Recensioni a confronto: REBIRTH di Matteo Zapparelli

6/10/2014


Titolo: Rebirth (Wolf Lineage Saga #1) 
Autore: Matteo Zapparelli
Editore: Sogno Edizioni
Prezzo: € 14.90 (cartaceo) - € 2.99 (ebook)
Pagine: 404 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2013

Trama
Da millenni in ogni angolo del mondo si combatte una guerra segreta e sanguinosa tra i Figli di Argo, un'antica stirpe di licantropi, e l'oscuro Ordine della Croce d'Argento. Una sola città vive in pace: Verona, la città dell'amore cantata da Shakespeare. Ma anche quest'ultimo baluardo sta per crollare, ora che l'Ordine schiera le proprie forze in un disperato tentativo di annientare il nemico. E la scia di sangue crescerà fino ad assumere le forme di un fiume in piena. Nel mezzo di questo vortice di violenza, Etienne e Sara si incontreranno quasi per caso. Lui, licantropo apostata che ha voltato le spalle ai propri fratelli per amore di una donna. Lei, ragazza sognatrice che gli ruberà il cuore con i suoi grandi occhi verdi. E, mentre cala la notte e sorge la luna piena, gli ululati echeggiano e le spade si innalzano, Etienne dovrà lottare per salvare la donna che ama e offrire al mondo un ultimo barlume di speranza.

