Autore: Carmen Laterza
Editore: Libroza
Pagine: 262
Pubblicazione: giugno 2018
TRAMA
Alice è una bambina di sei
anni, curiosa e sempre allegra, che osserva il mondo con sguardo puro e senza
filtri. Sua madre Roberta, oberata dal lavoro e dagli impegni familiari, cerca
di non far pesare sui figli il momento difficile che sta attraversando, soprattutto
nella relazione con il marito Carlo. La nonna Mimì, dal canto suo, cerca di
insegnare ai nipoti che la vita va presa con leggerezza e sprona la figlia a
non rinunciare alla propria felicità.
Convinti che Alice sia troppo piccola per capire ciò che le succede intorno, i familiari non si accorgono che invece Alice li osserva e riesce a vedere oltre l’immagine che ciascuno vuole dare di sé. Così Alice vede la stanchezza di sua madre, il distacco del padre, i tormenti di suo fratello Riccardo, in piena crisi preadolescenziale, e la dolorosa solitudine della nonna, nascosta sotto una maschera di apparente serenità. Con la disarmante innocenza della sua infanzia, Alice intuisce quello che gli adulti le nascondono e arriva a comprendere perfino quello che essi stessi non sanno.
Nel rapporto tra nipote, madre e nonna, nell’alternarsi di queste tre nuove figure femminili, Carmen Laterza indaga dunque ancora una volta il senso profondo delle relazioni familiari e affettive e, con la scrittura lucida e riflessiva che abbiamo imparato ad amare, ci dimostra che spesso la saggezza non è conquista esclusiva dell’età adulta e che la felicità è possibile, ma solo se condivisa.
Perché essere felici da soli è come essere felici a metà.
Convinti che Alice sia troppo piccola per capire ciò che le succede intorno, i familiari non si accorgono che invece Alice li osserva e riesce a vedere oltre l’immagine che ciascuno vuole dare di sé. Così Alice vede la stanchezza di sua madre, il distacco del padre, i tormenti di suo fratello Riccardo, in piena crisi preadolescenziale, e la dolorosa solitudine della nonna, nascosta sotto una maschera di apparente serenità. Con la disarmante innocenza della sua infanzia, Alice intuisce quello che gli adulti le nascondono e arriva a comprendere perfino quello che essi stessi non sanno.
Nel rapporto tra nipote, madre e nonna, nell’alternarsi di queste tre nuove figure femminili, Carmen Laterza indaga dunque ancora una volta il senso profondo delle relazioni familiari e affettive e, con la scrittura lucida e riflessiva che abbiamo imparato ad amare, ci dimostra che spesso la saggezza non è conquista esclusiva dell’età adulta e che la felicità è possibile, ma solo se condivisa.
Perché essere felici da soli è come essere felici a metà.
RECENSIONE
Alice non lo sa è un
titolo di grande impatto, capace di creare un’immediata suggestione. Con quattro
semplici parole, Carmen Laterza prende
per mano il lettore e lo accompagna nel mondo dei bambini: un’isola magica,
fatta di canzoni, giochi, sorrisi che nessuna brutta notizia può stropicciare. Alice
non lo sa, perché è troppo piccola. Troppo piccola per capire che la mamma non
è più felice con il papà. Troppo piccola per condividere i turbamenti del
fratello Riccardo. Troppo piccola per sapere che la nonna non sta tanto bene.
Troppo piccola per conoscere il significato di “biopsia”. Nessuno dice niente ad Alice; ha solo sei anni ed è
giusto che si goda la spensieratezza della sua età. Eppure, con l’immediatezza
e la spontaneità da cui solo i bambini sanno attingere, Alice intuisce ogni cosa,
anche prima dei “grandi”, sapendola rielaborare con una semplicità spiazzante. È
così che la piccola protagonista di Carmen
Laterza, coglie la tristezza della mamma da una riga sul volto, il segreto
della nonna da una promessa non mantenuta e i sentimenti di suo fratello dall’intensità
di uno sguardo.
Attraverso uno stile narrativo
semplice e scorrevole, l’autrice dimostra una spiccata capacità di empatizzare
con i propri personaggi. Carmen Laterza
racconta una complessa situazione famigliare osservandola da molteplici punti
di vista, così da permettere al lettore di comprendere tanto Roberta, quanto
Carlo, Mimì, Riccardo e, soprattutto, Alice.
La lettura di questo romanzo,
non solo invita a riflettere sul mondo dei bambini e sul loro modo di
interpretare la realtà, ma riesce anche a far capire come, in ogni situazione,
non esistano i buoni e i cattivi o le cose giuste e quelle sbagliate. Nessun assolutismo
ma una varietà di sfumature. Roberta è una moglie infelice, ma forse c’è
qualcosa dietro i silenzi di suo marito Carlo. Riccardo è un ragazzo scontroso
ma, la verità, è che basterebbe provare ad ascoltarlo. Mimì è sempre solare, ma
il suo sorriso potrebbe essere una
maschera ben confezionata. Alice è troppo piccola per sapere, ma abbastanza
grande per capire.
Un romanzo che, nella sua
leggerezza, ha la capacità di far riflettere.
Una storia a tratti scanzonata,
a tratti commovente.
Una coccola prima di andare a
dormire.
Alice non lo sa è un libro consigliato a chi a voglia di tornare
bambino e a tutti quei genitori impegnati nel nobile compito di guidare i
propri figli.
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