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PensieriOltreblog #8: "Mi ami e non lo sai" di Tiziana Merani

Bentrovati, Lettori!
Oggi abbiamo l'onore di ospitare una vecchia conoscenza del blog: la nostra cara Rosy (Inside a book), che condividerà con noi una sua recensione.

Mi ami e non lo sai di Tiziana Merani


Più riguardo a Mi ami e non lo saiTitolo: Mi ami e non lo sai
Autore: Tiziana Merani
Editore: Giunti
Pagine: 160
Prezzo: € 9.90


Trama: Avere vent'anni non è sempre il massimo della vita: a volte infatti ti costringe ad abbandonare un sacco di nobili occupazioni che fino a quel momento hanno segnato le tue giornate: giocare a pallone, fare a botte con gli amici, stuzzicare le ragazze, guardare il soffitto... E invece a vent'anni ti tocca pure cercare un lavoro retribuito. All'indomani del suo ventunesimo compleanno, Paolo continuerebbe volentieri a ciondolare in camera sua, se non fosse per le continue strigliate di sua madre a suon di fannullone e buono a nulla. Ma un giorno, la telefonata di un suo ex compagno di liceo segna la svolta: chi meglio di Paolo, che a scuola "beccava un casino", può scrivere il Manuale del perfetto seduttore? Peccato che, nonostante tutta la teoria di cui dispone, Paolo nella pratica sia sempre stato una frana. Finché, come una visione, non compare Manuela, la ragazza carina conosciuta in treno, che Paolo sceglie subito come sua cavia. Ma come la mettiamo con il palestratissimo fidanzato di lei? E cosa fare quando quello che è cominciato come un gioco si avvicina tanto - troppo - alla verità?


Incipit: Sono ancora giovane. Sì, insomma, abbastanza giovane. Ho circa vent’anni. Dico circa perché fra tredici giorni ne compio ventuno. Ma non mi piace dire che sono arrivato a un traguardo se non l’ho ancora raggiunto. Non so se mi spiego: se uno non ha compiuto diciotto anni, ad esempio, non può prendere la patente, no? Il mondo ha delle regole ben precise. Anche se poi molti divieti sono eludibili. (Quello per il noleggio di video porno, ad esempio.) (O quello per l’acquisto di sigarette e alcolici.) Comunque vent’anni è molto meglio di ventuno. Perché il massimo, lo sanno tutti, sono i sedici anni. E più te ne allontani, più la tua vita assomiglia a quella di tuo padre e dei tuoi zii. E detta tra noi, per quanto io voglia bene al mio vecchiaccio, non ho intenzione di assomigliargli più del minimo imposto dall’imbarazzante legame genetico.

Recensione

Non ho intenzione di dirvi molto su questo libro, soprattutto non sulla trama: penso che trovare una sinossi così lunga per un libro di 160 pagine sia decisamente troppo.
Non so nemmeno dirvi se questo libro mi sia piaciuto oppure no. Quello che posso dire con certezza è che è volato via velocemente, veloce come lo stile che ha caratterizzato la Merani per tutto il corso della lettura. Se dovessi utilizzare due aggettivi per descrivere Mi ami e non lo sai il primo sarebbe sicuramente veloce, il secondo semplice.
Tutto ruota intorno a Paolo, ventuno anni e in cerca della sua strada, un ragazzo che sta per voltare pagina, per effettuare il primo importante giro di boa della vita: lasciare l'adolescenza per entrare nell'età adulta. O almeno è quello che Paolo vuol farci credere attraverso il racconto della sua storia. Ma lasciatemi dire con sincerità che non ci riesce. Paolo, alla fine, il giro di boa non lo fa, perchè anche se ha compiuto ventuno anni ed è quindi uscito dalla teen zone, in realtà rimane sempre un adolescente. Non spaventatevi, perché, comunque, non troverete alcuna riflessione psicologica e filosofica sull'importanza di crescere e prendersi le proprie responsabilità, tranquilli. Mi ami e non lo sai è una lettura leggerissima. Inoltre, non lasciatevi ingannare dal titolo perchè questo libro è tutto meno che romance, anzi direi che la componente romance è inesistente. 
La storia raccontata dalla Merani è essenziale: parlerei più di un racconto breve che di un romanzo. I personaggi sono giusto abbozzati e il lettore li conosce solo superficialmente. Allo stesso modo i fatti vengono raccontati per brevissimi episodi, racconti, flash back che Paolo inserisce qua e là, tra una serata in pizzeria con gli amici e un'uscita con la ragazza del momento. 
Ma, la Merani ha il merito di aver lasciato trapelare l'ironia classica dei maschi adolescenti, la loro capacità di prendersi in giro e andare avanti, l'imprudenza e la follia dei vent'anni. Tutto sommato si tratta di una lettura carina, leggera, piacevole, che lascia il tempo che trova.




Chi di voi lo ha letto o lo leggerà?
Che ne pensate?

Rosy

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