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Recensione: "Una stella senza luce" di Alice Basso (Anita Bo #3)

 


Una stella senza luce
di Alice Basso
Garzanti
320 pagine
€ 16,90 (cartaceo) | € 9,99 (ebook)

TRAMA

Torino, 1935. Il lunedì di lavoro di Anita inizia con una novità: Leo Luminari, il più grande regista italiano, vuole portare sul grande schermo uno dei racconti gialli pubblicati su «Saturnalia», la rivista per cui lei lavora come dattilografa. Il che significa poter curiosare dietro le quinte, intervistare gli attori e realizzare un numero speciale. Anita, che subisce il fascino della settima arte, non sta nella pelle. L'entusiasmo, però, dura solo pochi giorni, finché il corpo senza vita del regista viene ritrovato in una camera d'albergo. Con lui, tramonta il sogno di conoscere i segreti del mondo del cinema. Ma c'è anche qualcosa che inizia in quell'esatto istante, qualcosa di molto pericoloso per Anita. Perché dietro la morte di Luminari potrebbe nascondersi la lunga mano della censura di regime. Anita e il suo capo, Sebastiano Satta Ascona, devono evitarlo: hanno troppi segreti da proteggere. Non rimane altro che indagare, ficcando il naso tra spade, parrucche e oggetti di scena. Tra amicizie e dissapori che uniscono e dividono vecchi divi, stelle che, dopo tanti anni lontano dai riflettori, hanno perso la luce. Ogni passo falso può essere un azzardo, ogni meta raggiunta rivelarsi sbagliata. Anita ormai è un'esperta, ma questa volta è più difficile. Forse per colpa di quell'incubo che non le dà pace, un incubo in cui lei indossa l'abito da sposa, ma nero. Perché i giorni passano e portano verso l'adempimento di una promessa, anche se si vuole fare di tutto per impedire l'inevitabile.

LA MIA OPINIONE

Che io sia appassionatissima dei romanzi di Alice Basso non è certo un mistero. Negli ultimi anni ho letto praticamente tutto ci che ha scritto e ho sempre trovato i suoi romanzi molto godibili, di quei libri che offrono un biglietto per trascorrere delle ore lontani dalla realtà e alla ricerca della soluzione di un giallo.

Una stella senza luce non fa eccezione. Complice l'ambientazione ed i tanti riferimenti al mondo del cinema dei primi del Novecento, si dimostra un romanzo da leggere d'un fiato per cercare di scoprire come sia morto Leo Luminari, celebre regista che vuole riportare a Torino le grandi produzioni cinematografiche nazionali.
Anita e Sebastiano, inaspettatamente coinvolti nel film, ma anche nel giallo, non possono certo starsene con le mani in mano e anzi, anche questa volta cercheranno di portare a galla la verità con i mezzi a loro disposizione.
Nel frattempo le loro vite personali non sono certo esenti da complicazioni: entrambi sembrano essere senza scampo davanti alla preparazione dei loro matrimoni: se da un lato Anita dovrà sposare Corrado alla scadenza dei sei mesi che si erano promessi reciprocamente, in cui lei avrebbe lavorato, dall'altra Sauro Bonatti, padre della deliziosa Mavi, inizia a fare pressioni su Sebastiano affinché arrivi una proposta di matrimonio.

Ma scoprire come Luminari sia stato ucciso è un ottimo diversivo per passare del tempo insieme e dimenticare i loro impegni matrimoniali: tra divi del cinema che non vogliono essere dimenticati, rivalità e l'ombra della censura del regime che aleggia sul cinema di quell'epoca, Anita e Sebastiano devono ingegnarsi per risolvere il mistero. 

Come vi accennavo, Una stella senza luce è certamente un romanzo che tiene incollati alle pagine e che si lascia leggere davvero in pochissimo tempo. Da questo punto di vista i romanzi di Alice Basso sono certamente una garanzia. Quello che un po' mi è mancato in questa lettura però riguarda la parte della vicenda personale dei protagonisti, che rimane piuttosto simile a quella del romanzo precedente. È vero, ormai Anita e Sebastiano sono una coppia collaudata come investigatori quindi le dinamiche tra loro due sono quelle, ma in questo romanzo mancava un po' quella scintilla che nei due precedenti li ha resi due veri partners in crime.
Ciò non toglie che questa serie merita davvero tutto il successo che sta avendo. Alice Basso ha una penna che mi piace moltissimo. Per le vicende personali dei protagonisti questo era evidentemente un romanzo di assestamento, verso gli avvenimenti dei prossimi libri che si preannunciano davvero sconvolgenti!




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