Recensione: ARABESQUE di Alessia Gazzola

12/04/2018

A poche settimane dall'uscita Annie ci ha regalato la sua recensione su Il ladro gentiluomo, settimo titolo della serie dell'Allieva. Oggi io vi propongo un piccolo passo indietro.


Titolo: Arabesque (Alice Allevi #6)
Autore: Alessia Gazzola
EditoreLonganesi - 13 novembre 2017
Pagine: 349
Prezzo: rigido - € 17,60; flessibile - € 6,90; ebook - € 3,99

Trama
Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza. Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di 45 anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico…

***

Molte cose sono cambiate per Alice. Dopo aver chiuso, questa volta definitivamente, con Arthur, si è trasferita nell’appartamento che condivideva con Yukino e convive con il fratello, tornato single e con il cuore spezzato. Si è ormai laureata specialista e, anche se sta studiando per il concorso che le permetterebbe di varcare nuovamente le soglie dell’Istituto, si è iscritta all’albo dei periti. È così che, con un colpo di fortuna, si trova a dover prestare il suo primo giuramento per il primo incarico da libera professionista.
Il caso è apparentemente semplice, ma l’intuito di Alice la porterà a scavare nel passato e a ritrovarsi di nuovo a collaborare con Calligaris, ora vicequestore.
L’inizio della carriera è per la neospecialista una svolta importante. Finalmente Alice ha preso in mano la sua vita, desiderosa di riscattarsi del ruolo di allieva pasticciona: non sembra più disposta a lasciare che la sua professionalità sia messa in discussione e bistrattata. 

 «Che?»
«Sì, Alice. Esiste una cosa che ha questo nome complicato.»

«Lo so cos’è! Ignoravo l’uso della lidocaina per questi scopi. Credevo la impiegassero soltanto i dentisti e i chirurghi plastici» dico, pensosa. In passato Alice veniva rimproverata di lasciarsi coinvolgere troppo dalle vittime e dalle persone a loro vicine, ma adesso più che mai è consapevole che il suo interesse non è che il risvolto del suo modo di concepire la medicina legale. Spesso, durante la specializzazione, aveva lasciato intendere che il cuore l’aveva guidata nel percorso di studi: in Arabesque emerge con nettezza l’amore incondizionato per la propria professione e io devo dire che questa Alice mi piace. Mia madre è sempre stata restia ad accettare il senso della mia professione.

Salvare vite le appare di gran parte più nobile.
Ma, mi chiedo, ricostruire il motivo di una morte, che è parte della vita, non ha altrettanto valore? 

E mi piace anche la sua determinazione sul versante amoroso. Con un po’ di cautela e diffidenza, Alice decide di vivere le proprie emozioni, facendo tesoro dei momenti felici e imparando da quelli tristi. Allo stesso tempo, però, non si lascia più trascinare dagli eventi ed è lei che va loro incontro o li rifugge, senza piegarsi come un girasole alla volontà del Lui del momento.
Il caso, che gira intorno a punte di gesso, biglietti enigmatici, abiti che raccontano un passato felice e foto scolorite, mi è sembrato meglio congegnato e mi ha spinta a cercare di collegare i tasselli e fare supposizioni. Proprio per questo, forse, il rapporto tra la componente sentimentale e quella investigativa mi è sembrato più equilibrato.
La solita fortuna sfacciata indirizza Alice verso la risoluzione del caso, trasformando in occasioni preziose i piccoli inconvenienti, ma la sua capacità di cogliere le sfumature e di osservare (vogliamo parlare della sua attenzione per la scena del crimine?) a essere determinante. Secondo me, è nata per questo.
Gazzola mette a segno un romanzo che si legge piacevolmente e che, con la sua variante del rosa a sfondo giallo, mi ha dato finalmente la soddisfazione di vedere crescere la protagonista. Continuo ad aspettarmi grandi cose da Alice e sono certa che possa trovare la sua strada. 

No, oggi niente cautela, oggi varco la soglia di un nuovo capitolo senza difese, piena di speranza.




I libri della serie:
Sindrome da cuore in sospeso (Alice Allevi #0.5)
L'Allieva (Alice Allevi #1)
Un segreto non è per sempre (Alice Allevi #2)
Le ossa della principessa (Alice Allevi #3)
Una lunga estate crudele (Alice Allevi #4)
Un po' di follia in primavera (Alice Allevi #5)
Arabesque (Alice Allevi #6)
Il ladro gentiluomo (Alice Allevi #7)



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