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Il pensiero di Monia


Rebirth di Matteo Zapparelli è un urban fantasy tutto italiano ricco di colpi di scena e guarnito da un’ambientazione caratteristica e affascinante. Primo volume di una saga incentrata sulla selvaggia figura del licantropo, questo romanzo conquista il lettore grazie ad una prosa fluida e armoniosa, a uno stile elegante e moderno e ad una storia che si preannuncia come una lettura dalle sfumature fantasy, ma che in realtà mescola generi molto diversi tra loro, dal thriller all’horror, dal romance all’avventura, dall’historical fiction all’urban.
L’occhio de narratore segue parecchi personaggi tutti molto differenti tra loro e Zapparelli ci accompagna nel suo mondo tramite una terza persona che offre un quadro completo dei fatti. Tuttavia, il protagonista è indubbiamente Etienne Delacroix, giovane uomo d’affari residente a Verona e che conduce una vita molto solitaria. Il ragazzo, infatti, è più di ciò che sembra: nel suo passato nasconde oscuri segreti e soprattutto una doppia identità. La sua natura è certamente leggendaria e la sua esistenza non ha mai potuto raggiungere che una parvenza di normalità. Etienne è un licantropo della specie più pura, uno dei figli di Argo, e tra gli appartenenti alla sua razza è conosciuto come uno dei lupi più forti e potenti che ci siano, in quanto è stato creato direttamente da uno dei Primevi, il temuto Petrus. Ma in passato l’amore per Evelyn ha spinto il giovane ad abbandonare la sicurezza del clan e a tuffarsi in una realtà nuova insieme a lei e da allora è considerato un Reietto. La bella Evelyn, però, non condivideva la sua stessa natura soprannaturale ed è dovuta sottostare alle leggi del tempo. Alla sua morte, Etienne è rimasto solo e, dalla sua scomparsa, la sua vita scorre monotona e triste. Un giorno, però, si imbatte casualmente in Sara, venticinquenne che lavora in un dimenticato negozio di antiquariato, e tutto sembra riprendere colore. Insieme a lei ritrova la magia che aveva conosciuto solamente con Evelyn, ma il loro sogno d’amore dovrà affrontare mille pericoli e ostacoli perché qualcosa si è risvegliato tra i vicoli antichi della meravigliosa Verona e un patto stipulato anni prima che prevedeva la pace tra uomini e lupi è andato in frantumi. La guerra è alle porte e la felicità si fa sempre più irraggiungibile…
Il romanzo di Matteo Zapparelli ha la straordinaria capacità di poter essere metaforicamente mangiato in poche ore; non è una caratteristica così facile da trovare in un libro, anzi è molto più complicato di quanto si pensi, ma le pagine di questa storia scivolano via una dietro l’altra e io mi sono ritrovata a finire il libro in poche ore. Un pomeriggio di avventura e amore tra le strade di una delle più belle città italiane.
Sono rimasta sinceramente colpita dallo stile elegante e scorrevole dell’autore, che con raffinatezza ma perspicacia conduce il lettore nella sua ricca trama senza mai un momento di noia. Zapparelli scrive sicuramente benissimo e la sua prosa è uno dei punti forti del libro. Fluida, descrittiva, immediata…è un tipo di narrazione veramente piacevole e che dona alla storia un sapore definito e riconoscibile. La cosa che più ho apprezzato del suo modo di scrivere è l’ottima capacità descrittiva perché mi ha permesso di immergermi completamente nell’ambientazione di Rebirth. Le descrizioni sono curate e particolareggiate, ma non troppo, quindi non c’è rischio di perdere il filo del discorso; ogni luogo è mostrato con la consueta eleganza e precisione, tant’è che spesso mi è sembrato di camminare veramente tra le vie citate e di inoltrarmi davvero in quell’atmosfera a metà tra presente e passato che è tipica della città protagonista.
Da qui passo subito a parlare dell’aspetto che forse mi è piaciuto di più di tutto il romanzo: lo scenario. Già. Sono da sempre innamorata di Verona, la reputo una delle più suggestive e romantiche città italiane, e ritrovarla nel romanzo, descritta in modo così vivido e realistico ma anche filtrato come fosse una cartolina antica, mi ha affascinato per tutto il tempo. Sì, il romanzo di Zapparelli si fregia di un’ambientazione invidiabile e, secondo me, è stata una scelta astuta quella di far muovere i suoi personaggi in un luogo così ricco di storia perché ha conferito maggiore credibilità all’intreccio. Verona è una città pittoresca e con un forte carattere e ogni luogo nasconde una leggenda che fa volare l’immaginazione. Si poteva trovare uno scenario migliore per dare vita a una storia sui licantropi?
Il romanzo si sviluppa in varie direzioni e, come ho infatti già precisato, non lo reputo un urban fantasy nel senso stretto del termine, ma un mix di generi che insieme creano un affresco interessante e di cui si ha costantemente desiderio di saperne di più. Ho apprezzato davvero tanto la parte più thriller perché mi è piaciuto seguire le indagini del commissario e vedere gli eventi fantasy da un punto di vista più razionale e scientifico. E ho trovato decisamente intrigante e avvincente l’intreccio fantasy, quindi la struttura dei clan, la tipologia di licantropo che incontriamo e anche i misteri dell’Ordine, che dà la caccia ai lupi da sempre. Insomma, una bella trama con parecchi spunti originali.
I personaggi sono tantissimi, alcuni si riesce a conoscerli bene, altri invece rimangono un po’ in disparte, ma sono tratteggiati con pennellate decise e marcate; non mi sono mai confusa con i vari nomi e personalità perché ognuno ha le sue caratteristiche definite e non c’è difficoltà ad associare le varie identità. Sicuramente Etienne e Sara sono i personaggi su cui l’autore si è soffermato di più, ma conosciamo bene anche gli altri.
La parte romantica non è predominante nell’intreccio, ma occupa comunque molto spazio. Il rapporto tra i due protagonisti è dolce ed estremamente romantico, ma avrei preferito fosse più approfondito. Mi spiego meglio: i capitoli dedicati al legame che unisce Etienne e Sara sono parecchi, quindi non c’è una carenza di contenuti, ma ho trovato il loro amore un po’ troppo zuccheroso per i miei gusti, troppo ingenuo e semplice anche nei dialoghi, soprattutto tenendo conto della loro età. Ma è una preferenza totalmente soggettiva e non è una pecca né va a penalizzare il romanzo ovviamente; è solo questione di gusto personale, anzi sono certa che molte lettrici apprezzeranno questo tipo di romanticismo da fiaba, in particolare le più giovani. Nonostante se la cavi bene anche nella parte romance, penso comunque che la penna di Matteo Zapparelli trovi la sua massima espressione nel raccontare situazioni di tensione, avventura e dai risvolti thriller, che sono gli aspetti narrativi che più ho amato del suo romanzo, perché è davvero bravo a descrivere eventi del genere e a tenere il lettore con la costante curiosità di scoprire le carte del gioco, ma è naturale che si tratta solo di una mia impressione.
Rebirth è un ottimo urban fantasy originale e intrigante e scritto benissimo, che riserva molte sorprese e particolarità interessanti. Lo consiglio indifferentemente a lettori e lettrici, soprattutto a chi ama le storie misteriose e oscure e ha voglia di immergersi in una Verona ammaliante fatta di sangue, zanne e amore eterno.



