Titolo: Peritas
Autrice: Ilia Camilla Muzio
Genere: Fantasy Storico
Pagine: 85
Sinossi: Un’antiquaria riceve da un amico un dono inconsueto: un reperto in marmo raffigurante la stella degli Argeadi, emblema della famiglia di Alessandro Magno.
La donna, appassionata da sempre dalla figura del
condottiero, ipotizza che la pietra faccia parte della tomba del macedone e
decide di andare alla sua ricerca,
recandosi nel luogo dove l’oggetto è stato rinvenuto. Trova
però sulla sua strada uno strano individuo che cerca di ostacolarla. Nel suo
viaggio, tra antiche
profezie e prove che metteranno a rischio la sua vita, ad
aiutarla ci saranno gli amici che conoscerà nel suo cammino e un misterioso
cane.
L’autrice: Ilia Camilla Muzio (pseudonimo), giornalista e
mamma, è da sempre appassionata di letteratura e poesia. Vive a Gorgonzola in
provincia di Milano,
dopo aver passato i primi anni in Liguria, a Sestri Levante,
e in seguito essersi trasferita a Milano. Lo Specchio di Giano è il suo primo
romanzo.
Titolo: Un’anguria chiamata estate
Autore: Franco Cordiale
Editore: Edizioni GDS
Pagine: 160
Sinossi: “S. N. sono le iniziali di un uomo qualsiasi,
calato dentro le 24 ore di una giornata come chissà quante altre per ciascuno
di noi, dentro il deserto umano della grande metropoli estiva che tutti possono
riconoscere, benché non la si nomini mai espressamente.
La sua storia, preannunciata da torbidi sogni ed un
risveglio confuso, contiene la coscienza di una strana “missione” che egli
sente di dover intraprendere, dentro “un arido giorno di ferie mancate”.
Incontro dopo incontro, situazione dopo situazione, quella
specie di sciarada che si va componendo viene a svelare il suo messaggio.
Si compie un vero transito dall’uomo vecchio insignificante,
negletto e disperato, verso un inedito “uomo nuovo” che le tendenze e le mode
letterarie predominanti certo non contemplano. Non so chi rappresenterebbe storie
come questa.
E ne accetterebbe gli imprevisti, le “catastrofi” (fanno
paura), le soluzioni oltre gli orizzonti di questo mondo.
Eppure si tratta di una vicenda concreta e ben possibile,
come ne devono succedere più di quanto non si immagini.
Parlarne non rientra di solito nei canoni imperanti, per cui
ti senti rispondere da non pochi editori e promoter loro associati e sodali che
“questi racconti sono fuori mercato”.
Domanda che oso porre: ma esiste soltanto il dio-mercato?
L’autore: Franco Cordiale è un ex docente di materie
umanistiche ormai in pensione nella scuola superiore lombarda (periodo 1978 –
2019).
Attualmente insegnante di Storia Medievale e di Filosofia
presso la Università della Terza Età di Cesano Maderno, M. B.
Laureato in Filosofia presso l’Università Cattolica di
Milano (1977) con una tesi di Filosofia Moderna su Augusto Del Noce, filosofo
contemporaneo studioso di Cartesio e di Pascal, intesi negli sviluppi critici
del loro pensiero dal sec XVII fino ad oggi.
Titolo: Niente paura
Autore: Deborah Prosperi
Pagine: 493
Sinossi: La paura spesso blocca, intimorisce e ci rende
deboli.
Il protagonista di questo Thriller lo sa molto bene.
La paura è la sua ombra e fa parte della sua quotidianità.
Il padre è un alcolizzato ma porta la maschera di un uomo
ricco, di successo e vuole che il figlio abbia lo stesso destino. Lo spinge
ogni
giorno a scavalcare gli altri per ottenere successi.
Il modo del padre di comunicare col figlio è tossico, malato
e pericoloso.
Ma c’è molto più di questo.
Il protagonista, Dorian, è un diciottenne con un dono, vede
i morti.
Li vede da sempre e il padre lo sa ma fa finta di non
saperlo.
Il protagonista si è abituato alla sofferenza, è così bravo
a nasconderla che tutti lo vedono come un punto di arrivo.
Tutti vorrebbero essere lui e lui è l’unico a non volerlo
essere.
Nella vita, per uscire dal buio, ci vuole una luce che ti
mostri la via.
Quella luce che ti tenga attaccato alla speranza di
potercela fare.
La luce di Dorian è Raylai, una ragazza con il naso nel
libro, una mosca bianca che odia la superficialità e l’ignoranza.
Esternamente sembrano diversi ma la verità interna è ben
diversa.
Grazie a questo Dorian inizierà a combattere le sue paure,
una ad una, sporcandosi le mani di sangue. È un personaggio vero e reale. Senza
finzioni, senza eroismo, senza falsità o esagerazione.
