Titolo: Una gran voglia di vivere
Autore: Fabio Volo
Autore: Fabio Volo
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 199
Trama:
Svegliarsi una mattina e non sapere più se ami ancora la donna che hai
vicino, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita. Non sai
come sia potuto accadere. Non è stato un evento, una situazione, un
tradimento ad allontanarvi.
È successo senza esplosione, in silenzio,
lentamente, con piccoli, impercettibili passi. Un giorno, guardando
l’uno verso l’altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. Ed è
stato difficile perfino crederci.”
Quello di Marco e Anna sembrava un amore in grado di mantenere le
promesse. Adesso Marco non riesce a ricordare qual è stata la prima sera
in cui non hanno acceso la musica, in cui non hanno aperto il vino. La
prima in cui per stanchezza non l’ha accarezzata.
Quando la complicità
si è trasformata in competizione. Forse l’amore, come le fiamme, ha
bisogno di ossigeno e sotto una campana si spegne. Forse, semplicemente,
è tutto molto complicato.
Recensione:
In questo periodo di quarantena forzata, ero alla ricerca di
un libro diverso, che nonostante la prima apparenza nascondesse un elemento
positivo, una concreta scintilla di speranza. Per tale motivo, mi sono avvicinata
alla lettura di una delle ultime opere di Fabio Volo.
Questo romanzo è la
storia di un uomo e della sua crisi. Non è stato un evento, una situazione, un tradimento
ad allontanarlo dalla sua metà, bensì un lento progredire di tanti passaggi
senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli ed impercettibili passi.
Un
giorno, guardando l’uno verso l’altro, ci si trova ai lati opposti della stanza.
Una condizione difficile persino da credere.
All’improvviso, il protagonista di
questa storia d’amore si ritrova a vivere in una distanza densa come una gelatina,
a cui non sapeva dare un nome perché non l’aveva mai conosciuta prima. Uno
spazio che tiene lui e la donna tanto amata separati, seppur vicini. Una metafora
curiosa per identificare i primi segni di una crisi all’interno della coppia,
fatta di incomprensioni e difficoltà.
Un romanzo toccante, appare come un viaggio d’introspezione
nell’animo di un uomo che dopo la paternità si chiede se ci sia ancora posto
per l’amore nella sua vita. L’importanza di recuperare la felicità, la gioia
che va scovata nelle piccole cose. Ho
adorato personalmente il viaggio compiuto dai protagonisti, sia quello “concreto
in terre lontane a bordo di un camper”, sia quello interiore.
Deliziosi i ricordi degli insegnamenti più preziosi impartiti
dai genitori. La felicità dei gesti quotidiani, quella tanto cercata, che
spesso ci sfugge dalle mani e probabilmente anche dall’attenzione.
Non dobbiamo mai perdere pezzi importanti della nostra
esistenza quotidiana, distratti dalla paura di perdere quello che avrebbe potuto
esserci e che non c'è. Nessuno di noi ha davvero bisogno di cose, bensì di
relazioni profonde con le persone che amiamo. Dobbiamo viverle appieno.
Un inno alla vita ed alla felicità di coppia, che va
perseguita sempre e comunque. Un bel romanzo d’amore da leggere in un periodo
storico tanto complesso.
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