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Recensione: Dal fuoco e dal ghiaccio - Greta Cipriano

 

Titolo: Dal fuoco e dal ghiaccio
Autrice: Greta Cipriano
Casa Editrice: La Corte Editore
Data di pubblicazione: 2 Giugno 2023
Pagine: 336
Prezzo: 18,90€

Sinossi: 

Alya Lovelace sa cos’è la sofferenza. Cresciuta nelle Terre di Nebbia, dove deve sottostare a delle leggi ferree che costringono lei e la sua famiglia a vivere ai limiti della povertà estrema, trascorre le sue giornate assolvendo al ruolo di cacciatrice che le è stato imposto e per cui è stata addestrata duramente. Insieme a Kyle, da sempre innamorato di lei, progetta e sogna di fuggire. Quello che non sa è che una legge magica pende sul suo destino: con l’arrivo di Dastan, un bellissimo e arrogante guerriero, Alya scopre di essere l’erede al trono di Glaecis, ora sotto il controllo del crudele Moreor, l’usurpatore che, vent’anni prima, ha sottratto la corona alla vera madre della ragazza. Dastan riesce a convincere Alya a seguirlo e a lasciare tutto ciò che conosce, ma sconvolta dalle rivelazioni sul suo passato, la giovane fa fatica a fidarsi di lui. Il loro rapporto precipita quando, una volta giunti al Covo in cui si nascondono i ribelli di Glaecis, Alya scopre che Dastan è il suo Donedair e che sono destinati a stare insieme. Tra intrighi e sotterfugi, Alya dovrà destreggiarsi cercando di sopravvivere in questo nuovo mondo dove, anche grazie al Principe Audes - il fratello gemello ritrovato - capirà di avere uno scopo per cui vale la pena lottare.


Recensione: 

Da parecchio tempo, su instagram, venivo sommersa da estratti e da vari post che pubblicizzavano "Dal fuoco e dal Ghiaccio" opera di Greta Cipriano. Non avevo mai sentito parlare di questa autrice e spinta dalle recensioni super positivo, inizio la lettura di questo libro. 

In genere, non sono una lettrice che spulcia tutte le recensioni, anzi vado molto a sensazioni ma questa volta invece le ho lette e forse tutti quei giudizi positivi hanno influenzato troppo, alzando di gran lunga l'asticella delle mie aspettative. Aspettative che sono diventate sempre più grandi quando il protagonista maschile è stato paragonato a Rhysand (personaggio creato dalla abile penna della Maas). 

Vorrei iniziare questa recensione partendo dalle cose che mi sono piaciute per poi soffermarmi su quelle che proprio non mi sono piaciute. 
  • Lo stile di scrittura è sicuramente il punto forte di questo libro: è scorrevole, fluido, semplice ma allo stesso tempo non ti annoia ma ti tiene incollato alla pagine. Penso davvero che Greta Cipriano abbia talento e che possa andare molto lontano. 
  • Ho apprezzato le descrizioni dell'ambientazione, mi sembrava di essere proprio all'interno del Covo.
  • Anche l'idea di base non è male, infatti la trama mi aveva colpito molto. 
  • Non posso non citare la copertina, la trovo davvero fantastica. 
Nonostante queste premesse e questi punti a favore, la lettura non è andata come speravo. Ora vi spiego i motivi, se non volete gli spoiler vi consiglio di fermarvi qui e andare direttamente alle considerazioni finali.


                                                        *** INIZIO SPOILER***


Il libro si apre nelle Terre di Nebbia dove Alya, la nostra protagonista, è cresciuta. Ci viene raccontato che gli abitanti delle Terre di Nebbia vivono in condizioni di miseria, ma non ci viene spiegato nient'altro, sappiamo viene solo nominato qualche volta questo campo in cui vengono mandati i ragazzi ad addestrarsi, ma anche qui si brancola nel buio. 
Perchè esiste questo campo? per cosa vengono addestrati? perchè Alya viene scelta come cacciatrice? Chi governa Le Terre di Nebbia?
Sono tutte domande a cui non ho avuto alcuna risposta. 
Alya ha sempre desiderato lasciare quelle Terre ma non ha mai avuto il coraggio di abbandonare la famiglia, a cui è molto legata, e poi si rischia la vita se le guardie scoprono che si sta lasciando quella landa desolata. Il motivo? Anche questo sconosciuto. 
Quando Alya incontra Dastan e scopre di essere l'erede al trono di Glaecis e che quindi la vita che conosce è una menzogna, impiega circa 10 secondi a farsi andare bene questa cosa e partire per il suo nuovo regno. 
Tanto attaccata alla famiglia che alla sorellina manco la saluta. Sono rimasta molto perplessa. 
Cosa che mi ha fatto rimanere ancora più perplessa è il rapporto con il fratello adottivo. Jader non la sopporta, e fin qui tutto nella norma, ci sarà un valido motivo mi sono detta e invece no, la giustificazione di questo odio è che Alya ha allontanato una sua ipotetica ragazza. 
Jader le rinfaccia che a lei non frega di nessuno tranne che di se stessa, la tratta veramente male e usa parole forti per poi scoprire che in quel campo (l'unica cosa che viene raccontata di quel periodo) Alya si sacrifica per salvare sia lui che Kyle da morte certa e viene frustata fino all'osso. Poi senza neanche un confronto ma soprattutto senza delle scuse sul suo comportamento Jader decide di tornare ad avere un rapporto con la sorella! Siamo seri?

Rapporto Alya/Dastan altro punto dolente. Non c'è comunicazione tra i due, quando provano a parlare è un continuo litigio. Sia chiaro, adoro l'Hate to love, quando fatto bene e con criterio ma qui mi sembrava di assistere ad un'eterna litigata tra fratelli di 12 anni. Più volte Dastan prima le sta vicino, poi la tratta male e l'allontana, la ignora per poi tornare come se nulla fosse con “Ciao raggio di sole, sei tu che mi ignori, non il contrario”, ma sei serio? Fosse capitato una volta, ci potevo passare sopra, ma succede più e più volte.
Dastan dovrebbe essere una sorta di generale dell'esercito, una carica di grande importanza e responsabilità, ma per tutto il tempo non ho fatto altro che immaginare un ragazzino non capace di questo ruolo, che preferisce abbassare la guardia e litigare con un Kyle piuttosto che essere responsabile ma soprattutto maturo. L'importante è fare lo sbruffone con frasi del tipo “Sono il Ragafer, comando io”. Certo!
Un'altra cosa che non mi ha fatto impazzire è la storia delle “Ancore” che mi sembra una scopiazzatura della figura dei Parabatai.

                                                           ***FINE SPOILER***


Mi dispiace tantissimo essere stata cosi critica, ma sono cose che non sono riuscita a mandare giù. Ho ponderato per diversi giorni sul come impostare questa recensione ma ho pensato che se si vuole aiutare un'autrice a crescere, bisogna essere sempre obiettivi.
Come dicevo prima sono convinta del talento di questa autrice, sicuramente leggerò altri suoi libri e sicuramente rivaluterò questo pensiero.
Nonostante tutto non mi sento di sconsigliare questa storia, i gusti sono gusti e le opinioni sono personali.





2 cuori e mezzo!


A presto^^





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