Questo thriller mozzafiato ti farà comprendere che, per
affrontare la vita, non bisogna avere paura e soprattutto che bisogna tirare
fuori la forza.
Quella forza che ognuno di noi possiede all’interno.
Basta trovare la luce giusta.
Titolo: In clinica psichiatrica c’é il glicine fiorito
Autrice: Barbara Giangravé
Editore: Fides Edizioni
Genere: Narrativa/Psicologico
Collana: Parole
Pagine: 272
Si prospetta, idealmente, una
nuova era, in cui chi soffre di disturbi mentali non venga più stigmatizzato e
rinchiuso in spaventose strutture di contenimento, ma riabilitato e reinserito
nella società. Ma, da quel momento a oggi, cosa si è realmente fatto? Cosa è
davvero cambiato? Questo libro rappresenta una testimonianza diretta della
realtà dei “nuovi manicomi”, uno spaccato di vita all’interno di una clinica
psichiatrica italiana, dove l’autrice entra di sua spontanea volontà per
provare a sconfiggere quel cancro dell’anima che risponde al nome di “depressione”,
un male invisibile e, in quanto tale, troppo spesso sottovalutato e banalizzato
da chi non lo prova sulla propria pelle. Un racconto potente nella sua semplicità,
un collage di fatti, riflessioni e ricordi, capace di risvegliare le coscienze
e scagliare il lettore in una dimensione a cui la maggior parte dei cosiddetti
“sani” non vuole neppure pensare.
L’autrice: Barbara Giangravè
(Palermo, 1982). Laureata in Scienze della Comunicazione, giornalista
professionista dal 2006, ha lavorato per agenzie informative, testate giornalistiche
on-line, uffici stampa. Nel 2011 viene insignita del titolo di Inspiring Woman
of Italy per il suo attivismo antimafia. Inerti è stato il suo primo romanzo, vincitore
del Premio Letterario Nazionale Augusta e finalista al Premio Letterario Nazionale
Piersanti Mattarella. Con Fides Edizioni pubblica il suo secondo romanzo: In
clinica psichiatrica c’è il glicine fiorito.
Titolo: La vita a mano libera
Autrice: Alessandra Tempesta
Editore: Fides Edizioni
Genere: Narrativa
Collana: Parole
Pagine: 256
Sinossi: La foto di una giovane donna, una chiave che
custodisce troppi segreti: sono questi gli elementi che danno il via alla
narrazione. Ed è grazie a loro che, durante un pomeriggio piovoso nella sua
libreria, la giovane Angelica entra in punta di penna nella storia di Bianca,
una conterranea a cui negli anni Settanta è stato portato via il figlio dal
signorotto del paese. Tra incontri inaspettati, destinati a sparigliare le
carte, e amicizie antiche pronte a supportarle, Angelica si butterà a capofitto
nella vita di Bianca, fino a intrecciarla con la propria, per indagare su un
mistero insoluto da troppo tempo. Un romanzo delicato e romantico, che,
grazie a una scrittura circolare che si muove tra passato e presente, ci
introduce in un sud arcaico e affascinante, custode di storie e tradizioni
ancora da scoprire.
L’autrice: Alessandra Tempesta (Nardò, 1978). Laureata in
Lettere Moderne presso l’Università del Salento, con la tesi Figure dell’amore
nel teatro di Giovanni Verga. Insegnante di Lettere nella Scuola Secondaria di
Primo Grado. Ha un figlio di 14 anni. La vita a mano libera è il suo primo
romanzo.
Titolo: Notizie per Bartleby
Autrice: Filippo Golia
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Genere: Poesia
Collana: Icone
Pagine: 160
Sinossi: Le notizie, quelle che saturano il mondo, diffuse
da strumenti moltiplicati come mai prima, prese una per una e rovesciate, anzi
fatte a brandelli, in una forma poetica: per tornare ad avere l’ombra di un
significato. Cosa succederebbe, infatti, se l’informazione fosse tagliata con
le lame della poesia?
Si verificherebbe un cortocircuito tra l’espressione e
l’espressività, tra il senso e la sua progressiva assenza, tra il ritmo e il
rumore di fondo, tra l’unicità della tragedia (o della commedia) e la sua
infinita riproducibilità. E dal lampo generato risorgerebbe, scettico, lo
spirito dello scrivano Bartleby, per chiudere la partita: io almeno –
esclamerebbe – preferirei di no!
L’autore: Filippo Golia, per anni inviato agli esteri del Tg2, oggi organizza il lavoro della redazione e degli altri inviati. Ha pubblicato i libri C’era 49 volte un paese e Il campionato del mondo delle favole con l’editore Robin; con le edizioni Laltracittà ha pubblicato i libri per bambini Zelda Mezzacoda e Zelda Mezzacoda La carica dei fuoriclasse; per Mattioli 1885 ha curato la sceneggiatura del graphic novel Il bacio fantasma, disegnato da Marco Petrella e dedicato alla vita dello scrittore americano Richard Brautigan.
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