C'è post@ per noi... #529

11/05/2023

Buona domenica lettori! Rieccoci con le nostre segnalazioni domenicali all'insegna del tricolore.






Titolo: Peritas

Autrice: Ilia Camilla Muzio

Genere: Fantasy Storico

Pagine: 85

 

Sinossi: Un’antiquaria riceve da un amico un dono inconsueto: un reperto in marmo raffigurante la stella degli Argeadi, emblema della famiglia di Alessandro Magno.

La donna, appassionata da sempre dalla figura del condottiero, ipotizza che la pietra faccia parte della tomba del macedone e decide di andare alla sua ricerca,

recandosi nel luogo dove l’oggetto è stato rinvenuto. Trova però sulla sua strada uno strano individuo che cerca di ostacolarla. Nel suo viaggio, tra antiche

profezie e prove che metteranno a rischio la sua vita, ad aiutarla ci saranno gli amici che conoscerà nel suo cammino e un misterioso cane.

L’autrice: Ilia Camilla Muzio (pseudonimo), giornalista e mamma, è da sempre appassionata di letteratura e poesia. Vive a Gorgonzola in provincia di Milano,

dopo aver passato i primi anni in Liguria, a Sestri Levante, e in seguito essersi trasferita a Milano. Lo Specchio di Giano è il suo primo romanzo.


Titolo: Un’anguria chiamata estate

Autore: Franco Cordiale

Editore: Edizioni GDS

Pagine: 160

 

Sinossi: “S. N. sono le iniziali di un uomo qualsiasi, calato dentro le 24 ore di una giornata come chissà quante altre per ciascuno di noi, dentro il deserto umano della grande metropoli estiva che tutti possono riconoscere, benché non la si nomini mai espressamente.

La sua storia, preannunciata da torbidi sogni ed un risveglio confuso, contiene la coscienza di una strana “missione” che egli sente di dover intraprendere, dentro “un arido giorno di ferie mancate”.

Incontro dopo incontro, situazione dopo situazione, quella specie di sciarada che si va componendo viene a svelare il suo messaggio.

Si compie un vero transito dall’uomo vecchio insignificante, negletto e disperato, verso un inedito “uomo nuovo” che le tendenze e le mode letterarie predominanti certo non contemplano. Non so chi rappresenterebbe storie come questa.

E ne accetterebbe gli imprevisti, le “catastrofi” (fanno paura), le soluzioni oltre gli orizzonti di questo mondo.

Eppure si tratta di una vicenda concreta e ben possibile, come ne devono succedere più di quanto non si immagini.

Parlarne non rientra di solito nei canoni imperanti, per cui ti senti rispondere da non pochi editori e promoter loro associati e sodali che “questi racconti sono fuori mercato”.

Domanda che oso porre: ma esiste soltanto il dio-mercato?

L’autore: Franco Cordiale è un ex docente di materie umanistiche ormai in pensione nella scuola superiore lombarda (periodo 1978 – 2019).

Attualmente insegnante di Storia Medievale e di Filosofia presso la Università della Terza Età di Cesano Maderno, M. B.

Laureato in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano (1977) con una tesi di Filosofia Moderna su Augusto Del Noce, filosofo contemporaneo studioso di Cartesio e di Pascal, intesi negli sviluppi critici del loro pensiero dal sec XVII fino ad oggi.


Titolo: Niente paura

Autore: Deborah Prosperi

Pagine: 493

 

Sinossi: La paura spesso blocca, intimorisce e ci rende deboli.

Il protagonista di questo Thriller lo sa molto bene.

La paura è la sua ombra e fa parte della sua quotidianità.

Il padre è un alcolizzato ma porta la maschera di un uomo ricco, di successo e vuole che il figlio abbia lo stesso destino. Lo spinge ogni

giorno a scavalcare gli altri per ottenere successi.

Il modo del padre di comunicare col figlio è tossico, malato e pericoloso.

Ma c’è molto più di questo.

Il protagonista, Dorian, è un diciottenne con un dono, vede i morti.

Li vede da sempre e il padre lo sa ma fa finta di non saperlo.

Il protagonista si è abituato alla sofferenza, è così bravo a nasconderla che tutti lo vedono come un punto di arrivo.

Tutti vorrebbero essere lui e lui è l’unico a non volerlo essere.

Nella vita, per uscire dal buio, ci vuole una luce che ti mostri la via.

Quella luce che ti tenga attaccato alla speranza di potercela fare.

La luce di Dorian è Raylai, una ragazza con il naso nel libro, una mosca bianca che odia la superficialità e l’ignoranza.

Esternamente sembrano diversi ma la verità interna è ben diversa.

Grazie a questo Dorian inizierà a combattere le sue paure, una ad una, sporcandosi le mani di sangue. È un personaggio vero e reale. Senza finzioni, senza eroismo, senza falsità o esagerazione.

Questo thriller mozzafiato ti farà comprendere che, per affrontare la vita, non bisogna avere paura e soprattutto che bisogna tirare fuori la forza.

