Recensione: "LA RAGAZZA CHE VENIVA DAL MARE" di Michele Vitale

2/10/2014

Buon lunedì amici e buona giornata! Oggi da me piove come al solito e con tutta quest'acqua in giro mi è venuta voglia di farvi conoscere un romanzo ambientato in un mondo dove l'acqua ha un ruolo principale. Di cosa sto parlando? Beh...della serie urban fantasy di Michele Vitale, la magica Mermaid incentrata sulla figura ammaliante della sirena. Ho da poco letto La ragazza che veniva dal mare, primo volume della saga, e voglio condividere con voi il mio pensiero.

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Titolo: La ragazza che veniva dal mare (Mermaid #1) 
Autore: Michele Vitale
Editore: Narcissus me
Prezzo: € 2.99
Pagine: 240 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy, Romance 
Anno di pubblicazione: 2014

Trama
È estate quando l'intera baia di Aglesia rimane sotto shock dagli eventi che si abbattono sulla cittadina, nelle acque profonde che bagnano la riva. Morti strane, violente e sospette si susseguono a ritmi costanti, scombussolando la quotidianità degli abitanti che cercano una spiegazione a quegli strani eventi. La risposta a quelle morti però, sembra averla trovata Tom, diciottenne introverso ed unico sopravvissuto agli strani incidenti. Che cos’è che distrugge le barche e dilania i corpi degli sciagurati che vengono uccisi!? Secondo Tom, la minaccia viene dal mare, popolato da branchi di sirene assassine… Ma nessuno gli crede, a cominciare da suo padre, l’uomo di cui Tom ha profonda stima e fiducia. Ma se gli altri hanno ragione… se le sirene non esistono… allora chi è Leila, la ragazza che gli ha salvato la vita il giorno dell’incidente!? Tom lo sa. È una sirena. Ma non come le altre. Lei è bella, buona e… spaventata. Le sirene malvagie le stanno dando la caccia e lei non ha saputo far altro che rifugiarsi fra le braccia del giovane pescatore. Ma cosa succederà quando gli abitanti di Aglesia scopriranno la verità su di lei? Tom è pronto a difenderla, anche se significa andare contro la sua stessa natura, perché, in fondo al suo cuore, sa già di essersene innamorato. Avvincente e misterioso, La ragazza che veniva dal mare è il primo volume della saga di Mermaid.

