Nonostante l'estate ormai manifesta, oggi vi presento un racconto offerto dalla Garzanti in occasione delle passate festività natalizie.
Titolo: La ghostwriter di Babbo Natale
Autrice: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pagine: 40
Sinossi: Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale.
Recensione:
Vigilia di Natale del 2006, Vani si sveglia influenzata e se per chiunque ciò sarebbe quantomeno una seccatura, per lei è l'asso nella manica perché le permetterà di saltare la cena in famiglia che tanto mal sopporta. Almeno, questo è quello che crede Vani, perché l'irriducibile madre ha deciso che non esiste che lei resti sola a Natale per cui saranno loro ad andare da lei.
Editore: Garzanti
Pagine: 40
Sinossi: Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale.
Recensione:
Vigilia di Natale del 2006, Vani si sveglia influenzata e se per chiunque ciò sarebbe quantomeno una seccatura, per lei è l'asso nella manica perché le permetterà di saltare la cena in famiglia che tanto mal sopporta. Almeno, questo è quello che crede Vani, perché l'irriducibile madre ha deciso che non esiste che lei resti sola a Natale per cui saranno loro ad andare da lei.
Attenzione!! Peggio che andare dalla famiglia, per Vani c'è il ricevere la famiglia nel suo appartamento, visto che sono apertamente ipercritici verso il suo cosiddetto tugurio. I conati di vomito, poi, di certo non aiutano la causa.
Durante la cena, si sente un gran trambusto provenire dal piano superiore e Vani ne approfitta per allontanarsi dai suoi ospiti forzati.
Al piano superiore è in corso una festa di Natale per bambini, un regalo dei pargoli è sparito, qui nasce il mistero, chi lo avrà preso?
Come spesso purtroppo succede, le scaramucce dei bambini diventano liti tra adulti, tutti a fare illazioni e a sospettare di questo o quello.
Riuscirà Vani a risolvere la situazione con le sue doti da "mentalista"? Lascio a voi immaginarlo e poi scoprirlo.
Per chi non la conoscesse, sulle prima Vani si presenta e rende bene l'idea di sé in poche parole, per cui, anche se non aveste letto i precedenti romanzi, potete tranquillamente approcciarvi a questo racconto.
C'è da dire che, nel racconto, troviamo una Vani più giovane rispetto ai romanzi quindi non vi serve conoscere quello che succede nella sua vita negli anni a venire. Magari questo racconto potrà incuriosirvi e darvi lo spunto per leggere l'intera saga. Magari a cominciare proprio dal racconto Nascita di una ghostwriter - Il primo lavoro di Vani Sarca, prequel della serie.
Col senno di chi sa, trovo esilaranti le ipotesi di Vani sull'ipotetico ispettore pronto a cercare la macchinina scomparsa la notte di Natale. E poi, Vani che interroga i bambini, scene da vedere sul grande schermo, la butto lì!
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