Quella forza che ognuno di noi possiede all’interno.

Basta trovare la luce giusta.


Titolo: In clinica psichiatrica c’é il glicine fiorito

Autrice: Barbara Giangravé

Editore: Fides Edizioni

Genere: Narrativa/Psicologico

Collana: Parole

Pagine: 272


Sinossi: Nel 1978, la cosiddetta “Legge Basaglia” sancisce la chiusura dei manicomi in Italia.

Si prospetta, idealmente, una nuova era, in cui chi soffre di disturbi mentali non venga più stigmatizzato e rinchiuso in spaventose strutture di contenimento, ma riabilitato e reinserito nella società. Ma, da quel momento a oggi, cosa si è realmente fatto? Cosa è davvero cambiato? Questo libro rappresenta una testimonianza diretta della realtà dei “nuovi manicomi”, uno spaccato di vita all’interno di una clinica psichiatrica italiana, dove l’autrice entra di sua spontanea volontà per provare a sconfiggere quel cancro dell’anima che risponde al nome di “depressione”, un male invisibile e, in quanto tale, troppo spesso sottovalutato e banalizzato da chi non lo prova sulla propria pelle. Un racconto potente nella sua semplicità, un collage di fatti, riflessioni e ricordi, capace di risvegliare le coscienze e scagliare il lettore in una dimensione a cui la maggior parte dei cosiddetti “sani” non vuole neppure pensare.

L’autrice: Barbara Giangravè (Palermo, 1982). Laureata in Scienze della Comunicazione, giornalista professionista dal 2006, ha lavorato per agenzie informative, testate giornalistiche on-line, uffici stampa. Nel 2011 viene insignita del titolo di Inspiring Woman of Italy per il suo attivismo antimafia. Inerti è stato il suo primo romanzo, vincitore del Premio Letterario Nazionale Augusta e finalista al Premio Letterario Nazionale Piersanti Mattarella. Con Fides Edizioni pubblica il suo secondo romanzo: In clinica psichiatrica c’è il glicine fiorito. 


Titolo: La vita a mano libera

Autrice: Alessandra Tempesta

Editore: Fides Edizioni

Genere: Narrativa

Collana: Parole

Pagine: 256

 

Sinossi: La foto di una giovane donna, una chiave che custodisce troppi segreti: sono questi gli elementi che danno il via alla narrazione. Ed è grazie a loro che, durante un pomeriggio piovoso nella sua libreria, la giovane Angelica entra in punta di penna nella storia di Bianca, una conterranea a cui negli anni Settanta è stato portato via il figlio dal signorotto del paese. Tra incontri inaspettati, destinati a sparigliare le carte, e amicizie antiche pronte a supportarle, Angelica si butterà a capofitto nella vita di Bianca, fino a intrecciarla con la propria, per indagare su un mistero insoluto da troppo tempo.  Un romanzo delicato e romantico, che, grazie a una scrittura circolare che si muove tra passato e presente, ci introduce in un sud arcaico e affascinante, custode di storie e tradizioni ancora da scoprire.

L’autrice: Alessandra Tempesta (Nardò, 1978). Laureata in Lettere Moderne presso l’Università del Salento, con la tesi Figure dell’amore nel teatro di Giovanni Verga. Insegnante di Lettere nella Scuola Secondaria di Primo Grado. Ha un figlio di 14 anni. La vita a mano libera è il suo primo romanzo.


Titolo: Notizie per Bartleby

Autrice: Filippo Golia

Editore: Les Flaneurs Edizioni

Genere: Poesia

Collana: Icone

Pagine: 160


Sinossi: Le notizie, quelle che saturano il mondo, diffuse da strumenti moltiplicati come mai prima, prese una per una e rovesciate, anzi fatte a brandelli, in una forma poetica: per tornare ad avere l’ombra di un significato. Cosa succederebbe, infatti, se l’informazione fosse tagliata con le lame della poesia?

Si verificherebbe un cortocircuito tra l’espressione e l’espressività, tra il senso e la sua progressiva assenza, tra il ritmo e il rumore di fondo, tra l’unicità della tragedia (o della commedia) e la sua infinita riproducibilità. E dal lampo generato risorgerebbe, scettico, lo spirito dello scrivano Bartleby, per chiudere la partita: io almeno – esclamerebbe – preferirei di no!

L’autore: Filippo Golia, per anni inviato agli esteri del Tg2, oggi organizza il lavoro della redazione e degli altri inviati. Ha pubblicato i libri C’era 49 volte un paese e Il campionato del mondo delle favole con l’editore Robin; con le edizioni Laltracittà ha pubblicato i libri per bambini Zelda Mezzacoda e Zelda Mezzacoda La carica dei fuoriclasse; per Mattioli 1885 ha curato la sceneggiatura del graphic novel Il bacio fantasma, disegnato da Marco Petrella e dedicato alla vita dello scrittore americano Richard Brautigan.




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