Scheda tecnica:
Titolo: Storie di un viaggiatore immortale
Autore: Andrea Casalboni
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Trama: Tristan Garden, nato nella campagna inglese del XIV secolo, non è un uomo come tutti gli altri: non gli servono cibo e acqua per nutrirsi, ma storie, lette o ascoltate.
Le Storie di un Viaggiatore Immortale altro non sono che la vita di Tristan, raccontata da lui stesso, una vita fatta di pellegrinaggi e avventure a cavallo tra i secoli fino ai giorni nostri, cibandosi delle tante storie di un’umanità in perenne mutamento, ma che, come riflette amaramente Tristan, ripete spesso gli stessi errori. Le peregrinazioni e i viaggi di questo strano eroe, che invecchia quando racconta o scrive ma ringiovanisce quando ascolta o legge, sono alternate di continuo a brevi racconti di varia natura ma sempre carichi di spunti di riflessione sulla natura umana e sul potere dell’atto creativo, qualunque esso sia.
Storie di un Viaggiatore Immortale, a metà tra un romanzo e una raccolta di racconti, tra la storia e la finzione, è in parte un viaggio tra i continenti e i secoli, in parte una sintesi sulla storia della civiltà moderna e in parte una retrospettiva agrodolce sugli uomini, sulle loro azioni, sulle loro passioni e, ovviamente, sulle loro storie.
Le Storie di un Viaggiatore Immortale altro non sono che la vita di Tristan, raccontata da lui stesso, una vita fatta di pellegrinaggi e avventure a cavallo tra i secoli fino ai giorni nostri, cibandosi delle tante storie di un’umanità in perenne mutamento, ma che, come riflette amaramente Tristan, ripete spesso gli stessi errori. Le peregrinazioni e i viaggi di questo strano eroe, che invecchia quando racconta o scrive ma ringiovanisce quando ascolta o legge, sono alternate di continuo a brevi racconti di varia natura ma sempre carichi di spunti di riflessione sulla natura umana e sul potere dell’atto creativo, qualunque esso sia.
Storie di un Viaggiatore Immortale, a metà tra un romanzo e una raccolta di racconti, tra la storia e la finzione, è in parte un viaggio tra i continenti e i secoli, in parte una sintesi sulla storia della civiltà moderna e in parte una retrospettiva agrodolce sugli uomini, sulle loro azioni, sulle loro passioni e, ovviamente, sulle loro storie.
La mia visione d'insieme:
E' il 1306 quando Tristan viene alla luce in Cornovaglia, nel sud dell'Inghilterra; subito la strega Hebamme, che ha aiutato sua madre nel parto, rivela ai neo genitori che Tristan è diverso e per sopravvivere deve nutrirsi di storie.
Dopo qualche anno, quindi, Tristan viene spedito dai monaci per sopravvivere ed essere protetto fino a che da adulto non decide di darsi al vagabondaggio e nutrirsi delle storie di pellegrini e marinai.
E' proprio Tristan a raccontarci la sua storia, lasciato il monastero diventa menestrello in Francia, viaggia molto e ricopre varie figure diventando editore in Italia, proprietario di una compagnia marittima nel nord Europa, proprietario terriero in Australia.
Un giramondo che di cose ne ha fatte e viste tante in oltre 700 anni di vita, eh si, Tristan invecchia solo quando le storie le racconta pertanto sembra quasi immortale. Peccato che questo aspetto gli neghi una vita di affetti sinceri, evita quindi i legami e le donne sono solo a pagamento.
E' una storia nella storia, vi sono racconti apparentemente sconnessi tra quelli di Tristan che però hanno il loro perchè.
Anche la fine lascia un senso di mistero, dove inizia la finzione e dove la realtà della sua storia?
Leggendo diciamo che si rispolvera anche un po' di storia attraverso conflitti e protagonisti di otto secoli.
Dopo qualche anno, quindi, Tristan viene spedito dai monaci per sopravvivere ed essere protetto fino a che da adulto non decide di darsi al vagabondaggio e nutrirsi delle storie di pellegrini e marinai.
E' proprio Tristan a raccontarci la sua storia, lasciato il monastero diventa menestrello in Francia, viaggia molto e ricopre varie figure diventando editore in Italia, proprietario di una compagnia marittima nel nord Europa, proprietario terriero in Australia.
Un giramondo che di cose ne ha fatte e viste tante in oltre 700 anni di vita, eh si, Tristan invecchia solo quando le storie le racconta pertanto sembra quasi immortale. Peccato che questo aspetto gli neghi una vita di affetti sinceri, evita quindi i legami e le donne sono solo a pagamento.
E' una storia nella storia, vi sono racconti apparentemente sconnessi tra quelli di Tristan che però hanno il loro perchè.
Anche la fine lascia un senso di mistero, dove inizia la finzione e dove la realtà della sua storia?
Leggendo diciamo che si rispolvera anche un po' di storia attraverso conflitti e protagonisti di otto secoli.
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