Buon pranzo, amici! Oggi ho in serbo per voi la recensione di un libro che ho terminato qualche tempo fa e che consiglio alle giovani lettrici che vogliono una storia d'amore pura e ingenua che faccia palpitare il loro cuore: La maschera nera di Virginia Mandolini. Ebbene sì...durante la pausa pranzo voglio allietarvi con questo romance contemporaneo dalle sfumature marcatamente avventurose e avvincenti che presenta una parte romantica molto dolce e pura.
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Titolo: La maschera nera
Autore: Virginia Mandolini
Editore: youcanprint
Prezzo: € 3.50 (ebook) - € 16.20 (cartaceo)
Pagine: 474 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Romance, Avventura
Anno di pubblicazione: 2012
Trama
Il tenebroso Manuel, capo di una banda di criminali, decide di rapire la giovane Nicol, per ragioni misteriose. Ma durante la prigionia della ragazza, tra lei e Manuel si instaura un rapporto profondo, che stravolgerà i suoi piani e cambierà radicalmente il destino di entrambi.
Opera dalla scrittura delicata e genuina, a sprazzi dolcemente ingenua. Un tratto di penna forte e al contempo soave, per una trama coinvolgente, che, grazie alla chiarezza psicologica e alla profondità con la quale sono descritti i personaggi, consente al lettore una piena identificazione con essi e un alto grado di partecipazione emotiva. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, dal ritmo serrato e imprevedibile, che coadiuva un messaggio estremamente chiaro e positivo. L'atmosfera degli avvincenti feuilleton in stile "La freccia nera", con un linguaggio fresco, giovane, dotato di un’acuta sensibilità.
Il lettore è trascinato nelle vicende incalzanti che porteranno i due protagonisti ad affrontare un tormentato percorso di salvezza, a cominciare da se stessi.
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La mia recensione
Avete presente quelle storie d’amore dolci e pure? Quelle talmente tenere da sembrare incantate e perfette, degne di una fiaba? Ecco, la storia raccontata da Virginia Mandolini nel suo romanzo d’esordio La maschera nera mi ha ricordato questo romanticismo utopico che si sogna da ragazzine e che fa aspirare al principe azzurro senza macchia né paura pronto a fare di tutto per salvare la sua innamorata. È stata una lettura molto piacevole. Devo dire che una delle caratteristiche fondamentali del libro è la leggerezza; mentre si leggono i vari capitoli, le parole sembrano ariose e in men che non si dica ci si ritrova ad aver divorato un sacco di pagine. La cosa che in primis mi aveva spinto a voler leggere questo romanzo è il fatto che nella trama si facesse riferimento a La freccia nera, che io ho amato molto per lo stile avventuroso e semplice, e ammetto che il paragone è azzeccato. Anche qui ci sono tanti eventi e colpi di scena, sentimenti puri e ingenui, personaggi che acquistano la posizione di “ruolo tipico”, e un amore che va oltre tutto.
La trama è più intricata di quella che vi ho accennato io, ma proprio perché abbastanza ricca di fatti preferisco solamente dire l’essenziale e lasciare a chi vorrà leggere il libro il piacere di scoprire le vicende da sé. Il romanzo tratta temi apparentemente comuni e tipici dei romance contemporanei, ma in realtà tocca tanti argomenti delicati, come la povertà, la vita nelle favelas brasiliane, la crudeltà dei ricchi e potenti, la violenza sui più deboli, la vendetta e il risentimento, la religione, la capacità di superare l’odio grazie all’amore. Per il linguaggio utilizzato e la storia d’amore molto delicata e ingenua è una lettura sicuramente adatta ai più giovani, ma può facilmente essere apprezzata anche da lettori adulti e più cinici.
Lo stile di Virginia Mandolini è semplice e moderno, informale, e coinvolge sin dalla prima parola. I capitoli sono ben strutturati e non c’è tregua tra un avvenimento e l’altro. Forse è proprio questa struttura veloce a renderlo vicino ai vecchi romanzi d’avventura e a conferirgli quel tocco antico che lo porta ad essere adatto a chi ha sete di peripezie e inseguimenti, tradimenti e verità scottanti, fughe improvvise e rapimenti, baci rubati e ostacoli da superare. Mi sarebbe piaciuto vedere approfonditi alcuni aspetti che sono lasciati un po’ in secondo piano, come la personalità di alcuni personaggi o le ambientazioni, ma la storia è incentrata principalmente sull’amore dei protagonisti e va bene così.
Arrivo, quindi, agli elementi che più ho apprezzato del libro: l’amore e il romanticismo. Questa è una storia che segue lo schema tradizionale dei romance e ultimamente trovo questi amori troppo perfetti, idilliaci e utopici (quando ero più giovane mi piacevano di più, devo ammetterlo), tuttavia la Mandolini è riuscita a sorprendermi e a conquistarmi. Nonostante la perfezione del legame che unisce Nicol e Manuel, mi sono emozionata e ho trovato il romanticismo descritto molto piacevole. Forse è stata proprio l’idea di base a farmelo piacere così tanto, infatti penso che un amore nato tra due persone così opposte, una vittima l’altro carnefice, sia veramente stuzzicante, fatto sta che mi è piaciuta molto. La reputo una favola dolce e semplice, come una rilettura in chiave moderna de La Bella e la Bestia, dove il protagonista maschile è nero, mentre la protagonista è il bianco candido che illumina improvvisamente l’esistenza buia dell’amato. Infatti, Nicol rappresenta la purezza, ha un candore che le permette di perdonare e comprendere, mentre Manuel è un personaggio sfaccettato, ha un carattere pieno di sfumature, e c’è una dualità di fondo a caratterizzarlo.
Magari ho trovato un po’ frettoloso il comportamento di Nicol quando comincia a conoscere Manuel; è vero che la tratta con gentilezza e generosità, ma è sempre la persona che l’ha fatta rapire e al posto suo mi sarei presa più tempo prima di concedergli la mia cieca fiducia. Lei è molto giovane, quindi forse ha avuto più facilità a dimenticare chi fosse e l’ha visto anzi come un salvatore, e va bene…lo capisco, ma credo comunque che lo sviluppo di questa parte sarebbe dovuta essere più lenta.
La maschera nera è un piacevole romance d’avventura dove l’amore trionfa sempre ed è pronto a sfidare milioni di ostacoli. Consigliato alle romantiche sognatrici che desiderano una storia dolce e classica.


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