Autore: Laura Pisanello
Editore: Edizioni biblioteca dell'immagine
Illustratore: Pierfranco Fabris
Data di uscita: 07/21
Pagine: 150
ISBN: 8863913420
Trama:
Padova è per tradizione la città del "Santo senza nome", del "Caffè senza porte", del "Prato senza erba", anche se sant'Antonio un nome ce l'ha, il Prato della Valle è ricoperto di manto erboso e il Pedrocchi si è dotato di enormi porte di vetro. E qualcuno aggiunge ai tre "senza" anche un quarto: il bue senza corna che è quello dello stemma della celebre Università. Dietro a ognuno di questi detti c'è una storia. Come dentro a ogni pietra c'è qualcosa da scoprire e in ogni frammento si annida un pezzo di passato. E così ogni muro ci tramanda un racconto. Ma Padova è fatta anche dai padovani: geniali ingegni studiarono qui, molti artisti diedero il meglio di sé, molte esistenze si sono intrecciate e si intrecciano tuttora perché occorrono tante vite per fare una Città.
Recensione:
Piccole storie a Padova è a metà tra una guida turistica e una raccolta di piccole storie, che racconta una Padova misteriosa e spesso nascosta a partire dai personaggi, famosi o meno, che l'hanno abitata.
Io vivo a Padova da ormai cinque anni e devo dire che all'inizio avevo un po' paura del passaggio dal paese di provincia alla città, invece fortunatamente mi sono ritrovata a conoscere ed amare questi luoghi attraverso i quali - come ogni cittadino - cammino spesso con la testa bassa, ignorando la bellezza di ciò che mi circonda.
Nell'ultimo anno mi sono impegnata a imparare a conoscere meglio le vie, gli edifici e la storia di Padova, che ora è la mia città. Per questo appena ho visto questa antologia ho deciso di acquistarla, con la speranza che mi donasse qualche nuovo spunto per scoprirne i misteri e conoscerne i personaggi che l'hanno vissuta in passato.
Attraverso lo stile pulito dell'autrice e le evocative illustrazioni di Fabris potremo rivivere la storia della città a partire dalla leggenda della sua antichissima fondazione a opera di Antenore, per proseguire con l'epoca romana, col medioevo e gli affreschi di Giotto, fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale con Perlasca e le sorelle Martini.
Oltre alle persone, si narra anche di luoghi, come il recente museo di storia della musica o l'orto botanico, luogo molto caro agli abitanti della città.
La prima storia narra dei tre senza di Padova che come dice l'autrice stessa non sono in effetti reali, ma che definiscono la città: il Caffè senza porte, il Santo senza nome e il Prato senza erba. Avevate mai sentito questo detto? Nel dubbio vi svelo che il Caffè Pedrocchi ora ha delle comode e scenografiche porte in vetro, che Sant'Antonio - ovviamente - ha un nome e che a Prato della Valle c'è un effetti un grande prato verde.
Questa antologia viene definita come un affascinante bouquet di fiori padovani, ed è proprio questo che ricorda anche a mio parere. Come spesso capita con i racconti brevi, alcuni mi sono rimasti nel cuore più di altri, ma di sicuro ne consiglio la lettura a chi conosce la città, magari perché ci ha vissuto o studiato, ma anche a chi l'ha visitata o intende farlo. Di certo vi aiuterà a conoscere un po' meglio Padova e i suoi tanti misteri.
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