Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Pagine:
Prezzo: € 16, 90 (cartaceo)
TRAMA
Quella di Ruggero D'Armento non è una morte qualunque. Perché non capita tutti i giorni che un uomo venga ritrovato assassinato con un'arma del delitto particolarmente insolita. E anche perché Ruggero D'Armento non è un uomo qualunque. Psichiatra molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica, personalità carismatica e affascinante... Alice Allevi se lo ricorda bene, dagli anni di studio e dai seminari che ha frequentato con grande interesse, catturata dal magnetismo di quell'uomo all'apparenza rude ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. E con le sue parole. L'indagine su questo omicidio è impervia, per Alice, ma per fortuna non lo è più la sua vita sentimentale. Ebbene sì, Alice ha fatto una scelta... Ma sarà quella giusta?
LA MIA OPINIONE
N.B. Sono presenti spoiler sui precedenti volumi della serie ed anche sul presente, anche se piccini.
Per me, quando arriva un nuovo romanzo di Alessia Gazzola, non ci sono eventi che tengano. Metto in pausa tutte le letture in corso e mi chiudo in una sorta di bolla, isolata da tutto e tutti, finché non ho terminato di leggere l'ultimo arrivato. Non riesco proprio a stare lontana dai romanzi di questa autrice
Alice Allevi sta per terminare la sua specializzazione in medicina legale. Incredibile ma vero, nonostante tutti i disastri combinati nel corso della sua carriera, sta per completare il percorso all'interno del terribile Istituto. E poi, sarà finalmente libera. Libera dalla Wally e dal suo cinismo, da CC e dal suo sguardo magnetico. Ma no, non sarà libera dal suo amore per la medicina legale, anche se non ha ancora proprio fatto l'abitudine alle cose terribili con le quali, a causa del suo mestiere, deve scontrarsi.
Il percorso che porta Alice verso l'agognata specializzazione con annessa tesi (sulla quale è perennemente in ritardo), non è però privo di ostacoli. Quando Ruggero D'Armento, luminare della psichiatria e stimato professionista, viene ritrovato assassinato nel suo studio, il fido Calligaris è chiamato ad indagare, e con lui, indissolubilmente, Alice.
La nostra specializzanda aveva conosciuto D'Armento nel corso della sua carriera universitaria e lo ha aveva rivisto qualche settimana prima dell'omicidio per una consulenza. L'indagine sulla sua morte si rivela piuttosto complessa, perché erano in molti ad avere un buon movente per uccidere lo psichiatra. Ma tra un'ostacolo e l'altro sul piano professionale, Alice almeno è tranquilla su quello sentimentale, dove sembra proprio essere arrivata la stabilità. Forse.
Tornare a leggere le avventure di Alice è come ritrovare una vecchia amica. Lei, magari, se n'è stata in silenzio per un po', si è allontanata, ma alla fine è tornata a chiacchierare con me e ad aggiornarmi sulla sua vita. Una vita piuttosto complicata e sempre piena zeppa di novità, ma nella quale Alice si trascina dietro anche una bella matassa di sentimenti, che sbrogliare sta diventando sempre più difficile.
Mi sono sempre sentita vicina a questo personaggio, un po' perché mi rivedo in lei e nella sua attitiudine a combinare pasticci, un po' perché so che se fosse una persona reale, saremmo davvero state delle ottime amiche.
Romanzo dopo romanzo, ho scoperto i molti aspetti della sua personalità e ho imparato a volerle bene. Perché, lo ripeterò sempre, è impossibile non affezionarsi a lei.
Un po' di follia in primavera credo proprio sia il romanzo della maturità di Alice. È il libro in cui trova risposte a molte domande, sia a quelle del cuore, sia a quelle che riguardano la sua professione. Anche se, come tutti noi, non sa cosa le riserva il destino, sembra proprio aver trovato una strada, un obiettivo da perseguire per essere felice.
In questo romanzo l'emozione predominante è senza dubbio la malinconia, che avvolge la protagonista ed il lettore nel corso di tutta la storia. Trovare pace e stabilità, per il cuore di Alice, sembra proprio difficile.
Anche la lettura di questo libro è stata velocissima, a conferma che Alessia Gazzola è sempre capace di scriverestorie trascinanti, sia per quello che riguarda la vita privata di Alice che per ciò che riguarda il caso che stavolta deve affrontare. La sua collaborazione con Calligaris ancora una volta si rivela preziosa per scoprire colpevole e movente dell'omicidio di Ruggero D'Armento, per la cui soluzione devono muoversi tra relazioni, ricordi e rancori. Capace di una grande empatia e con il suo fiuto investigativo innato (o meglio, ereditato da nonna Amalia), la cara Allevi anche questa volta non delude e si conferma un'ottima detective.
Vicino all'acme della serie, che per me rimane Le ossa della principessa, Un po' di follia in primavera è sicuramente una buona lettura, che apre le porte ad una fase nuova della vita di Alice e, auspicabilmente, ad una fase ancora lunga e piena di successi di questa serie.
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