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La mia recensione

Le sirene sono da sempre annoverate tra le figure più affascinanti che popolano il magico mondo della fantasia e della mitologia. Sono belle, misteriose, pericolose e soprattutto esercitano una malia ipnotizzante su chiunque le guardi e le ascolti. Io sono una grande fan delle sirene e quando sono venuta a conoscenza di questa storia non ho potuto fare a meno di amarla dal primo istante. “Mermaid: la ragazza che veniva dal mare” è il primo volume della saga urban fantasy romance e young adult scritta da Michele Vitale, giovanissimo autore nostrano che ha esordito recentemente con il contemporary romance YA “Emma” e che ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un rinomato scrittore. Questo suo secondo romanzo è ricco di magia e purezza, un libro dal sapore acquatico che mi ha dato la possibilità di percorrere i passi di un primo amore dolce e ingenuo, che mi ha coccolato e regalato emozioni delicate e semplici.
Il protagonista è Tom, un ragazzo che vive con i genitori in una casetta sulla baia di Aglesia e che è abituato a trascorrere la maggior parte del suo tempo in spiaggia. Suo padre, infatti, è un pescatore e da quando era solo un bambino il suo interesse principale è stato la pesca. Il mare è il luogo in cui si sente a casa. Ma un giorno, mentre è fuori con la barca di famiglia, succede qualcosa di strano e inspiegabile e Tom si ritrova in gravissimo pericolo. La barca viene completamente distrutta e lui rischia di annegare, ma poi si risveglia sulla sabbia, circondato da molti degli abitanti della baia, illeso e, soprattutto, vivo. Non riesce a trovare una spiegazione razionale all’accaduto, ha perso i sensi nell’incidente e purtroppo non ricorda nulla; l’unica cosa che gli è rimasta di quel giorno è una specie di strana squama di minuscole dimensioni. Un fatto, però, è certo: qualcosa o, forse, qualcuno l’ha salvato. Mentre cerca di riprendersi dallo shock e di fare luce sugli avvenimenti, altri incidenti come il suo si verificano nello stesso punto dell’oceano; stavolta, però, non ci sono sopravvissuti. La popolazione di Aglesia inizia a essere inquieta, spaventata dal mistero di quelle morti e preoccupata per l’economia di quella zona dell’isola che è incentrata sulla pesca, e Tom diventa sempre più ossessionato dal suo incidente. Ma all’orizzonte ci sono dei cambiamenti e, nonostante sia incredulo di fronte a quella possibilità, capisce che quegli attacchi provengono da qualcosa più pericoloso di uno squalo: sirene. E, quando ne incontra una, la bellissima Leila, non può fare a meno di innamorarsene perdutamente… 
Questa è una di quelle storie delicate, ingenue, pure e magiche che fanno battere timidamente il cuore e sognare a occhi aperti. È quello che ho pensato immediatamente leggendo i primi capitoli del libro perché mi hanno fatto tornare indietro nel tempo, a quando si è adolescenti e tutto sembra incorrotto e avventuroso, quando si ha la consapevolezza che c’è tutto un mondo da scoprire che ci aspetta lì fuori, e che una storia di cui noi finalmente saremo i protagonisti ci attende dietro l’angolo. Ecco, questo è esattamente ciò che mi ha trasmesso questo libro: la speranza di far parte di qualcosa di bello e unico. Si sente, infatti, che è scritto da una persona giovanissima, che si affaccia ora nel vero universo della vita, e che ha messo in questa storia tutta la sua passione per la magia e l’amore per le parole.
Dividerei il libro in due parti: la prima più oscura, dove conosciamo Tom ed entriamo nella sua vita, dove veniamo condotti insieme a lui nel vortice acquatico di un mistero ammaliante e pericoloso, e la seconda più luminosa, dove viene sviluppato il rapporto tra i due protagonisti e si assiste alla nascita e alla crescita del primo vero amore, quello che ti porta a vivere solo per esso e a far girare le giornate intorno alla persona che ti fa provare quelle strane e intense emozioni indimenticabili. Io ho adorato la parte iniziale perché mi ha tenuto per tutto il tempo con il fiato sospeso in attesa di scoprire l’evoluzione delle vicende e perché Michele Vitale è estremamente bravo a descrivere una situazione di mistero puntellata da fugaci momenti romantici, ha un tocco magico che non ci si aspetterebbe da un autore, è più facile trovarlo in un’autrice, e mi ha totalmente stupito e incantato. Ma il libro non parla solo della storia d’amore tra Leila e Tom, molte parti sono dedicate anche alle indagini che Emhilton, il padre del ragazzo, la dottoressa Elizabeth e il poliziotto Jeshon svolgono per capire l’origine degli attacchi avvenuti in mare e la provenienza della strana squama ritrovata in ogni incidente; anche in questo caso, l’autore ha saputo destreggiarsi bene creando delle personalità adulte molto solide e marcate con situazioni ben costruite e studiate.
