Buona domenica lettori!
Rieccoci con le nostre segnalazioni, prendete carta e penna!
I cattivi poeti - Edoardo Piazza
Titolo: I cattivi poeti
Sinossi:
«Il giorno in cui si ritrovò a parlare con la fiamma del camino, perché non aveva
Katia è una bambina con spiccate doti di osservazione, che ama scrivere poesie (e vince premi). Crescendo trova il suo vero amore non nel ragazzo di cui si era infatuata, ma in sua sorella, Valentina, con cui condivide la passione per la politica e per le terroriste. Al liceo, Valentina entra nella colonna romana delle Nuove BR ed è costretta alla clandestinità. Katia la raggiunge nel casale in Maremma in cui si nasconde, e si ritrova in un blitz delle forze dell’ordine. Le amiche riescono a fuggire e decidono di formare una loro
Biografia:
Edoardo Piazza (Roma, 1986). Ha studiato Scienze Politiche e fondato un’associazione culturale. Ha pubblicato la raccolta poetica Container! (Ensemble Edizioni). Sempre con Ensemble ha partecipato all’antologia Congiunti e all’Agenda poetica 2022. Secondo classificato al Premio Zeno 2020 sezione poesia. Finalista Premio Leopoldo II di Lorena. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo Il Capodanno di Umberto Rose (Apollo Edizioni) e nel 2023 la silloge Il fosso, edita da Transeuropa. Si occupa di correzione bozze, ghostwriting e revisione testi. Organizza “raduni poetici” con letture collettive e dibattiti sulla poesia contemporanea.
Certi amori ritornano - Fulvia Altomare
Titolo: Certi
amoi ritornano
Sinossi:
«La felicità è una scelta».
Sono trascorsi otto anni dalla fine della relazione tra Luca e Marina. Dal loro amore è nato Gianluca, bambino di cui l’uomo ignora l’esistenza. Un incontro casuale tra i due ex amanti vede riaffiorare i sentimenti a lungo repressi; come il riaccendersi di
Biografia:
Fulvia Altomare, (Molfetta,1943). La sua passione per la scrittura è nata quando era ragazza, ma è riuscita a metterla a frutto solo dopo essere andata in pensione. Ha pubblicato i romanzi Un dono inaspettato (2020), Come una falena (2021) e A-mors (2022).
Takeko. Storia si una samurai - Daniele Cellamare
Titolo: Takeko. Storia di una samurai
Sinossi:
«Siamo figlie del Sol Levante, dobbiamo soffrire,
Quando, verso la fine dell’Ottocento, l’imperatore Meiji decide di rendere il Giappone una potenza di stampo occidentale, si trova di fronte all’ostilità dei signori feudali legati allo shogun Tokugawa. Per secoli, lo shogunato ha governato il Paese attraverso antiche tradizioni, facendo leva sulla tenacia e il
Biografia:
Daniele Cellamare (1952) è stato docente presso la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma e presso il Centro Alti Studi per la Difesa. È stato direttore dell’Istituto Studi Ricerche e Informazioni della Difesa. Ha collaborato con emittenti televisive nazionali e con diverse testate nazionali e straniere. Attualmente è consulente per le attività culturali dell’Agenzia Generale Treccani di Roma ed è responsabile del gruppo di analisti “Doctis Ardua” per la stesura di saggi di carattere geopolitico. Appassionato di studi sulla Storia Militare, ha pubblicato diversi romanzi storici: La Carica di
Balaklava, Gli Ussari Alati, Il drago di Sua Maestà, Gli artigli della Corona, Delitto a Dogali e La fortezza di Dio.
Due vite una ricompensa - Stefano Ferri
Titolo: Due vite una ricompensa
Sinossi:
«Era la voce del cardinale che proclamava:
Anno Mille. In uno sperduto feudo del Regno di Lombardia la routine del contadino Guglielmo viene funestata dall’improvvisa – e gravissima – malattia della giovane moglie Rosa. Deciso a non rassegnarsi all’idea di perderla, mentre sacrifica tutto il raccolto a un viaggio della speranza allo "Spedale" di Milano, si inventa un modo per non togliere il cibo di bocca ai suoi bambini: una pietanza sconosciuta chiamata riso, insaporita col contenuto dell’osso grande del bue.
Milano, 1573. Nel cantiere del Duomo il giovane pittore Filippo, dipendente di Valerio Perfundavalle di Lovanio, s’innamora della figlia di questi, Alessandra, che è promessa al nobile Galeazzo Soligo e ne rifiuta le avances. Filippo cerca di superare la delusione buttandosi sul lavoro e si specializza in una tecnica di colorazione da lui stesso inventata a base di zafferano, spezia che il cardinale arcivescovo Carlo Borromeo gli fa arrivare addirittura dalla Persia. Intanto Alessandra si sposa, e Filippo, invitato al matrimonio, decide di vendicarsi dell’antico rifiuto con uno scherzo che il cuoco di corte, l’amico Pierandrea, finge di accettare come tale avendone però capito la portata rivoluzionaria: “macchia” di zafferano il tradizionale risotto con il midollo di bue, servito come pietanza principale al pranzo di nozze. Ne esce un piatto favoloso, che conquista immediatamente la platea, la città e l’intero Ducato, arrivando persino a superarne i confini! Il riso, simbolo di abbondanza, non solo rappresenta la cultura milanese, ma diventa anche un atto di festa e di speranza dopo un periodo di grande sofferenza.
Due vite una ricompensa è un romanzo storico. È una storia emozionante. Una narrazione che si intreccia tra realtà storica e finzione, la trama racconta le asperità e le disuguaglianze della vita. L’amore e il caos o destino che poi alla fine in qualche modo sistema tutto. L’Autore presenta ai lettori una vicenda – originale, tragica, multiforme e meravigliosa – che da una tragedia individuale ha condotto all’usanza capace di unire nello spazio e nel tempo gli esseri umani: lanciare sugli sposi il riso crudo. È un rito derivato proprio dall’amore dei milanesi per il loro risotto, divenuto simbolo di gusto e abbondanza in spirito liberatorio dopo l’incubo della Peste del 1576. La scelta di basare parte della trama su eventi storici come la Peste, e l'introduzione di un rito tradizionale come il lancio del riso sugli sposi, conferisce al romanzo una dimensione culturale significativa, legando il destino dei protagonisti alle usanze che hanno plasmato una comunità.
Stefano Ferri dichiara: «Due vite una ricompensa” intende mostrare una delle più profonde e amare regolarità dell’esistenza umana: che se da un lato non è vero in assoluto che chi la dura la vince, dall’altro è sempre vero che un sacrificio onesto e amorevole lascia un segno, per quanto eventualmente diverso dall’intento originario, come un seme che porta frutto ai posteri e non a chi lo ha piantato.Vuole inoltre dare respiro storico a un tema a me molto caro, quello della diversità, inteso nella sua duplice accezione: diversità rispetto a una comunità (il caso di Guglielmo, in totale distonia coi suoi compagni di feudo) e rispetto a una religione, come accade a più d’un personaggio nella seconda parte».
Biografia:
Stefano Ferri (Milano 1966) vive a Milano. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Hilton per il giornalismo in turismo d’affari e nel 2006 il Premio Italia for Events per la stampa di settore. Nel 2022 gli è stata assegnata la menzione al TTG Star Award e nel 2023 è stato inserito fra i cento personaggi più influenti della meeting industry mondiale. Con Mursia ha pubblicato Crossdresser. Stefano e Stefania, le due parti di me (2021).
Spero che queste segnalazioni siano di vostro gradimento^^
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