Recensioni a confronto: IL PRECARIO EQUILIBRIO DELLA VITA di Giorgio Marconi

3/25/2013

Buongiorno lettori e lettrici! Oggi vogliamo parlarvi di un romanzo che ci ha colpito ed emozionato. Stefania e Monia hanno letto "Il precario equilibrio della vita" di Giorgio Marconi ed ora sono pronte a condividere con voi le loro opinioni. Buona lettura! 

Titolo: Il precario equilibrio della vita
Autore: Giorgio Marconi
Editore: Edizioni Montag
Collana: Gli Orizzonti
ISBN: 9788896793831
Pagine: 112 p.
Prezzo: € 18.00
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2012

Trama
Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant'anni. È la lettera di Clara, l'unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita. Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonne, infermiera della casa di riposo. Le storie dei tre protagonisti si legano nella cognizione che l'Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni. Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.


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Il pensiero di Stefania:

Giulio, pittore 98enne, vive da anni in un ricovero per artisti di Parigi, giornate sempre uguali finchè un giorno riceve la visita di Goffredo che si presenta all'infermiera Yvonne come funzionario delle poste italiane, incaricato di recapitare un plico a Giulio. Yvonne indica Giulio a quell'insolito visitatore e così Goffredo gli consegna una lettera persa nei meandri di un ufficio postale per circa 70 anni. Strano a dirsi, l'anziano pittore decide di non aprirla subito, sa di chi è e ne ha quasi paura perchè quella lettera l'aveva tanto attesa ed avrebbe potuto cambiare la sua vita all'epoca.
Giulio invita, quindi, Goffredo a fermarsi per il pranzo e intanto inizia a raccontargli della sua vita, dall'infanzia fino alla vecchiaia. Una vita ricca di eventi, sia belli che brutti, da cui Goffredo sembra letteralmente rapito.
C'è poi Yvonne, la responsabile della struttura, che vive di rimorsi e rimpianti. L'arrivo di Goffredo cambierà anche la sua vita alla fine.
Possibile che un funzionario delle poste si scomodi così tanto solo per una lettera? Chi è in realtà Goffredo e perchè è andato a trovare Giulio?
Interrogativi che via via trovano risposta nella mente del lettore in un climax crescente di rivelazioni.
Ho gioito e riso ma mi sono anche rabbuiata a leggere via via la storia, interrogandomi sul destino e sul fatto che ne siamo fautori o meno.
 Una storia breve ma intensa, un peccato che sia finita così presto.



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Il pensiero di Monia:


Il tempo è qualcosa di inafferrabile e misterioso. Governa le nostre vite senza che noi possiamo ribellarci e ci rende in un certo senso schiavi del destino. La nostra esistenza non è altro che lo scorrere incontrastato del tempo e tutto ciò che siamo è sempre in bilico su un filo invisibile che oscilla imperturbato sotto il peso delle nostre scelte. 
Il precario equilibrio della vita”, un romanzo profondo e delicato scritto dalla mano sensibile di Giorgio Marconi e pubblicato nel 2012 da Edizioni Montag, nonché finalista al Premio Le Fenici 2011 e al Premio Nicola Calabria Editore 2011, esplora il senso della vita e del tempo, cercando di carpire il significato dello scorrere di parole e immagini che formano i nostri giorni e che non hanno altro punto fisso che l’amore. Sì, perché in questa giostra caotica dove veniamo trascinati senza avvertimenti o protezioni, non c’è altro modo per non perdere l’equilibrio se non abbandonarsi alla volontà del cuore, l’unico che forse non sbaglia mai la strada. 
Giulio Matreschi è un anziano pittore che risiede in una casa di riposo per ex-artisti in Francia, in compagnia di amici vecchi e nuovi, dell’infermiera Yvonne, e di tanti ricordi insostituibili. Un giorno, Goffredo, funzionario delle poste italiane, arriva in quella dimora di pace e consegna a Giulio una lettera che per un disguido è rimasta nel magazzino per cinquant’anni, una lettera importante che racchiude il destino del ragazzo che era, una lettera che avrebbe potuto cambiare la sua vita. Il pittore, però, non se la sente di immergersi repentinamente nella lettura della missiva e chiede all’uomo di fermarsi per qualche ora a fargli compagnia. Inizia così un viaggio della memoria, uno straordinario percorso a ritroso di cui Giulio ci rende partecipi grazie alle emozioni intense, ai sorrisi e alle lacrime, e alla vitalità inesauribile dei suoi ricordi. La sua infanzia, la scoperta dell’arte e del suo talento, le avventure artistiche e lavorative, il viaggio in America alla ricerca di una svolta professionale, gli anni della senilità, ma soprattutto il suo amore immenso per Clara, che tanti anni prima aveva scritto quella lettera che non è mai arrivata. 
Uno degli aspetti che colpisce maggiormente di questo romanzo è la serenità che trasmette. Nonostante la vita di Giulio non sia andata come forse lui sperava, infatti, il racconto della sua esistenza è sempre ricco di energia e calore, non c’è spazio per i rimpianti perché anche ciò che non è riuscito a ottenere è stato fondamentale per vivere le esperienze che altrimenti non avrebbe mai vissuto. Giulio non si rattrista pensando alle occasioni mancate, ma gioisce di ciò che ha avuto. Non combatte il destino, ma lo accetta e afferra ogni suo dono. 
Giorgio Marconi ci regala una bellissima e piacevole prova narrativa, un’opera ricca di significati importanti, scritta con naturalezza e tatto. Lo stile dell’autore è davvero impeccabile, mi ha colpito e affascinato. La sua prosa è fluida, scorrevole e trascinante, pacata e sobria eppure intensa e toccante. Non esagero dicendo che il libro è scritto egregiamente e che il tono utilizzato da Marconi per esplorare questa storia nella sua totalità è praticamente perfetto e mai stonato. Non ci sono sbavature linguistiche, non c’è un termine fuori posto, tutto è esattamente calcolato. Questo è il racconto di una vita, una narrazione continua che non annoia mai, anzi, spinge a volerne sapere sempre di più! Il romanzo è narrato principalmente dal punto di vista di Giulio, ma in alcune parti si sposta sui pensieri di Yvonne e di Goffredo, così che il lettore può avere una panoramica approfondita degli stati d’animo dei personaggi che abitano la storia. L’ironia con cui il protagonista racconta i fatti della sua vita è sicuramente uno dei punti di forza del romanzo; infatti, la capacità di Giulio di stemperare con la sua gaiezza anche gli eventi più drammatici è importantissima per rendere la narrazione sempre equilibrata e vivace. 
Giulio è un protagonista sorretto da uno spirito forte e luminoso che con le sue parole riesce a tenere sempre alta l’attenzione del lettore. Non è riuscito a vivere il sogno più grande della sua vita, ma questo non gli ha impedito di raccogliere tutti i frutti che trovava sulla strada a mano a mano che proseguiva il cammino. Il suo ottimismo e la sua allegria nei confronti della vita spiazzano e confortano perché questo suo modo di essere elargisce un grande insegnamento che bisognerebbe tenere sempre a mente. La vita non va sprecata, anche se non è quella che avremmo scelto e sperato. 
Il precario equilibrio della vita” è un romanzo intenso e profondo che riserva molti spunti di riflessione sul senso della vita, dell’amore, delle scelte, del tempo e di tutti quegli elementi che contribuiscono a creare il nostro universo. Un romanzo di speranza e buoni sentimenti che apre la mente alla riconciliazione con il destino. Assolutamente consigliato, soprattutto a chi ama ascoltare e leggere storie vere e impregnate, allo stesso tempo, di tristezza e allegria e che riservano anche qualche inaspettata sorpresa nel finale!



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Noi siamo soddisfatte di questo romanzo e vi consigliamo di leggerlo! C'è qualcuno di voi che l'ha già letto? Se sì, cosa ne pensate? Siete d'accordo con noi o avete una diversa opinione?
A presto,
Stefania e Monia

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7 commenti

  1. Sembra proprio bello :) credo che lo leggerò

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  2. si l'ho letto anch'io e condivido il vostro pensiero, ho gioito, ho riso, mi sono rattristata e mi ha fatto riflettere..appena 110pg ma dense

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    1. È vero, sono poche pagine ma davvero piene di emozioni :-) Un romanzo ricco di insegnamenti!

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  3. Io l'ho letto è l'ho adorato! *_*

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    1. Mi fa piacere sapere che la pensi come noi :-) Il libro merita davvero, quindi è stato un piacere leggerlo!

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  4. pareri uniformi :) fa molto piacere anche a me

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