Lo stile di Michele Vitale è fluido e molto corretto, maturo, con parecchie pennellate poetiche ed evocative, attraversato costantemente da una sottile ironia che vela ogni dialogo, e infatti gli scambi di battute tra i vari personaggi sono spesso molto divertenti e lasciano un sorriso stampato in volto perché sembrano veramente presi dalla realtà; soprattutto, le parti che vedono coinvolti Tom ed Emhilton sono molto vivaci, ma anche i primi dialoghi tra lui e Leila hanno quest’impronta ironica che stempera le diverse situazioni che vivono. Leggendo questo romanzo, ci si trova davanti ad una narrazione leggiadra che scivola via rapidamente e che coinvolge il lettore sin da subito. È narrato in terza persona e segue più punti di vista, ma in modo talmente vivido e informale da risultare vicinissimo al lettore, non si sente la distanza, anzi ci si immerge subito nella vita di Tom e degli altri abitanti dell’isola e si entra con facilità nelle loro teste. Non mancano anche i colpi di scena ed è molto interessante la parte dedicata alle caratteristiche delle sirene, che nascondono sempre qualche sorpresa. Alcune descrizioni sono meravigliose, soprattutto quelle dedicate a Leila, e mi hanno fatto quasi commuovere per il loro epico romanticismo
Come Venere, emersa dalla spuma delle onde, così la sirena sbucò in superficie, con i biondi capelli imperlati d’acqua e la pelle liscia che risplendeva di purezza alla trasparenza della pioggia.
C’è forse qualche sbavatura linguistica ma di minima importanza, qualche risoluzione delle vicende magari troppo semplice, ma niente che penalizzi la storia, e con una limata le poche pecche potranno essere migliorate. Michele Vitale ha solo diciotto anni (e ci tengo a precisarlo perché è importantissimo), scrive benissimo, e io per prima sono rimasta stupita dalla sua bravura e dalla sua maturità nel raccontare e strutturare storie; è sicuramente un autore di talento che, con il tempo e l’esperienza, sono certa ci regalerà racconti fantastici.
I personaggi sono caratterizzati ottimamente e in pochi tratti decisi. Tom è il protagonista ed è un ragazzo simpaticissimo, una persona che si potrebbe tranquillamente incontrare in giro e con cui fare subito amicizia perché è serio, ironico, pragmatico e anche romantico. Leila è una meravigliosa e giovane sirena dalla personalità dolcissima e fiabesca, è estremamente sensibile e ama intensamente; una figura eterea e incantata. Poi, ci sono tutti gli altri: veramente ben approfondita la psicologia di Emhilton, che è un uomo buono e protettivo ma anche sveglio e desideroso di scoprire la verità; Lucinda, la madre di Tom, che è vivace ed estroversa, appassionata di cucina e chiacchierona; la dottoressa Elizabeth e Jeshon non hanno riscontrato particolarmente la mia simpatia perché sono entrambi troppo testardi e impiccioni, proprio invadenti, ma di certo le loro personalità sono esplorate sin nel minimo dettaglio; gli amici di Tom sono ugualmente approfonditi e si distinguono subito l’uno dall’altro, ma a me è piaciuto tantissimo Jackson, l’anziano vicino di casa di Tom, che mi è stato immediatamente simpatico e che nasconde più segreti di quanto si possa pensare.
La parte fantasy dedicata alle sirene in questo primo volume è presente ma non in modo marcato, tuttavia gli elementi che ci sono bastano a creare una storia interessante e coinvolgente e hanno stuzzicato la mia curiosità in men che non si dica. Il mondo acquatico è ancora molto oscuro e non vedo l’ora di scoprirne di più. In questo libro, l’autore si è concentrato maggiormente sulla figura di Leila, lasciando indizi qui e lì e originando anche parecchie curiosità che sono impaziente di soddisfare, soprattutto per quanto riguarda la vita in mare e il suo passato. Le sirene assassine responsabili degli attacchi in mare sono descritte in modo perspicace e inquietante e di certo su di loro voglio scoprire tante cose che per ora non vengono svelate ma che sicuramente avranno spiegazione nei seguiti.
La peculiarità del romanzo si può trovare anche nella sua ambientazione. Forse è questa la prima caratteristica che attrae il lettore, perché Michele Vitale ha deciso di collocare la sua storia in un paesaggio meraviglioso e suggestivo, ricco di zone affascinanti, e così l’atmosfera che si crea mentre si sfogliano le pagine è magica e delicatamente romantica. Un luogo quasi senza tempo. Sono rimasta molto colpita dalla sua capacità descrittiva e durante la lettura mi sembrava di essere veramente lì, insieme a Tom e a Leila. In particolare, ho trovato estremamente evocative le parti ambientate di notte, tra cielo, mare e stelle, e questo ha contribuito a plasmare il romanticismo puro che impronta tutto il romanzo.
Mermaid: la ragazza che veniva dal mare” è un romanzo ben scritto e appassionante e lo consiglio a tutti coloro che vogliono una storia d’amore dolce e dal sapore marino, in particolare alle giovani romantiche. Un piccolo sogno in mezzo all’acqua.

e mezzo cuore in più per questo magico urban fantasy popolato da sirene!


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