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Il pensiero di Amaranth


Verona non è più la città che Etienne ha imparato a conoscere e ad amare quando si è trasferito. La pace che vi regnava è stata spezzata e sta per essere cancellata, nonostante Natale si stia avvicinando e la neve renda tutto più magico. Dopo l’assassinio di Vincent, amico di antica data, Etienne scopre che molti Figli di Argo (questo è il nome con cui i licantropi si identificano) stanno cadendo sotto la lama dell’Ordine della Croce d’Argento. 
Sebbene sia un Reietto, cioè non appartenga più a un clan, e voglia tenersene il più possibile lontano, Etienne non potrà sottrarsi al confronto quando Sara, la ragazza che ha risvegliato in lui sentimenti dimenticati, viene attaccata. 
Primo romanzo della Wolf Lineage Saga, Rebirth non è soltanto un romanzo introduttivo: rivisita in modo originale la figura del licantropo, donandogli una storia, quella dei Figli di Argo che non è solo passato ma è soprattutto presente.
Guidando con studiata calma il lettore nella scoperta di creature ormai non più leggendarie, non rinuncia a regalare un’immaginaria e suggestiva visita all’incantevole Verona. 
Già leggendo Corner’s Church, avevo assaporato uno stile particolare, quasi un segno distintivo nella narrazione che si ritrova, più maturo e controllato, in questo romanzo. L’aggettivazione ricca e le descrizioni particolareggiate, infatti, non intaccano la scorrevolezza della lettura che, anzi, è incalzante e avvincente. Ho avuto l’impressione che il narratore, in terza persona, contribuisse con il suo equilibrato distacco a rendere le parole leggere e piacevoli. 
La storia si sviluppa attraverso piccole cornici sui personaggi principali: lo sguardo si sposta frequentemente, ma senza mai disturbare la lettura, dall’indiscusso protagonista, Etienne, a Sara, al Console dell’Ordine della Croce d’Argento, il dottor Martini, al commissario Romanesi e Ming. 
Come suggerisce il titolo, Rebirth parla di rinascita: quella di un uomo che divenne lupo e quella di un uomo che è anche lupo e scopre di tornare davvero a vivere grazie alla forza dell’amore. Tuttavia, anche se il sentimento tra Etienne e Sara diventa sempre più centrale, non mancano brividi, scontri e battaglie emozionanti.
Non nascondo che avevo un po’ di timore di leggere questa storia: ero preoccupata soprattutto per la presenza dei licantropi. Ho avuto, infatti, qualche difficoltà con i romanzi su queste creature, non trovandoli nelle mie corde. Zapparelli mi ha, invece, sorpresa: la storia sui Figli di Argo è intrigante e avvincente e, nonostante Rebirth sia un romanzo autoconclusivo, sono curiosa di scoprire cosa ci aspetta nei prossimi capitoli della saga.


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Come avete notato, le nostre opinioni sono piuttosto simili e siamo entrambe d'accordo nel considerare Rebirth un romanzo piacevole e intrigante: la penna di Zapparelli è da scoprire e consigliare.

Avete già letto questo romanzo?
O vi piacerebbe leggerlo?


Monia e Amaranth

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1 commenti

  1. Sembra interessante. Avete dato entrambe un'opinione positiva e questo è rassicurante. Mi piace il fatto che il lato romance non sia predominante, un po' di romance non mi dispiace ma se è troppo mi stanca! Sicuramente fila in wishlist in attesa di poterlo prendere :)

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