Recensione: "SICE. Le bambole non hanno diritti" di Fernando Santini

7/27/2018

Titolo: SICE. Le bambole non hanno diritti
Autore: Fernando Santini
Edizioni: Dark Zone
Genere: Thriller
Pagine: 224
Formato: Cartaceo-Digitale
Prezzo: Cartaceo EU 14,90-Digitale EU 1,49


Trama:
 Il Vice Questore Marco Gottardi ha avuto un passato importante nei reparti operativi della Polizia di Stato. Dopo aver vissuto sulla sua pelle la violenza della lotta alla criminalità si è ritirato a gestire un tranquillo commissariato romano. La sua esperienza e la sua capacità di gestione dei propri uomini non possono, però, essere sprecate. È a lui che i vertici del ministero degli Interni affidano il comando di una nuova unità: la Squadra Investigativa Crimini Efferati. La prima indagine in cui la Squadra sarà coinvolta riguarderà la morte di un regista cinematografico, forse collegata all'uccisione di un adolescente il cui corpo, orrendamente torturato, è stato ritrovato alla foce del Tevere. Nel corso della propria azione investigativa, la S.I.C.E. troverà un alleato, anche se non particolarmente gradito al Vice Questore Gottardi: un'organizzazione segreta denominata ARCO, i cui membri hanno deciso che il fine giustifica i mezzi e che quindi si può usare la violenza per far trionfare la giustizia.

Recensione:
Il regista Guglielmo Pieretti viene trovato morto nel suo appartamento romano. In contemporanea, un bimbo viene trovato orribilmente ucciso nel Tevere.
Cosa accomuna queste dui casi, all'apparenza, così diversi?
Marco Gottardi, Vice Questore dall'integerrima carriera, viene incaricato dai piani alti, di formare una nuova squadra investigativa: la SICE, la Squadra Investigativa Anticrimine, dopo che alcuni elementi poco chiari, ricondurranno la morte del piccolo Khaled ad un centro di accoglienza per immigrati a Lecce e al traffico di esseri umani.
Da qui in poi l'autore vi metterà davanti a una scelta: stare con la giustizia "pura", oppure con i giustizieri fai da te, che attraverso la legge del Taglione, abbatteranno la loro scure sui membri di una associazione criminale, che va ben oltre la compresione umana: quella degli snuff movies, i cui protagonisti sono i più innocenti, i più puri: i bambini.
Più di una volta mi sono scordata dell'esistenza di una giustizia chiamata a conferire la giusta pena ai criminali, tifando per i giustizieri, fregandomene delle regole, così come nel romanzo, ai membri della SICE, costerà una fatica enorme dover aspettare, pur avendo ormai scoperto le nefandezze compiute da questi individui, che in nome dei soldi, hanno perso tutto, compresa l'umanità. Alla loro professionalità si contrappone l'istinto, la pura vendetta, dell'anonima ARCO, così si fanno chiamare questi paladini della giutizia fai da te. Come biasimarli, in fondo, se non mettendo da parte la rabbia, e comprendendo che occhio per occhio significa abbassarsi al livello degli aguzzini?
SICE è un romanzo che fa riflettere, che pone al lettore un quesito etico e morale, che ci mostra come il mondo non sia popolato solo da buoni o cattivi e come sia, a volte, difficile di fronte alla disumanità, rimanere lucidi. Un thriller accattivante, forte emotivamente e ben strutturato in ogni sua parte. 




 

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