Buongiorno lettori! Torniamo oggi con la rubrica Pensieri Oltreblog, in cui ospitiamo altri/e blogger che hanno accettato di condividere con noi le loro impressioni su un libro made in Italy.
Oggi ci fa dono della sua recensione Deborah del blog Leggendo Romance
Titolo: In Parola Una
Autore: Regina Pozzati
Editore: Self Publishing
Genere: Fantasy Romance
Pagine: 122
Sinossi: Una fiaba oscura, nascosta tra le pieghe del deserto, capace di legare insieme due anime diverse ed al contempo uguali.
Là dove le cupole d’oro si innalzano al cielo e le mura bianche dividono gli uomini dai pericoli che si annidano tra le dune, la principessa di C’zahr offre a uno schiavo la possibilità di realizzare qualsiasi suo desiderio, anche il più inconfessabile…
Con una parola.
Cosa ne pensa Deborah:
"Non sono le catene a determinare chi è schiavo e chi non lo è - gli confessò - Così come non è ciò che siamo a determinare il valore della parola che diamo.”
Un romanzo dalle atmosfere esotiche, conturbanti e misteriose, che racconta una storia d'amore epica e romantica in grado di far sognare il lettore. Protagonisti dai caratteri forti e indomiti che nel cuore racchiudono la capacità di provare un sentimento tangibile e profondo e lottare per questo. Una scrittura poetica e suggestiva che sa trasmettere la magia che percorre ogni riga.
Leggere la storia d'amore tra Kirien e Tira è stato come immergersi in un mondo sospeso tra realtà e fantasia, in un tempo indefinito, in cui i sentimenti rischiano di venire intrappolati nelle catene dei pregiudizi e delle regole. Mi sono ritrovata trascinata da questo sentimento potente che è fatto di sguardi rubati e di carezze leggere, di incontri segreti e promesse. Un amore che non ha bisogno di parole perché è così vivo e potente da riuscire a sfidare il destino avverso e trasformarlo, perché anche se questi due giovani sembrano essere agli antipodi, in realtà aspirano alla stessa libertà, che scopriranno di poter trovare l'uno nell'altra.
"Per un istante invidiò la propria ancella, perché era libera di muoversi e vestirsi come voleva; di tenere il capo scoperto e di parlare con chi desiderava senza dover chiedere il permesso a nessuno.”
Tira è la figlia del raja di C’zahr, una giovane e bellissima ragazza il cui destino è quello di vivere nascosta alla vista, perché in lei si cela un segreto che la rende diversa dalla gente del suo mondo: mentre tutti hanno i capelli e gli occhi baciati dalle tonalità del deserto, lei ha i capelli neri. Nero come il colore destinato a indicare gli schiavi. E questa diversità la costringe a una vita vissuta in una gabbia dorata, priva dell'affetto di un padre che non può accettarla perché il suo aspetto va contro ogni regola e principio e rischia di far crollare il suo potere, così importante. Ma Tira, sotto i veli che la celano nasconde uno spirito combattivo e ribelle, coraggioso e tenace, e un potere straordinario, quello di una sua parola...
Kirien è uno schiavo, costretto a combattere nell'arena contro altri schiavi per il piacere del raja. Ogni sera la sua vita è appesa alla "parola" che questi pronuncerà al termine del combattimento: vivo o morto. Il suo unico desiderio è la libertà. E' per questo che combatte senza esitazioni, senza curarsi degli omicidi commessi, nemmeno se è costretto ad uccidere degli amici, perché più combatte più si avvicina a quel momento in cui un giorno potrà tornare un uomo libero. Sembra duro, spietato, in realtà il suo atteggiamento nasconde una grande sofferenza e il suo desiderio di proteggersi dal dolore e dal rimorso.
Attraverso un solo sguardo le loro vite si legano, i loro destini si intrecciano e le loro anime si riconoscono. Ma per stare insieme dovranno affrontare pericoli, trame nell'ombra, piani di vendetta e magie oscure. Sapranno abbattere le barriere del destino?
"Lui era come il deserto: crudele e inclemente. Arido, ma allo stesso tempo ricco. Ne momento in cui ti avvolgeva, ti costringeva a temerlo. Una volta che avevi assaporato le sue albe e la profondità dei suoi spazi, però, non potevi più farne a meno.”
Kirien è uno schiavo, costretto a combattere nell'arena contro altri schiavi per il piacere del raja. Ogni sera la sua vita è appesa alla "parola" che questi pronuncerà al termine del combattimento: vivo o morto. Il suo unico desiderio è la libertà. E' per questo che combatte senza esitazioni, senza curarsi degli omicidi commessi, nemmeno se è costretto ad uccidere degli amici, perché più combatte più si avvicina a quel momento in cui un giorno potrà tornare un uomo libero. Sembra duro, spietato, in realtà il suo atteggiamento nasconde una grande sofferenza e il suo desiderio di proteggersi dal dolore e dal rimorso.
Attraverso un solo sguardo le loro vite si legano, i loro destini si intrecciano e le loro anime si riconoscono. Ma per stare insieme dovranno affrontare pericoli, trame nell'ombra, piani di vendetta e magie oscure. Sapranno abbattere le barriere del destino?
L'autrice, attraverso descrizioni ricche e suggestive, riesce a raccontare una storia evocandone i profumi, i colori e le sensazioni, che arrivano al lettore trasportandolo direttamente nelle sabbie del deserto, in un luogo incantato, la terra di C'zahr, un mondo baciato da tre soli. E così si entra in un sogno a occhi aperti in cui immergersi sino alla fine. Personaggi principali e secondari ben caratterizzati e una trama misteriosa completano questo libro suggestivo, sensuale, magnetico.
Una storia d'amore romantica, appassionata e coinvolgente in cui non mancano mistero, magia ed avventura.
Deborah
Complimenti Deb e' una Bellissima recensione e avendo letto il libro non posso fare altro che condividere, ho provato le stesse sensazioni.
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