C'è post@ per noi... #508

3/05/2023

 

Buona domenica lettori! Rieccoci con le nostre segnalazioni all'insegna del made in Italy.







Titolo:
Frankenstein

Autore: Marco Furlotti

Editore: Autopubblicazione in Crowdfunding

Lingua: Inglese

Genere: Libro d’arte, Fantastico

Stile: di ispirazione nepalese

Sinossi: “Ho letto giornali, ascoltato storie, scambiato voci. Ho rubato un soldo, un tozzo di pane, un pettegolezzo, un sorriso. Ho ricostruito la mia voce, la mia vita, la mia storia, che poi, Creatore, è la tua.” 

In una terra mistica, dove scienza e filosofia, parole e acqua danno vita alla Creatura. Tra nevi eterne macchie di colore, nella musica delle campane parole di creazione, ogni macchia di acquerello incisa sulla carta come le parole della creazione sulla carne della Creatura! Illustrato a toni vividi nello stile autoriale di Marco Furlotti, già autore di “Dracula”: con un occhio ai classici contemporanei francesi e il tocco della ruvida bellezza del Nepal; un altro grande libro per una grande collezione d’arte!



Titolo: Yaga!

Autore: Gabriele Simionato

Illustratrice: Erica Rossi

Editore: Aristea

Collana: Fiabe Oscure

Sinossi: C'era una volta... una collana di favole a tinte fosche, in cui non vissero tutti felici e contenti!

Notte di portenti, notte di sabba nelle gelide foreste dell’Armenia! L’eredità della Babushka attende di essere raccolta: chi governerà la Congrega delle Gemelle? Yulia, Galia o Yaga? Tu sei Baba Yaga, la malefica stregarossa; al timone della tua fidata Izba, preparati a esplorare la Russia meridionale e ad annientare gli infidi nemici della Congrega!




Titolo:
Pietro e Paolo

Autore: Mario Sobrero

Editore: Readerforblind 

Sinossi: Quando Davide Artero torna a trovare la sua famiglia d’origine si risveglia in lui il senso di un’inevitabile, eppure non definitiva, distanza. Sguardi diffidenti, ossequiosi, imbarazzati accolgono il suo abbigliamento modesto ma curato mentre il suo passo, ormai stanco, attraversa, determinato, quei luoghi che lo riportano alla sua primissima infanzia.
È la sua città quella che attraversa, una città che porta i segni degli anni al fronte e che si nutre, ormai, delle giornate tumultuose che la investono. Scandita, nel suo vivere, dalle sirene delle fabbriche, dalle oratorie dei comizi, dagli scioperi e dalle occupazioni. E dagli scontri che sulla strada lasciano spesso il sangue di insanabili ferite.
Eppure è qui, tra le stanze dei suoi palazzi, che si nutrono con forza i sentimenti, quelli veri, sofferti, a volte celati o semplicemente non vissuti. È lo sguardo timido ma benevolo che Antonia rivolge a suo figlio, Davide appunto, il magistrato, nel momento in cui lo saluta tra le pareti spoglie della sua abitazione dove custodisce e protegge ciò che di più caro le appartiene, la famiglia. Stanca e piegata dalle fatiche nel corpo, è con dolorosa dignità che la donna cerca ristoro nella preghiera. La stessa a cui si affida Clelia, la moglie di Davide, tenuta in vita dall’incessante attesa di un figlio che la guerra mai le restituirà.
Sono le disillusioni che rivestono con inevitabile prepotenza l’incisiva carrellata di volti e voci che vivono queste pagine. È il cammino contrapposto di chi percorre queste strade, come Pietro e Paolo, ai quali Davide, di uno zio e dell’altro padre, rivolge parole di dissuasione che sembrano non ottenere alcun riparo.
E, alla fine, nulla muta se non in peggio davanti ai suoi occhi. Proprio a lui un ultimo arduo compito: svelare un’irreparabile fine, un esito forse annunciato, di un’esistenza che a nulla ha più creduto.

 

Biografia: Giornalista e scrittore (Torino 1883 - Roma 1948); fu per molti anni collaboratore e inviato della Gazzetta del popolo; come narratore si affermò con i romanzi Violetta di Parma (1920) e Pietro e Paolo (1924), cui seguirono le novelle di L'addio dell'angelo (1931), le "impressioni" di Roma (1932) e il romanzo Di padre in figlio (1938).





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