libro mi ha conquistato, mi ha fatto ridere, mi ha
stupito in parecchi punti e in altri mi è sembrato familiare.
Lo stile dei due autori è piacevole e molto ben curato, tutto il libro
in realtà è ben curato, con piccoli disegni e una copertina molto bella.
È una lettura breve, molto breve, però se siete in cerca di qualcosa di
diverso dal solito, non posso fare a meno di consigliarvelo. Io ne sono rimasta
colpita e affascinata.
QUATTRO CUORI E MEZZO
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